in caricamento ...
POLITICA MONETARIA: ma si poteva fare di meglio?
Uno dei grandi tormentoni del momento è sicuramente il binomio Giappone e Deflazione. Ovunque si parla del rischio che sta correndo l’economia globale, di ritrovarsi proprio come il Giappone, all’interno di una spirale deflazionistica che rischia di inchiodare l’economia per anni.
E se ci pensiamo bene, l’entusiasmo che la classe governante continua a volerci propinare è anche orientato proprio per evitare un rischio Giappone. Sembra incredibile ma è così.
Immaginatevi per un attimo cosa accadrebbe se Obama, domani mattina, fa una conferenza a reti unificate. Tutto il paese, tutto il modo è lì ad ascoltarlo:
L’Obama Alternativo
“Carissimi americani, il nostro sogno è infranto, l’economia ha le ali spezzate, la ripresa è rinviata a data da destinarsi, la crisi durerà ancora per molto tempo”.
Se voi foste Mr. Smith , ovvero il classico americano medio, che cosa fareste dopo aver sentito un discorso (nemmeno troppo irrealistico) del genere?
Credo che a rigor di logica, cercherete di fare una piccola rivoluzione sulla gestione delle Vs finanze famigliari. Un taglio netto ai consumi ed un aumento della cifra messa in cassaforte, a disposizione dei tempi più bui. Moltiplicate il vostro comportamento per migliaia, milioni di famiglie nel mondo. Cosa significherebbe? Sarebbe la fine.
Tutto verrebbe inesorabilmente compromesso. Le fabbriche rimarrebbero senza commesse, l’economia non girerebbe più e la situazione diventerebbe assolutamente insostenibile. Aumento della disoccupazione a livelli stellari, recessione lunghissima, rischio di guerre e sommosse.
E il famoso 1929 sarebbe servito. Chiaramente non sarebbe un vero 1929, ma sarebbe comunque una crisi di dimensioni enormi.
E invece no.
Il 1929 ha insegnato qualcosa
La politica monetaria è stata molto più attenta, l’interventismo pubblico ha evitato danni ben più gravi. La gestione psicologica della situazione sta cercando di far reggere in piedi tutta la baracca. Immaginatevi voi se la gestione fosse stata quella invece avuta nel 1929. Allora si che sarebbero stati guai.
Per una volta quindi, vi stupirò e spezzo una lancia a favore proprio di questo stile scorretto ma inevitabile di cercare di infondere una positività che non ha ragione di essere.
Ma la spezzo a favore di questo comportamento perché ormai ho maturato una convinzione: l’ho già detto in passato e lo ripeto. Noi spesso siamo qui a criticare.
Ma….si poteva fare di meglio quando ormai il disastro era compiuto?
Infatti non dimentichiamoci mai che questa crisi è assolutamente colossale, i danni di subprime, derivati e quant’altro potrebbero mettere in ginocchio qualsiasi economia se non “curata” con qualche medicina non convenzionale. Si è scelta la strada del quantitative easing e dell’espansione monetaria. Più altre contromisure. Ma si poteva fare di meglio?
Cosa avrebbero potuto fare la FED in primis, più la BCE e le altre banche centrali, a tutela dell’economia?
Secondo me non è assolutamente semplice poter pensare a strade alternative credibili ed efficaci.
Poi, certo, si potrebbero aprire delle parentesi su comportamento e potere del sistema bancario, ma di questo non voglio parlare, per non mettere troppa carne al fuoco.
Ops… ma io volevo parlare del Giappone e della Deflazione… Vedete che succede quando si scrive quello che ti esce da dentro? Si passa di palo in frasca… Sarà anche l’ora tarda (è notte fonda), sarà che la stanchezza inizia a farsi sentire.
Restano due certezze:
1-la prima è che di Giappone e Deflazione vi parlerà la prossima volta
2-la seconda è che solo tra tanti anni potremo veramente girarci indietro e, in modo critico ed obbiettivo, con mitico “senno di poi” potremmo commentare la crisi e le contromisure prese.
Ora però dobbiamo renderci conto che grosse soluzioni alternative, in fondo in fondo, oltre a quelle prese, non ce ne sono.
(ndr: post scritto alle 02.39 di martedì 23 giugno 2009)
STAY TUNED!