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Rischio DEFAULT controllato degli USA: scenario realistico e plausibile?
Un mese fa ho un attimino anticipato il discorso, sapendo che poi tanto il problema sarebbe tornato di attualità. Si è parlato di liquidità, di debito e di rischio default della più potente nazione del Globo, gli USA.
(…) Lew quindi dice non solo che ormai siamo nuovamente al dunque ma che ha a disposizione ad ottobre ci sono “solo” più 50 miliardi di USD.
DOMANDA: cosa significherebbe un deficit di liquidità per economia e mercati finanziari, ancor di più in questa fase di debolezza generalizzata?
La discussione è spostata, guarda caso, al mese di settembre, quando il Congresso si riunirà e si riprenderà il discorso.
E il discorso sarà quello già visto ai tempi del sequester.
In cambio di un innalzamento del tetto al debito i repubblicani chiedono tagli alla spesa. Ma Obama ha già detto che non se ne parla. Ottime prospettive per mercati e anche per gli americani. (Source)
Ed il mese di settembre è arrivato, anzi, siamo quasi ad ottobre. E ci risiamo.
Sul piatto la cancellazione della “Obamacare”. All’inizio è ovvio un “ping pong” tra Camera e Senato, ma poi si dovrà decidere e se Boehner & Co. decidessero per la linea “strong” lo scenario più probabile è quello del DEFAULT.
Sembra incredibile ma è così.
Diamine, possibile che la nazione più potente de mondo possa diventare insolvente? La Burwell, budget director della Casa Bianca non può escluderlo. Non si tratta di mancato pagamento del debito, ma di un blocco di tutto quanto si trova alla voce “spesa pubblica”. Un esempio è lo stipendio dei dipendenti pubblici: ai soldati non saranno pagati le retribuzioni; monumenti e parchi nazionali verranno chiusi nel giro qualche giorno; migliaia di dipendenti pubblici saranno messi in congedo non pagato. La situazione sarà insomma simile a quella verificatasi nel novembre 1995, quando 800 mila lavoratori del settore pubblico furono mandati a casa.
Dai, siamo sinceri, non credo che questi scenari apocalittici possano diventare realtà. Significherebbe per la nazione USA buttare alle ortiche anni di sacrifici monetari e non solo che, certo, non avranno portano migliorie a livello strutturale ma di certo hanno ricostruito negli USA un clima di fiducia e un po’ di benessere.
“Noi siamo gli Stati Uniti e paghiamo i nostri debiti. Se non lo facciamo siamo dei fannulloni”, ha detto Obama durante una visita a una fabbrica della Ford in Missouri. Il presidente è stato durissimo: “Il Congresso non sta pensando a voi ma alla politica e a creare problemi a me” ha detto, ribadendo che non è possibile alcun baratto tra innalzamento del tetto del debito e riforma sanitaria, che entrerà a pieno regime il 1 ottobre. Dall’altra parte dello schieramento, i repubblicani non sembrano meno convinti di portare lo scontro alle estreme conseguenze. Eric Cantor si è rivolto esplicitamente ai democratici che alle prossime elezioni di midterm si presentano per la rielezione in Stati governati dai repubblicani e ha chiesto di considerare” ciò che vogliono gli americani. E gli americani non vogliono questa riforma sanitaria”. Un chiaro avvertimento sui possibili contraccolpi politici che potrebbero colpire quei democratici che si ostinano a difendere l’Obamacare. (Source)
Potete immaginare benissimo cosa potrebbe significare, per i mercati e per il sentiment dei cittadini USA ritrovarsi con un default della loro patria Scenario misto tra l’apocalittico ed l’incredibile.
Siamo obiettivi! Alla fine sarà braccio di ferro e poi, in extremis ci sarà la soluzione che va a mediare le varie posizioni.
Con un nuovo rinvio a data da destinarsi.
E su queste cose, noi italiano, abbiamo fatto ormai la storia.
STAY TUNED!
DT
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cioe…se falliscono gli usa….noi con un debito pil al 130% e che ha gia’ superato i 2mila miliardi , e piu’ cresce, piu’ andra’ veloce verso i 2 e mezzo (gia’ adesso siamo quasi a 2,1) e poi verso i 3…ci arriveremo? sembra impossibile…
senza dimenticare che gli USA sono leggermente più importanti e potenti di noi e che cmq c’è sempre il modello giapponese che fa scuola….
No,no, é l’italia che fa scuola e gli altri ci copiano alla stragrande, anzi gli altri lo fanno ancor più in grande.
aaaa47@finanzaonline,
Il debito rapportato alla popolazione usa/italia è 6/1 mi sembra che se anche per poco ci superino.
kry
devi vederlo in rapporto al pil
se un italiano produce 20mila euro l’anno ed e’ indebitato di 30mila
mentre un americano produce 27mila l’anno ed e’ indebitato di 31mila
se guardiamo il debito, l’italiano sta meglio
ma se guardiamo la capacita’ di ripagarlo, e’ l’americano a stare meglio
(ho usato numeri inventati)
aggiungici che gli usa possono stampare dollari….
hanno la fed che si compra i loro bot/btp (treasury) quindi….
Quindi…… l’italiano sta meglio, come anche tu dici. Solo che loro,si, hanno la fed e noi una manica d’incompetenti che lavorano per gli organi di disinformazioni di massa.
Appunto, è un bel dilemma… 😉
Quello ke scrivi è la dimostrazione ke la crisi ke viviamo da economico-finanziaria ke era si è trasformata in politica…perke’ è la cattiva politica ke sta ritardando artificiosamente l’uscita da questa situazione…x esempio questo problema del debito è inventato dai repubblicani…non esiste nella realtà…quanto è il deficit degli Usa il 10%? Bene quanti saranno? 1,5 trilioni? 2? Bene la fed stampi 2 trilioni all’anno così il debito non aumenta e siccome il pil sale x forza, il debito/pil diminuisce…invece ogni 6 mesi se ne escono con questa menata del tetto e costringono Obama a restringere la spesa…poi ke senso ha mettere un tetto al debito? Almeno lo mettessero al debito/pil…Obama ha ragione: il congresso pensa a far dispetti invece ke risolvere i problemi degli americani…però pecca anke lui di scarsa intelligenza politica, ed è schiavo dell’ideologia del suo partito…io fossi in lui direi: ok lasciamo perdere l’Obamacare, diminuiamo le tasse a deficit…voglio vedere se i repubblicani si oppongono e se lo fanno voglio vedere cosa gli raccontano dopo ai loro elettori…
Non che lo pensi probabile visto anche il ruolo attuale e passato del dollaro per scaricare un pò di problemi fuori.
Però l’URSS è saltata oltre che per le dinamiche socioeconomiche interne e pilotate da fuori, per la rincorsa agli armamenti.
Le “guerre stellari” sono state il colpo digrazia.
Gli US… spendono un bel po’ in armamenti e uomini… stanno anche “privatizzando”, pensate solo se dovessero contrarre l’occupazione nel servizio militare e indotto, cosa ne deriverebbe sia sul tasso d’occupazione “normale” che come instabilità sociale.
parlare di scenario “realistico e plausibile” riferendosi ad un default usa, mi pare un po’ una xxxxx
storiella che si ripete ogni 6-8 mesi
il tetto e’ stato alzato mi pare una quindicina di volte dal 2000
e verra’ alzato anche stavolta
OVVIO!
insomma…gli shortaroli,poveretti, devono sperare in altre news per vedere scendere gli indici americani