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LTRO III. Draghi lancia il salvagente alle banche più deboli in Eurozona

Scritto il alle 09:10 da Danilo DT

Bce pronta ad agire con nuovi finanziamenti agevolati alle banche dell’Unione Europea. Però NULLA di strutturale. Quindi aria fritta.

Le banche centrali continuano ad essere protagoniste. Solo qualche giorno fa, si parlava del “no taper” della FED ed ecco che un’altra banca centrale di primaria importanza risponde per le rime. Ovviamente parliamo di colei che “manca all’appello” del quantitative easing. Non potendo essere né la BOJ o la BOE è ovvio che parliamo della BCE.

MILANO, 23 settembre (Reuters)  – La Bce è pronta a utilizzare qualsiasi strumento, inclusa un’altra operazione di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) per mantenere l’attuale orientamento di politica monetaria.
Lo ha detto Mario Draghi, presidente della banca centrale europea, intervenendo alla commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento europeo.
“Siamo pronti a usare qualsiasi strumento, compresa un’altra LTRO se necessario”, per mantenere i tassi monetari di breve termine a un livello compatibile con la valutazione dell’inflazione nel medio termine”.

Mario Draghi, invitato all’Europarlamento, annuncia quindi un possibile nuovo LTRO. Il numero 3. Le due precedenti operazioni, che hanno dato alle banche la cifra “monstre” di 1.024 miliardi, sono già state rimborsate per circa 307 miliardi, poco meno di un terzo, con tassi di rimborso molto diversi da Paese a Paese. Le banche teutoniche, hanno rimborsato circa l’’82% dell’LTRO richiesto in BCE, le austriache circa il 66%. Le banche italiane sono invece ancora un po’ indietro nei rimborsi: hanno restituito circa una ventina di miliardi, vale a dire il 10% dei 237 miliardi richiesti.
Ma molte altre banche (tra cui molte italiane) NON hanno praticamente ancora rimborsato nulla.
Il nuovo LTRO III potrebbe partire già fin da subito, al fine di andare rapidissimamente a tamponare un’eventuale crisi di liquidità che gli istituti di credito dovessero subire in futuro.

Leggiamo tra le righe.

Draghi sa benissimo che la crisi non è passata e che il settore bancario potrebbe ritrovarsi a breve con grossi problemi di liquidità.
Ovviamente il dito è puntato sui paesi dell’Europa del Sud: Italia, Spagna ma anche Slovenia, Portogallo ecc.
Anche in questo caso, notate la solita strategia comunicativa, si tratta di una dichiarazione “preventiva”. Ha voluto far sapere la mercato che ha in cantiere l’artiglieria pesante ed è pronta ad usarla all’occorrenza.
E poi se non la dovrà usare, tanto meglio. Intanto il mercato è avvertito. Come è avvertito sulla possibile presenza dell’OMT, che in realtà resta un progetto senza alcuna concretizzazione. E anche in questo caso, però, il mercato SE che se sarà bisogno potrebbe essere utilizzato.
Si continua quindi a giocare con la psicologia, visto che ha sempre funzionato.
Perché cambiare schema?

Per i mercati una manna dal cielo

Per certi versi, quanto promesso da Draghi è una vera manna per i mercati europei. Il giochino magico può continuare. Liquidità in abbondanza, banche che quindi si possono mettere a posto coi requisiti di Basilea, possibilitàà di fare ancora speculazioni su “denaro facile e gratis”. Magnifico. Ma se poi i soldi elargiti non vanno ai privati poco importa agli istituti. Però si potranno ancora comprare BTP e lucrare sul differenziale di tasso.

Su questa tematica dovrebbe invece intervenire la BCE. I soldi non arrivano al credito e ai privati. Molto male perchè in questo modo non si permette una ripartenza dell’economia.  Quindi, come ormai siamo abituati, NULLA di strutturale, tanta aria fritta e…speculazione.

E poi il futuro ci dirà la sua. Però mi pare ovvio che il castello di carta non potrà durare all’infinito, visto che strutturalmente la ripresa poggia sul nulla.

STAY TUNED!

DT

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1 commento Commenta
ilcuculo
Scritto il 25 Settembre 2013 at 22:31

… e meno male che il denaro non arriva all’economia reale , altrimenti l’inflazione riparte davvero.

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