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Russia a forte rischio recessione. Fuga di capitali da Mosca

Scritto il alle 14:50 da Danilo DT

La vicenda “Crisi Ucraina”, oltre alle note vicessitudini diplomatiche, potrebbe comportare per Mosca e Putin una serie di grane economiche mica da ridere.

Come ho postato ieri su twitter, già una copiosa somma di dollari se n’è andata dalla Russia. Uscita di flussi finanziari con direzione, molto probabilmente, Europa (e casualmente Euro molto forte…). La preoccupazione è anche governativa, visto che il vice ministro russo dell’economia, Andrei Klepach ieri ha ammesso che la cifra in uscita è ben maggiore di quella che i dirigenti russi si aspettavano, visto che in tutto il 2013 ad uscire dalla Russia sono stati in tutto 63 miliardi di dollari.

 

Il rischio recessione quindi diventa più che concreto e il capo della principale banca russa, proprio oggi ha detto che la recessione diventerà realtà se i flussi finanziari in uscita supereranno i 100 miliardi di USD. Goldman Sachs prevede invece che fuggiranno dalla Russia almeno 130 miliardi di USD.

Russia is at risk of recession as investors pull money out of the country, with growth likely to evaporate if capital outflows reach $100 billion, the head of its largest bank, state-owned Sberbank, said on Monday.
Capital has fled Russia, with stocks and the rouble sliding following Moscow’s seizure of Crimea from Ukraine and western sanctions against Russian individuals. Analysts at Goldman Sachs recently predicted capital outflows for this year could reach $130 billion, or double 2013 levels. (Reuters)

Ma non solo. Parliamo anche di sanzioni occidentali. Gli ultimi studi redatti da VTB Capital , la Russia è destinata ad una forte frenata economica proprio a causa delle sanzioni per l’annessione della Crimea che potrebbero incidere fortemente su investimenti e costi dei prestiti. Senza poi dimenticare le solite, tardive ma comunque sempre influenti società di rating che sono con il dito sul grilletto, pronte a sparare downgrade su Mosca.

Russia: tasso interbancario

E’ quindi ovvio che gli investitori non si fidino più di Mosca. La banca centrale cerca di arginare il fenomeno, elevando il tasso principale bancario di 150 punti base, con il rischio di creare a sua volta ulteriori problemi ad un’economia già in difficoltà. E per completare l’opera, il tasso di inflazione sembra aggirarsi su un 7%, come scritto dal FT ,

Quindi occhio, l’orso russo rischia la recessione. E le conseguenze di questo fattore, mescolato ai flussi finanziari in movimento, potrebbero cambiare se non addirittura enfatizzare ulteriormente alcuni scenari già analizzati negli ultimi mesi. Un conflitto che diventa quindi, soprattutto, sempre più di tipo economico. Mosca rischia di ritrovarsi all’angolo, isolata, abbandonata ed in recessione.

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Danilo DT

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44 commenti Commenta
john_ludd
Scritto il 26 Marzo 2014 at 15:56

Danilo a volte rileggi quello che scrivi ? La Russia è uno tra i principali partner economici di tutti i paesi euro mentre l’interscambio con gli USA è irrilevante. L’assente crescita economica europea diverrà ancora più assente se il commercio cala invece che aumentare. Anche oggi leggo qualche copia delle varie Pravda nazionali che incitano “contro” la Russia in un delirio sadomasochistico da psicanalisi. Alla fine nella costernazione degli altri ospiti di un radio talk show capita di sentire il responsabile energia di Nomisma affermare che Europa e Russia sono totalmente interconnesse e se è teoricamente possibile ridurre di qualche percento (SIC !) l’import di gas russo e sostituirlo con quello norvegese e algerino niente si può fare con il petrolio. La Russia è il primo produttore del mondo e l’Europa il primo importatore. Al contrario del gas, il petrolio può essere caricato su una nave e inviato altrove. Basta un nulla e il prezzo si impenna, quello che ci vuole per la poderosa ripresa economica europea. Almeno avremmo un pò di inflazione, giusto ? Certo se gli americani hanno qualche preoccupazione relativamente a chi vendere i loro t-bond, beh è certo che i coglioni europei stanno facendo l’impossibile per rendere non solo attraente ma l’unica possibile scelta la cartazza dello zio Sam. Non c’è futuro per i cretini.

buf
Scritto il 26 Marzo 2014 at 16:03

La Russia stringe un asse commerciale con Cina ed India. Morale etf russi a +6%in 2 giorni.
Come dice John penso proprio che sia difficile scalfire la Russia con delle sanzioni economiche e più che altro gli unici a rimetterci saremo noi.
Fortuna che almeno siamo in primavera ed ho tempo di fare il pieno di legna per il prossimo anno. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Scritto il 26 Marzo 2014 at 16:18

