Unione Europea ad un passo dal baratro

Scritto il alle 16:40 da Danilo DT

BCE: ruolo chiave nei depositi e negli acquisti. Ma non basta. Le sofferenze banche italiane sono alle stelle e nuovi rischi svalutazione asset di portafoglio.

Ormai è chiaro, la paura porta le banche nuovamente a spostare in BCE la liquidità in eccesso. Si, perché oggi le banche non prestano più il denaro, come invece dovrebbe essere. Infatti non dimentichiamoci mai che le banche DOVREBBERO come core business prestare denaro alle banche, utilizzando il liquido che la gente (risparmiatori) verso presso gli istituti.
Peccato che le cose ultimamente non vadano molto così.
Tanto per cominciare siamo in pieno credit crunch. Ovvero non si fa più credito. I numeri snocciolati da Bankitalia giustificano in modo impietoso il perché di questo credit crunch.
Le sofferenze bancarie, su base annua, hanno subito un incremento di ben 100 miliardi di Euro. Trattasi di denaro che le banche hanno prestato e che non è stato più restituito (banalizzo per rendere bene l’idea).
Cavolo, mica briciole! E per rendere meglio l’idea, visto che si tratta di numeri molto grandi, occorre riportare il dato percentuale, che rende in modo ideale l’idea. Signori, si tratta di un incremento del 40% su base annua!
E’ una percentuale molto preoccupante, alla faccia di chi diceva che non c’era crisi. E quindi le banche, ovviamente, prendono paura, non prestano più il liquido in eccesso e lo riportano in BCE. Ad un tasso ridicolo, certo, ma almeno non ci rimettono!
E così i depositi presso la BCE lievitano di altri 6 miliardi nell’ultima settimana e volano nuovamente ad oltre 235 miliardi.

MILANO, 21 novembre (Reuters) – Prosegue sul mercato interbancario l’accumulo dei depositi marginali presso la Bce, riflesso immediato del clima di profonda sfiducia che induce le  banche a parcheggiare fondi presso l’Eurotower piuttosto che metterli a disposizione delle controparti. Nella seduta di venerdì scorso il livello delle facilities remunerate a un modesto 0,5% è cresciuto di quasi 6 miliardi a 236,781, mentre i prestiti straordinari sono passati a 2,675 miliardi dai 2,311 di giovedì.

Classico clima di sfiducia, la liquidità non manca come potete vedere ma è MAL DISTRIBUITA. Infatti facendo due calcoli, sembra che l’eccesso di liquidità è pari a circa 330 miliardi. E allora non diciamo che NON c’è liquidità. In realtà la liquidità c’è eccome, ma in molte banche…manca del tutto.
E allora…tutti a correre da mamma BCE, porto sicuro per antonomasia, che paga poco ma almeno salvaguarda il capitale.

Volano anche gli acquisti BCE

E in perfetto coordinamento, con l’incremento dei depositi in BCE, lievitano anche gli acquisti di bond periferici da parte della stessa banca centrale. Nell’ultima settimana sono praticamente raddoppiati…

FRANCOFORTE, 21 novembre (Reuters) – La Bce ha effettuato acquisti di titoli di Stato della zona euro sul mercato secondario per 7,986 miliardi di euro la scorsa settimana, contro i 4,478 miliardi di quella precedente. Contestualmente Francoforte ha annunciato per domani l’ormai consueta operazione di drenaggio fondi a una settimana, finalizzata ad assorbire la liquidità in eccesso generata dal programma di acquisti di bond. La cifra che la Bce intende raccogliere viene indicata in 194,5 miliardi di euro, dai 187 miliardi che rientrano dall’operazione precedente.

E nel frattempo, mi giunge notizia di un’ulteriore possibile tegola in arrivo sul settore bancario: rischio svalutazione asset di portafoglio per ulteriori 270 miliardi di dollari per le banche dell’Eurozona.

Nov. 21 (Bloomberg) — European banks may have to write down some of the $270 billion of goodwill from their purchases in the run up to the financial crisis before they can sell assets, or new stock, to bolster capital.

Unicredit non più tardi di una settimana fan e è stato l’esempio. Ma riusicrà il settore bancario ed il mercato a sopportare questa ulteriore onda d’urto?

