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La grande corsa alle emissioni di Titoli di Stato

Scritto il alle 16:40 da Danilo DT

Che sia un mercato unilaterale, ne abbiamo parlato ieri, di come lo scenario si faccia problematico per il T-Bond USA è stato discorso di questa mattina. Ma cosa stanno facendo gli altri paesi?

Una cosa è certa: gli stati stanno approfittando del brillante momento del mercato, dove gli spread sono ipercompressi, dove la percezione del rischio è minima, dove la fame di rendimento è tanta (e quindi si è disposti anche ad allungare la “duration”) e dove i tassi di interesse sono minimi.
Basta guardate cosa ci racconta un report di Barclays.

Sembra infatti che in questo inizio 2014 gli stati stiano raccogliendo tutto il possibile.
In soli 3 mesi i governi hanno già raccolto il 30% del debito programmato per l’intero 2014, il che è tantissimo (solo nel 2010 si era fatto altrettanto) visto che si superano anche gli importi emessi nel periodo sicuramente interessante per l’emittente pubblico che coincideva con gli LTRO. Segno che stanno “forzando la mano”, vedendo il momento particolarmente propizio.
Pensate che il Portogallo, addirittura, ha già emesso il 50% di quanto programmato per il 2014. Noi, nel nostro piccolo, siamo a circa il 27%. E anche nel caso dell’Italia si allungano le scadenze e si diminuiscono i tassi.

Provate a fare un ragionamento banalissimo.
Se loro sono così convinti che convenga emettere, allora l’investitore ha così tanta convenienza a comprare titoli governativi a questi prezzi?
Anche perché questo momento idilliaco potrebbe non durare per sempre.
Provate a guardare alle incognite che ci spettano e che oggi il mercato non sconta. AQR, stress test, aumenti di capitale, elezioni europee, crescita economica asfittica, curve dei tassi che in USA si iniziano a muovere.
Magari, anche stavolta, il banco potrebbe avere ragione.

PS: è palese, ma lo ricordo ugualmente. Quanto detto per gli emittenti governativi è altrettanto valido per gli emittenti societari. E non dimenticate che sopratutto i peggiori emittenti (junk bond) approfittano del momento per aumentare sopratutto la duration del debito, complice la bassa percezione di rischio. La storia insegna.

Spread tra titoli di stato USA e junk bond

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Danilo DT

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3 commenti Commenta
pecunia
Scritto il 25 Marzo 2014 at 17:29

grazie per l’avviso ai naviganti…….

🙂

gilles27
Scritto il 26 Marzo 2014 at 09:28

…di solio le pecore vanno dove il pastore le conduce. (con le buone o le cattive) 🙂 🙂 🙂

pecunia
Scritto il 26 Marzo 2014 at 14:12

verissimo Gilles!
ma ci sono pure le “pecore nere” :))

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