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La verità? DRAGHI è prigioniero nella trappola della liquidità

Scritto il alle 10:22 da Danilo DT

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“La BCE non guarda e aspetta ma lavora e agisce risolvendo i problemi” (Mario Draghi)

Il post che ho pubblicato questa notte già riassume il quadro di mercato che si è venuto a generare nelle ultime ore. Non mi voglio ripetere e vi rimando a quanto scritto antecedentemente CLICCANDO QUI.
In questa sede voglio solo rispondere all’amico Marco T. che ieri sera via email mi chiedeva come interpretare le mosse di Draghi. In altri termini, cosa è cambiato da ieri pomeriggio per giustificare questa ritrovata euforia?

La risposta è molto semplice: NULLA. Ma attenzione, in realtà forse qualcosa è cambiato ma in PEGGIO. Ricordate? In questo POST vi parlavo della bassa efficacia della politica monetaria. Quanto dichiarato ieri da Draghi sottolineava un INSUCCESSO del QE Europeo.

Pensateci un attimo: la BCE continua ad avere un obiettivo primario che è la stabilità dei prezzi, il che significa puntare ad un 2% di tasso inflazione. Questa stabilità che deve essre ricercata compattendo sia un’inflazione troppo elevata ma allo stesso tempo anche troppo bassa (disinflazione).
La manovra di Draghi al momento non ha assolutamente prodotto gli effetti sperati.

cpi-eurozona-all-items-2015Il tasso inflazione monitorato da Draghi e dalla BCE è quello qui sopra illustrato, ovvero “All Items” che quindi comprende tutto, anche il fattore “energia”. Questo dato continua ad essere decisamente sotto il livello del 2%.

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Ma la cosa grave è che anche l’inflazione cosiddetta “Core”, resta decisamente al di sotto di area 2%. Questa è una chiara dichiarazione di insuccesso del QE Europeo. Ma il mercato sembra non interessato a queste dinamiche.

L’economia reale è una cosa, la finanza è un’altra, remember it, man!

Se poi parliamo di crescita economica, il discorso non cambia per nulla. Draghi ritiene sufficientemente interessante un PIL eurozona che sale quantomeno di un 2%. Il quadro che ci si presenta davanti, anche in questo caso, è deficitario.

GDP-crescita-pil-eurozona-previsioni-FMIQuesta è l’ennesima dichiarazione di insuccesso del QE Europeo. Le cose non vanno come si sperava (ma a noi la cosa non sorprende per nulla), ed ecco perché Draghi tra le righe continua a dire che c’è molto lavoro da fare.

Ricordate la trappola della liquidità? Bene, come può essere efficace il QE Europeo quando è evidente che il sistema economico non è sensibile alla liquidità elargita dalla BCE? Consumi ed investimenti latitano, quindi il denaro non circola. Ma questo ai mercati sembra non interessare oggi.
Draghi ha comunque alzato il tiro sulla sua “polizza assicurativa” . I bond dell’Eurozona sono ancora più protetti, e lo saranno anche per maggior tempo. Il cross EURUSD ovviamente beneficia del quadro di mercato, i BTP schizzano alle stelle e le borse volano. Mercati unidirezionali con tutta la finanza protagonista, ma economia reale ZERO.

Speranze sul prezzo del petrolio

E in cosa confida Mario Draghi? Nota bene, in ambito inflazione spera che per prima cosa ci siano effetti benevoli dalla ripresa del prezzo del petrolio. Si, avete capito bene, si interviene in modo massiccio per poi sperare che magari l’OPEC politicamente intervenga a sostegno dell’oro nero. Curioso no? O forse preoccupante. In un chiaro progetto espansivo quale è il QE Europeo, diventa difficile giustificare il tutto, confidando su un rally del petrolio.

Grafico petrolio di lungo termine

Grafico petrolio di lungo termine

In realtà sappiamo tutti benissimo che ci sono delle dinamiche molto importanti che stanno condizionando il mondo economico e che contribuiscono in modo determinante alla disinflazione (tasso inflazione al ribasso): l’invecchiamento della popolazione, le dinamiche degli stipendi, la digitalizzazione dell’economia., la disoccupazione.

Ed è qui che bisognerebbe porre la domanda a Mario Draghi: come pensa lei di riuscire a gestire queste dinamiche con il suo QE Europeo? La risposta che di potrebbe dare in “camera caritatis” e non davanti alle telecamere potrebbe essere: “Amico mio, posso farci poco”.
Siamo alle solite, storie già viste in USA ed in Giappone.
Economia da una parte, finanza dall’altra. Ma ai mercati, va bene così.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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4 commenti Commenta
kry
Scritto il 23 Ottobre 2015 at 12:51

LA VERITA’ è

che è prigioniero dei troppi debiti che ci sono in giro
grazie alla lotta all’inflazione
fatta per trentanni per preservare il potere di pochi.

Si estinguerà prima l’essere umano o il debito ?

ob1KnoB
Scritto il 23 Ottobre 2015 at 15:20

E dopo trentadue giorni consecutivi di iniezioni di liquidità la Cina si rassegna a tagliare per l’ennesima volta i tassi. Azione e reazione come già anticipato e scontato. Dollaro giù fino a quando le litanie degli esportatori non otterranno l’ennesima reazione monetaria.
La matematica sarà relativa ma non è una opinione.
se ad una equazione a= b aggiungo -1 (ovvero a-1= b-1) o anche -100 il risultato non cambia. E senza fare terrorismo, è la malcelata constatazione che tra l’aspettativa e la realtà o tra i proclami ed i risultati conseguiti c’è sempre più un divario immenso di credibilità.
E di impotenza. Rinviare il rialzo in usa, ammettere l’inefficacia del qe in europa, ed ora l’intervento ennesimo della pboc sono una disgrazia ormai globale che avrei preferito avessimo evitato. Arriverà l’inflazione me ne sono quasi convinto….e saremo tutti morti.

kry
Scritto il 23 Ottobre 2015 at 16:17

ob1­K­noB@fi­nan­zaon­li­ne,

Saremo tutti morti prima dell’arrivo dell’inflazione … ci penserà la deflazione a devastarci.

ob1KnoB
Scritto il 23 Ottobre 2015 at 16:37

kry@​finanza,

Ciao caro.
quello era il senso…

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