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La Germania corre: il grafico DAX pure

Scritto il alle 12:00 da Danilo DT

Grafico DAX e confronto con le borse UE

Gli ultimi dati macro parlano molto chiaro. La Germania è diventata il “paese emergente” dell’UE. Chiaramente in modo metaforico, in quanto la Germania non è un paese emergente.
Però la sua crescita economica è decisamente superiore a quella del resto dell’Unione Europea. Un PIL al +3.4%, il che contribuisce anche ad un ulteriore rafforzamento dell’Euro, anche se solo momentaneo. Infatti la negatività dei mercati di oggi, porta (ma guarda un po’…) ad un rafforzamento del Dollaro USA. Cose che conosciamo molto bene qui in I&M.
E se la Germania corre più degli altri, il DAX non è certo da meno.
Guardate questo grafico, direi che è chiarissimo. Una perfetta correlazione tra la solidità dei paesi e l’andamento delle borse. Al top la Germania, il floor è ovviamente la Grecia.

Grafico Borse UE

Confornto Borse UE - Clicca per ingrandire

Il DAX quindi resta il benchmark di riferimento per l’Europa. E il grafico del DAX è veramente interessante. E va ad allinearsi perfettamente con la logica del mercato (o se preferite, con la mia chiave di lettura).

Grafico DAX

DAX Grafico- Clicca per ingrandire!

Ipotesi testa spalle rovesciato, neckline in area 50% di Fibonacci, e target al 100% in area 6730. E ci può stare tutto. L’RSI è tirato, ma non significa nulla, al momento. Certo è che a quel livello un po’ di fiato lo dovrà tirare.
Avremo modo di aggiornarci di nuovo, spero.

STAY TUNED!

DT

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Grafici e dati elaborati da Intermarket&more sulla database Bloomberg

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17 commenti Commenta
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 12:29

Ovviamente al post deve essere aggiunto l’ultimo dato sull’IFO di ottobre, previsto a 106.4 e rilevato a 107.6… 🙂

toromos
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 13:38

scusa se ti faccio questa domanda potrebbe sembrarti sciocca, se ho capito bene credi che sia arrivato il momento del ribasso per il DAX?

gremlin
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 14:05

toromos@finanza,

assolutamente no! equity e commodity sono trascinate al rialzo da settembre dalle vendite di dollaro; in attesa di conoscere il 3 nov le modalità con cui verrà effettuato il QE2 il trend di fondo è sempre bullish; settimana prossima lateral rialzista. Dato che ci sono pure le elezioni Usa è difficile che settimana prossima parta uno storno pesante. Se il fomc delude gli operatori allora dovrebbe partire una correzione importante.
E’ il dollaro che in questa fase condiziona i mercati finanziari

lucianom
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 14:13

Perché la Germania corre e l’Italia no

Riassunto:
Pochi scioperi: i sindacati partecipano alla gestione delle imprese e la loro Confindustria rispetta la collaborazione. Perché gli stipendi sono spesso il doppio di quelli italiani, operai ed impiegati spendono e l’economia gira. Perché la trasparenza elimina le cricche dei politici e dei loro portaborse.

paolo41
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 14:28

In Europa ci sono circa 60 “grandi” aziende… il 75% sono tedesche… ed esportano….
La nostra più grande azienda manifatturiera continua ad essere la FIAT: ha denunciato euro 190 mil di utili (meno di 380 Mld di vecchie lire) nell’ultimo trimestre che moltiplicato per quattro (con una approssimazione ottimistica) fanno circa 1500 MLd di vecchie lire.
Nel 1987, se ben ricordo, la Fiat denunciò un utile di 3500 Mld di lire e aveva una quota fra il 50 e il 60 % del mercato italiano e un 8% del mercato europeo, un’ampia gamma di prodotti auto e un portafoglio di aziende diversificato su altre attività non automotive; la posizione finanziaria netta era vicina allo zero.
Oggi l’Auto perde colpi tutti i mesi, non c’è più prodotto (vedi intervista a Coppini a Sky) e sono state cedute tutte le attività diversificate. Il debito è elevatissimo…. e, ancora una volta, in mano alle banche.
Credo che un paragone con VW, Daimler e BMW sia improponibile, ma sarebbe interessante sentire anche qualche commento di Confindustria e delle interfacce sindacali.
Marchionne ha ragione che occorre “cambiare”, ma qualcuno comincia a domandarsi se i tori siano già usciti dalla stalla……. e non speriamo che Chrysler faccia il “miracolo”.

hironibiki
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 14:30

:mrgreen: E ora il domandone :mrgreen:
Ma cosa sarebbe il Testa spalle rovesciato? sento spesso parlare di questo termine ma non ne comprendo il significato.. Senza entrare totto nel dettaglio (mi perderei altrimenti, per me questi grafici sono sempre molto belli colorati ma incomprensivili eheheh).
A chi me lo dice racconterò una storia di un paese lontano lontano.. Ah no quello è Shrek, l’hanno già inventata 🙂

Scritto il 22 Ottobre 2010 at 14:38

gremlin,

Denghiù Grem 4 the answer.

