La grande bolla dei CDS e l’elefante italiano

Scritto il alle 00:11 da Danilo DT

Indice Credit Default Swap, confronto con debito/PIL e nozionale in circolazione.

In questi giorni di passione per il Mediterraneo, coi i PIGS a cui va inserita anche la “I” di Italia (PIIGS) a seguito degli attacchi speculativi descritti (dark pool) la settimana scorsa, i credit default swap, alias CDS, sono tornati di gran moda nei discorsi e sui giornali. Tutti a vedere le quotazioni dei CDS per capire se un paese sarà solvente oppure no.
Certo, i CDS continuano ad essere convenzionalmente uno degli strumenti più validi per valutare il rischio di un emittente. Peccato però che su questa asset class ci sia una speculazione paurosa. Basta pensare ai cosiddetti CDS Naked, ovvero quei CDS emessi senza sottostante, che poi vengono scambiati OTC contribuendo in modo attivo alle bordate speculative che conosciamo.
Il grafico che vi presento, è composto sull’asse delle ascisse dall’importo del ratio debito/PIL e sulle ordinate dal nozionale di CDS in circolazione. E la dimensione della bolla rappresenta la dimensione del debito.

The Big Picture

Come potete vedere l’Italia ha il nozionale più alto, la bolla più grande e il debito/PIL peggiore. Un bel record!

In effetti il nozionale più consistente al mondo di CDS è proprio sul debito pubblico italiano ($281 miliardi) seguito dal Brasile ($174 miliardi). Poi c’è la Spagna con $163 miliardi e poi la Grecia con $77 miliardi.
Fermi tutti.
Quanto era il nozionale su Lehman Brothers? Ve lo dico io: $75 miliardi, meno della Grecia.
Ora immaginatevi voi cosa comporterebbe il fallimento di uno degli stati da me nominati. Senza scomodare i primi tre, prendiamo in considerazione l’ultimo, la Grecia. Sarebbe un’altra Lehman Brothers, col problema in più che non ci sono solo i CDS ma anche il debito, la leva finanziaria, l’effetto domino e tutto il resto. Quindi molto peggio di Lehman Brothers che fa la figura del topolino. E l’Italia. Come dicono gli americani, “the elephant in the room…”

La Francia però è quella che ha aumentato più di tutti il nozionale nell’ultimo anno , seguita dalla Spagna e dal Belgio. Quindi dal punto di vista volumetrico, possiamo dire che il nozionale italiano, malgrado l’aumento dei rischi, non è salito, mentre quello di Francia e Spagna si, e anche in modo considerevole (Francia oltre 70%).

Ovvio dunque che siamo seduti non su una polveriera, ma molto di più. Basta un nulla e la finanza rischia di incenerirsi… E con lei i mercati finanziari…  L’Italia non può non preoccupare, anche se nella realtà il volume dei CDS non è aumentato. Resta però il fatto che è tutta carta che gira, derivati, speculazione. Ed è altrettanto certo che la vicensa Lehman Brothers non ha insegnato nulla…

Source: Bloomberg

Ma adesso l’Italia fa paura?

Inutile negarlo. Ora l’Italia fa paura, ma non tanto a noi italiani, ma al mondo della finanza che come d’incanto ha scoperto che il nostro debito/PIL è pari al 120%. Certo, diciamo che tutto fa brodo per creare un bel clima di speculazione. In realtà chi segue il blog aveva già avuto modo di vedere, guardando dove puntavano le varie dark pool, che la speculazione avrebbe colpito il nostro paese.

Ora però monitoriamo da vicino la situazione ed incrociamo le dita. Prossimamente assisteremo alla prova del NOVE. Ma stavolta non si scherzerà. Parliamo di ASTE di Titoli di Stato. Finora, grazie anche alla buona vena dei risparmiatori italiani, le aste sono sempre state ottime valeriane per i più timorosi sulla solvibilità dell’Italia. Ma facciamo attenzione. Se le aste iniziano a dare segni di cedimento, i rendimenti saliranno (ed i costi per noi italiani diventeranno un salasso), e a quel punto…. l’effetto domino e la speculazione potrebbero fase danni immani. State tranquilli, la BCE e il FMI quanto sto scrivendo lo sanno (spero..) e metteranno in piedi le armi per evitare problemi per il Bel Paese. Perché? Il grafico sopra ve lo spiega in modo evidente. L’Italia è troppo grande per essere lasciata falllire, genererebbe un cataclisma a livello finanziario TOTALE.

