LTRO: risultati distrutti dal trading delle Banche dell’Eurozona

Scritto il alle 11:21 da Danilo DT

Abbiamo avuto sotto gli occhi, ieri, gli effetti di uno scenario che torna ad essere RISK OFF. Via da tutto quello che può essere incasellato come asset “rischioso” e vai col fly to quality. Conseguenza numero uno: crollo dei prezzi di molte società a Piazza Affari anche a causa dell’allargamento dello spread BTP Bund.
Ma come…non si era creata una rete potentissima da 1.000 miliardi di Euro elargita al sistema bancario tramite il famoso LTRO che doveva salvare il sistema? Oppsss, già, non il sistema, in primis le banche e di riflesso il sistema. Ma mi sembra tanto che in poche ore tanto lavoro fatto sia stato distrutto da uno scenario RISK OFF.

E allora la domanda sorge spontanea: e se questo LTRO fosse alla fine un intervento inutile che, anzi, amplifica solo la volatilità dei mercati?

Pensandoci bene, le banche, che hanno utilizzato buona parte del denaro avuto all’1% per acquistare titoli di Stato, si sono trovati con degli utili da trading e hanno deciso di portare a casa quel poco di  gain che restava.
Ma non credo che la BCE e Mario Draghi avessero come fine primario per l’ LTRO il trading proprietario delle banche.
E alla fine, mi sa che è andata così. Cornuti e mazziati. E alla fine, ognuno salvi se stesso. Sono state date alle banche valanghe di denari, senza vincoli nell’utilizzo. Loro ne potevano fare ciò che volevano. Tanti soldi usati un po’ per sistemare qualche problemino a bilancio, qualcosa per richiamare qualche bond in circolazione e poi tanti Titoli di Stato non per la gloria ma per farne anche degli utli. E per l’economia reale ZERO. Riprendetevi i post di ieri sia sugli acquisti di bond con l’ LTRO  e capirete. E il cittadino risparmiatore, con questa volatilità, ovviamente  ne paga le conseguenze.

Le crepe del perverso meccanismo dell’ LTRO quindi iniziano a saltarci agli occhi. Un sistema interconnesso dove le banche hanno un ruolo chiave e dove la BCE, alla fine, tende a comandare tutto dall’altro (anche perchè, non dimentichiamolo, le banche l’ LTRO tra tre anni dovranno restituirlo).

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DT

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13 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 30 Marzo 2012 at 12:24

….. c’è chi dice che potrebbe esserci anche un effetto dovuto alla chiusura delle trimestrali per far apparire risultati migliori (hanno portato a casa gli utili). Se cosi fosse, a partire dalla prossima settimana dovrebbero ricominciare con qualche acquisto ( a prezzi più bassi)….

lampo
Scritto il 30 Marzo 2012 at 13:20

Non hanno una visione al prossimo mese… vuoi che si preoccupino del fatto di doverli restituire tra tre anni? 🙄

lbattaglia
Scritto il 30 Marzo 2012 at 14:45

Che Draghi con LTRO volesse sostenere l’acquisto di titoli di Stato e’ cosa nota e risaputa; anche perche’ se cosi’ non avesse fatto non avremmo piu’ accompagnato i bambini a scuola o, caso non volesse, la mamma all’ospedale (infatti non avremmo piu’ avuto scuole od ospedali in quanto il servizio pubblico sarebbe saltato). Immagino che dall’alto della tua saggezza e pragmatismo tu avresti suggerito una ristrutturazione del debito italiano, un ritorno alla lira e magari allo stato del baratto ma con la grande soddisfazione di vedere il sistema bancario sgretolarsi. Io mi concentrerei di piu’ sulla massa di (tuoi, io, grazie al cielo, vivo all’estero ed appartengo a quell’1% che dichiara piu’ di 100k euro anno e che che quindi paga per quasi tutti gli altri) concittadini che, da ladri ed evasori, portano i bambini a scuola e la mamma all’ospedale e dichiarano meno di 15.000 euro lordi all’anno. Io faccio loro l’augurio di essere presto costretti a smettere di rubare.

Scritto il 30 Marzo 2012 at 14:57

lbattaglia@finanza,

La ristrutturazione del debito resta un’ipotesi aperta ma decisamente drammatica, diciamo un’opzione che verrà utilizzata come ultima istanza. Ma se capiterà, il sistema sarà già collassato e quindi non ci voglio nemmeno pensare.
IO non penso di essere saggio e pragmatico, cerco solo di dire quello che penso. E quindi sappi solo che io sono contro ad un ritorno alla Lira perchè lo riterrei, oggi un tuffo non solo nell’imprevisto ma anche in un vortice che ci farà realmente saltare in aria (secondo me).
Cosa avrei fatto? Beh, tante cose a partire dagli Eurobond fatti in modo trasparente e serio. insomma un’Unione Europea vera. Ma mamma Merkel non ne vuole sapere…
Sull’evazione sfondi delle porte non solo aperte. Questo purtroppo è noto…

