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Rivalutazione Yuan: a chi giova?
Il tema caldo del momento è sicuramente la presa di posizione di Pechino sullo Yuan e sulla sua rivalutazione progressiva. In realtà (vedasi il grafico) quanto è stato deciso nei giorni scorsi non va a portare delle strane modifiche al panorama valutario internazionale, in quanto lo Yuan già godeva di cambi flessibili ma pilotati (banda giornaliera non superiore allo 0.5%) già fino dal 2005.
Il grafico parla chiaro, come parla chiaro la rivalutazione dello Yuan nel periodo a seguire, fino al nuovo blocco che poi, è stato nuovamente cambiato con la nuova presa di posizione della Cina.
Sulla rete e anche su questo blog mi capita spesso di leggere commenti su questa rinnovata flessibilità dello Yuan. Secondo molti rischia di diventare addirittura negativa per la Cina, uno Stato da sempre votato alle esportazioni.
Come ho già scritto in altre sedi, io la vedo diversamente, e lo ribadisco con questo post.
Un’occasione per riequilibrare le cose
Tanto per cominciare, quanto fatto dalla Cina deve essere visto come una mossa di politica monetaria, che sostituisce un eventuale “restringimento” (alzamento dei tassi) senza però dover toccare i tassi. Nel frattempo però, darà la possibilità all’economia cinese di ribilanciarsi. Infatti credo sia scontato, nel tempo, un maggior impatto nelle importazioni (con un aumento) e un rallentamento dell’export cinese, ma anche un impatto sui salari (che cresceranno) e sul tessuto sociale.
Morale: una presa di posizione che potrebbe diventare eccellente proprio per noi europei (e per gli USA che lo chiedono a gran voce da tempo) in quanto darebbe una mano al nostro export. Ma anche al commercio dei paesi limitrofi alla Cina. Pensiamo ad un Giappone, pensiamo all’Australia e a Taiwan, pensiamo all’India.
Quindi la presa di posizione cinese deve essere vista per noi come un’opportunità di crescita.
Dove ci guadagna la Cina? Innanzitutto in maturità. Un paese come quello cinese era ormai a rischio di surriscaldamento. Era necessario intervenire e questa presa di posizione permette di raffreddare animi e bolle, almeno in parte.
Inoltre, la rivalutazione dello Yuan porterà per forza di cose ad aumentare la ricchezza implicita del popolo cinese.
Quindi, per farla breve, la Cina mette delle solide fondamenta per poter godere di un futuro da vera protagonista.
Grafico: Yuan e borse
Un’ultima curiosità. Guardate il grafico qui sopra (citato anche in apertura di articolo). Sembra incredibile ma, con una rivalutazione dello Yuan , abbiamo sempre assistito a borse in salita proprio nell’area Cinese.
Tutto questo può sembrare anomal. Molto probabilmente, però, un pensiero sull’ara limitrofa occorrerebbe farlo, sia dal punto di vista valutario che azionario, con un ottica di lungo periodo (PAC).
Un ultima cosa: mi risulta che la Cina detenga (assieme al Giappone) una cifra immensa di obbligazioni e non solo, in Dollari USA. Possiamo ipotizzare che questi paesi permetteranno una violenta rivalutazione delle loro monete, andando però a rimettere sul portafoglio delle riserve?
Lo dubito fortemente. Dubito anche fortemente che vengano effettuate vendite generose di valuta, sarebbero destabilizzanti. E allora? Cosa faranno al momento è ignoto. Mettiamola così: la fantafinanza, che tutto può riuscirà sicuramente a coprire questa marea di denaro con qualche operazioncina.
Per farla breve, leviamoci dalla testa che i cinesi facciano beneficenza. Credo che loro (almeno loro!) abbiano le idee molto chiare su cosa fare.
STAY TUNED!
DT
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