(Reuters) – The existing European rescue fund now in place is not large enough to protect Italy as it was never designed to do that, an unnamed European Central Bank source was quoted telling Die Welt newspaper on Sunday. The newspaper said that the rescue fund might have to be doubled to up to 1.5 trillion euros. But it was not clear if it was the central bank source calling for the increase. There was a sharp sell-off in Italian assets on Friday, which has increased fears that Italy, with the highest sovereign debt ratio relative to its economy in the euro zone after Greece, could be next to suffer in the crisis.

Sarebbe la fine della finanza “come la conosciamo noi”. Siamo costruttivi e fiduciosi. Il mondo non finirà. E speriamo che le prossime aste non ci riservino delle brutte sorprese.

STAY TUNED!

DT

Ti è piaciuto questo post? Clicca su Mi Piace” qui in basso a sinistra!


Vota su Wikio!
Tutti i diritti riservati © | Grafici e dati elaborati da Intermarket&more su database Bloomberg | NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!) | Vuoi provare il Vero Trading professionale? PROVALO GRATIS! |
Seguici anche su Twitter! CLICCA QUI! |

29 commenti Commenta
alfio200
Scritto il 11 Luglio 2011 at 09:45

Per quel che riguarda la Francia, la crisi è dovuta principalmente all’enorme costo della società multirazziale. Milioni e milioni di extracomunitari che generano milioni e milioni di figlie che sono (e resteranno) inevitabilmente, causa globalizzazione, senza lavoro.

Alla facciadi chi continua a prenderci per i fondelli raccontandoci che “gli extracomunitari sono una risorsa”!

alfio200
Scritto il 11 Luglio 2011 at 09:46

…milioni e milioni di figli (e figlie)…

paktrade
Scritto il 11 Luglio 2011 at 09:54

Alè, e ci mancava un bel discorso razzista… Se ci fossero solo i francesi “puri” (da definire) e non gli extracomunitari sarebbe meglio, vero? Allora cosa aspettano a farli fuori tutti, magari ci mettiamo dentro anche un qualche ebreo e un qualche italiano emigrato colà, tanto uno più uno meno…
E prima le colonie francesi erano un affare in perdita, vero?

Continuiamo così, facciamoci del male, neghiamo la storia e avanti coi carri, in tempi di crisi tutto fa brodo….

Scritto il 11 Luglio 2011 at 09:58

Calma e sangue freddo ragazzi.
cerchiamo di non generalizzare e manteniamo i piedi per terra.
IL momento è difficile per tutti, e non credo sia il caso di fare polemiche su quello che è stato, su razze, extracomunitari e quant’altro. Meglio guardare a avanti e cercare soluzioni.

alfio200
Scritto il 11 Luglio 2011 at 10:13

@ Paktrade

No…bastava fare quello che fanno Stati come Australia. Giappone e Malta dove le leggi non consentono lo sbarco di extracomunitari. Chi sbarca finisce in galera col risultato che gli extracomunitari evitano questi Stati. Notoriamente, gli extracomunitari “mediterranei” preferiscono affrontare il mare aperto che sbarcare a Malta.

Guarda che il mio è un dicorso asolutamente ed esclusivamente economico, anzi, diciamo pure matematico. Con gli extracomunitari, un’Europa con una disoccupazione media al 10% importa disoccupati che andranno a gravare sullo stato sociale senza produrre reddito.

Quanto alle colonie francesi e tutte le altre…le teorie razziste nascono proprio per giustificare il colonialismo, ovvero: “essendo loro inferiori a noi dobbiamo colonizzarli per aiutarli”. Oggi succede esattamente il contrario: dal razzismo pro sfruttatori all’antirazzismo pro sfruttatori.

vichingo
Scritto il 11 Luglio 2011 at 14:26

Perché non si parla più dell’Islanda? Date un’occhiata a questo link, forse è un esempio da seguire………
http://www.ecplanet.com/node/2571

maurobs
Scritto il 11 Luglio 2011 at 15:06

vichingo,

Sarebbe bello, ma qui ne si dimettono i governanti, ne i parlamentari, non ci sarebbe la rapidità di giustizia citata per l’islanda, ci sarebbero 1,5 milioni di nuovi disoccuppati :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: (quelli che vivono di politica e non sanno fare O col bicchiere),non saremmo nemmeno capaci di organizzare delle assemblee serie, riducendola alla stregua di liti di condominio di fantozziana memoria, last but not least chi ci tiene in pugno non vuole qs e non lo permetterà mai perchè sarebbe una perdita del potere.sai finchè lo fra l’islanda….ma tu pensi che veramente da noi sarebbe possibile?

