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MARKET in the MOVE. Welcome to a perfect world!
VIX ma non solo VIX.
Nel post di ieri sera ho scritto di quanto il VIX sia sceso negli ultimi tempi, arrivando ad un traguardo che si pensava inarrivabile, ovvero la discesa sotto area 10.
C’è poco da dire, la volatilità sui derivato dello SP 500 ha raggiunto livelli di confidenza allucinanti, il mercato ha una percezione del rischio minima e, per assurdo, tutto questo deve essere anche valutato in chiave “contrarian“.
Immaginate che il VIX rappresenti la “difesa” nei confronti dei mercati. E’ come se si fossero abbassate tutte le difese. E quindi, per certi versi, l’investitore diventa più vulnerabile.
Forse questa elucubrazione non sarà comprensibile a tutti ma è, secondo me, sensata, anche se non indica, per forza di cose, il rischio di una violenta correzione.
Ma la cosa che più mi ha sorpreso è un’altra. Già lo avevo accennato nel POST sopra citato.
Guardate questo grafico (cliccateci sopra per espanderlo).
Rappresenta tutti i vari indicatori di rischio del mercato.
a) EQUITY (con il VIX)
b) BOND (con il MOVE)
c) FOREX (con il DB FX Volatility)
d) OIL (con il CBOE OIL ETF VIX)
Cosa notate? Non solo sul VIX si percepisce un raffreddamento importante della volatilità, ma anche in tutti gli altri mercati. Ad esempio, impressionante il MOVE, che passa da area 80 a 55 nell’arco di qualche giorno. E anche il DB FX, malgrado gli alti e bassi del cross EUR USD, è incredibilmente debole, perdendo circa il 25% in pochi giorni.
L’unica voce fuori dal coro è la volatilità sul petrolio, che come è noto è guidata da vicende politiche e da spinte varie che ne porteranno un nuovo rafforzamento nelle prossime settimane. Ma anche malgrado questo, il petrolio non è certo sull’ottovolante.
Ok, cari amici, questo è veramente il mondo perfetto. O per lo meno questo è quanto risulta guardando questo grafico.
Che poi lo sia realmente, è un altro paio di maniche. Ma intanto certi numeri mi impressionano.
E se prendiamo il rapporto VIX vs P/E…
Chiudo con questa analisi che mi sono inventato e che va a fotografare il rapporto tra l’ipotetica sopravvalutazione della borsa (ipotetica in quanto solo Dio sa dove andremo a finire…) e l’indice di rischio VIX.
Un rapporto elevato significa, teoricamente, un maggiore pericolo per il mercato.
Il risultato che si ottiene è secondo solo alle valutazioni del….1993. Proprio la data di cui parlavamo ieri.
Casuale? Forse no.
Ma attenzione, c’è una importante differenza.
Premessa: cosa rende “efficace” l’analisi del “price earning“? Il confronto con il rendimento dei titoli di stato. Quanto rendeva il decennale USA a quei tempi?
Eccovi serviti.
Quindi, anche se il paragone con il 1993 è fattibile, nella realtà dei fatti le cose stanno molto diversamente. Nel 1993 i tassi del 10yr erano al 5.68%, come vedete, ed hanno poi preso una strada ben definita, quella della discesa. Oggi, i tassi, possono ancora scendere?
Ecco perchè anche un MOVE, a queste quotazioni, è assolutamente sorprendente.
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bello il post sul Vix …. per la cronaca anche la vola sul dax è ai minimi storici !!! Ed anche il rapporto fra call vendute e put vendute ( open interest .. ) denota un eccesso di confidenza con il rally …….. In quanto ai tassi, … è prorpio il livello esageratamente basso che spinge gli investitori a proiettarsi sull’equity … vedi CAPM … e se non ricordo male i fondi pensione americani per .. stare in piedi hanno bisogno di realizzare qualcosa attorno al 7% annuo, di qui la spinta sull’equity, che come te non condivido .. ma è così e sono anni che è così.. anche se ci si affanna a trovare la motivazione per cui non dovrebbe salire. Questa salita è vera come le banconote da 300 euro … ma tanto se uno è andato short pensando agli eccessi .. beh non so se è ancora vivo …
Caro Danilo,
oggi i tassi sul bond a 10 anni Usa è al 2,39 %……il dividend Yield sull’azionario è all’1,93 %……..quindi di spazio per uscire dall’azionario ed andare sui bond c’è ne ben poco……..Cosa diversa se i rendimenti risalissero al 5 – 6 %……..ma per accadere ciò ci vorrebbe un tasso di crescita dell’economia ben maggiore dell’attuale……..quindi per paradosso ( ma solo apparentemente ) basso tasso di crescita economica = rialzo dell’equity……….e come ben sai la prima condizione ( bassa crescita ) rischia di protrarsi per ancora lungo tempo !!!
i tassi bla bla bla
i ricavi bla bla bla
gli utili bla bla bla
LA LIQUIDITA’ CHE OGNI MESE DA 9 ANNI LE BANCHE CENTRALI IMMETTONO NEI MERCATI FINANZIARI (SOLO E INTENZIONALMENTE IN QUELLI) DANDOSI IL TURNO …
il resto, scusa il termine Lukas, SONO EMERITE CAGATE
31 DICEMBRE 2037
THE ECONOMIST
Anche quest’anno il mercato è salito al ritmo dello 0,02% giornaliero con una varianza dello 0,00000000000001%. La media mobile a 50 giorni è ora posta a 156.312.314 quella a 200 giorni invece è pari a 156.312.314 mentre quella di lungo termina a 2000 giorni è pari a 156.312.314. Per il calcolo del VIX è entrato in funzione il nuovo super computer MEGATRON con CPU a 8000 bit che è riuscito a calcolare il VIX che è ora a 0,25641 elevato alla meno 312 trilioni.
Il ministero del mondo unito ha deciso che il prossimo anno si potrà convertire parte del proprio capitale finanziario in beni reali (pane, mele, etc…) come segue:
Fascia A (oltre 1000 miliardi di dollari) = 10.000 dollari
Fascia B (tra 100 e 1000 miliardi) = 5.000 dollari
Fascia C (meno di 100 miliardi = pezzenti) = 1.000 dollari
VIX ma non solo VIX
chissà quale dei due è meno rischioso.
e poi VIX non voleva dire 49
Ciao Danilo e salutami il mitico … che cavalca le onde.
Vix o Vix Vaporub , onde o ondine da surf …intanto stanno facendo il loro lavoro!!
Date Setup o date di scadenza, cicli o ciclisti della domenica…anche qui stanno facendo il loro lavoro!!
Complimenti DT questo è uno dei migliori post che ho letto finora, quanto alla sostenibilità credo possa reggere ancora 6/8 mesi a dispetto della stagionalità statistica, ma soprattutto in funzione della rotazione e distribuzione ormai in fase avanzate.- Staremo a vedere, intanto …cash is king, meglio non correre dietro alle briciole.-