Tutto è collegato. Sembra proprio che la situazione si stia avvitando in modo molto pericoloso e porti il mercato in un vicolo cieco, senza uscita.
E allora come risolverla… Beh, come detto è necessario l’intervento e concreto a livello POLITICO dell’Eurozona. Finalmente dopo un periodo di silenzio, si torna a parlare di Eurobond e di EFSF. Peccato però che gli stati dell’Unione Europea siano d’accordo su NULLA.

APPELLO

Signori potenti dell’Eurozona. E’ giunta l’ora di mettere da parte nazionalismi e visioni economiche limitate al proprio fraticello. La situazione è gravissima. Occorre intervenire subito con prese di posizione che portino verso alla concreta e rapida NASCITA di una vera Unione Europea. Altrimenti sarà la FINE non solo dell’Euro ma dell’Europa.

Firmato: un blogger che si è stancato di dire sempre le stesse solite, ovvie noiosissime cose. La cosa grave è che sono talmente evidenti…

Stay Tuned!

DT

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42 commenti Commenta
nyarlathotep
Scritto il 21 Novembre 2011 at 16:58

Grandissimo Dream. In poche parole la situazione, chiara e semplice. Direi di sottoscriverlo tutti e di inviarlo a Merkozy 😀

ob1KnoB
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:02

e’ da mo.
Mors tua vita mea
La natura più bruta ha il sopravvento sulla civilta’

lucianom
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:08

Ma perchè l’euro con tutto questo casino perde solo lo 0,38%?

pinco14
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:12

Anche il bund non sale granchè….
vicini ad un punto di inversione? Speriamo facciano qualcosa perchè l’analisi di Dream è drammaticamente realistica e impietosa http://intermarketandmore.finanza.com/wp-includes/images/smilies/icon_redface.gif

kry
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:20

Non solo dell’euro,dell’Europa ma forse anche degli USA. Se è vero quello che dicono di di TAUNUS filiale americana di D.B. in USA non si sa se il problema partirà dall’Europa agli Usa o viceversa. Si tratta di cifre impressionanti.

ivegotaces
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:20

Sì Dream, sei un disco rotto. E per fortuna, aggiungerei.

lucianom,

L’unica spiegazione che mi do è che ci sia un supporto coordinato tra banche centrali, come potrebbe già essere accaduto ad agosto.

pinco14@finanza,

A mio avviso potrebbe essere questo il prossimo problema. Se il bund cominciasse a perdere quota potrebbe crollare l’intera baracca …

manuel.finanza
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:20

L euro e schizzato su !!!!!!
quale e il motivo?

lucianom
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:24

ivegotaces@finanza,

Un’ altra domanda che mi faccio in continuazione: all’Europa conviene tenere un euro forte?
Andavamo meglio quando era a 0,98!

Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:27

manuel.finanza@finanza,

USA al catafascio… ma che bel mercatino!!!!!

manuel.finanza
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:30

lucianom,

I pigs gli salva solo un euro basso

kry
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:33

Sembra che anche la sterlina si stia indebolendo.

ivegotaces
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:35

lucianom,

Sono d’accordo. Con ogni probabilità all’Europa conviene un Euro progressivamente sempre più debole. In parte ci penserà Draghi, ma sono i tedeschi a non essere d’accordo. Ormai l’Europa è Germania. Gli altri Stati sono stati catapultati a 20 e più anni fa

7voice
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:36

ivegotaces
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:39

kry@finanza,

Già, sia contro Euro sia contro dollaro. E’ una chiara scelta quella di svalutare per favorire l’export. Ti attiri più inflazione ma visti i debiti può essere il male minore

manuel.finanza
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:42

ivegotaces@finanza,

Non posso spiegarmi la discesa dell ORO …..dobbiamo aspettare il video di Dream
x capire qualcosa

gremlin
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:46

OGGI PESANTE DECORRELAZIONE BUND E EURUSD

le pesanti vendite di bund sono iniziate giovedì scorso, sicuramente con il sostegno della BCE per calmierare lo SPREAD contro tutti i bond a partire dall’OAT, questa è una forzatura inimagginabile fino a due settimane fa con valenza politico/mediatica

