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PRICE to PAY: ecco l’economia di “CONTROLLO”
Ogni tanto si sente la necessità di staccare, i motivi sono molteplici. Il primo fra tutti è proprio legato al questo “maledetto” 2020 che sarà anche un anno bisestile (anno bisesto, anno funesto) ma è un anno che ha messo a dura prova le nostre vite, dal punto di vista fisico, economico e anche mentale.
Quindi mai come quest’anno sento il peso della quotidianità, di quanto sta accadendo, di come sta andando il mondo. In questi mesi ho provato (e dico provato perché avere la verità assoluta non è possibile, spero solo di aver trasmesso alcuni concetti che ritengo validi ed interessanti) a spiegare cosa sta accadendo. Non è stato semplice (e lo è stato per NESSUNO) visto che, signori, si sta facendo la storia, e non essendoci un pregresso, si è costretti a navigare a vista, spesso a rantolare nel buio, alla ricerca di certezze e di basi solide su cui fondare teorie e, fondamentalmente, cercare di capire come sarà disegnato il futuro.
Mi sembra molto chiaro, e lo avrete letto nei vari post che ho snocciolato negli ultimi mesi, che quanto sta accadendo in economia e finanza non è certamente “ordinario e naturale”.
Parlo di ORDINARIO perché, ovviamente, la pandemia, la crisi, gli interventi di politica monetaria e fiscale rappresentano la straordinarietà del momento.
Parlo di NATURALE perché, nel ciclo della “normalità”, le cose dovrebbero funzionare in un modo ben differente. Ma è molto chiaro ormai che, ormai, possiamo (tristemente) dire che la “libera economia di mercato” non esiste più. Ormai siamo finiti in un ‘era di “economia di controllo” che ha cambiato la storia, ha cambiato le logiche, ha cambiato gli equilibri.
Pensateci un attimo.
Eravamo a fine ciclo economico, e proprio quando si stava ragionando su come fosse possibile un “atterraggio morbido” ecco arrivare come un terremoto, inattesa e devastante, l’epidemia di Covid-19. Nell’ordinario sarebbe stato lo scenario perfetto per il quadro da Cigno NERO, che poi è subito diventato grigio quando si è capito che tutto si voleva fare, tranne che la “natura economica facesse il suo corso”. Il motivo? Perché il prezzo da pagare era troppo alto. Guardate questo grafico, interessante vedere anche in prospettiva chi, in futuro, avrà bisogno di maggior sostegno.
E fu cosi che, magicamente, Stati (politica fiscale) e banche centrali (politica monetaria), a suon di interventi (VEDI QUI dove siamo finiti, per ORA) hanno creato quella che io definirei un’economia di CONTROLLO. Qualcuno potrebbe anche definirla di COMANDO (visti anche alcuni interventi di Trump) però preferisco immaginarmela come un sistema dove la “mano invisibile” di Smith diventa un qualcosa di molto meno invisibile e molto più invasivo.
Grazie a questa politica, per salvaguardare il sistema, succedono cose che mai si sarebbero immaginate.
Everything bailout
Salvataggio di tutto e tutti, grazie a tassi bassissimi e sovvenzioni varie. Le società più indebitate (tranne qualche sacrificio necessario e sistematicamente non rilevante), già fallite moralmente e non solo, possono continuare ad andare avanti (ZOMBIE economy) si inizia a “buttare denaro con l’elicottero” (Helicopter money) per sostenere le categorie sociali che più di tutte stanno subendo gli effetti della crisi. Il tutto a suon di deficit (che resta sempre debito).
Un capitalismo che si tramuta in socialismo, un mondo che cambia pelle. E questo è un fatto innegabile. Guardate in faccia la realtà. Rileggetevi questa slide.
Adesso il pallino dell’economia ce l’ha quindi il sistema, che è diventato non solo attore protagonista ma assoluto regista. E questa regia viene attuata con il denaro “flat”.
