Salgono i mutui, ma di poco
Nella settimana conclusasi il 24 settembre 2010, l’MBA, cioè la Mortgage Bankers Association, comunica che il suo indice dei mutui residenziali è decresciuto del 2.4%. Ricordo che l’indice è composto da un contributo governativo, cresciuto del 4.46%, e da uno convenzionale salito dell’0.84%. Il progresso messo a segno nell’ultima settimana rende meno immaginario il miraggio di una qualche stabilizzazione, pur se, ovviamente, dopo i crolli dei mesi scorsi è ancora presto per dichiarare terminata l’emergenza. Comunque, il grafico rimane sconfortante.
Intanto, continuano le nauseanti vicende in merito ai pignoramenti illegali. In poche parole, si tratta di decine di migliaia di documenti falsi che attestano la proprietà di un mutuo residenziale ad un qualche istituto finanziario, mentre in realtà questi prestiti praticamente inesigibili giacciono impolverati nell’apparato digerente di quei buchi neri da 5500 ( 100 più 100 meno… ) miliardi di dollari che sono le GSEs Fannie e Freddie. Tali istituti, senza nessun diritto legale, o intentano nuove cause di pignoramento, o proseguono in quelle “ereditate”, nei confronti di persone che sono si insolventi, ma non verso l’istituto in questione…! In base a quanto riportato da Bloomberg, un impiegato di GMAC, nel dicembre del 2009, avrebbe depositato una testimonianza in cui afferma di aver firmato migliaia di questi documenti senza verificarne la veridicità, dando il via alla serie di procedure di pignoramento. Subito i procuratori di Iowa, Illinois e Texas si sono messi ad investigare, ma questo è evidentemente uno solo dei casi, e lo scandalo sembra estendersi a tutto il paese, mostrando particolare virulenza in Florida.
La reazione dei giudici statunitensi è stata ovviamente quella di ordinare di rivedere un numero che non saprei nemmeno quantificare di pratiche di pignoramento, sia in corso che già concluse. Solo per indicarvi qualche numero per meglio comprendere il fenomeno, nel mesi di agosto i pignoramenti sono stati 95364, mentre le pratiche avviate hanno raggiunto la cifra di 338836. Impressionanti a mio avviso questi numeri se confrontati con quelli del mercato del nuovo o dell’esistente: prima o poi tutte ste case finiranno pure sul mercato, e bravo è ora chi sa valutare gli sviluppi futuri in termini di prezzi e vendite. È facilissimo capire come, se davvero si imponesse una revisione di una quantità simile di scartoffie, si causerebbe di fatto la paralisi dell’intero settore legale collegato a questo tipo di dispute, senza contare che buona parte degli sfrattati potrebbe intraprendere qualsiasi tipo di iniziativa pur di ritornare in possesso del maltolto. Le perdite per le banche e gli istituti di credito, che si sono di fatto impossessati della proprietà privata di altri senza alcun diritto, potrebbero esser ingentissime. Esse non sarebbero solo costrette a dotarsi di collaboratori aggiuntivi per smistare tutte queste nuove pratiche e revisioni, ma temo anche che, visti i precedenti, in molti casi esse saranno chiamate a risarcire le parti lese. Si perché un numero imprecisato di quei pignoramenti illegali si è poi concluso con la vendita della stessa casa a terze parti. Immaginate ora cosa potrebbe accadere se si scoprisse che quelle case non erano da pignorare… . Il delirio! E dobbiamo sempre ringraziare loro, questi istituti troppo grandi per fallire e troppo attenti per controllare.
Ovviamente, l’augurio che mi sento di fare a tutti coloro che legalmente si opporranno al loro stesso sfratto illegale, è: “ fatele nere!”
Mattacchiuz
a me vien solo voglia di metter le mani addosso a sta gente.
e magari si davano bonus in base a quante cause di pignoramento originavano…
facile no? basterebbe 1 euro per causa per far diventare ricchissimi molti manager…
Come sempre eccellente Mattacchiuz,
ho letto recentemente di queste cause, ma sembra incredibile che il mercato ignori un’ennesima tegola che potrebbe essere destabilizzante per il settore bancario.
e’ sempre più un gran kasino….