eurusd è in congestione da 4 sedute e 1.35 è livello di importanza tecnica; occorre comunque tener sempre presente che se l’euro ha dei buoni motivi per crollare, gli USA hanno altrettanti buoni motivi per evitare un apprezzamento eccessivo della loro valuta e quindi non c’è da meravigliarsi se oggi hanno venduto USD

anche l’oro è venduto

praticamente è come se il mercato (banche in primis) a fronte di forti vendite azionarie non vada più a parcheggiare questo denaro sui classici asset rifugio ma preferisca i depositi presso la BCE
secondo me ciò non significa nulla di buono per i rialzisti di posizione
in questo momento sp500 a 1184 ha ritracciato il 50% del rally di halloween e quindi ha ancora spazio ‘tecnico’ per scendere senza compromettere lo scenario rialzista di breve

kry
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:56

ivegotaces@finanza,

Tempo fa ipotizzavo in una mail a D.T. un inflazione 6/8% come in Turchia. Penso che ormai dovrà essere più alta.

ivegotaces
Scritto il 21 Novembre 2011 at 17:57

Sull’oro l’attuale situazione, da un punto di vista tecnico, mi ricorda moltissimo l’autunno 2008 quindi non mi sorprenderei nel vedere l’oro tornare a 1500 – 1550

manuel.finanza
Scritto il 21 Novembre 2011 at 18:00

gremlin,

Grazie Gremlin ….sempre puntuale al momento giusto
Non ho chiara la tua veduta x SP500
ha spazio x scendere sotto il 50% dell ritracciamento …ma lo scenario di breve e long?
illuminaci x favore (quando hai tempo)

ivegotaces
Scritto il 21 Novembre 2011 at 18:03

kry@finanza,

E’ sempre più probabile che ciò accada. Staremo a vedere. Il timore è quello di una spirale inflazionistica … e torniamo all’oro come bene rifugio?
Buona serata a tutti

lucianom
Scritto il 21 Novembre 2011 at 18:11

EVVIVA, l’euro si sta rafforzando da -0,38 a +0,11%.Ci stanno prendendo in giro ma sino a quando?

gremlin
Scritto il 21 Novembre 2011 at 18:19

manuel.finanza@finanza,

è da luglio che la volatilità è salita moltissimo, abbiamo visto alti e bassi da paura grazie al trading ad alta frequenza
questo non è più un mercato per l’investitore privato, ti spingono a tenere i soldi sotto al meterasso, ad aver paura di tutto oggi e domani ti vogliono far credere che non c’è più motivo di aver paura
i mercati sono in cerca di sicurezze, mancando queste cercano solo di spennare trader piccoli, grandi e fondi di tutti i tipi con capovolgimenti forti e spesso imprevedibili e inspiegabili
adesso prevale la paura
l’europa è stata gestita mediaticamente in malo modo dal duetto francotedesco, d’altra parte sono dei politici che cercano solo il modo di farsi vedere grandi per essere rieletti
verranno invece falciati
SI VIVE ALLA GIORNATA SP500 si muove in un ampio laterale di medio periodo e quando tutti, ma dico tutti, lo davano prossimo al bear market di lungo periodo ecco che il 4 ottobre a 1075 inizia un rally impressionante caratteristico di un bull market e non di un rally correttivo
non chiediamoci cosa faranno i mercati azionari, chiediamoci invece perchè dobbiamo essere investiti in un mercato altamente manipolato

manuel.finanza
Scritto il 21 Novembre 2011 at 18:27

gremlin,

Grazie Gremlin
ma non si vive neanche alla giornata
cerco di fare day trading con gli indici (+ volentieri entro al sort )
ma fin adesso prendo legnate
devo mettermi il cuore in pace
grazie x il tempo che ci dedichi

greenday2
Scritto il 21 Novembre 2011 at 18:35

Credo che la soluzione migliore per un investitore piccolo in questo periodo, sia quello di dedicarsi ad hobby particolarmente impegnativi (bricolage, paracadutismo,kayak,alpinismo), lavoro (che non sia correlato con la finanza) e soprattutto la famiglia.

