OBBLIGAZIONI: ora gli High Yield rendono come i bond governativi USA!

Scritto il alle 15:11 da Danilo DT

In questa fase estiva, abbiamo assistito ad una certa piattezza (con bassa volatilità) di un po’ tutto il mercato in generale. Tranne di un asset class che si è dimostrata ben più volatile. Parliamo ovviamente del forex e del cross EUR USD.
Ne abbiamo parlato ieri e di certo non voglio ripetermi anche per non annoiarvi. Un ulteriore tassello che va ad aggiungersi alle analisi prima riportate è questo grafico che indirettamente mi fa storcere il naso e mi fa pensare ad un Dollaro USA sottovalutato anche a causa delle note beghe politiche oltreoceano.

Come ben sapete, i tassi di interesse possono avere un’importanze fondamentale per poter stabilite una tendenza di un cross valutario. Nei giorni passati ho notato un fatto veramente unico ed anomalo. Il rendimento del Treasury Bond USA governativo a 10 anni rende come i titoli high yield dell’Eurozona.

Se parliamo di rischiosità, è veramente impressionante la percezione del rischio pari a ZERO ormai presente sul mercato obbligazionario dei titoli corporate dell’Eurozona. Complice la fame di rendimenti e la fluente liquidità che la BCE continua a versare sui mercati, in attesa di un tapering che potrebbe essere annunciato in data 7 settembre (anche se Draghi, probabilmente, tergiverserà ancora). E allo stesso tempo sorprende il fatto che il titolo benchmark per antonomasia, ovvero il T-Note 10yr USA renda proprio come gli HY. Vero che con Trump tutto diventa relativo, ma mi sembra decisamente azzardato considerare “pari rischio” le due asset class, Certo è che contribuiscono in modo importante, due politiche monetarie che stanno cominciando a divergere e che vedono tassi negli USA in potenziale aumento. La cosa che incuriosisce? La continua debolezza del Dollaro USA, una debolezza che sta diventando strutturale che oggi arriva addirittura a 1.20.
Ci saranno tempi migliori? Lo ripeto, secondo me la quotazione oggi del cross EUR USD è irragionevole ma sono pareri personali, anche perchè, non dimentichiamolo mai, il forex è uno dei mercati più difficilmente “prevedibili” ed analizzabili, viste le molteplici influenze che ne condizionano l’andamento. Ci vorrebbe un po’ più di tranquillità e chiarezza sopratutto dalla politica di Trump e dalle intenzioni delle banche centrali. Due elementi non troppo facilmente ipotizzabili oggi, visto che le stesse banche centrali “vivono alla giornata” e Trump, lo sappiamo, sta vivendo un momento non troppo felice.

STAY TUNED!

Danilo DT

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