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RISK ON: lo spread si comprime ma raggiunge eccessi insostenibili
L’analisi intermarket resta secondo me basilare per comprendere l’evoluzione dei mercati finanziari e per provare a tracciare delle proiezioni.
Chi mi segue da più tempo, sa benissimo che le correlazioni sono un po’ il mantra di questo blog, come è nota la correlazione tra equity e bond. Ma attenzione, non semplicemente mercato obbligazionario. Bisogna ragionare di rischio finanziario, bisogna ponderare il mercato come è posto nei confronti delle attività più rischiose. E quindi per il mondo bond diventa molto interessante ragionare sul mondo più “aggressivo” ovvero corporate IG e Bond High Yield.
Un esempio? Eccovi per esempio la chiara correlazione tra equity e bond HY, mentre potete vedere invece che il classico bond governativo USA a 10 anni diventa di difficile lettura se confrontato con lo SP500.
Se poi mettiamo a confronto il mondo A (ormai è quasi da vedere come safe haven) e il mondo BBB (il classico bond corporate IG ovvero Investment Grade) già notiamo in modo più chiaro come lo spread si chiude quando il sentiment migliora e soprattutto il mondo BBB vira verso i minimi.
E uno dei grafici che preferisco è questo, ovvero la slide che mette in chiaro lo spread AAA-BAA sul mercato USA registrato da Moody’s. Come potete vedere, ho tracciato delle linee con delle aree dove ci sono anche delle idee operative. Dove ci troviamo oggi è quantomai particolare. Ci sarebbe da dire quasi preoccupante. In realtà deve essere visto come un momento di grande confidenza, dove la fiducia è altissima e lo spread si è molto compresso. Peccato però che certi livelli sono insostenibili e quindi portano a delle correzioni con conseguenti nuovi allargamenti dello spread.
In altri termini, il ritorno del Risk Off che si ripercuote anche sull’equity, che quindi diventa a rischio correzione. O se preferite quantomeno una presa di beneficio.
STAY TUNED!
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