Performance dell’SP 500 e analisi settoriale: Primo semestre 2024
Il primo semestre del 2024 ha visto l’indice S&P 500 continuare la sua traiettoria rialzista, nonostante le sfide economiche globali e le tensioni geopolitiche. Secondo i dati di S&P Global, l’indice ha registrato un guadagno del 14,5% da inizio anno al 30 giugno 2024, superando le aspettative di molti analisti.
Questa performance robusta è stata tuttavia caratterizzata da notevoli discrepanze tra i vari settori, riflettendo i cambiamenti nelle dinamiche economiche e nelle preferenze degli investitori.
Il settore tecnologico ha continuato a guidare il rally, con un aumento del 22% nel semestre. Secondo un rapporto di FactSet, le aziende legate all’intelligenza artificiale e al cloud computing sono state le principali protagoniste di questa crescita. In particolare, le “Magnificent Seven” (Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Meta e Tesla) hanno contribuito in modo sproporzionato alla performance complessiva dell’indice.
Al contrario, il settore energetico ha registrato una performance deludente, con un calo del 3,5% nello stesso periodo. Questo andamento negativo è stato attribuito alla volatilità dei prezzi del petrolio e alla crescente pressione per la transizione verso energie rinnovabili. Un’analisi di Bloomberg New Energy Finance ha evidenziato come gli investimenti globali in energia pulita abbiano superato per la prima volta quelli in combustibili fossili nel 2024, influenzando negativamente le prospettive per le aziende energetiche tradizionali.
Il settore sanitario ha mostrato una performance mista, con un aumento complessivo del 8,7%. Secondo un report di Deloitte, le aziende farmaceutiche impegnate nello sviluppo di terapie innovative e nella medicina personalizzata hanno registrato guadagni significativi, mentre le aziende più tradizionali hanno faticato a tenere il passo.
Il settore finanziario ha visto una crescita moderata del 6,2%, influenzato dalle politiche della Federal Reserve e dalle aspettative di tassi di interesse. Un’analisi di Moody’s ha sottolineato come le banche regionali abbiano continuato a recuperare dalla crisi del 2023, mentre le grandi banche d’investimento hanno beneficiato dell’aumento delle attività di fusione e acquisizione.
Il settore dei beni di consumo discrezionali ha sorpreso positivamente con un aumento del 18,3%. Secondo dati del U.S. Census Bureau, la spesa dei consumatori è rimasta resiliente nonostante le preoccupazioni inflazionistiche, con un particolare interesse per prodotti e servizi legati al benessere e al tempo libero.
Al contrario, il settore dei beni di consumo di base ha sottoperformato, con un aumento di solo il 3,1%. Un rapporto di Nielsen ha evidenziato come i consumatori abbiano iniziato a preferire marchi più economici e prodotti a marchio del distributore, mettendo pressione sui margini delle grandi aziende del settore.
Il settore immobiliare ha continuato a lottare, registrando un calo dell’1,8%. Secondo la National Association of Realtors, l’aumento dei tassi ipotecari e i prezzi elevati delle case hanno continuato a pesare sul mercato immobiliare residenziale, mentre il settore commerciale ha affrontato sfide legate al cambiamento delle abitudini lavorative post-pandemia.
Infine, il settore industriale ha mostrato una performance solida, con un aumento del 12,6%. Un report di McKinsey ha evidenziato come gli investimenti in infrastrutture e la continua digitalizzazione dei processi produttivi abbiano sostenuto la crescita in questo settore.
In conclusione, mentre l’S&P 500 ha registrato una performance complessivamente positiva nel primo semestre del 2024, le discrepanze tra i vari settori sottolineano l’importanza di un’attenta selezione e di una diversificazione del portafoglio. Gli investitori dovrebbero rimanere vigili riguardo ai cambiamenti nelle dinamiche economiche e settoriali, poiché questi potrebbero influenzare significativamente le performance future.
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