La saga continua: downgrading Irlanda e Piano B per l’Euro

Scritto il alle 00:02 da Danilo DT

Il debito dell’Irlanda diventa Junk Bond, e George Soros lancia forse l’unica soluzione possibile ed efficace

Dopo il collasso di Grecia prima e Portogallo poi, e dopo che l’Irlanda ha fatto le prove di default con un sistema bancario che fa acqua da tutte le parti, le scommesse erano tutte aperte sulla Spagna. Era le la designata alla crisi, era lei al top delle liste per il downgrding. Ed invece…la speculazione si è accanita anche contro il paese iberico, ci mancherebbe, ma soprattutto contro l’Italia.

Ieri abbiamo assistito ad una seduta “Gardaland”, con un mercato che si è ribaltato in un amen a causa di repentire ricoperture, velocissimi acquisti sull’iper-iper-venduto e turbo-speculazioni. Tutti si sarebbero aspettati a questo punto il colpo gobbo a sorpresa… E invece no. Arriva la novità che non ti aspetto, quantomeno a livello di timing (visto che sui fondamentali questo downgrading ci sta..).
Questa volta è il turno dell’Irlanda… Ed è sempre lei, l’ammazzastati di Moody’s che tanto è contestata e che prima o poi abbasserà la scure anche su di noi…

(Reuters) – Moody’s Investors Service on Tuesday cut Ireland’s credit rating to junk status, saying the country will likely need further official financing before it can return to international capital markets.
Chances that European policy makers will force the private sector to share the burden of future bailouts also weighed on Moody’s decision, as the agency believes that decision may drive borrowing costs higher for weaker euro zone members.
“The prospect of any form of private sector participation in debt relief is negative for holders of distressed sovereign debt. This is a key factor in Moody’s ongoing assessment of debt-burdened euro area sovereigns,” the ratings agency said in a statement.
Moody’s cut Ireland’s ratings by one notch to Ba1 from Baa3 and kept a negative outlook on the rating, which means further downgrades are likely in the next 12 to 18 months.

Ecco fatto… Irlanda = junk bond. Ma la cosa carinissima è la reazione della Commissione Europea, stupida dal downgrading che commenta il downgrading con vena fortemente critica…

(Reuters) – The European Commission said on Tuesday it regretted the decision by Moody’s Investors Service to downgrade Ireland to junk status, the first credit ratings agency to do so despite Dublin so far meeting its goals under an existing EU-IMF bailout.
“The European Commission regrets the decision of Moody’s to downgrade Ireland today,” Amadeu Altfaj, a spokesman for the Economic and Monetary Affairs Commissioner Olli Rehn, said in a statement.
“It contrasts very much with the recent data, which support a return to GDP growth this year, and the determined implementation of the program by the Irish government, which has taken strong ownership of it … Thanks to the determined action, the Irish programme is fully on track,” he said. (Reporting by Carmel Crimmins)

Ormai è un tiro al bersaglio. Da una parte società di rating che si dicono indipendenti e che fanno affossare l’Europa, e dall’altra un Unione Europea colabrodo in estrema difficoltà che combatte contro i mulini a vento, cercando di difendersi con le parole, la diplomazia, la politica. Guerra persa in partenza.
Occorrono fatti. Occorrono riforme. Occorre un’unione vera. E forse una vera e propria Unione fiscale potrebbe essere un’ipotesi risolutiva. Il debito pubblico/PIL dell’Unione Europea, nel complesso, è pari all’80%. Gestibile.
Perché non iniziare a farci un pensierino?

GEORGE SOROS: un piano “B”

Dover citare George Soros mi fa un po’ sorridere, però ieri diceva sulle colonne del Financial Times…

Generating the political will would require a plan B for the EU itself. The European elite needs to revert to the principles that guided the union’s creation, recognising that our understanding of reality is inherently imperfect, and that perceptions are bound to be biased and institutions flawed. An open society does not treat prevailing arrangements as sacrosanct; it allows for alternatives when those arrangements fail. It should be possible to mobilise a pro-European silent majority behind the idea that when the status quo becomes untenable, we should look for a European solution rather than national ones. “True Europeans” ought to outnumber true Finns and other anti-Europeans in Germany and elsewhere.

Il re della speculazione che insegna ai governanti… non finisco di stupirmi in questa crisi.

STAY TUNED!

DT

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7 commenti Commenta
mattley
Scritto il 13 Luglio 2011 at 00:58

Chiedo a voi più esperti, possibile che qualcuno VOGLIA queste tanto decantate riforme e utilizzi la speculazione per far muovere i governi europei?

ottofranz
Scritto il 13 Luglio 2011 at 04:32

@ Dream

beh, che sia una saga ormai è fuor di dubbio.

Però se a fare lo speculatore fosse So-ros-Min-li lo capirei di più.

Mi spieghi come mai i lupi attaccano sempre lo stesso gregge, quando al di la dell’oceano ,(ma anche nella “Perfida Albione) esistono mandrie di bufali altrettanto appetitosi e deboli.?

Non la senti anche tu una nota stonata?

E sai che alla fine ho la netta sensazione che tutte queste speculazioni possano rivelarsi delle sonore zappate sui piedi? Fra l’altro una domanda su tutte.

Questi speculatori sanno benissimo che di carta si stanno riempiendo quando di carta ne hanno già fin troppa. E qui sento un’altra nota stonata.

Saranno le mie orecchie che fanno cilecca?.

mattacchiuz
Scritto il 13 Luglio 2011 at 09:24

beh insomma, il downgrade sembra faccia bene complessivamente all’europa.

Scritto il 13 Luglio 2011 at 09:40

mattacchiuz,

Eccerto… hehehehe :mrgreen:

Scritto il 13 Luglio 2011 at 09:49

…oggi nel primo pomeriggio uscirà un post che ritengo fondamentale per capire le dinamiche attuali della crisi europea…

Scritto il 13 Luglio 2011 at 09:51

ottofranz,

Credo che dare giudizi sulla speculazione di questi giorni sia veramente difficile. Ovvio, nel mercato non tutti possono vincere. Qualcuno perde. L’unica certezza è che si sta facendo un braccio di ferro. Da uan parte un mercato di squali inferociti, e dall’alòtr un Unione che non c’è ma che potrebbe anche dare segnali di grande forza.
Staremo a vedere. intanto la classe politica inizia a percepire al gravità della sitauzione. E questo è un bene.

l.b.chase
Scritto il 13 Luglio 2011 at 12:00

Dream Theater: ottofranz,
Credo che dare giudizi sulla speculazione di questi giorni sia veramente difficile. Ovvio, nel mercato non tutti possono vincere. Qualcuno perde. L’unica certezza è che si sta facendo un braccio di ferro. Da uan parte un mercato di squali inferociti, e dall’alòtr un Unione che non c’è ma che potrebbe anche dare segnali di grande forza.
Staremo a vedere. intanto la classe politica inizia a percepire al gravità della sitauzione. E questo è un bene.  

Possono percepire quello che vuoi, ma i soldi per tappare tutti i buchi (italia/spagna) NUN CE STANNO!!! Quindi al massimo possono fare finta di stamparli per spostare di qualche altro mese il problema e poi trovarselo più grosso dopo, costringendo magari anche la germania a schiattare, ma niente di più….

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