alfio200
Scritto il 11 Luglio 2011 at 15:34

Attacco all’Italia solo speculazione? Non sarei così ottimista. Sta semplicemente e limpidamente venendo alla luce la realtà del nostro paese…e siamo solo (spero di sbagliarmi) al’inizio.

E i nostri politici? Avete presente quella situazione tipo dei film in cui uno dei protagonisti annega per non lasciare la valigia con detro i lingotti d’oro? I nostri politici pur di non modificare un sistema completamente statalizzato e politicizzato a loro vantaggio sono disposti a sprofondare con il loro paese (anche se in realtà loro troveranno il modo di salvarsi).

Ripeto…non sono nemmeno stati in grado di abolire l’ordine dei giornalisti (che non può neanche definirsi un ordine).

paktrade
Scritto il 11 Luglio 2011 at 16:26

alfio200@finanza,

Sono pienamente d’accordo con te ora, ma la domanda è: che si fa ora?
Non pretendo una risposta seduta stante, ma io non vedo un modo per uscirne senza farsi male… Poi si può dire che ce lo siamo già fatti, ma ora il problema è come rimediare…
Elezioni? Ci mettiamo 6 mesi minimo… E nel frattempo?
La vedo grigia, anche più scura, ma voglio essere ottimista 🙄

hironibiki
Scritto il 11 Luglio 2011 at 16:41

paktrade,
Soluzione…. DEFAULT
E si ripartirà con ZERO debito tutti.

idleproc
Scritto il 11 Luglio 2011 at 16:55

Mettiamoci a stampare euri.

paktrade
Scritto il 11 Luglio 2011 at 16:56

hironibiki@finanza,

Io la vedo grigia, ma tu proprio nera!
Intendi default solo per l’Italia e altri paesi messi come noi o per tutti?
Perchè allora ci sarebbero dentro anche altri, forse persino gli USA…
E i fondi pensioni? e le assicurazioni? e il FMI? e tutto il resto?
Può darsi sia la soluzione ma sarebbe un attimino radicale
Boh, aspetto che tirino fuori il coniglio dal cappello, se non ci riescono stavolta sono volatili!!! Ma per tutti, non solo per noi altri poveretti!!!

alfio200
Scritto il 11 Luglio 2011 at 17:16

@ Paktrade

L’unica proposta che mi viene in mente è un vero governo di coalizione (maggioranza e opposizione) che vari un programma di sacrifici equamente distribuito tra tutte le categorie e avvii un vero programma di liberalizzazioni (abolizione di certi ordini e facilitazioni burocratiche per chi avvia un’impresa). Tagliare le spese della politica (ovviamente), una patrimoniale sopra un certo reddito e poi…bisognerebbe…licenziare, licenziare, licenziare statali sull’esempio inglese, ma ammetto che se fossi uno statale…non la penserei certo così!

hironibiki
Scritto il 11 Luglio 2011 at 17:39

paktrade,

Tanto a mio avviso prima o dopo si cade, quidni tanto vale.. Che senso ha continuare così? Ora dovranno allargare il cassetto a 1,5 trilioni per salvare l’Italia (eventualmente) perchè non era previsto un piano di salvataggio così ampio.. Ma poi ci sarà la Spagna, con Portogallo e Irlanda ecc.. Quindi penso o veramente si stampano soldi stile “monopoli-USA” oppure non so dove andranno a prenderli.
Poi per carità magari sbaglio e l’economia riprenderà a galoppare come negli anni passati e si aggiungerà felice anche Cina, India e altri paesi emergenti insieme al vecchio continente e lo zio SEM :mrgreen:

smsj
Scritto il 11 Luglio 2011 at 17:41

l’Italia può dare un unico segnale forte ai mercati:

TREMONTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUBITO.

smsj
Scritto il 11 Luglio 2011 at 17:48

Dimenticavo.