Fine del capitalismo? Avanti col “neo socialismo”
Perché parlo di “fine del capitalismo”? Perché questo sistema socialista, permette appunto alle società Zombie di restare in piedi a discapito di quel percorso che vorrebbe portare ad una “pulizia di mercato”, con il trionfo delle aziende più solide ed il “denaro buono che scaccia quello cattivo”. Gli economisti lo chiamano ”Everything bailout”, ed è una presa di posizione consapevole da parte di stati e banche centrali che quindi fanno da tramite (oppure si pongono in prima persona) al fine di supportare tutte le aziende, comprese quelle ZOMBIE; facilitando l’accesso al credito e schiacciando verso il basso i tassi di interesse, oltre che contribuire ad un aumento della leva finanziaria.
Oggi mi sto divertendo a riesumare un po’ di macroeconomia, scomodando prima Smith e poi (qualche rigo fa) Gresham. Però le teorie studiate anni fa rappresentano l’economia che conosco ed è quella che considero equilibrata, logica, costruttiva e futuribile.
Tassi negativi e rapporto debito pubblico/PIL
Quanto sta accadendo porterà, secondo me, a creare distorsioni economiche e strutturali, rompendo equilibri a scapito della crescita economica stessa. Un sistema quindi che rischia di diventare, suo malgrado, autodistruttivo.
Perché è chiaro che questo perverso meccanismo di assistenzialismo pubblico non può durare all’infinito, senza evidenti e pesantissimi effetti collaterali. Ma per il momento regge e potrà anche continuare per un bel po’ il suo percorso, a condizione che questo treno impazzito non deragli per qualche intoppo che si crea durante la corsa.
Anche perchè, giunti a questo punto, è evidente che la domanda viene sostenuta dal sistema in modo determinante. In altri termini:
a) se non ci fosse il deficit, dove saremmo finiti?
b) Ma soprattutto, visto che siamo in chiusura di post (e sono quasi le 2) DOVE andremo a finire?
Ricordate bene, quanto sta accadendo è stato voluto dal sistema perché, altrimenti il prezzo da pagare era troppo alto. E allora che si è fatto? Si è alzata la posta. Il problema era il debito, ora lo è ancora di più ma con il controllo delle operazioni che arriva dall’alto. Economia di controllo.
Era questo il mondo che volevamo? Sicuramente non quello che volevo io, ma non possiamo che assecondare la situazione ed adeguarci, da spettatori, cercando come sempre di provare ad interpretare in modo oggettivo quanto sta accadendo. Cosa potrebbe aiutare? un po’ di inflazione (controllata) che col tempo rosicchia il debito. Ma resta comunque una condanna che necessiterà di tanti tanti anni di sacrifici (con il piccolo problema che la debt deflation più volte paventata è ormai qualcosa di più che una semplice ipotesi, vedi la slide qui sotto). Ma stiamo sereni, perchè, si sa, #andràtuttobene no? (magari…speriamo)
PS: con questo vi saluto e mollo gli ormeggi. Forse non tutti saranno concordi con quanto ho scritto, ma poco importa, spero possa solo servire per farvi quantomeno ragionare su cosa sta accadendo e soprattutto su dove stiamo andando. Se poi lo capite, fatemelo sapere. Buone vacanze a tutti voi. E anche a me. 😀
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Buone vacanze a tutti voi. E anche a me.
Mi sembrava abbastanza esplicito. LOL.
Si, è un riassunto di quanto vado dicendo, anche perchè non vedo il motivo per cui dovrei dire cose differenti,se le penso.
Ciao a tutti
Beh! non posso non unirmi agli auguri di buone vacanze per tutti….vi auguro di partire da eskimesi e di tornare un pò “africani”, …è tutta salute..!!!…arrivederci a Settembre!
Quando scoppierà la bolla avremo un crollo delle borse simile al ’29? Stiamo a vedere.
Ormai è chiaro che i parametri sono cambiati e fossilizzarsi sui vecchi modelli di analisi può portare ad avere una distorsione dalla realtà. Anche se il dubbio sulla sostenibilità de modello rimane.
Il punto sul mercato USA: I colloqui sul nuovo pacchetto di aiuti riprenderanno quando la Casa Bianca accetterà la cifra di 2.000 miliardi di dollari, ha detto la presidente della Camera Nancy Pelosi. Lo stallo nei negoziati tra Repubblicani e Democratici sta avendo riflessi sui mercati internazionali.