Beh, se leggi io ho citato articoli di FT e Reuters, non mi sono inventato nulla ma in questa sede ho solo riportato.

atomictonto
Scritto il 26 Marzo 2014 at 16:25

“Mosca rischia di ritrovarsi all’angolo, isolata, abbandonata ed in recessione.”
E il tutto per la paura di perdere 2 vecchie basi navali a Sevastopol e Sudak che erano in scadenza di concessione col vecchio governo filo-Russo dell’Ukraina.
Putin ormai ha perso la testa anche lui come il suo amico nostrano.

overshooting
Scritto il 26 Marzo 2014 at 16:34

Francamenete anch io penso che ci sia solo tanta speculazione e propaganda dietro la diffusione di questi dati…ok che l ucraina e’ in una posizione militarmente strategica e logisticamente per i gasdotti, ma accostata alla russia e’ ben poca cosa a mio parere…inoltre questi ci tengono per le palle con il gas e tutte le eventuali sanzioni mi sanno tanto di mosse di facciata piu’ legate alla politica…certo che se russia e cina che vanno a braccetto si ‘isolano’ e’ un po’ come dire che la svizzera continua a fare i suoi comodi in materia di trasparenza bancaria isolnado il resto dell’europa…francamente nel pratico io ci vedo un’occasione di accumulo su rubli e emergenti, sbagliero’…

p.s. Jhon ricordati che abbiamo sempre una bottiglia in sospeso sul cambio Eur/usd quando torni dai viaggi di Marco Polo 😉

idleproc
Scritto il 26 Marzo 2014 at 21:11

Concordando con quanto scritto da John, penso che puntino alla destabilizzazione politica della Russia.
La cosa può essere fatta per l’aspetto finanziario a breve, non importa se è una sciocchezza sul medio e lungo periodo, basta che funzioni a breve.
E’ il giochetto che hanno ripetuto finora, se ci provano, non resta che S.Gennà.

idleproc
Scritto il 26 Marzo 2014 at 21:29

Ps. Obama ha dichiarato che la “Russia è una potenza regionale.” Probabilmente è la stessa cosa che pensano della Cina. Anche se è tecnicamente esatto sulla capacità di proiezione globale militare, dimostra la coglioneria dell’attuale gruppo dirigende US. Spero che in US se ne liberino presto. Tutte le guerre demenziali che hanno fatto o delle quali hanno creato le condizioni, le hanno perse politicamente.

Scritto il 26 Marzo 2014 at 22:32

Sicuramente si fa anche tanta propaganda, ma quando a parlare sono non solo analisti di banche usa ma il vice ministro Klepach, forse qualcosa di vero c’è . IL resto diventa una conseguenza. Oppure pensate che la Russia sia una corazzata invincibile perchè è un serbatoio di energia?

john_ludd
Scritto il 26 Marzo 2014 at 23:00

Danilo DT,

chissenefrega dell’invincibilità della corazzata russa, io vivo in Italia non a San Pietroburgo. Non se ne può più di questa propaganda in stile Orwell 1984. La perdita di ritegno è assoluta e questo depone per il peggiore degli esiti. Pare che a nessuno freghi un cazzo dei 500 mila morti in Iraq per una guerra condotta su prove false e neppure delle innumerevoli vittime dei regimi finanziari che hanno fatto più morti di una guerra globale. Quanti ne ha fatti di morti la Russia dalle nostre parti ? Zero. Ci convenisse almeno, in un impeto di “mors tua vita mea” potrei capire, magari senza condividere, ma non ci conviene ! Un giorno sì e l’altro pure i giornali (?) nazionali riportano del mitologico gas americano che ci verrà donato al posto di quello russo quando lo stesso governo USA afferma che non esiste abbastanza gas per gli usi interni mentre gli USA del fracking importano ancora 8 milioni di barili di petrolio al giorno. E passi per il gas, in fondo l’Europa importa “solo” il 25% di quanto le serve. Ma importa il 40% del petrolio dalla Russia e quello è molto facile per i russi da vendere a qualcun’altro utilizzando le rispettive valute nazionali invece che il dollaro e il suo clone da stronzi, l’euro. E una volta trovato un altro cliente è per sempre, perchè non ci sono sostituti. Non capire che esiste un’asimmetria mortale tra la perdita di 3 punti di PIL e il collasso di un continente è deprimente. Il fatto è Danilo è che tu continui a vivere nel pianeta trallallero trullalla e a non capire o voler capire che il petrolio è risorsa scarsissima e che non c’è alcun sostituto. Quanti dei documenti che ho postato hai letto ? Rispondo io per te: zero. Ma che razza di analista sei se continui a ignorare questo aspetto, che razza di consigli potrai mai dare a te stesso in primis e ai tuoi clienti poi. Roba da matti, il sonno eterno della ragione. Collettivamente ce lo meritiamo, siamo diventato troppi stupidi per meritare di sopravvivere… ma almeno la soddisfazione di crepare un pò dopo… quella non la voglio perdere, cazzo vedere la massa informe dei pecoroni che senza più abbastanza da magiare si incazza e come nel 1789 ne impala qualche migliaio prima di sparire a sua volta… che merda di mondo governato da imbecilli e popolato da somari.