Poi caso mai fra 3-4 mesi potrà riaccendere il computer. O forse no.

“L’uomo saggio quando fuori minaccia tempesta, aspetta 3 giorni di bel tempo prima di uscire di casa.”

gonzalo
Scritto il 21 Novembre 2011 at 18:46

Salve a tutti, io sinceramente farei un altro appello ai governanti: cancellate il debito pubblico dei paesi Euro, molto meglio un atto sovrano e coordinato che un default incontrollato che altrimenti sarà inevitabile.

Avete qualche buona dritta sull’andamento dell’oro, in questi giorni vorrei andare a comprarne un po e volevo risparmiare qualche decina di euro.

Per il sottoscritto è l’unico bene che ti lascia i tuoi soldi.

gainhunter
Scritto il 21 Novembre 2011 at 19:24

ivegotaces@finanza: A mio avviso potrebbe essere questo il prossimo problema. Se il bund cominciasse a perdere quota potrebbe crollare l’intera baracca …

Io penso che a quel punto, e solo a quel punto, arriverà una decisione politica dall’UE (cioè dalla Germania), l’incognita è se sarà sufficientemente forte e non troppo tardiva per scongiurare il peggio.

gremlin: le pesanti vendite di bund sono iniziate giovedì scorso, sicuramente con il sostegno della BCE per calmierare lo SPREAD contro tutti i bond a partire dall’OAT, questa è una forzatura inimagginabile fino a due settimane fa con valenza politico/mediatica

Forzatura o meno, il grafico postato nel weekend sulla correlazione bund/dax ha anticipato il riavvicinamento sulla scollatura di medio periodo. 😉

http://intermarketandmore.finanza.com/eurozona-la-crisi-raggiunge-il-punto-critico-36572.html/comment-page-1#comment-113248

kry
Scritto il 21 Novembre 2011 at 20:09

Scusate ma qualcuno di voi ha comprato i titolil biennali USA che rendono 0,28%. E’ un affare?
gonzalo@finanza,

Se succede si chiamerà “GIUBILEO DEL DEBITO” e un università inglese alcune settimane fà aveva pubblicato una ricerca in tal senso.

gonzalo
Scritto il 21 Novembre 2011 at 20:15

Ciao KRY, è proprio al Giubileo del debito che mi riferisco, una volta accadeva veramente, ogni 25 anni venivano azzerati tutti i debiti.

kry
Scritto il 21 Novembre 2011 at 20:31

gonzalo@finanza,

L’ hai letta anche tu quell’ipotesi,molti la bollano come fantafinanza ma tra non molto diventerà realtà. Qualora dovesse succedere come italiano mi auguro che sui libri di storia non si trovi scritto che tutto è partito dall’Italia. Forse partirà da D.B. e più precisamente da TAUNUS sua filiale americana.

idleproc
Scritto il 21 Novembre 2011 at 21:00

Mi unisco all’appello di DT ma solo per la Merkel. La Germania è l’unica che può essere il cuore della costruzione europea. Il passato resta nel passato e non deve condizionare il presente e il futuro.
L’altro è troppo scemo.

7voice@finanza,

Grazie non l’avevo vista, è mezzora che rido :mrgreen:

gonzalo
Scritto il 22 Novembre 2011 at 09:32

Ciao Kry,
sono convinto che sarà un battito d’ali di farfalla a far crollare tutto.

Scritto il 22 Novembre 2011 at 10:11

l’Italia è costretta a fare uno sforzo maggiore.
finora le misure sono state INSUFFICIENTI… :mrgreen:

kry
Scritto il 22 Novembre 2011 at 10:12

gonzalo@finanza,

Ciao Gonzalo, hai qualche idea su come difenderci oltre a quelle sulle sterline d’oro più volte ripresa in molti commenti. Io comprerei generi alimentari per 3/4.000 €,l’unico dubbio è capire qual’è il segnale, perchè sono convinto che una mattina ci sveglieremo e ricalcheremo la crisi in Turchia del (credo) 2001.

