RISK ON pieno. Ma i problemi restano. E per l’Italia, l’Euro resta molto sopravvalutato

Scritto il alle 09:00 da Danilo DT

Wall Street ai nuovi massimi ma la Commissione Europea mette in guardia sul rischio Italia

La borsa USA vola oltre i suoi massimi. E qui in Europa, di riflesso, le borse corrono. Certo, non possiamo dire che qui l’economia tiri poi così tanto, o che le banche centrali siano così attive e propositive. Anzi, lo scenario qui sarebbe di un cupo che più cupo non si può.
Però abbiamo la FED e la BOJ che ci pensano.

Grafico SP500

E l’Italia? L’Italia annaspa e la Commissione Europea sa benissimo non solo dell’esistenza dei nostri problemi, ma anche dell’effetto contagio che ne potrebbe derivare.
Le cause sono le solite:

debito pubblico,

la bassa competitivita’

e la debolezza del sistema bancario.

Ma la borsa… se ne infischia, eccome!
E lo spread non è da meno. In un’atmosfera da RISK ON pieno, la paura non esiste. Tutto quanto ha un margine di guadagno in più, viene comprato. E poco importa se la nostra economia è anemica e senza prospettive. E poco importa se non esiste un governo ed una classe politica credibile.
Spread sotto i 300bp e banche, proprio quelle che erano additate dalla Commissione Europea come pericolose, che in borsa decollano. Un esempio su tutti è MPS. A rischio di nazionalizzazione, l’istituto senese va a +14,73%: e poi Mediobanca +5,36%, Unicredit +5,67% e Intesa SanPaolo  +4,47%. FTSEMIB a +3,19%.
E ancora la Commissione Europea avverte:

“L’Italia rimane vulnerabile agli improvvisi cambiamenti degli umori dei mercati e questo evidenzia l’esigenza di mantenere il miglioramento del bilancio in termini strutturali, affinche’ il rapporto debito/Pil venga condotto sulla strada di una regolare riduzione”.

Quindi Piazza Affari che, in questo scenario RISK ON, diventa una Piazza ad elevato BETA e non necessariamente con un ALFA positivo. Quindi un paese che va ad amplificare i movimenti dei vari benchmark di riferimento ma che nasconde dei rischi intrinsechi maggiori rispetto ad altre piazze.

Beh, nulla da dire. Si sa che siamo messi male e che per risollevarci avremo bisogno di un miracolo. Come detto ieri, degli Eurobond o di un allentamento dei cordoni del fiscal compact. O quantomeno di un po’ di svalutazione competitiva.
A questo proposito molto interessante questa slide di Haver Analytics. Ecco il cross EUR USD che si meriterebbero le varie nazioni dell’Eurozona. E’ evidente che… l’Italia ne esce enormemente svantaggiata nella realtà dei fatti. Mentre a guadagnarci ovviamente è sempre lei, la Germania, che di trova con una valuta più debole di quanto invece meriterebbe, il che non fa altro che alimentare la già superpotente macchina economica teutonica e debilitare il povero esportatore italiano. Nord e Sud Europa, quindi, che anche a causa dell’effetto valutario si allontanano sempre più.

E continuano a chiamarla Unione Europea...

STAY TUNED!

DT

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8 commenti Commenta
ilcuculo
Scritto il 11 Aprile 2013 at 09:35

Beh, nulla da dire. Si sa che siamo messi male e che per risollevarci avremo bisogno di un miracolo.

Questo è veramente inaccettabile, scrivere che avremmo bisogno di un miracolo per salvarci, visto che i miracoli non esistono, significa dire che che non ci salviamo.

Allora invece di fare blog e analisi in attesa della fine è meglio dire “andate tutti a fare in culo”
che è più onesto.

L’Italia ha solo bisogno di lavoro , onestà e ottimismo, non di miracoli.

