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Primo passo verso l’Unione Bancaria. E nuovi aiuti alla Grecia.
Un primo passo verso la fatidica Unione Bancaria è stato fatto. Ma attenzione, bando ai facili entusiasmi, è un primo passo. Per rientrare sotto la competenza della Bce dal marzo 2014, le banche dovranno avere una dimensione minima che e’ stata fissata a asset non inferiori a 30 miliardi e quindi dovrebbe interessare circa 200 banche
E nello stesso giorno anche buone news dalla Grecia. Deliberata una nuova tranche di aiuti.
Dopo un lungo negoziato, durato oltre 14 ore, i ministri delle Finanze dell’Unione europea hanno annunciato all’alba di stamane di aver trovato un accordo sul meccanismo unico di vigilanza bancaria, che sara’ affidato alla Bce a partire dal primo marzo del 2014. (…) Buone notizie anche per la Grecia: l’Eurogruppo e il Fmi hanno concordato la concessione di prestiti per 49,1 miliardi di euro alla Grecia. Dopo l’Eurogruppo anche il Fmi fa sapere che aderisce al prestito, che prevede il rilascio di 34 miliardi di euro nel giro di pochi giorni e il resto entro il primo trimestre del 2013. L’obiettivo resta quello di portare il debito greco al 124% del Pil nel 2020 e al 110% nel 2022. L’intesa arriva dopo il buyback da parte di Atene di circa 20 miliardi di euro di debito a un terzo del suo valore facciale. (AGI)
Vedendo il risultato, secondo me è sopratutto una vittoria non tanto dell’Europa ma del duo Francia e Germania. Infatti proprio le richieste di questi due stati, i più importanti in Eurozona (il terzo è l’Italia) i quali avevano chiesto una Bce autonoma nella scelta delle banche da seguire (in realtà i tedeschi non volevano il controllo sulle loro casse di risparmio).
Le rimanenti banche resteranno sotto la vigilanza delle rispettive banche centrali locali. Siamo sicuri che proprio queste banche non siano le più pericolose in questa fase di mercato? Ricordate il mio post sull’aumento delle insolvenze nel sistema bancario? Buttateci un occhio cliccando qui.
Inoltre, la barriera di difesa dell’ESM che ora potrà ricapitalizzare direttamente le banche, sarà sufficiente a difendere il sistema? Forse non hanno fatto i conti con l’incremento esponenziale delle sofferenze bancarie… Già solo in Italia siamo sui 120 miliardi, mica briciole. Senza poi dimenticare il solito tormentone di cui parliamo da…secolli?
Deleveraging: le banche a che punto sono? E l’approccio con la leva finanziaria più derivati, come si sta evolvendo?
Avete letto che di strada da fare ce n’è ancora tantissima. E alla fine questa rete di protezione risulterà insufficiente in caso di emergenza. Senza poi dimenticare il 2014. Come mai?
Il 2014 sarà un anno importante. Le banche dell’Eurozona dovranno restituire alla Bce i soldi dell’LTRO. Cifre “monstre” che rappresenteranno per le banche un potenziale rischio di liquidità. Ma per quei tempi, magari, se ne inventeranno qualcuna. FED insegna.
STAY TUNED!
DT
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Leggevo da un’altra parte che le sofferenze bancarie in Germania sono circa 200 miliardi…
Bisognerebbe chiedersi, innanzitutto, se dal 2009 in avanti le politiche economiche dell’Eurozona sono avanzate in termini di maggior coesione o meno.
Se le prerogative della BCE sono le stesse di dieci anni fa o se negli ultimi due anni sono state rafforzate.
Forse può piacere o dispiacere ma il dato da cui partire è questo.
Un primo passo anche verso l’Unione Bancaria è stato fatto.
Sempre molto lentamente (e forse in ritardo) ma ci si arriva.
Presto e subito sono termini che non si addicono ad un continente che ha vissuto gli ultimi mille anni a farsi la guerra ed esportarla in tutto il mondo.
L’accordo in questi termini è veramente ridicolo!!! Ha vinto “nonna” Merkel, tanto per cambiare. Nel 2014 ne vedremo delle belle davvero purtroppo…a patto di arrivarci. Non so voi, ma sono sempre più convinto che la nostra ancora di salvezza sia al di fuori di questa farsa chiamata Unione Europea…