Anche se (stranamente) nessuno ha il coraggio di dirlo:

I commenti di Alfio200 sono DA RAZZISTA.

ivegotaces
Scritto il 11 Luglio 2011 at 18:31

smsj@finanza,

Evito di dilungarmi perché non sono un moderatore e perché è OT ma, sebbene l’ultima frase di Alfio200 sia effettivamente equivoca e così come è scritta non condivisibile, credo tu lo abbia superficialmente bollato di razzismo al maiuscolo quando ha riportato un dato di fatto, e mi riferisco al suo commento iniziale. Come dice DT “Calma e sangue freddo”

smsj
Scritto il 11 Luglio 2011 at 18:50

ivegotaces@finanza,

Io non credo che quelli espressi siano dati di fatto, ma opinioni personali. E giustamente ognuno ha le sue. Trovo però da razzista (anche questa è un’opinione) certi ragionamenti, tanto più con pretese economiche e matematiche di nazista memoria. Se poi si voleva esprimere altro lo si dica chiaro.
Comunque accetto l’invito alla calma e sangue freddo, è stata una reazione a caldo a certi discorsi.

idleproc
Scritto il 11 Luglio 2011 at 18:53

alfio200@finanza,
Mi preoccuperei anche di dove andrà a finire “il grano” dei tagli e dei risparmi. Ho il dubbio che servirà a salvare i soliti noti. Sei un pò draconiano nelle affermazioni e rischi di essere male interpretato.

lampo
Scritto il 11 Luglio 2011 at 20:03

Proviamo a domandarci chi comprerà i nostri titoli di stato appena gli italiani abituati a comprarli si accorgeranno quanto gli costa il conto titoli?
La mossa legislativa ironicamente “ha un tempismo perfetto”.
Sembra quasi che ci abbiano dato volutamente in pasto alla speculazione!

max cohen
Scritto il 11 Luglio 2011 at 20:10

ma…se invece di proibire lo short selling (che poi non l’han proibito, mi e’ sembrato di capire) avessero riaperto la finanziaria mettendo dei provvedimenti cum minimo grano salis iniziando l’austerity un po’ prima del 2013/14? incominciare a fare dei tagli da subito e soprattutto comunicare all’esterno una qualche forma di reazione coerente…chesso’ fare una qualunque cosa da governanti, invece di incolpare speculatori e agenzie di rating, che fanno solo il loro sporco lavoro perche’ poi glielo lasciano fare (e anche questo fa pensare…non sci saranno mica degli interressi comuni? ma no cosa dico mai)

lampo
Scritto il 11 Luglio 2011 at 20:26

alfio200@finanza: Per quel che riguarda la Francia, la crisi è dovuta principalmente all’enorme costo della società multirazziale. ….
Alla facciadi chi continua a prenderci per i fondelli raccontandoci che “gli extracomunitari sono una risorsa”!  

Parto da una definizione di extracomunitario: “straniero proveniente da paesi poveri che emigra e vive, il più delle volte clandestinamente, in paesi occidentali”
Proviamo ad invertirla come definizione… e diveniamo anche noi che facciamo parte dei paesi occidentali… extracomunitari in Africa!
Per cui lascerei perdere un attimo che il costo della società multirazziale (se veramente ha un costo) sia causa della crisi.
Il problema, secondo la mia umile opinione, sta nell’educazione, cioè quell’arma di costruzione di massa che Nelson Mandela considerava importante per il cambiamento (in meglio) del mondo.
Quindi se partiamo dall’ipotesi che la società multirazziale abbia un notevole costo che ha generato la crisi in Francia… vuol dire semplicemente che le generazioni precedenti alle attuali dei francesi e chi li rappresentava (cioè la politica) non è stata in grado di valorizzare l’educazione permettendo a chi, più povero e, generalmente, con un grado di educazione più bassa, ha tentato di fare fortuna nel loro paese. Più semplicemente vuol dire che le svariate politiche miliardarie spese per l’integrazione… non hanno avuto un ritorno economico in grado di compensare la spesa ed innescare un ciclo virtuoso per l’economia, un po’ come l’ha innescato la ricostruzione del dopoguerra… dove “gli extracomunitari” ovvero quelli che con un grado di istruzione più basso e nella miseria più assoluta, al fine di poter sopravvivere, andavano in giro per il mondo in cerca di fortuna, forse ottenendo migliori trattamenti di quelli che la nostra generazione attualmente riserva gli extracomunitari. Ecco che allora diventa un discorso culturale in cui l’educazione gioca un ruolo fondamentale. Peccato però che in periodi di crisi, l’extracomunitario viene sempre additato come la causa della crisi stessa… in realtà la crisi è dovuta principalmente al calo dell’etica e quindi all’ingordigia che il potere e la corruzione sono in grado di scatenare aggregando ricchezze in mani di pochi a scapito della massa in difficoltà, a causa di svariati motivi (onestà, grado di istruzione più basso, minori agganci politici ed economici, ecc.)