Scritto il 11 Aprile 2013 at 11:00

Il miracolo , se continui a leggere cosa ho scritto dopo, è SCRITTO CHIARISSIMO. E lo ripeto: Come detto ieri, degli Eurobond o di un allentamento dei cordoni del fiscal compact. O quantomeno di un po’ di svalutazione competitiva.
Lo chiamo “miracolo” perchè deve per forza di cose passare tramite la Germania.
E se si ottiene il “miracolo” vedrai che torna il lavoro, produttività… ecc.. ecc…

Quindi, per favore, prima di scrivere, leggere…grazie

ihavenodream
Scritto il 11 Aprile 2013 at 11:15

ilcuculo@finanza,

Se poi le analisi sono quelle della tabella del fv….meglio lasciar perdere proprio….come si fa a calcolare i cambi di monete che non esistono? in quale scenario poi? nello scenario in cui l’euro non fosse mai nato? o nello scenario in cui l’euro si disintegra? o nello scenario in cui singole nazioni si sfilano? Ad ogni modo il post merita un commento piu’ articolato…di tipo metodologico diciamo…allora: com’è noto non sempre i mercati valutano correttamente le prospettive economiche future, se lo facessero non ci sarebbero alti e bassi d’altronde, ma un andamento regolare, costante….quindi la teoria del mercato efficiente è sbagliata! Questo pero’ non vuol dire che i mercati abbiano sempre torto, o che comunque sia facile capire “quando” sbagliano, se no avremmo scoperto la pietra filosofale…chi scrive afferma che non c’è nessuna ragione reale per una discesa dello spread o per una correzzione positiva dei prezzi azionari….lo afferma sulla base di alcuni presupposti, che lui considera corretti a priori. Tipo: se mps sara’ nazionalizzata questo è un male per gli azionisti, che dovrebbero vendere le azioni se valutassero correttamente questo rischio…si dimentica di osservare pero’ che mps viene scambiata ad un prezzo molto molto inferiore al suo patrimonio netto, quindi se venisse nazionalizzata o acquisita togliendola dal mercato, cio’ significa che ogni azionista riceverebbe un premio di almeno il 50-70% rispetto ai valori attuali (forse molto di più), non è la verità assoluta certo ma è una considerazione..non esistono solo gli scenari negativi, ci sono anche quelli positivi…in piu’ la situazione patrimoniale delle banche italiane migliora al diminuire dello spread, e lo spread è basso! Qui il commentatore osserva che non c’è nessun motivo perchè lo spread sia basso, visto che la situazione politica italiana è in stallo…pero’ dimentica che esiste l’OMT, cioe’ una sorta di assicurazione sul nostro debito pubblico e poi parte dal presupposto che un qualsiasi governo sia meglio della mancanza di governo…questa considerazione è opinabile; io ad esempio penso che un governo in prorogatio, che in caso di emergenza puo’ comunque fare dei decreti legge sia meglio di un governo che fa fesserie (come sarebbe un governo Bersani-Vendola-Grillo ad esempio)…penso che sia meglio che governi una sorta di commissario straordinario che segue le indicazioni europee, piuttosto che il solito partito della spesa pubblica…non credo che sia il solo a pensarla così in Europa…insomma il mercato non ha sempre ragione è vero, ma anche noi osservatori non abbiamo sempre ragione, rendersi davvero conto del momento in cui i mercati sono sopravvalutati o sottovalutati per entrare e uscire nei momenti giusti, e’ una impresa non di poco conto e sicuramente molto pericolosa per il proprio portafoglio!

ilcuculo
Scritto il 11 Aprile 2013 at 14:38

Ho letto ho letto, ma perdona, mi sono incazzato uguale, mica con te , ma con l’idea generale che siamo in balia di decisioni altrui, a me sembra che l’Italia sia soprattuo in balia di se stessa e non ci stiamo affatto aiutando.

