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Rating: Dagong, alternativa all’oligopolio
La Cina si vuole presentare come potenziale nuova sede della finanza. Una nuova potenza economica che si candida come potenziale dominatrice dei prossimi decenni. Certo, non subito..ma è una questione di tempo.
E proprio nel giorno in cui Moody’s taglia il rating al Portogallo, portandolo ad A1, sicuramente porta aria di novità e rientra senza dubbio nella logica delle cose, ciò che ha deciso di fare una società cinese di rating nata nel 1994, sconosciuta ai più ma abbastanza nota in Cina: quello che ha voluto fare la Dagong International Credit Rating Company è dare un voto ai vari stati… Ebbene sì, un rating. Il motivo? Dare una view alternativa alle arcinote di Moody’s, Fitch e S&P. Spesso troppo politicizzate ed inaffidabili. (potete visionare un elenco delle vaire società di rating mondiale cliccando Qui )
Potenzialmente l’analisi della Dagong International Credit Rating Company potrebbe essere considerata alternativa e probabilmente più attendibile, onesta e realistica.
Dagong: Sovereign Credit Rating Report
Sono state prese in considerazione le 50 nazioni più influenti a livello globale, con una metodologia monto chiara ed efficace (che potete visionare cliccando QUI ) generando una copertura quasi globale a livello dimensionale.
Ovviamente la cosa interessante è il risultato che ne è derivato.
Tanto per cominciare….la Cina. Dagong dà al Celeste impero una generosa votazione AA+. Che personalmente…condivido, a condizione che i dati forniti dalla Cina siano affidabili. A parte questo, eccovi le schede con tutti i rating dati dalla Dagong.
L’obiettivo dei vertici di Dagong è rompere l’oligopolio occidentale e fornire un altro punto di vista agli investitori. Segno che l’economia e la finanza stanno veramente cambiando sponda in un’ottica sinocentrica. “L’attuale sistema di rating gestito dall’Occidente – ha scandito Guan Jianzhong, presidente di Dagong – fornisce informazioni non corrette” e non rispecchia “le capacità di rimborso dei debiti”. “Vogliamo formulare rating realistici e corretti e segnare un nuovo inizio nella riforma dell’irrazionale sistema di rating internazionale”, con la volontà di “rompere il monopolio” dei tre colossi. Dagong (un nome che conviene ricordare) rivolge particolare attenzione alle economie emergenti. Così un paese come il Brasile ottiene una pagella migliore di Usa e Francia, frenate dalla pesantezza del debito e da una prospettiva di crescita flebile. (Fonte: BananaMarkets)
A meritare i pieni voti quindi Norvegia, Australia, Danimarca, Lussemburgo, Svizzera, Singapore e Nuova Zelanda. E i soliti big? Bacchettati giustamente.
Mentre sull’Italia votazione ahimè anche peggiorativa….
I promossi da Dagong
E chi invece ha un giudizio peggiorativo
Personalmente ritengo che questi rating non siano da sottovalutare. Almeno forniscono una chiave di lettura alternativa, e danno una visione potenzialmente più realisitca di quanto le solite case ci dicono.
STAY TUNED!
DT
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