Siamo ancora sicuri che sia un problema di extracomunitari… oppure semplicemente un problema di perdita di etica… segnale oramai di una civiltà occidentale in sfacelo… un po’ come successe con l’impero romano nell’antichità…
Poi se vogliamo credere rimanere della nostra opinione e vedere sempre le differenze di sangue, religione, cultura, visione politica ecc… prego accomodatevi… intanto chi procede ad arricchirsi continua nella sua opera, mentre litighiamo come i capponi del Manzoni… che comunque fanno tutti la stessa fine dall’avvocato Azzeccagarbugli…
Vediamo di costruire qualcosa, partendo dall’apprezzare e valorizzare i lati positivi di ognuno di noi e quanto questi possano incidere sul miglioramento della nostra condizione di vita… e di chi ci sta attorno. Se non ci riusciamo… moriremo d’invidia… nel vedere chi vive meglio… riuscendoci!

gainhunter
Scritto il 11 Luglio 2011 at 21:20

Non è che siamo un po’ troppo egocentrici, o meglio italiocentrici?
La situazione politica è la stessa da anni, idem la situazione economica. Ma soprattutto, siamo sicuri che a chi preme il tastino SELL gliene freghi qualcosa di Berlusconi, Tremonti, della finanziaria o della stagnazione italiana?
Sicuramente sono elementi che gli facilitano il lavoro, ma siamo sicuri che siano questi gli elementi che hanno fatto decidere a questi “dei caduti in terra” di prendere di mira l’Italia?

Magari dopo averci preso gusto con la Grecia vogliono semplicemente “divertirsi” con l’Italia, l’elefante d’Europa, quello che se crolla butta all’aria un intero continente. Forse è una dimostrazione di forza, per dire “Siamo più forti di voi staterelli d’Europa allo sbando, se vogliamo spacchiamo tutto!”

Mi sembra che stiamo cercando una motivazione razionale al fatto che la scelta del target sia caduta sull’Italia, ma siamo sicuri che questa sia gente razionale, o che ragioni come noi italiani e veda le cose come le vediamo noi dall’Italia?

L’abbiamo visto con l’approvazione della manovra da parte dei vari organismi internazionali: a loro gliene frega qualcosa che i risparmiatori saranno tartassati? No, loro guardano solo che così recuperano tot miliardi, punto. Non tutti ragionano dallo stesso punto di vista…

E le soluzioni? Una finanziaria bipartisan, la coesione politica, una manovra lacrime e sangue… ma queste soluzioni possono GARANTIRCI che la speculazione si fermi? Secondo me NO, certamente aiutano a fermare la speculazione minore, quella che ragiona in base all’economia, ma il problema è un altro: ci rendiamo conto che c’è gente che ha il POTERE di muovere talmente tanti soldi da piegare uno stato intero?

L’obiettivo più urgente secondo me è BLOCCARLI, non convincerli gentilmente a lasciarci stare… Siamo in guerra, non siamo in un incontro cordiale tra un professore/educatore (i mercati) e lo studente svogliato (l’Italia)!

E allora come fare per bloccarli?
1) Ho letto che l’Italia è l’unico paese che permette gli short naked anonimi, ora la Consob vuole i nominativi… –> REGOLE, ci vogliono regole più stringenti, LIMITI alla leva finanziaria, togliere di mezzo quei mercati “far west” che hanno portato il mondo a questo punto. Dream ce lo dice da tempo, e anche un nostro rappresentante era andato a proporlo in Europa… ovviamente è rimasto inascoltato.
2) Si ritorna a parlare di Eurobond o di garanzia europea per i titoli degli stati membri –> magari SVEGLIARSI PRIMA no? Era di mesi fa la proposta di Tremonti, che sta sulle balle a molti, ma quando propone qualcosa di giusto gli va riconosciuto…