Quando sento la parola miracolo mi girano….

ihavenodream
Scritto il 11 Aprile 2013 at 14:58

ilcuculo@finanza,

Concordo

ilcuculo
Scritto il 11 Aprile 2013 at 22:05

ihavenodream@finanza,

Io invece non concordo con l’idea che i governi di destra sono migliori di quelli di sinistra.

I governi di destra fanno SEMPRE del male al popolo e non si può far il bene di un paese facondo del male al suo popolo.

La Thatcher ha fatto tanto male all’inghilterra che non si risolleverà per decenni.

kry
Scritto il 12 Aprile 2013 at 00:03

Scusa Dream, la borsa sale perchè oltre a essere rispetto alle altre indietro è rappresentata dai titoli bancari che essendo pieni di titoli di stato si stanno rivalutando. Parte della rivalutazione la si deve a investimenti giapponesi e anche lo spread tra francia e germania si è notevolmente ristretto nonostante le pessime notizie che provengono dalla francia che senza forse è messa peggio di noi.

ihavenodream
Scritto il 12 Aprile 2013 at 11:11

ilcuculo@finanza,

Sul fatti che la Tatcher ha fatto male all’Inghilterra, ti risponde la storia…non io, certo ci sono molti giornalai italiani (sussidiati dallo stato e dai partiti) e ritardati (nel senso che sono in ritardo sulla storia di svariati decenni) che hanno scritto stupidaggini in questi giorni sulla Tatcher, cercando di infangarne la memoria ma è ovvio che senza indicare numeri e riferimenti si puo’ dire tutto…sul fatto che i governi di destra facciano male e di sinistra bene, mah è molto opinabile diciamo così…occorre capire cosa si intende per destra e sinistra innanzitutto…se la destra è Berlusconi allora sono d’accordo con te, se la sinistra è Tony Blair o Obama posso anche concordare magari, se la sinistra è Vendola o Hollande assolutamente no…io divido l’orientamento politico in socialisti e liberali, non in destra e sinistra, e neanche in conservatori e progressisti, che non significa niente, a volte un liberale deve essere progressista, altre volte conservatore e così vale per i socialisti…ecco in Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale l’orientamento politico liberale non si è mai affermato, tutti i partiti sono sempre stati di fatto socialisti…non solo i comunisti, anche gli ex fascisti (Mussolini apparteneva al partito socialista) e poi è nato il centro cristiano democratico, anch’esso socialista, come potrebbe non esserlo un partito che rappresenta la chiesa cattolica? Questa situazione ha portato il paese a vivere al di sopra delle sue possibilità, la popolazione ad essere sempre foraggiata dallo stato, la clientela e la corruzione ad aumentare sempre di piu’, insieme agli sprechi, al debito pubblico e all’inefficienza dei servizi e del sistema in generale…oggi tra le grandi nazioni d’Europa e dell’occidente siamo quelli che in rapporto al pil e alla popolazione, spendiamo piu’ di tutti in spesa pubblica, quindi abbiamo bisogno di mettere piu’ tasse di tutti…per essere competitivi non dico a livello della Germania, ma almeno al livello dell’Inghilterra “distrutta dalla Tatcher”, dovremmo a parità di popolazione e di entrate fiscali far crescere il Pil del 25% o ridurre la spesa pubblica di una analoga quantita’…la Germania ad esempio (per te la Merkel è di destra o di sinistra?) è lo stato dell’area euro con maggior popolazione (il 30% in piu’ dell’italia), nonostante questo spende meno (circa il 10% in meno di spesa pubblica in valori assoluti) e ha un Pil del 70-80% superiore…come pretendiamo di poter competere con questi numeri? che c’entra l’euro? Il problema è che la globalizzazione ha imposto a tutti di dover competere e quindi si sono messe a nudo le differenze…per 50 anni l’Italia ha mascherato la sua inadeguatezza con il piano Marshall, con la svalutazione competitiva (vi ricordate “se potessi avere 1000 lire al mese”?), e aumentando il debito pubblico…ora i nodi sono venuti al pettine…

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