Festa grande per i bond CORPORATE e HIGH YIELD!

Scritto il alle 11:02 da Danilo DT

high-yield-investment-gradeGià in passato vi avevo parlato di una logica correlazione che possiamo trovare tra mercato delle obbligazioni corporate ( o meglio bond High Yield) e mercato azionario.
La logica è la seguente: se ci sono delle tensioni sui titoli più rischiosi, è normale che poi il mercato ne risenta. Infatti, se i bond corporate e high yield scendono di prezzo, significa che finanziariamente queste società potrebbero avere dei peggioramenti nei conti di bilancio, con ovvie ripercussioni sulle quotazioni borsistiche.
Ma queste correlazioni, come molte altre, sono state “inquinate” dal comportamento delle banche centrali. Ennesima situazione che ci dimostra come la politica monetaria abbia ormai rotto tutte quelle logiche di mercato che hanno accompagnato l’economia e la finanza negli anni, con la formazione di quadri anomali che, prima o poi, vedranno una normalizzazione (che potrebbe anche essere molto traumatica).

Ma ora è PRESTO per la normalizzazione (sono eventuali fattori esogeni imprevisti e fortemente NON voluti dalle mani forti possono cambiare questo quadro). Meglio capire cosa sta accadendo ed adeguarci.
La chiave del mio ragionamento la si trova in questa notizia che era, tra l’altro, già ben conosciuta.

(Reuters)  – La Banca centrale punta ad iniziare con importi limitati il programma di acquisto di debito corporate a giugno, cercando di incentivare nuove emissioni da parte delle società ed aumentando gradualmente il volume degli acquisti mensili a 5-10 miliardi di euro.
E’ quanto hanno riferito a Reuters da diversi banchieri centrali. Il programma di acquisto di corporate bond investment grade, inserito nelle misure di stimolo da 1.740 miliardi di euro che Francoforte sta attuando nel tentativo di rivitalizzare la crescita della zona euro, punta ad abbassare i costi di finanziamento.
La difficoltà principale è che il potenziale bacino di bond acquistabili, 600 miliardi di euro in totale, è costituito da emissioni soprattutto di imprese francesi e olandesi.
La Bce, comunque, spera che la liquidità immessa nel sistema si riversi lentamente anche sui piccoli emittenti della zona euro che hanno problemi di funding.

Partono quindi gli acquisti di titoli corporate da parte della BCE nel suo programma iper-espansivo di politica monetaria. Ma il tutto è poi finalizzato anche ad incentivare le imprese ad…indebitarsi ancora di più! E quindi è normale veder salire all’inverosimile le emissioni corporate nei prossimi mesi, anche perché c’è un compratore molto grande (la BCE) che ha fame di titoli visto che il bacino di titoli a disposizione è piuttosto limitato. Ovviamente molte aziende ne approfitteranno, si creeranno dei bacini di liquidità che al momento non investiranno, beneficiando del regime ZIRP (tasso zero) soprattutto se la qualità dell’emittente è molto buona. Ma anche chi invece è più in difficoltà, potrà finanziarsi a tassi molto interessanti se si va a confrontare con la solidità patrimoniale dell’emittente stesso.

emissioni-bond-corporate-eurozonaIn altri termini, un emittente high yield che naviga non in ottime acque, emetterà dei nuovi bond a tassi non proibitivi approfittando della situazione, ma con basse chanche di rimborso.
Se guardiamo l’operazioni con gli occhi del risparmiatori, non si rispecchia ASSOLUTAMENTE la logica del rischio – rendimento. Con un bond al 5% metto seriamente a rischio il capitale. Ma ha senso?

Intanto guardate la correlazione tra l’andamento dei bond high yield in Eurozona e l’indice azionario Euro Stoxx delle banche. Se prima andavano a braccetto, oggi sembrano nemmeno parenti. La forza della politica monetaria ma anche le anomalie che, come detto, un giorno subiranno una normalizzazione. MA non adesso.

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2 commenti Commenta
piry
Scritto il 2 Giugno 2016 at 16:20

buongiorno. Si sa qualcosa di come verranno ripartiti gli acquisti fra i vari paesi? come indicato nell post, ho anch’io che francia, germania e olanda sono i paesi beneficiari, Quindi la logica è quella di aiutare chi è già forte?

gainhunter
Scritto il 2 Giugno 2016 at 20:13

piry@finanzaonline,

Se parliamo di paesi, non sarebbe una novità.
Se pensiamo che siamo nell’epoca del multinazionalismo e che le obbligazioni corporate sono di fatto prestiti alle multinazionali o in genere alle imprese più grandi (=meno rischiose), è perfettamente logico che siano proprio le imprese francesi e olandesi le beneficiarie più numerose.
Penso che l’idea sia: io bce presto soldi alle imprese più grandi, così voi banche avete soldi liberi da prestare alle imprese più piccole = meno rischi per la bce, più rischi per le banche. Poi, come avvenuto per i vari LTRO, è tutto teorico perchè le banche si guardano bene dall’esporsi ulteriormente alle imprese visto il livello delle sofferenze che hanno. Ma siccome le imprese devono diventare più grandi perchè devono aumentare la produttività (sempre secondo il modo di ragionare dell’élite, compresi i signori della bce), voi imprese medie fondetevi o fatevi comprare in modo da accedere ai nostri finanziamenti.

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