Scritto il 26 Marzo 2014 at 23:22

E cosa c’entra ora l’Iraq?
Vabbè ho capito. Vado a suicidarmi visto che sono un somaro perchè non ho letto tutti i tuoi report su petrolio ed energia.
Cmq sia, le tue apprezzabili analisi sull’energia quando diventeranno “utili”? Sicuramente saranno utidi più sull’OGGI perchè il mio lavoro è anche cercare di capire dove cacciare i soldi nel 2014 e portare a casa dei profitti, investire in un determinato modo pensando che tra 20 anni “capiterà” non mi porta da nessuna parte.
Vedi, credo sia chiarissimo anche ai lettori ma non a te, che la mia mission è cercare di interpretare i mercati. Ma non quello che sarà tra 10 anni ma tra 6 mesi.
Quindi le tue analisi spesso si scontrano con le mie proprio per questo motivo.
Un altro esempio?
QE.
Se hai letto i MIEI post, avrai più volte visto quante volte ho parlato dell’inutilità del QE per il tessuto economico. E allora come mai ne parlo così spesso del QE europeo? PErchè il suo arrivo potrebbe avere effetti sui mercati. Una volta descritte però le controindicazioni,occorre cercare di “leggere” cosa sta accadendo ed interpretare il tutto. E magari ottenerne dei benefici. Se credi sia facile…
E se invece, passassi il tempo a scrivere post sugli effetti di lunghissimo termine senza concludere nulla in particolare e parlare sempre e solo di futuro molto lontano, sarebbe un blog molto diverso. CI sono altri che sanno fare questo e molto altro sicuramente meglio di me.
Come dici tu, io sono un asino e ci arrivo solo fino a li. Passo le notti a scrivere cose forse inutili e superflue. Cerco di vedere il “breve” e non il lunghissimo.
Si, hai ragione, solo un asino passa la vita in questo modo infame per dare “aggratis” post a raffica.
Si, hai ragione, solo un asino lo farebbe.
E visto che in pochi mi avete visto dal vivo (domani per la cronaca sono in quel posto ovviamente inutile che è il Salone del Risparmio) vi lascio la foto. Così se domani siete in giro per Milano, magari mi riconoscete.

john_ludd
Scritto il 26 Marzo 2014 at 23:36

Danilo DT,

Ma quali 20 anni DT, tra 20 anni qui ci sarà il deserto. Per tentare di pianificare una via di uscita per la propria famiglia e la propria comunità ci vogliono anni e tu ti preoccupi di dove cacciare i soldi nei prossimi 6 mesi… auguri sarai matematicamente tra quelli che non ce la faranno perché si muoveranno tardi.

L’Iraq c’entra perchè è l’esempio più recente e più estremo di cosa accade quando si seguono politiche demenziali e se a te non frega un cazzo sono problemi tuoi che peraltro sono in linea con il tuo fatale short terminism. Sono convinto però che non tutti sono così terra terra quindi a loro questo interessa. Ecco cosa accade quando si muove la nazione predestinata, la terra della libertà:

http://original.antiwar.com/updates/2014/03/25/68-killed-81-wounded-as-iraq-election-commission-quits/

Scritto il 26 Marzo 2014 at 23:54

john_ludd@finanza,

Beh adesso non esagerare.
Dire che non mene frega un cazzo e che sono solo short term come mood è eccessivo. E se tu mi provi che in tutti i miei post guardo solo al domani/dopodomani allora chiudo la mia esperienza di blogger ora per sempre.
IO provo di fare un quadro della situazione e poi di capire come comportarsi nella costruzione di un portafoglio nel breve termine. Lo ammetto, questo si.
Ma quando non parlo di investire ma di macroeconomia più spiccia, non mi sembra proprio di guardare SOLO al domani inteso come breve termine.
Direi che tanto domani saremo tutti morti, questo si che è eccessivo, come anche è eccessivo dire “che ci frega del QE tanto sappiamo che ci siamo infilati, Italia in primis, in un vicolo cieco da cui non riusciremo più ad uscire”.
La verità sta nel mezzo. Occorre cercare di vivere la vita nel miglior modo possibile.
Io sto cercando di dare il mio contributo. Tu stai dando anche il tuo.
Sono punti di vista speso diversi perchè creati da due persone molto diverse anche solo su base culturale.
E questo secondo te non può essere oggetto di un costruttivo confronto?
Lo dico sempre. Di gente che di fa la pacca sulla spalla (spesso falsa) ce n’è troppa.
Preferisco critiche crude ma costruttive.
Le tue lo sono sicuramente, anche se il tuo atteggiamento a volte mi dà ai nervi… però parlandone anche con punti di vista differenti aumenta da parte di tutti la consapevolezza delle cose.
O forse mi sbaglio?

