SISTEMA FUORI CONTROLLO

Scritto il alle 11:45 da Danilo DT

ml_brand.jpgDopo la vicenda Lehman, si cerca di capire da dove arriveranno i prossimi rumors di default o le nuove effettive svalutazioni di bilancio. E’ da alcuni giorni che tendo a sbilanciarmi su questa difficile situazione. Ho anche fatto dei nomi: banche americane e non solo. D’altronde è più che evidente che la crisi sta invadendo tutto il settore bancario, dagli USA fino all’estremo Oriente (chiedere a qualche banca cinese per avere ulteriori informazioni in merito). Resta secondo me una certezza: non bisogna assolutamente abbassare la guardia. La crisi non è alle spalle e le svalutazioni continueranno. Ma chi sarà la prossima vittima? Cliccate qui sotto e…buona lettura…

Premessa: io continuo a temere che molte banche tendano a “nascondere” o, se preferite, a falsificare alcune poste di bilancio, con l’obiettivo di rimandare ai trimestri successivi (se non agli esercizi successivi) tutte quelle partite che tutti stanno cercando. Alla faccia della trasparenza.
Ebbene si, miei cari lettori, secondo me il mercato è ancora pieno di marciume e IO  non mi fido.

Non mi fido perché all’appello mancano ancora centinaia di miliardi di $ di subprime che nessuno vuole dichiarare. Ma prima o poi…salteranno fuori
La tecnica, come ho spiegato in passato, è sempre la stessa: cercare di diluire nel tempo queste notizie e magari comunicarle al mercato in concomitanza ad alcuni elementi positivi, quali ad esempio l’ingresso di un socio o qualche news positiva. Ma fino a quando può durare questo giochino? Non all’infinito.
Intanto iniziano a girare alcune voci sulle prossime vittime della volatilità e della speculazione, a torto o ragione.
Volete dei nomi? Pagate bene? Hehehe… Argomento quanto mai discusso e scottante, ma non voglio parlare ora delle donazioni, magari più tardi posterò qualcosa in merito.
Allora, chi sono questi istituti che potenzialmente rischiano? Un nome su tutti: Merrill Lynch.

Merill Lynch ma… non solo …

Questa banca dovrebbe avere un’esposizione sul settore subprime molto maggiore rispetto alla media del settore, con un liquidity ratio non eccezionale e, soprattutto, una leva finanziaria che non ha pari tra le concorrenti: si parla di oltre 30 volte. C’è da preoccuparsi? Se si è azionisti di ML forse si, e se si è obbligazionisti, magari sarebbe meglio preferire una banca come Goldman che, a conti fatti (reali?), sembra la meglio messa in assoluto.
E poi? Banche inglesi (HBOS, HSBC), la stessa UBS (ha già svalutato e potrebbe continuare alla grande), o Citigroup. Ma attenzione: che dire di JP Morgan? Proprio lei, la salvatrice di Bear Stern….
Sparo nomi a caso?
Non proprio, e ve lo spiego: JPM aveva, al 30 settembre 2008, una cosiddetta “Credit exposure to capital ratio” pari a 416. Ovvero un’esposizione in derivati pari a 416 dollari ogni singolo dollaro di capitale proprio.

E poi, qual è il mark to market di questi assets? Ovvero rispetto ai prezzi di carico, quanto perdono oggi i rispettivi istituti di credito?
Mettiamola così… Non vado oltre, anche per non fare terrorismo psicologico. Ma i dati sono forniti da una fonte autorevole, , ovvero “The office of the Comptroller of the Currency”. Analizzando tali dati, che reputo veramente molto interessanti,  c’è da preoccuparsi sul serio. E il tutto è figlio di un sistema completamente “OUT OF CONTROL”. Mi sorge un dobbio. Ma che si può fare per salvare il salvabile? Temo che ormai sia tardi per fare qualcosa…

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Grazie e buona lettura!
DT

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