kry
Scritto il 22 Novembre 2011 at 10:19

Dream Theater,

DREAM,il mio commento resta sempre lo stesso. Quello con l’impermeabile è un ITALIANO (superdotato:non ci resta che farci valere in questo) che dice:” Qui c’e né per tutti per mettervelo in XXXX”. Lui, invidioso, da gentiluomo dice:”Cara,prima tu che dopo lo piglio io”

gonzalo
Scritto il 22 Novembre 2011 at 12:43

Ciao Kry, io non sono un esperto di finanza come molte persone qui dentro e forse chiedi alla persona sbagliata. Io posso darti solo la mia opinione, seconde me alla base di tutto vi è il problema culturale, lo stile di vita degli italiani non è per nulla sobrio, anche chi non ha soldi desidera ardentemente ciò che non può permettersi…ed alla fine se lo compra lo stesso.

Credo che l’unica ricetta che vale anche in tempi normali, sia quella del risparmio, evitare di fare il passo più lungo della gamba, in una parola accontentarsi di quel che si è e di quel che si ha.

Se si ha questa mentalità, credo si possa affrontare la “crisi” in una maniera diversa.
Vuoi sapere cosa ho fatto di concreto:? 70 litri di gasolio in garage, un po di liquidità a casa e mi sto concedendo qualche grammo di oro pure in lingotti.

Io ho davvero pochi soldi ed in famiglia lavoro solo io, forse prima del crack, farò un po di scorta alimentare, ma tutto ciò che sto facendo lo faccio senza preoccuparmi e per passare indenne le turbolenze più grosse, all’incirca 1 mese. Fare di più non ha senso, perchè questo è il momento di raccogliere i frutti di una vita vissuta e chi ha seminato vento raccoglierà tempesta e chi ha seminato grano raccoglierà grano. Qualsiasi ulteriore pianificazione, anche la più perfetta, potrebbe saltare per un piccolo ed insignificante particolare, così come chi non sa nulla ne ha pianificato nulla potrebbe avere più chance. E’ solo Dio che decide questo.

Spero di esserti stato utile nella mia piccolezza.

kry
Scritto il 22 Novembre 2011 at 12:54

gonzalo@finanza,

Nella tua piccolezza vedo tanta saggezza. Mi è piaciuta molto la tua risposta che la ritengo utile, e potrebbe essere utile a molti di noi,e credo di non essere molto diverso da te sia culturalmente che finanziariamente. Condivido la tua opinione sullo stile di vita in cui sembra che sia tutto dovuto o preteso. Ciao.

vichingo
Scritto il 22 Novembre 2011 at 17:24

Come da copione la Merkel non ne vuole sapere degli eurobond che sarebbero un bel tampone a questa emorragia finanziaria. La Germania continua a imbottirsi di liquidità dirottata dagli altri asset obbligazionari degli altri paesi di area euro e non solo, aumenta le proprie esportazioni e probabilmente il proprio pil. Se la Germania non cambia strategia, saranno cavoli amari per tutti.

schwefelwolf
Scritto il 23 Novembre 2011 at 02:05

gonzalo@finanza,

Fa piacere sentire di non essere il solo a vedere lo tsunami che si prepara. Se può consolarti, anch’io ho gli stessi pensieri e le stesse linee guida. Aggiungerei due considerazioni: non so dove tu abiti, ma se hai la possibilità di tenere legna, compra (come ho fatto io) una bella stufa tradizionale (non a pallets): se tutto resta in piedi, hai il vantaggio di ridurre comunque drasticamente il costo del riscaldamento. Se tutto crolla, puoi cucinare e riscaldare la casa senza bisogno di gas/energia esterni.
Seconda considerazione: se dovesse arrivare lo tsunami, dovresti avere anche la possibilità di difendere la tua famiglia e la tua casa dai molti disperati. Hai la licenza di caccia? Un buon sistema d’allarme? Un cane? Non vorrei peccare di eccesso di pessimismo, ma – come dicevano i romani, che proprio stupidi non erano – “si vis pacem, para bellum”: se vuoi la pace, preparati alla guerra – o, nel nostro caso, alla difesa abitativa.
Spero di non aver shockato nessuno – sono purtroppo “storicamente pessimista” (e penso a un super-’29). Continuo a sperare di sbagliarmi, ma piú si va avanti meno ci credo…

kry
Scritto il 23 Novembre 2011 at 08:45

schwefelwolf@finanza,

Io ho la stufa a legna, e confermo quello che dici. Il mio problema è che non abito dove la si può raccogliere. Mi auguro che ciò che dici non si avveri anche se un pò ci credo. Confrontandomi con Gonzalo qualche precauzione l’ho presa anch’io, non ci resta che aspettare il momento del tracollo ,solo che non ho ancora intuito quale potrebbe essere il segnale di inizio della fine ( per fare un esempio: nella corsa dei 100 mt l’inizio è lo sparo ),per seguire il tuo pensiero il terremoto precede lo tsunami.