Scritto il 26 Marzo 2014 at 23:59


Qui sono venuto bene, no?

john_ludd
Scritto il 27 Marzo 2014 at 00:09

Danilo DT,

Danilo sei una brava persona ma terribilmente ingenuo. La situazione non è quella che pensi tu è molto più seria ed è senza ritorno. Ho tentato di suscitare interesse, di provocare la mente all’idea che non ci saranno risparmi cui attingere nel futuro e che quel futuro non è così lontano da apparire remoto, ma assai realisticamente così vicino da lasciare poco tempo per costruire un’alternativa, ma probabilmente quello che suggerisco non è un tema che le persone vogliono affrontare. E’ un meccanismo psicologico ben noto, ne trovi qui le linee guida:

http://it.wikipedia.org/wiki/Elisabeth_K%C3%BCbler_Ross

Comunque mi resti simpatico, sei paziente, ma fuori strada, e come quasi tutti stai sprecando i tuoi anni migliori.

Scritto il 27 Marzo 2014 at 00:30

Si, forse hai ragione tu… ma ahimè questo è il mio lavoro, il mio mondo ed è anche quello che poi dico sul blog.
Quindi secondo te che cosa dovrei fare?

ob1KnoB
Scritto il 27 Marzo 2014 at 09:54

:mrgreen: per sdrammatizzare. vi riporto:
trovato il filo conduttore che unisce la lunga serie di suicidi di banchieri/bancari/analisti:
avevano parlato tutti con John Ludd :mrgreen:

ciromot
Scritto il 27 Marzo 2014 at 10:12

Massimo rispetto da parte mia per il lavoro fatto da Danilo fin qui con qst blog , GRAZIE 😉

idleproc
Scritto il 27 Marzo 2014 at 10:39

ob1KnoB@finanzaonline,

:mrgreen:

laforzamotrice
Scritto il 27 Marzo 2014 at 10:55

john_ludd@finanza,

Danilo DT,

Hei, non litigate, il guaio è che Jhon ha ragione, ma finchè non usciamo dai blog e andiamo per le strade trascinandoci dietro un bel pò di gente, non si ottiene nulla, e Danilo intanto vive alla giornata. Come scrivo spesso sul mio povero blog, il fatto è che i bastardi giocano schiacciando i bottoni giusti delle masse, quelli che al momento danno piacere, e alla lunga ti distruggono, la logica è semplice, è quella dei vizi, di qualsiasi tipo, nessuno ti obbliga a essere drogato, sessodipendente, fumatore, INDEBITARTI, ecc.ecc., ma al momento ti da piacere, anche se poi lo paghi, e carissimo. Non sono loro che ti fanno schiavo, sei tu che lo diventi.

stanziale
Scritto il 27 Marzo 2014 at 11:04

Scusate se mi intrometto…purtroppo sull’energia, John Ludd ha dannatamente ragione. Nell’ultimo post su icebergfinanza e’ possibile leggere altri link e commenti di Phitio e Sasha 2009, sempre nella stessa direzione. In sostanza si teme, dati e grafici alla mano, che le cose sono ancora peggiori di quanto si sapeva poco tempo fa, il picco ed il calo dell’energia sta facendo implodere il sistema. ORA, o comunque fra pochissimo. Si capisce meglio quindi, la deriva della politica Usa degli ultimi 20 anni ed in particolare dell’ultima amministrazione, non ultima l’aggressione evidente alla Russia. E chi scrive era un anticomunista convinto, quando c’era l’Urss, e sostenitore degli Usa. Ma ora e’ molto diverso. Bisogna comprendere bene il problema energetico ed il ruolo (morente) del dollaro..poi non dico che a livello individuale e’ facile trovare una salvezza, ma almeno essere correttamente informati, leggere, e’ necessario. Questo lo dico in generale, sia chiaro non e’ un rimprovero all’autore del blog, che tra l’altro posta costantemente i report sull’oro(forse, e dico forse, una valida alternativa di investimento), pero’ penso che essere edotti dei problemi dell’energia e della geopolitica che ne consegue, aiuta a non ballare sul titanic.

chad
Scritto il 27 Marzo 2014 at 15:47

John, come dici tu le cose che serviranno di più sono: le capacità, la famiglia e la comunità. Forse a livello di cibo in Italia potremmo ancora sopravvivere, ma a livello istituzionale e senso di appartenza siamo mal messi…cosa ne pensi?

