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Moody’s e lo scandalo del rating
Società di rating e affini: insider trading allo stato puro
Quanto è successo ieri mi ha lasciato veramente disgustato.
E’ stata la prova lampante di come la finanza sia politicizzata e corrotta.
E soprattutto, è stato drammaticamente evidente il dolo di quelle società e di quegli organismi che invece dovrebbero controllare, tutelare ed aiutare il risparmiatore. Già in passato non sono mai andato leggero in merito alle agenzie di rating, ma quanto ho visto giovedì , non ha eguali.
E’ stato tutto troppo perfetto, impossibile negare l’evidenza.
Ovviamente parliamo del caso di Moody’s e di tale Abercromby, che fino a qualche tempo fa conoscevo solo come marca di abbigliamento e che ora invece scopro come elemento figlio di un modo corrotto e marcio.
Abercromby è il responsabile di quella nota uscita giovedì in tarda mattinata, nota che riprendo per l’occasione:
“La crisi del debito greco può colpire le banche di vari paesi fra cui Portogallo, Spagna, Italia, Irlanda e Gran Bretagna”
Di per se questa nota rasenta il terrorismo psicologico se non fosse confermata da dati concreti e visibili. Che infatti non esistono. Ma ne parliamo dopo.
Si prega invece di notare il timing.
Infatti proprio in quei minuti, in concomitanza con il famoso comunicato…
a) In Spagna c’era un’importante asta di titoli di Stato
b) A Berlino c’erano degli importanti incontri su come salvare la Grecia
c) In Grecia il Parlamento discuteva in modo animato le riforme economiche da intraprendere per salvare il paese
d) le borse vivevano una giornata delicata
e) lo SP 500 si trovava a ridosso di un importante supporto. Voi direte, poco importa, il mercato era chiuso. Peccato che i futures sono operativi 24 ore su 24…
Troppo facile per non fare delle valutazioni.
Per la cronaca guardate questa tabella con gli azionisti di Moody’s. Vi viene qualche ULTERIORE sospetto? Ma torniamo a noi…
Questo messaggio di Moody’s comunicato ad arte in un momento topico, è stato la panacea dei ribassisti. Non oso immaginare chi, ben informato, ha preso posizione poco prima di questo annuncio. Se non è insider trading questo…
E cosa fa la SEC e gli altri organismi di controllo? Nulla. Cosa deve fare. Sono tutti d’accordo.
Come sono tutti d’accordo in merito a come gestire i rating.
Ma scusate, pensate un attimo a società come Fannie Mae, Freddie Mac e Lehman Brothers.
Le prime due erano clamorosamente AAA alcuni giorni prima del salvataggio governativo, senza il quale ci sarebbe stato il default sicuro. Lehman Brothers era stata considerata vittima di una speculazione immeritata e addirittura c’era chi parlava dìnon di downgrading ma di promozione.
I numeri dell’effetto contagio
Ma torniamo alla frase incriminata.
Si parla di rischio contagio. Poi però se andiamo a vedere i numeri, il contagio non esiste, quantomeno per l’Italia. Ecco qui l’esposizione dei paesi più importanti d’Europa verso la Grecia, secondo le ultime stime:
Italia = 5.2 miliardi di €
Francia = 57 miliardi di €
Germania = 34 miliardi di €
Gran Bretagna = 11.5 miliardi
E siamo noi quelli a rischio? Forse i signori di Moody’s si sono dimenticati che proprio in quell’elenco troviamo invece paesi che hanno dovuto sganciare fior di quattrini per poter far sopravvivere il loro sistema bancario. Invece l’Italia ha fatto ricorso ai Tremonti Bonds che fino a prova contraria sono un vero investimento per lo Stato.
Ma cosa conta tutto questo…. L’Italia è la cenerentola e viene trattata come tale. E noi italiani ne paghiamo le conseguenze.
Anzi… dobbiamo continuare a sottostare alle marce regole del mercato. E tra le regole del mercato di sono appunto i rating.
Sappiamo tutti benissimo che chi si fa dare il rating deve pagare. E sappiamo benissimo che il rating può essere pilotato. Ma allora, perché continuiamo a dare peso alle agenzie di rating? Sono delle società truffaldine che vendono fumo e fanno solo grandi danni.
Altro che Patti Chiari. I mezzi per capire la solidità di un emittente devono essere ben altri.
Mi spiace cari signori, io da tempo ho capito che siete dei falsi politicizzati.
Da tempo non considero più il rating come elemento valido per considerare la solvibilità di un emittente.
E’ giunta l’ora di mettere ordine.
E’ giunta l’ora di ribellarsi a queste istituzioni corrotte che pilotano e creano distruzione o valore a seconda delle loro posizioni d’investimento.
E’ giunta l’ora di dire basta ad una finanza corrotta e delinquenziale.
Cari lettori, siete avvertiti. Questo è il mercato. Questi sono gli attori che ne fanno parte noi siamo le marionette. Ci prendono per i fili e ci vogliono far fare quello che a loro interessa.
Io non ci sto più.
Sono partito con un progetto etico di finanza indipendente. E questo progetto lo voglio portare avanti. Ma c’è bisogno anche del vostro aiuto.
Cambierà forse nella forma e nell’URL prossimamente. Ma spero di poter portare al maggior numero di italiani la vera finanza, quella che non viene detta o che dà fastdio.
Non siamo certo dei guru, ma almeno facciamo le cose passione e con dedizione.
E spero che da parte vostra ci sia l’apprezzamento e il sostegno.
STAY TUNED!
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