gonzalo
Scritto il 23 Novembre 2011 at 09:12

Ciao Schwefelwolf,
premetto che io vedo il crack finanziario non come un problema ma come un momento di liberazione, perchè quello che sta in realtà crollando è il regno dell’Ingiustizia.

Dunque il mio problema è il durante non il dopo, che sarà certamente meglio di adesso.
Anche per questo motivo io mi preparo a resistere soltanto 1 mese.

Del resto per me è inutile pianificare troppo, perchè come avevo scritto in un altro post basta un piccolo insignificante problema, per far saltare mesi e mesi di pianificazione e rovinare il piano che sembrava perfetto, così come la famiglia ignara della situazione potrebbe avere più chance.

Non esistono posti su questa terra dove i ladri e la ruggine non possono arrivare.

schwefelwolf
Scritto il 23 Novembre 2011 at 11:46

kry@finanza,
gonzalo@finanza,

Quello che sta crollando è, a mio avviso, l’ultimo residuo di mondo “normale” (nel senso del mondo come era ai tempi in cui i “valori” in senso lato erano, in primis, valori etici, sociali, esistenziali). Questo “vecchio” mondo – fatto di lavoro, di responsabilità, di realtà umane, politiche e sociali – è ormai divorato dalle metastasi di un tumore “innescato” (per dare una data simbolica) a Natale del 1913, con la nascita della FED. Da allora il mondo è andato – fra guerre e altre storie – sempre in una direzione, cioè in quella della globalizzazione finanziaria, travolgendo (in un modo o nell’altro – e dove non è bastata la “carota” si è usato il “bastone”) tutto ciò che poteva opporvisi: sistemi politicamente “renitenti”, regolamentazioni nazionali e internazionali “scomode”, identità culturali, strutture tradizionali. Il tutto per un bel mondo globale gestito da una finanza virtuale planetaria. Sarà banale, scontato, “tradizionalista” continuare a ripeterlo – ma mi sembra che questa sia e resti l’unica chiave di lettura dell’evoluzione mondiale di questi ultimi 100 anni.
Il guaio è che non vedo piú forze in grado di reagire – almeno in occidente: non sarà occupando Wallstreet che si fermerà il processo degenerativo. E chiunque abbia seriamente tentato di opporsi – in questi ultimi cent’anni (e anche prima: si pensi agli indiani!) – è finito drammaticamente male. Di conseguenza temo, appunto, che si arrivi alla crisi totale: ma non vedo, purtroppo, elementi di ottimismo neanche per il “dopo”. Non credo che nel mondo di oggi ci siano ancora molte persone come quelle che hanno saputo ricostruire l’Europa del 1945, campando di pane e acqua mentre recuperavano i mattoni fra le macerie delle case bombardate. Temo siano una sparuta minoranza – completamente isolata e dispersa in una “società del benessere” che passe le serate a guardarsi il “Grande fratello” (senza rendersi conto di essere ormai ad un pelo dalla situazione preannunciata dal “1984” di Orwell). Comunque sia – chi vivrà vedrà: tanto, a questo punto, non si può che attendere gli eventi, senza poterli modificare.

nyarlathotep
Scritto il 23 Novembre 2011 at 16:22

Hai capito, adesso pure i crucchi si mettono a fare i trucchi coi conti pubblici? E bravi! Così siamo buoni tutti, anche noi saremmo virtuosi se dal debito pubblico scorporassimo le spese per la sanità e per gli enti locali! QUesto è per chi si stesse chiedendo il perchè dello strano andamento “tecnico” dei mercati delle ultime sedute…

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