Scritto il 27 Marzo 2014 at 16:21

Putin: “ABBAIATE SMILZI QUAQUERI” …

-[“DIXIT”]-

… la Russia ATTUALMENTE

-[anche senza la riorganizzazione (proSSima!) tra Gazprom, Lukoil e Rosneft]-

è il

1) 1° PRODUTTORE MONDIALE di petrolio con ben 11.7 mln di barili al giorno (ANTE Arabia Saudita: 10.6 mln di barili al girono),

ma SOPRATTUTTO il

2) 1° ESPORTATORE MONDIALE di petrolio con ben 7.7 mln di barili al giorno (ANTE Arabia Saudita: 6.7 mln di barili al giorno; i Sauditi – “PRO” US – esportano di meno, per via del Loro ALTO CONSUMO INTERNO e NON per tenere alto il – Loro – prezzo: la CLASSICA PANZANA che viene farfugliata dai pseudo “esperti” che spizzicano sempre “diciamo” – lessicalmente dovresTe ripetere gl’interi cicli scolastici, solo per questo: DA SUBITO! – o scritta dai pseudo “giornalisti” sui Loro paperini. C-A-M-B-I-A-T-E LAVORO!).

Senza il petrolio Russo, in breve:

A) chiudono T-U-T-T-E le RAFFINERIE I-T-A-L-I-A-N-E (lavorano CIRCA 10 mln/tnt all’anno sui 60 mln/tnt totali dell’intero Paese: ossia, 1/6) in quanto sono calibrate alla/sulla raffinazione di determinati greggi (“petrolio Iraniano”, docet!);

e soprattutto

B) AUMENTERA’ il prezzo del GASOLINE in US.

Rammento a TUTTI – QUELLI che “conoscono” s-o-l-o la “realtà” del Loro bunker di casa o di prossimità: ossia quelli che sopravvivono e NON vivono -:

se aumenta il GASOLINE in US anche SOLO di $0.10 i YankEEs s’incaZZano di brutto.

-[ http://www.eia.gov/petroleum/gasdiesel/ … con serie storiche annesse ]-

PensaTe senza il petrolio Russo che AUMENTO Ci sarebbe, visto che US importano – ed importeranno – ANCORA petrolio.

OBAMA – o chi verrà dopo di LUI – l’impal-ANO!

CAPITO.

I grossi problemi dei Russi sono che

1- a bilancio (contabile) della Federazione, la voce “energia” pesa del BEN 18% sulla posta “esportazioni” (su un totale del 22% di materie prime);

2- dipendono fortemente dalle Società US e UK riguardo determinati macchinari d’estrazione (costi e manutenzioni ELEVATISSIME – anche superiori a quelli del settore “militare”!) e trasporto dei VARI greggi.

Per lo shale-gas i Russi, nonostante gli US col fracking siano diventati Leader Mondiali SOLO per la Loro disponibilità, hanno con i Francesi ANCORA la SUPREMAZIA TECNOLOGICA: ossia, sono del tutto INDIPENDENTI (su tutta la “filiera”).

Ma scrivono sui PAPERINI: “Arriva ù shale-gas Yankee”! Dove, come, quando?!

CamPA(TE) aSIno(I)!

Un caro saluto a TUTTI, ma in particolare a

– LAMPO (spero tutto ok!),

– ALBERTO ZANETTI,

– DT (Ci son riuscito!)

e infine

– JOHN_LUDD (Ti capisco molto bene cosa Vuoi/vorresTi far passare qui, ma Ci vuole tempo: “col tempo e la pazienza si fa tutto e tutto bene”).

サーファー © Surfer

7voice
Scritto il 27 Marzo 2014 at 18:49

Brzezinski sempre morto ti vedo ! sta fecciazza al posto del cervello tengono vagonate di mierda ! non c’è la farete a fare la 3 guerra mondilae , creperete prima ! MONNEZZE

Scritto il 27 Marzo 2014 at 19:47

@finanza,

ECCOLO! CIAO!

luigiza
Scritto il 27 Marzo 2014 at 20:32

idleproc@finanza,

..dimostra la coglioneria dell’attuale gruppo dirigende US

Magari ti farà piacere sapere che anche negli USA qualcuno la pensa come te

Rumsfeld: A ‘trained ape’ could do better on foreign policy than Obama

E’ vero la fonte non è proprio imparziale ma la battuta non si discosta molto dalla realtà

luigiza
Scritto il 27 Marzo 2014 at 20:38

ob1KnoB@finanzaonline:
per sdrammatizzare. vi riporto:
trovato il filo conduttore che unisce la lunga serie di suicidi di banchieri/bancari/analisti:
avevano parlato tutti con John Ludd