Poi dobbiamo metterci anche una manovra più seria e dare il segnale di unità, sia in Italia sia in Europa, questo è un dovere e aiuta, ma non è LA soluzione. (IMVHO) 8)

paolo41
Scritto il 11 Luglio 2011 at 21:37

gainhunter,

parole sacrosante, ma …. per completare l’opera usciamo dall’euro, oppure che sia la Germania a tornare al marco.
Così, industrialmente parlando, non si va avanti, abbiamo bisogno che la nostra valuta rispecchi i valori della propria economia e no che sia strozzata dal cappio dell’euro…
Tanto i nostri titoli ce li svalutano lo stesso tramite i CDS e gli spread sul bund!!!!
e bisogna accelerare i tagli strutturali, no rimandarli in continuazione…

paolo41
Scritto il 11 Luglio 2011 at 21:39

gainhunter,

….ma ci vogliono le balle e, qui, mi sembra che anche la Lega stia perdendo i….. marroni…

ottofranz
Scritto il 11 Luglio 2011 at 21:43

gainhunter,

credo che tu abbia centrato l’argomento. Sono abbastanza
propenso però a leggerlo come avvertimento in perfetto stile mafioso

Non è che ci stanno dicendo :-” A cuccia!”?

E naturalmente nel frattempo portano a casa un po’ di insalata.

gainhunter
Scritto il 11 Luglio 2011 at 22:08

paolo41,

Sull’uscita dall’Euro ci sono forti controindicazioni, e sempre se fosse utile lo sarebbe per la ripresa economica, ma nell’immediato sarebbe un’occasione troppo ghiotta per gli speculatori, e non solo per questi speculatori mafiosi, come dice Ottofranz 😉

Per quanto riguarda le balle, adesso è la Consob che deve tirarle fuori, poi il governo + parlamento per quanto di loro competenza nei confronti dell’Europa, e infine l’Europa per attuare misure protettive subito e mettere regole e paletti sui mercati europei il più presto possibile.

Lukas
Scritto il 11 Luglio 2011 at 22:16

Crisi: Consob, su Borsa impatto marginale short selling

Da prime analisi risultano vendite effettivie e non scoperto

(ANSA) – ROMA, 11 LUG – ”Ad una prima analisi, ancora provvisoria e soggetta a verifica, sembra che le vendite allo scoperto abbiano avuto un ruolo marginale nella seduta di oggi. Dai riscontri che la Consob ha avuto, l’impressione e’ che non si tratti di vendite allo scoperto, ma di vendite effettive”. Cosi’ un portavoce della Commissione, interpellato dall’ANSA, ha commentato l’impatto che le vendite allo scoperto hanno avuto nel crollo odierno di Piazza Affari. Solo ieri la Consob ha approvato un nuovo regime di trasparenza in materia di vendite allo scoperto, che entrava in vigore oggi obbligando quelli investitori che detengano posizioni ribassiste sui titoli azionari negoziati in Italia a darne comunicazione alla Commissione. Le informazioni definitive sull’andamento delle vendite allo scoperto nella seduta odierna arriveranno domani alle 15.00, ma da una prima analisi sembra che il fenomeno dello short selling sia stato solo marginale nella corsa alle vendite di oggi. Non saremmo quindi di fronte ad un fenomeno puramente speculativo, ma alla presenza di investitori che hanno titoli italiani in portafoglio e se ne vogliono effettivamente liberare: una situazione quindi nata sul mercato obbligazionario per riverberarsi poi su quello azionario. Un po’ come se il rischio Paese finisse per prevalere su quello associato ai singoli titoli azionari. Si dovra’ comunque attendere domani per conoscere l’effettivo impatto delle vendite allo scoperto, come previsto dalla norma di legge.

11 Lug 19:24

Scritto il 11 Luglio 2011 at 23:42

…a breve un bel polpettone sulla crisi italica…

Mi metto al lavoro per fornirvi alcuni importanti informazioni per i prossimi giorni. Saranno FONDAMENTALI per la crisi…

Bye

Sostieni IntermarketAndMore!

ATTENZIONE Sostieni la finanza indipendente di qualità con una donazione. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per poter continuare il progetto e ripagare le spese di gestione!

TRANSLATE THIS BLOG !

I sondaggi di I&M

Come vorresti I&M?

View Results

Loading ... Loading ...
View dei mercati

Google+