Dimenticavo… benvenuto! 🙂

lampo
Scritto il 30 Marzo 2012 at 15:11

lbattaglia@finanza,

Permettimi però di dissentire sul modo in cui hanno aiutato il sistema bancario tramite i due LTRO.
Certo è risaputo che servivano per loro… ma doveva almeno esserci un contratto implicito che una buona parte di quei soldi doveva andare a finanziare le imprese che volevano investire (e ce ne sono tante… ma spesso non trovano credito neanche con fatturato e ordinativi in ordine!) e rilanciare i consumi (possibilmente non nell’immobiliare… visto che è destinato ancora a scendere… vedi la Spagna o USA).
Invece sono stati dati così, solo con l’obbligo di rifinanziare le ingenti emissioni di titoli di Stato di quest’anno… e sistemare i loro conti. In realtà mi risulta che alcune banche che li hanno ricevuti… non sono neanche riuscite a mettere i conti in ordine… perché hanno preferito dirottarli su altre vie di più facile guadagno… aumentando la leva invece di ridurla.

Quindi adesso ci ritroviamo con lo stesso problema di qualche mese fa… con la differenza che hanno speso 1000 miliardi di euro… che qualcuno dovrà ripagare entro poco meno di tre anni.
E le imprese e consumatori… sono sempre all’asciutto, peggio d prima, però con 1000 miliardi di euro in più da pagare… visto che ovviamente le perdite si devono socializzare.

Francamente se questa sarebbe l’unione fiscale… preferisco non finire la frase! 😳

Ovviamente si tratta di una mia opinione…che vale come una foglia secca al vento… che sta adagiando pian piano sulle altre.

ob1KnoB
Scritto il 30 Marzo 2012 at 15:14

lampo: Ovviamente si tratta di una mia opinione…che vale come una foglia secca al vento… che sta adagiando pian piano sulle altre.

chiaramente è assolutamente vietato fumare

lbattaglia
Scritto il 30 Marzo 2012 at 15:26

In realta’ una buona parte di questi denari sono in teoria ancora disponibili per l’economia reale, quindi speriamo che maggiori crediti vengano concessi; mi premeva mettere in luce che il famigerato acquisto di titoli di stato e’ quella cosa che permette alla macchina pubblica, e quindi ai cittadini, di vivere. Meno male che le banche li hanno acquistati!
I problemi veri sono l’ammontare del debito, la vergognosa e parassitaria classe politica che da sessant’anni l’ha fatto crescere a dismisura, e la pletora di italiani che si indignano a parole ma a) non reagiscono con forza b) si comportano come la classe politica che li governa (le statistiche sulle dichiarazioni dei redditi 2011 dice esattamente questo); ognuno ha la classe politica che si merita.

lampo
Scritto il 30 Marzo 2012 at 15:32

lbattaglia@finanza,

Quanto dicevo prima non vale solo per l’Italia… ma per l’intera Europa (aggiungerei anche USA e UK… ma lì hanno adottato un altro sistema di finanziamento).
Quindi non è un problema esclusivamente politico… ma piuttosto di classe economica…

lexmumble
Scritto il 30 Marzo 2012 at 16:46

ma di che stiamo parlando?
L’Italia ha 100 miliardi di debiti con le aziende fornitrici delle pa, e stà pensando a come pagare solo una piccola parte di questi debiti.
In pratica l’Italia è già fallita, e ancora si parla del se e del come ridurre i privilegi della melma parlamentare, mentre imprenditori e operai si suicidano.

Io mi dissocio. ( ma de che) 🙄

gainhunter
Scritto il 31 Marzo 2012 at 08:41

Correggetemi se sbaglio: l’LTRO ha un effetto rialzista su titoli di stato e borse fin quando i 1000 miliardi entrano nelle tasche delle banche e le banche li usano per comprare, non è che per tre anni la BCE continua a dare soldi alle banche. Quindi l’effetto rialzista potrebbe finire da un momento all’altro, e gli acquisti delle banche potrebbero essere già terminati (con gli ultimi rialzi determinati dal “parco buoi”).
Intanto però le banche più in difficoltà hanno sfruttato l’occasione per ricapitalizzarsi, e una mano è venuta anche dal rialzo delle quotazioni. E tre stati dei (P)II(G)S hanno potuto emettere nuovi titoli di stato a interessi più bassi.

E quando l’effetto LTRO sarà finito cosa può succedere, può ripetersi quanto avvenuto l’anno scorso con il crollo dei titoli di stato e delle borse?
Da un lato sappiamo che la situazione economica è peggiorata, che i conti pubblici non sono migliorati, che i problemi della finanza sono sempre lì. Da un altro però i CDS hanno riacquistato (almeno in parte e almeno per il momento) quell’affidabilità che avevano perso un anno fa, e questa secondo me è stata la causa scatenante dei crolli.
Quindi secondo me la risposta alla domanda se assisteremo al remake del film dell’anno scorso dipende dalla risposta a questa domanda: oggi i CDS sono ritenuti assicurazioni affidabili?