Che stupido a nopn averci pensato. Io mi credevo che tutti quelli che parlano con John_Ludd si fanno frati. :mrgreen:

john_ludd
Scritto il 27 Marzo 2014 at 21:13

@finanza,

i russi sono tuttavia al limite delle loro possibilità di produzione/esportazione e le loro riserve sono inferiori a quelle saudite, non potranno mantenere questi ritmi a lungo. E’ possibile che abbiano altre risorse che potrebbero diventare riserve ma servono investimenti nell’ordine di diversi trilioni e un prezzo del greggio assai superiore a quello odierno. Forse (assai enfaticamente forse) solo i cinesi possono permettersi sia l’investimento che il prezzo. E così resto dell’opinione che il controllo del prezzo del greggio è ancora nelle mani dell’OPEC e in particolare dei sauditi e questo è non è un bene per nessuno perchè i sauditi non si fanno pagare solo in dollari e sono il più opaco e pericoloso dei vari poteri in cui si è disgregato questo pianeta in fase di collasso dove lo sport del presente e ancor più del futuro sembra essere il tutti contro tutti.

Scritto il 27 Marzo 2014 at 22:16

Dear JOHN_LUDD,

nell’OPEC c’è maretta ultimamente e le “alleanze” (trasversali) nel “bureau” stanno mutando inaspettatamente; i Sauditi, tra l’altro, hanno “parenti di fede e di sangue” serpenti (come sempre sono i peggiori).

I Cinesi hanno la PECHEGNA (=PECUNIA!),

-[ aSSai; pensa-Te: 12-15 anni fa, quando Ti sedevi al tavolo, su dieci SOLO due erano Cinesi; ora su dieci solo UNA è NON CINESE e NON HAI SCAMPO! ]-

ma son indietro tecnologicamente (“in senso lato”) di almeno 10 anni; dipendono, ancora da UK – prima/i, COME SEMPRE: per le ON-OFF-SHORE “ancorate” ad HK – e da US – poi: solo Loro hanno determinati macchinari e solo Loro fanno la manutenzione: della serie, NON DANNO APPALTI A TERZI; aZZi Loro! -.

I Russi sono al limite, ma possono gestire l’estrazione – durante l’anno in determinati periodi, già lo fanno, mantenendo lo stesso “ritorno economico” – avendo nel sottosuolo anche il gas, il “controllo” su/di ex Paesi URSS – li hanno T-U-T-T-I in P-U-G-N-O-! – pieni anche Loro di petrolio e soprattutto …

in stima (probabilmente da ultimi dati, anche in difetto): il 22%-25% delle ulteriori riserve terrestri (restanti) in “freezer”, su 66% di/del territorio della Federazione Russa.

Della serie: che aZZ di CUBO QUADRATO; ZIO CANE!

Quando ho un pò di tempo, scriverò qualcosa.

Un saluto anche dal mare.

サーファー © Surfer

john_ludd
Scritto il 28 Marzo 2014 at 10:03

@finanza,

nessuno estrarrà mai le risorse artiche. Non ti fare abbindolare dalla stampa facile. Preferisco chi ci lavora e quelli mi dicono che è pura fantasia. Quindi lascia perdere il petrolio oltre il circolo polare, non arriverà mai e appena la produzione inizierà a calare il sistema finanziario crollerà, il sistema dei pagamenti si bloccherà, si innesteranno feedback negativi su tutte le filiere e faremo un bel passo verso un generalizzato collasso. Essere russo, cinese o canadese o italiano non modificherà il punti di arrivo, che è lo stesso per tutti. Auto sufficienza elettrica e idrica e (più difficile) alimentare sono l’investimento del futuro. Dedicherò i prossimi anni a ricercare un luogo collocato in un optimum climatico adatto a trascorrervi gli ultimi anni. Sul tema del petrolio artico questo è solo uno tra i tanti links ma il meglio è parlarne con chi ci lavora:

http://www.bloomberg.com/news/2014-02-23/arctic-oil-still-seen-decades-away-as-producers-balk-at-costs.html

7voice
Scritto il 28 Marzo 2014 at 11:49

sono anni che ci ramazzate i koglioni con questo petrolio che finisce ? poi vai a vedere vedo il prezzo alto oltre i cento dollari ? ma le riserve sempre stabili ! FATELA FINITA CON QUESTE KAZZATE DEL PICCO DEL PETROLIO AVETE ROTTO FIN TROPPO LA UALLERA ! UN ALTRA COSA è CERCARE UN INDIPENDENZA ENERGETICA DA FONTI NON FOSSILI !

ciromot
Scritto il 28 Marzo 2014 at 18:37

john_ludd@finanza,

“Dedicherò i prossimi anni a ricercare un luogo collocato in un optimum climatico adatto a trascorrervi gli ultimi anni “. Hai gia’ qualche idea al riguardo da suggerire ??

Scritto il 28 Marzo 2014 at 19:54

Dear JOHN_LUDD,

tranquillo che Ci parlo … e pure troPPo; aSSai!