Intanto sono più che raddoppiati nell’ultima settimana i prestiti del programma Fed ‘Main Street’ per le piccole e medie aziende in difficoltà a causa del coronavirus, a 226 milioni di dollari dai 95 della settimana precedente, l’incremento maggiore finora. (Source: Reuters)
E il sostegno continua…
Mi auguro che questa NUOVA ERA non sia così stravolgente da riscrivere tutti i parametri conosciuti,,,,, ” Tanto nuova che dobbiamo imparare a conoscerne i limiti verso l’alto e verso il bassovcui i mercati e le aziende potranno spingersi ancora “…. perchè sennò Danilo, la risposta un po’ stizzita, un po’ per scherzo che mi hai dato di recente ” Ora che quindi ho chiuso il cerchio, chiudo anche il blog così chiudo tutto, no? forse diventerebbe una necessità, magari un periodo sabbatico anche solo per capire ed assimilare questi nuovi parametri…..questo nuovo paradigma
Tutto nuovo, anzi no, qualcosina di già visto c’è ancora.. a fine anni 80 il NIKKEI tocco quota 40.000 (quarantamila) e ricordo che quando chiedevo lumi a chi ne sapeva più di me del perchè c’erano molti P/E fra i 150 e 250 molti mi rispondevano che era la NUOVA ERA che il P/E non contava più nulla… ma questa sembra una bazzecola di fronte a questo enorme cambiamento odierno
Anch’io, seppur in ritardo, mi associo ai commenti positivi relativi al tuo post. L’unica nota negativa è che non ci dà nessun punto di riferimento per il prossimo futuro. Ma se ci avesse dato dei punti di riferimento, probabilmente non saremmo d’accordo con la tua analisi, perchè, come hai ben illustrato, si naviga proprio nel buio. Vabbè. Buone vacanze.
Va be il GDP dell’euro area lo consideriamo Bullish?
Buone vacanze a tutti io ho lasciato il mio autoisolamento in campagna.
Per informazione nel mio orto da blocco coronavirus con zero esperienza ho prodotto circa 50 kg di zucchine 70 kg di pomodori e 20 di melanzane.
Saluti a tutti
bat@finanza:
Anch’io, seppur in ritardo, mi associo ai commenti positivi relativi al tuo post. L’unica nota negativa è che non ci dà nessun punto di riferimento per il prossimo futuro. Ma se ci avesse dato dei punti di riferimento, probabilmente non saremmo d’accordo con la tua analisi, perchè, come hai ben illustrato, si naviga proprio nel buio. Vabbè. Buone vacanze.
Ciao bat, ma sei sicuro che non ci sia nessuna indicazione? In realtà io ho spiegato la situazione secondo il mio punto di vista. Ed è una situazione secondo me molto chiara e leggibile. Quindi sapendo la strada come è tracciata, bisogna seguirla. Ma allo stesso tempo con la consapevolezza di quali sono gli effetti collaterali.
Voi direte: e allora a cosa mira il sistema? BEh, secondo me c’è solo una strada percorribile. Ma siccome sono in ferie e non voglio ricominciare il mio solito tran-tran, se vorrete, tornerò sull’argomento.
Con il tuo P.S a chiusura del post si presume tu vada in vacanza ,,,, prima di tutto allora BUONE FERIE
Quello che hai scritto è la perfetta sintesi di quanto vai scrivendo da lungo periodo, niente di nuovo, tranne un senso di accettazione della realtà e una serena esposizione dei fatti….
Qualcosa di serenamente “moderato” , e tu sai cosa voglio dire con questo
Condivido tutto, soprattutto il capoverso che inizia con… ” Eravamo a fine ciclo economico, e proprio quando si stava ragionando su come fosse possibile un “atterraggio morbido” ecco arrivare come un terremoto, inattesa e devastante, l’epidemia di Covid-19. “…..
perchè è lo stesso concetto che esposi in un mio commento che intitolai ” La Grande Genialata ” ( ovvero come fare a continuare a salire pur in presenza di un fine ciclo ultradecennale sfruttando un caso esogeno potenzialmente devastante come il Covid-19)
La realtà è questa , appena il mercato storna un pochino, subito torna su su nuovi massimi come un allegro tappo di sughero…. basta pochissimo, non tanto iniezioni di nuovi stimoli.. basta solo che una Apple o una Tesla annuncino uno split azionario