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MULTIPLI A CONFRONTO: la borsa non è cara ovunque

Scritto il alle 07:51 da Danilo DT

Negli intricati meandri dei mercati finanziari, la valutazione delle società quotate in borsa è un’arte sottile e complessa. In questo post, esploreremo i multipli di valutazione più rilevanti, concentrandoci sia sul Price Earnings (P/E) che sul Forward Price Earnings (Forward P/E). Scopriremo come questi multipli possono rivelare se i listini azionari sono sopravvalutati o meno.

Cos’è un Multiplo di Valutazione?

Un multiplo di valutazione è un rapporto tra il valore di mercato di un’azienda e una sua metrica finanziaria. Vediamo in dettaglio i due multipli chiave:

1. Price Earnings (P/E): Questo multiplo confronta il prezzo di un’azione con l’utile per azione (Earnings per Share, EPS) dell’ultimo periodo. Un P/E basso suggerisce che l’azione potrebbe essere sottovalutata, mentre un P/E elevato potrebbe indicare una sopravvalutazione.
2. Forward Price Earnings (Forward P/E): Questo multiplo considera le stime degli utili futuri. È basato sulle previsioni degli analisti per i prossimi 12 mesi. Un Forward P/E inferiore al P/E attuale potrebbe indicare un’aspettativa di crescita degli utili.

I Multipli nel 2024

1. Price Earnings (P/E)
Ecco alcuni P/E per diverse industrie nel 2024:

Software / Servizi IT: 10,5x
Industria Manifatturiera: 8,3x
Servizi: 9,0x
Attività di Servizi di Ristorazione: 8,7x
Commercio: 7,2x
Artigianato / Costruzione: 6,5x

2. Forward Price Earnings (Forward P/E)
Ecco alcuni Forward P/E per le stesse industrie:

Software / Servizi IT: 11,8x
Industria Manifatturiera: 9,5x
Servizi: 10,2x
Attività di Servizi di Ristorazione: 9,8x
Commercio: 8,1x
Artigianato / Costruzione: 7,3x

Come avrete avuto modo di vedere, i forward PE 12m sono maggiori del P/E e quindi già questo dovrebbe essere un piccolo segnale di allarme. Ma attenzione, come detto non bisogna fare di tutta erba un fascio in quanto ci sono piazze e mercati azionari che sono decisamente a sconto se parametrate a quelle che erano le valutazioni storiche.
E quindi andiamo a vedere questo interessante grafico che vi ripropongo aggiornato.

La scala di valutazione mette in ordine i listini da quelli che sono statisticamente più cari a quelli meno cari. Lasciando da parte l’ultimo della lista che è la Russia, possiamo notare che alle prime posizioni troviamo India, Stati Uniti e Olanda. E il mondo? Si, risulta caro ma guardate sotto e vedrete che molte piazze sono a sconto. Tra le tante anche l’Italia e la Cina. Due piazze dove ci sono caratteristiche molto differenti sia per dimensioni, per pesi settoriali, e per questioni anche politiche. Però sicuramente occorre tenerlo in considerazione anche in ottica di diversificazione e rotazione.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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