Ho solo scritto che i Russi son carichi e STRA-coperti e che non sono nella camera mortuaria, come i più-ELLI fan credere o spiffer-ANO.

Conoscendo i “Loro metodi”… poi/soprattutto.

Io sono DA SEMPRE per il gran b-O-TT-O: solo allora la Gente “capirà [?]” che nella Vita son poche le cose che c-o-n-t-a-n-o.

Il dubbio è sempre quello: “be or not to be”.

サーファー © Surfer

john_ludd
Scritto il 28 Marzo 2014 at 21:05

ciromot@finanza,

alcune zone del centro e sud Italia sarebbero prossime a essere ideali: elevata insolazione = autonomia energetica da fotovoltaico, mare e campagna = cibo, piogge irregolari ma sufficienti con un economico sistema di raccolta dell’acqua piovana, clima temperato = non serve il gas da riscaldamento, stessa lingua, 3000 anni di storia a dimostrare che si tratta di una cultura robusta agli eventi estremi. L’aspetto sicurezza è certo un problema, ma siccome lo sarebbe ovunque è comunque meglio vivere lì che nei sobborghi di una metropoli americana dove ci sono più armi da guerra che ratti.

john_ludd
Scritto il 28 Marzo 2014 at 21:16

@finanza,

mi ritengo un sopravvissuto, ho sempre avuto la passione (l’ho ancora) per sport pericolosi e se sono come i gatti probabilmente ho finito la scorta; sono preoccupato per chi ha la metà dei miei anni, io me la spasserò ancora per un pò. Cerco di capire che posso fare per aiutarli, idee ancora ben confuse. Il fattore tempo è incerto e mal si concilia con il funzionamento del sistema “uomo”. Come fai ad andare da uno/a cui vuoi bene e che ha la sua vita, i suoi affetti, il suo lavoro e dirgli “preparati !” e quello/a “per quando ?” e tu “chissà ! intanto preparati”. Ha davvero senso ? E così alla fine l’unico a essere preparato sarei io che non ne ho bisogno e neppure mi frega un cazzo di campare 80 anni convinto come sono che gli anni si pesano e non si contano. Bonatti è arrivato a 81, chi cazzo sono io per meritarne di più ?

ciromot
Scritto il 29 Marzo 2014 at 07:43

john_ludd@finanza,

Secondo me sottovaluti la materia e l’energia oscura.In fondo conosciamo solo il 5 % di tutto cio’ che ci circonda.Qualcosa ci inventeremo John , l’uomo sa vendere cara la pelle quando vuole. Di sicuro per un po’ ce la passeremo male. La Terra è una palla che gira.Ogni tanto non mi capacito di come tutta quest’acqua stia in equilibrio su una palla senza venir via ahahahahah.In qst momento stai guardando il monitor da fermo eppure ti muovi a una velocita’ che è prossima ai 30 km/s (la velocita’ della Terra che gira intorno al Sole ).La questione è sei fermo o ti muovi ?? Cosa è reale e cosa nn lo è ?? Non lo so , non lo dico per presunzione ma io credo che il fine ultimo della Terra sia proprio l’uomo.Noi siamo una sorta di liquido seminale in gestazione destinato a fare in futuro grandi cose da qualche parte lontano da qst posto chiamato Terra.Mi chiedo ma se nulla si crea o si distrugge ma tutto si trasforma noi dopo la morte cosa diventeremo ? Immagino un cambio di stato energetico.
Secondo me degli studi piu’ approfonditi sulle onde elettromagnetiche e sul nostro sistema endocrino potrebbero risolvere piu’ di qualche mistero. Siamo fatti di acqua.L’acqua non è altro che luce solidificata.In qualche modo il Sole interagisce , comunica con noi.Considerando l’attivita’ elettrica nel nostro cervello e il fatto che ci muoviamo su una calamita’ qualcosa dovremo pur emettere.C’e qualcuno o qualcosa la’ fuori che punta e si nutre delle nostre emozioni.Non lo so per me qualcuno si sta guardando dei bellissimi film in 3D
attraverso di noi. Il mio non è tanto bello ahimeè …. no money no party. Mi è andata male a sto giro 🙁 ……….. PS Si ma lascia perdere Taranto eh !!?…..la Terra dei Fuochi al confronto sono le Bahamas.

chad
Scritto il 29 Marzo 2014 at 13:27

john_ludd@finanza,

John, io non so se ho la metà dei tuoi anni ( ho 28 anni), comunque anche se con certe persone della mia età parlare di questi argomenti sarebbe parlare con un muro, con una cerchia di coetanei parliamo molto spesso di questioni energetiche, finanza, di come potrebbe essere il nostro futuro forse molto diverso di come ce l’ho potessimo aspettaremo. Ma quello che non ci manca è la speranza e la voglia di Fare, sappiamo molto bene che tutto quello che abbiamo adesso è tutto superfluo e che forse potremmo vivere molto bene anche senza tutto quello che abbiamo; ma secondo me il punto di partenza è la Consapevolezza, senza consapevolezza non si va da nessuna parte e grazie a Te a Danilo a Andrea e tanti altri, ce ne state dando tanta. Grazie.