lampo
Scritto il 31 Marzo 2012 at 12:05

gainhunter,

Per ordine:
– mi risulta, da diverse fonti, che l’effetto LTRO che hai descritto sia oramai giunto al termine… adesso come correttamente dici si sta tentando di far entrare i buoi (veniva fatto anche prima…): prova a farti un giretto per qualche banca… e farti consigliare come investire 10.000 euro di liquidità a medio-lungo termine… e vedrai cosa ti rispondono (azioni o titoli di stato)
– ricapitalizzazione: non tutte hanno usato i soldi del LTRO. Molte banche che stavano già risanando i propri conti e si trovavano a buon punto di tale processo, si sono ben guardate dal richiederli, anche perché con buona parte di tali soldi avrebbero dovuto riempirsi di nuovo di titoli “simil-tossici”, ovvero finanziare nuovo debito dello Stato… su cui prima o poi dovrà avvenire la resa dei conti (non possiamo mica produrre debito all’infinito!).
Personalmente apprezzo molti gruppi bancari anche grossi (non faccio nomi per evitare pubblicità) che hanno fatto la scelta di non aderire a tale forma di finanziamento…
Secondo me verranno premiate a breve, sia in termini di quotazioni, che di clientela. Infatti man mano che la situazione reale uscirà fuori…i clienti (che sono sempre più informati, grazie anche al passaparola e ai blog come questo) si sposteranno di conseguenza, anche per la pubblicità che verrà fatta probabilmente da queste stesse banche di avere i conti a posto e… di non aver aderito ai vari LTRO! Spero ci sia una bella selezione!
– I CDS ritengo siano stati salvati in estremis dalla decisione finale adottata per la Grecia… (anche se inizialmente il rimborso era stato rifiutato). Debbo riconoscere che ultimamente c’è un notevole sforzo di trasparenza sulla pubblicazione dei dati aggregati di questi strumenti da parte delle varie autorità, ISDA compresa. Probabilmente si erano accorti… che la credibilità era scesa a livelli preoccupanti. Per quanto durerà ancora? Sarà interessante vedere con il caso Spagna, Portogallo o, perché no, Italia. In caso di un piano simile a quello della Grecia… l’ammontate dei rimborsi… non sarà così piccolo come nella Grecia… per cui ho molti dubbi che la decisione finale sarà simile a quella greca.

Ovviamente è solo la mia umile opinione.

gainhunter
Scritto il 1 Aprile 2012 at 12:42

lampo: non possiamo mica produrre debito all’infinito!

A questo proposito, rispolvererei un vecchio articolo di calculatedrisk:
http://www.calculatedriskblog.com/2010/07/part-2-how-often-have-sovereign.html

Queste sarebbero le cause dei default avvenuti nella storia:
1. Government revenues fall far below history or forecast;
2. Expenses aside from debt service rise far above history or forecast;
3. Interest rates rise substantially; due to inflation, credit spreads, illiquidity, or other causes
4. Demand for bonds suddenly drops or disappears (a sudden stop);
5. Exchange rates move, making payments on foreign denominated bonds much more expensive (currency risk), and,
6. A government simply decides not to pay, even though it has the capacity to pay (repudiation).

Nel caso della Grecia le cause sono state la 1 e soprattutto la 3.
Nel caso dell’Italia i rischi corsi l’anno scorso sono stati causati più che altro dalla 3 e dalla 4, e l’LTRO è stato efficace perchè ha agito proprio come rimedio alla 4. Ora il rischio è dato dalla 1 (conseguenza delle misure di austerity) e ancora dalla 3 se i cds tornano a essere inaffidabili. Invece la 5 è il motivo per cui non è opportuno abbandonare l’euro. La 2 invece non è il caso dell’Italia, la spesa è ancora sotto controllo.

Per quanto riguarda i cds, staremo a vedere. Ma gli emittenti sanno benissimo, e forse questo è il motivo per cui hanno deciso di rimborsare i titoli greci, che la perdita di affidabilità del cds rischia di essere un boomerang che travolgerà anche loro: ne hanno avuto la prova l’anno scorso, rischia di far saltare l’Italia e se salta l’Italia salta tutto, anche loro. In altri termini, sia nel caso che ci sia il rimborso sia nel caso che non ci sia il rimborso, se l’Italia va in default gli emittenti di cds sono fritti.

lampo
Scritto il 1 Aprile 2012 at 15:12

gainhunter,

Sull’ultimo punto… non c’è dubbio, visto che siamo (e siamo sempre stati da un bel po’) nelle prime 10 posizioni.
http://www.isdacdsmarketplace.com/exposures_and_activity/top_10_cds_positions
Da qualche settimana però c’è un Paese che ci ha sorpassato in termini di nozionale dei CDS: la Francia.
E, aspetto tutt’altro che secondario, stanno aumentando le sottoscrizioni di CDS su questo paese… mentre sull’Italia stanno diminuendo:
http://www.isdacdsmarketplace.com/exposures_and_activity/weekly_activity
Non so se è legato alle elezioni… o qualche altro attacco speculativo che stanno preparando 🙄

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