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ISTANTANEA INTERMARKET
La fase estiva non è solo tangibile sulle pagine di questo blog, anche se qualcuno magari contesta che ci possa anche essere un periodo di pausa atto soprattutto per “ricaricare le pile”. Basta guardare il mercato. La parola è, e resta, “evitare movimenti non desiderati”.
Le prime a muoversi in questa direzione sono senza dubbio le Banche Centrali, che hanno deciso di aumentare le operazioni di rifinanziamento.
Dollaro USA
Nel frattempo il dollaro resta all’interno del solito trading range. Risulta abbastanza evidente che la tendenza attuale è quella che porterà la valuta USA fino al supporto statico di 1.5384. Il cambio si conferma dunque inserito in un’ampia fase
laterale (di potenziale natura distributiva) con spazi per un nuovo ribasso verso la parte bassa
di suddetto range in area 1.53. È tale soglia a discriminare il quadro di tecnico ed una sua
eventuale violazione aprirebbe nuovi margini di apprezzamento per il dollaro in grado di
caratterizzare il medio periodo. Al momento quindi, nessuna novità. Però la mini forza del dollaro ha sicuramente contribuito ad un altro evento.
Petrolio: correzione in atto
Il Wti ha improvvisamente imboccato la strada del ribasso arrivando a toccare un minimo a 119,51 dollari. Il Brent ha toccato un minimo di 118,8 dollari. Entrambi i contratti sono risaliti ora poco sopra la soglia dei 120 dollari al barile. In meno di tre settimane i futures hanno lasciato sul terreno quasi 27 dollari al barile: il picco più alto è stato raggiunto l’11 luglio scorso, con il massimo storico di 147,27 dollari toccato l’11 luglio, i futures hanno lasciato sul terreno più di 27 dollari. Le cause sono diverse e, come sempre, relative. Cicloni che sono diventati meno pericolosi del previsto, chiusura di long a seguito di rotture tecniche. Metteteci un po’ tutto quello che volete, compreso un reale ed evidente rallentamento globale. Resta comunque il che il WTI oggi va a quota 120 $/bar, dopo aver toccato il 50% di Fibonacci nel breve periodo . Continua l’indebolimento? ProbabilMEnte si, accompagnato da un rafforzamento relativo del $, il quale arriverà al supporto sopra indicato. E a quel punto avremo un nuovo rallentamento della valuta USA con conseguente rimbalzo dell’oro nero.
S&P 500
E lo S&P 500? Si muove un po’ per i fatti suoi. Diciamo che ho fatto bene a chiudere baracca e burattini in questi giorni di semi-ferie. Come avete visto, tutto si poteva pensare, ma non che, con un petrolio in indebolimento, la borsa scendesse. Per il breve periodo, direi che lo scenario tenderà a migliorare. Gli indicatori sono sempre ben impostati e lo SP 500 si sta avvicinando alla trendline di breve. Rimbalzino in vista.
Bene, ci tenevo a fare una “istantanea” al mercato. Spero che la cosa sia stata gradita dai lettori
STAY TUNED!