Scritto il 29 Marzo 2014 at 14:15

chad@finanza,

Quando leggo commenti come il tuo mi vengono in mente solo due parole: “missione compiuta”.
Non sono assolutamente Dio sulla terra, non posseggo la verità assoluta, non ho la cultura per poter coprire tutte le conoscenze economiche a livello globale, ma faccio il possibile per creare in tutti una cosa: la CONSAPEVOLEZZA.
Insomma il mondo è un gran casino, il sistema finanziario è tenuto in piedi da un meccani smo infernale che potrebbe ancora reggere per un po’, regalando certezze e speranze.
Ma è come un Truman Show…
Un bel giorno il castello di carta collasserà. Sono molto molto curioso di capire quale sarà il vero detonatore. Il giorno che lo capiamo avremo le chiavi per la comprensione del mercato. Ora non ci resta che navigare a vista, leggere i segnali, interpretarli, cercare di seguire le tendenze per quanto possibile e poi…aspettare gli eventi.
Mi fermo volutamente qui, non voglio rovinarvi il week end!

:mrgreen:

l1uk3
Scritto il 29 Marzo 2014 at 16:02

FT e Reuters non sono da ascoltare quando si parla di investimenti.
I rischi ci sono ma in questo momento la Russia, proprio a causa delle svalutazioni per la crisi politica riguardante la Crimea, ha forti potenzialità.

Tanto che lo stesso Mobius lo ha sottolineato
http://comeinvestirerisparmi.com/come-stanno-investendo-i-guru-buffett-soros-mobius

Poi come indica anche lui, la trasparenza e la governance delle aziende russe non è il massimo e può essere un fattore di rischio.

john_ludd
Scritto il 29 Marzo 2014 at 19:38

l1uk3@finanzaonline,

il 60% delle quote di quanto presente nella borsa russa è direttamente o indirettamente controllato dal Cremlino. Gli oligarchi rimasti sono fedeli a Putin cui devono tutto, gli altri sono morti o sopravvissuti a fatica solo per dare l’esempio. Anche in Cina accade la stessa cosa, solo le società non strategiche sono a prevalenza privata ma solo in apparenza dato che dipendono dai finanziamenti delle banche (pubbliche). In sintesi sia russi che cinesi possono fare a meno della borsa, infatti quella cinese ha perso oltre 2/3 e le autorità se ne sbattono. Il problema è che in occidente è il contrario, si dipende dagli indici di borsa specie in USA e UK dove le pensioni future sono legate all’andamento dello S&P. Non è che un sistema è meglio dell’altro ma in occidente provenendo da decenni di successi si pensa con la logica del “quel che vale qui deve per forza valere là”. Sbagliato ! Se ci ostina a pensare di poter mettere al muro russi e cinesi con le armi della finanza quel che accadrà è che il missile parte, farà un bel giro poi tornerà indietro e ti esplode in casa. I cinesi commerciavano su un territorio grande 3 volte l’Europa quando ancora l’impero romano era appena più grande del Lazio… e la Russia sta sopra la Cina non su un altro pianeta ma li ha sempre temuti preferendo l’Europa di cui si sente parte, ma ora genialmente li stiamo mandando a nozze tra loro e assai verosimilmente ci faranno il culo a capanna.

ottofranz
Scritto il 29 Marzo 2014 at 22:09

Danilo DT,

FRANCIS… ma allora sei tu !!!
Ma non eri un mulo ?

ragazzi non dimenticatevi mai di ridere !!!

un saluto al surfante ed al grande Luigiza

    Scritto il 30 Marzo 2014 at 00:08

    Ma si dai…
    SOno in crisi di identità…
    ma io e te non avevamo ancora in sospeso una questione “dlebale”?
    🙂

ottofranz
Scritto il 30 Marzo 2014 at 16:28

Danilo DT,

eh eh eh sei tu che giochi a nascondino… esci dal tuo buco , tanto prima o poi JL ti trova e ti riempie di legnate 🙂
Da ubriaco sentirai meno male 😀 :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Scritto il 3 Aprile 2014 at 21:45

D. Floros (Limes Oggi), “Dipendenza energetica? Meglio dalla Russia che dagli Usa” – Aprile 3, 2014

http://temi.repubblica.it/limes/dipendenza-energetica-meglio-dalla-russia-che-dagli-usa/60072

* Chart 1 – “Dalla Russia con calore” *

* Chart 2 – “South Stream vs. Nabucco” *

by © * Laura Canali *

Il dubbio è sempre quello: “be or not to be”.

サーファー © Surfer

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