hironibiki@finanza,

tieni bella gioia… quarda questo link e poi ingrandisci il grafico…. E poi mi dici…

http://www.performancetrading.it/AT/agf/agfTestaRovesciato.htm

hironibiki
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 15:23

Vediamo se ho ben capito.. Quindi sarebbe un sali-scendi-sali il testa spalla rovesciato? però che nome strano gli hanno dato.. io l’avrei chiamato triangolazione contraria 😆

gremlin
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 15:25

Dream Theater,

se non rispondi entro 37 primi e 14 secondi netti magari ti citano per danni e sapendo che stai scrivendo DUECENTO post mi sono permesso… :mrgreen:

vtumminelli
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 15:30

Dream, volevo segnalarti una cosa. Su Zero Hedge ho trovato un post che mostra il grafico della correlazione tra il VIX e la volatilità implicita dell’EurUsd a tre mesi. La correlazione è molto alta (sembrano due grafici perfettamente sovrapponibili) fino alla fine di settembre; poi improvvisamente divergono ampiamente. Il trader che ha postato l’analisi (Big Macro & Co) commenta: “non posso dirvi cosa accadrà o perché realmente questo stia accadendo… quando la volatilità implicita di qualcosa che è stata altamente correlata comincia a divergere, qualcosa deve accadere”. Non riesco a postarti il grafico, ma con Bloomberg potresti dargli direttamente un’occhiata: EurUsdV3m Bgn Curncy contro Vix Index. Magari tu o Gremlin potreste trovarlo interessante

Scritto il 22 Ottobre 2010 at 15:51

vtumminelli@finanza,

Si, il grafico l’ho visto e ce l’ho su Bloomby.
Puoi paragonarlo in senso lato a quello fra il rendimento del t Note e lo SP 500.
Divergenze che devono rientrare.
Rapido post?
😉
Almeno così Gremlin vede che arrivo a DUECENTO UNO!

bergasim
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 16:04

Svelato il mistero ecco chi è dream team

in eslusiva su chi e novella 2000 l’interervista integrale 😉

gremlin
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 16:49

vtumminelli@finanza,

se non sbaglio il vix ha come sottostante l’equity e si sa che il rialzo azionario determina sempre sul medio lungo periodo un calo di volatilità, in altre parole la vola storica dell’equity è sbilanciata
per altri sottostanti come il future eurusd la vola è invece “bilanciata” nel senso che aumenta forte sia che si scenda o che si salga, basta confrontare il grafico della vola con i prezzi e si vede subito la correlazione, non sarà sfuggito il fatto che il dollaro s’è deprezzato del 10% in un mesetto…
da questa semplice constatazione all’ipotizzare che questa divergenza di volatilità su sottostanti diversi sia foriera di un cambiamento di scenario ci potrebbe anche stare ma non ha alcuna utilità operativa di breve, sarà il cassettista a preoccuparsi… :mrgreen:

toromos
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 17:36

paolo41,

Sono un operaio Fiat ed una considerazione che posso fare in base ai racconti di miei colleghi ora prossimi alla pensione, è che nel tempo la nostra “classe” aveva acquisito sempre più diritti che a mio avviso con il modo di fare all’italiana ha permesso a tanti scansafatiche di banchettare alle spese di Fiat che a sua volta si rivolgeva allo stato per poter sopravvivere a tutti questi “operai parassiti” che si beccavano lo stipendio inondando la fiat di cassa mutua, false invalidità e permessi vari.
Oggi la situazione è cambiata radicalmente, in quanto oggi la Fiat produce più auto utilizzando meno della metà della forza lavoro degli anni 80′, senza considerare che gli obbiettivi attuali del Dott. Marchionne sono quelli di ulteriormente dimezzare tale forza lavoro portando così il carico di lavoro a livelli sempre più critici, in sostanza mediamente il lavoro che prima veniva svolto da 2-3 persone oggi si tende a farlo fare ad una sola persona ed ad una velocità mediamente superiore del 50% rispetto agli anni passati (continuando cosi ci verranno gli occhi a mandorla 😕 ), tutto questo per permette alla Fiat di produrre un maggior numero di vetture nel più breve tempo possible e con un abbattimento notevole dei costi fissi (dato dal forte taglio della forza lavoro), in modo tale da sfruttare sempre di più il periodo di cassa integrazione.

Con questo non voglio certamente sputare nel piatto dove mangio, anzi credo che il lavoro che sta svolgendo il dott. Marchionne è assolutamente necessario e spero che questa sia solo una fase di transizione in attesa dei famigerati 20 miliardi di investimento che spero ardentemente dovrebbero servire a migliorare l’attuale processo produttivo in modo tale da normalizzare di nuovo il carico di lavoro.
Non sono assolutamente contrario a che si faccia qualche passo in dietro a livello sindacale, sono solo preoccupato che si stia passando da un’eccesso all’altro.

paolo41
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 21:06

toromos@finanza,

I tuoi commenti sono più che corretti e, purtroppo, dipingono la realtà attuale che è stata condizionata dalla assoluta miopia di tutte le parti coinvolte, dagli industriali ai sindacati e ai politici. Il discorso sarebbe lungo ma , ritengo, anche fine a se stesso, perchè non si vede nessuno, nel panorama italiano, che abbia il carisma e la volontà di ribaltare la situazione (sempre che sia ancora possibile). La mia generazione ha vissuto un alternarsi di momenti splendidi e ricchi di soddisfazioni dell’economia italiana e altri meno splendidi, in cui comunque c’era sempre una volontà di reagire. Oggi, con rammarico, non riesco a essere positivo su una possibile ripresa, ma faccio l’augurio che sto sbagliando e che voi, più giovani, siate in grado di dimostrarlo.

paolo41
Scritto il 22 Ottobre 2010 at 21:08

Dream, osservazione di servizio: erano molto più efficaci i commenti sulla parte destra del blog anzichè in fondo… naturalmente a mio avviso.

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