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Commerzbank: Governo studia aiuti. La crisi bancaria arriva in Germania

Scritto il alle 18:31 da Danilo DT

Mercato oggi coi nervi a fior di pelle. Banche europee letteralmente crollate in borsa (vedasi PiazzAffari) e operatori che si domandavano cosa diavolo stava succedendo. Qualche ora fa una strana dichiarazione di S&P. A farla il capo economista Jean Michael Six.

“Probabilmente servira’ un altro shock prima che tutti nell’area euro guardino nella stessa direzione, per esempio che una grossa banca tedesca incontri vere difficolta’ sul mercato, il che, a breve termine, e’ una possibilita’ molto concreta”, ha dichiarato Jean Michael Six, capo economista di S&P. “A quel punto si renderanno veramente conto che sono tutti sulla stessa barca e che anche le istituzioni tedesche possono essere colpite dal contagio. Ho paura che ci sia veramente bisogno di qualcosa del genere”, ha aggiunto l’esperto. Per Six il vertice Ue della settimana scorsa ha rappresentato un progresso “per rendere i governi mentalmente pronti a impegnarsi a scrivere in un format costituzionale una strategia di bilancio a medio termine, che consentira’ alla Bce di diventare quello che al momento non e’, almeno ufficialmente, un prestatore di ultima istanza”. (Source) 

E chi sarà mai questa banca tedesca, “per esempio”? Eccola qui. E’ proprio lei, Commerzbank.

Dec. 12 (Bloomberg) — German govt seeks agreement in principle with Commerzbank by Christmas, Reuters says, citing unidentified people in governing coalition.

Ora la Germania scoprirà di essere uno Stato non Alieno e che anche lei è nella stessa nostra Euro-minestra…

E oltre alle cose serie, succedono pure le bufale, come da ogni situazione di panico che si rispetti. Una news dalla Lettonia, dove i risparmiatori, allarmati da voci infondate di difficoltà in alcuni istituti bancari,si mettono in fila per prelevare il proprio denaro dai conti correnti. E alcune filiali restano completamente a secco di contanti. Come vedete, il panico può generare sconquassi….

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DT

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13 commenti Commenta
kry
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 18:48

Ma come , EBA non aveva appena finito di dire che per la germania le banche dovevano essere ricapitalizzate solo per 13 miliardi di €. Forse intendevano solo per Commerzbannk e DB (+TAUNUS).

Scritto il 12 Dicembre 2011 at 18:49

Ora capisci che l’EBA … insomma… ci siamo capiti…

gonzalo
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 19:06

Fatemi capire questo tizio di S&P, nota agenzia speculatrice, si permette di fare minacce che a quanto pare fa regolarmente avverare.

Siamo alla dittatura delle Agenzie di Rating?

Il troppo è troppo.

Scritto il 12 Dicembre 2011 at 19:32

…o magari sapeva…

john_ludd
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 19:33

Di banche fallite ce ne sono tante e i virtuosi tedeschi sono in cima alla lista insieme ai nostri vicini di casa francesi. Non c’è soluzione senza nazionalizzare, spezzettare, cacciare manager disonesti e/o incapaci accollando parte delle perdite a obbligazionisti incauti, regolare meglio e di più e riportare il sistema finanziario al suo ruolo che è poi quello che svolgeva senza infamia e senza lode fino agli anni 80. Chi lo farà per primo alla lunga vincerà. Chi resterà sdraiato in ginocchio davanti al proprio sistema finanziario precluderà ogni possibilità di rilancio al proprio paese. Ho poche certezza, questa è una. Se invece si opterà per la soluzione dell’ennesimo bail out più o meno palese allora è meglio fuggire su un pianeta lontano lontano.

erasmus2012
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 20:23

ultimatum alla Germania… l’unica che si batte come un leone, ricomincia l’assalto all’Euro!

gainhunter
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 21:35

gonzalo@finanza,

Il tizio di S&P dice quello che io sostengo ormai da mesi: fin quando la speculazione non attaccherà anche la Germania e il bund continuerà a essere visto come bene rifugio e a offrirle finanziamenti a tassi sotto l’inflazione, dall’Europa (ossia dalla Germania) non può arrivare nessuna soluzione, e lo stiamo vedendo.
Quindi io accolgo con grande gioia la dichiarazione di Jean Micheal Six e la notizia su Commerzbank e la mia gioia sarà ancora più grande se il bund dovesse rompere al ribasso i 132.50, perchè a quel punto la guerra intraeuropea sarà terminata e gli stati europei avranno il comune interesse di difendersi nella guerra USA-Europa.

perplessa
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 21:54

domanda: al di là dei problemi reali delle banche tedesche, a chi altro può convenire che la BCe diventi prestatore di ultima istanza?

john_ludd
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 22:18

erasmus2012@finanza,

La Germania si batte come un leone… per salvare le sue banche… e lo fa a costo di scardinare un sistema bancario con tante pecche ma fondamentalmente assai più sano come il nostro. Le nostre banche non hanno fatto il pieno di prodotti finanziari di men che dubbia qualità come alcune landesbank e guarda caso commerzbank la quale aveva nel 2008 rilevato per 9,8 miliardi di euro la Dresdner Bank dal gruppo Allianz; questa operazione è stata salvifica per Allianz dato che Dresdner perdeva miliardi… devo continuare oppure è abbastanza chiaro ?

kry
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 22:29

perplessa@finanza,

Probabilmente non è una questione di convenienza,forse di mal comune mezzo gaudio.
gainhunter,

E la guerra è già cominciata visto che agli americani è stato vietato non sconsigliato l’acquisto degli eurobond.
Dream Theater,

EBA=Ente Bancario Apagamento soprattutto da DB per poter fare quello che ha descritto Gainhunter. DB per poter tenere a galla i bilanci delle banche tedesche ha sempre manovrato il bund, mentre le nostre banche non mi sembra abbiano mai ricevuto aiuti simili,anzi quote consistenti delle nostre banche sono in mano ai francesi e non mi sembrano migliori dei tedeschi.

lampo
Scritto il 12 Dicembre 2011 at 22:51

A me la notizia pare solo una manovra speculativa… d’altronde ultimamente pare non sappiano più come focalizzare l’attenzione sull’Europa, in particolar modo sulle nostre banche europee.
Tutto sommato la presa di posizione inglese… non ha creato il panico (per il momento).
Ci manca solo un bel declassamento da parte delle agenzie di rating (domani?)… e siamo al completo.
E se non funziona anche questo, dopo cosa fanno? Ci fanno la guerra?

gainhunter
Scritto il 13 Dicembre 2011 at 08:06

kry@finanza,

Sì, la guerra è in atto già da molto tempo, forse da Luglio 2011, o dal 2010 (crisi greca), e appena le tensioni sui mercati si smorzano esce qualche notizia, decisione, dichiarazione con lo scopo di riportare l’attenzione sull’Europa.

lampo,

Molto probabilmente è una manovra speculativa, ma secondo me in questo caso non può farci che bene.

ob1KnoB
Scritto il 13 Dicembre 2011 at 09:05

Sarko’: perdere la tripla a non sarebbe un dramma…
questione di ore

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