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La CINA mette il turbo ma con il condizionale

Scritto il alle 08:24 da Danilo DT

Ne ho parlato ultimamente e stiamo ricevendo le conferme che ci aspettavamo.
Negli ultimi giorni, il panorama economico cinese ha subìto una scossa significativa, con le autorità di Pechino che hanno messo in campo una serie di misure di stimolo senza precedenti.

(…) La Banca centrale cinese ha annunciato un corposo stimolo monetario a sostegno dell’economia e del settore immobiliare nel tentativo di contrastare le pressioni deflazionistiche e di alimentare la crescita che rischia quest’anno di non centrare l’obiettivo di circa il 5%. Nello specifico, nel prossimo futuro la Banca centrale ridurrà il quantitativo di denaro che le banche devono detenere a riserva – il Rrr – di 50 punti base con la possibilità di varare un ulteriore taglio. L’istituto taglierà anche il tasso repo a sette giorni, il nuovo benchmark, di 0,2 punti percentuali a 1,5%, anche se non è stato specificato quando la decisione entrerà in vigore. Infine, tra le misure a sostegno del mercato immobiliare, un taglio di 50 punti base dei tassi di interesse per i mutui in essere e una riduzione del requisito minimo di acconto al 15% su tutti i tipi di abitazione. (…) [CLASS]

Queste azioni, che vanno dalla riduzione dei requisiti di riserva bancaria al taglio dei tassi sui mutui, fino all’iniezione di almeno 500 miliardi di yuan per sostenere il mercato azionario, segnalano un cambio di rotta nella politica economica del paese. La borsa intanto stanotte ha festeggiato. Eccovi il CSI 300.

La mossa più eclatante è stata l’annuncio di un sostegno diretto all’acquisto di titoli azionari, una misura che ricorda da vicino un quantitative easing d’emergenza. Questa decisione ha immediatamente catalizzato l’attenzione degli investitori globali, provocando un rally nelle borse cinesi. Tuttavia, come spesso accade nei mercati finanziari, l’euforia iniziale potrebbe nascondere rischi sottostanti più profondi.

Il contesto in cui si inseriscono queste misure è complesso. L’economia cinese sta affrontando sfide strutturali significative, tra cui un mercato immobiliare in crisi che ha eroso la ricchezza delle famiglie, un rallentamento della crescita economica e una domanda interna debole. Le autorità cinesi mirano chiaramente a raggiungere l’obiettivo di crescita del 5% per il 2024, ma la strada appare in salita.

La CINA vuole ripartire ma il mondo fatica

Parallelamente, non si può ignorare il contesto globale. Le preoccupazioni per una possibile recessione in diverse economie avanzate e le tensioni geopolitiche persistenti aggiungono ulteriore pressione sul già fragile equilibrio economico mondiale. In questo scenario, le mosse della Cina potrebbero essere interpretate come un segnale di allarme più ampio sullo stato dell’economia globale.

Ma allo stesso tempo, secondo me, si potrebbe interpretare il tutto come una strategia per utilizzare il “turbo” della politica monetaria per andare a recuperare non solo competitività e forza economica, ma anche quote di quel mercato che inizia a sentire segni di debolezza.

È interessante notare come queste azioni ricordino per certi versi le misure adottate durante la crisi finanziaria del 2008. Ciò solleva interrogativi sulla possibilità che stiamo assistendo a un nuovo “incidente controllato sistemico”, come lo definiscono alcuni analisti. La domanda che molti si pongono è se queste misure saranno sufficienti a stabilizzare l’economia cinese e, per estensione, quella globale, o se invece stiamo solo posticipando un inevitabile aggiustamento più doloroso.

In conclusione, mentre le misure di stimolo cinesi offrono un sollievo immediato ai mercati, è fondamentale mantenere una prospettiva critica e di lungo termine. La poca trasparenza di Pechino di certo non aiuta per capire le strategie economiche cinesi. Ma state pur certi che si sfrutteranno tutte le strade per riprendere forza a scapito delle economie occidentali che continuano a vivere nella speranza che sia concreta la strada del “soft landing”, anche perchè il gap tra il CSI 300 e lo SP500 è quantomeno imbarazzante.

Danilo DT

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1 commento Commenta
pistarr
Scritto il 24 Settembre 2024 at 11:20

Ma come, la Cina mette in campo una serie di misure di stimolo senza precedenti e tu ti premuri di scrivere : ” le mosse della Cina potrebbero essere interpretate come un segnale di allarme più ampio sullo stato dell’economia globale. ….. La domanda che molti si pongono è se queste misure saranno sufficienti a stabilizzare l’economia cinese e, per estensione, quella globale, o se invece stiamo solo posticipando un inevitabile aggiustamento più doloroso. ” ???

Premesso che personalmente ritengo la possibilità di cadere in recessione globale abbastanza remota mi chiedo.. e TI CHIEDO: (ma tanto non ti degnerai di rispondere):

visto che hai ottenuto : ” le conferme che ci aspettavamo ” e cioè che a fronte di un panorama economico cinese in veloce e persistente deterioramento c’era da aspettarsi ” serie di misure di stimolo senza precedenti. ” ,,,

operativamente ti sei chiesto quale settore avrebbe potuto beneficiare di queste misure eccezionali di stimolo ?? un settore che da settimane viene martoriato continuamente da continui Downgrading ? Un settore che attualmente esprime ( almeno fino ieri , ante misure di stimolo) rapporti di borsa che confrontati con le medie storiche sembrano proprio convenienti ?????
Forse qualche lettore sarebbe stato interessato a sapere quale… e magari conoscere 2 o 3 titoli su cui effettuare una scommessa oculata… ma nisba…

Continua la tendenza al ragionamento alato del TOP DOWN (peraltro sempre con approccio pessimistico)…. e vade retro BOTTOM UP

Qualche settimana fa avevo sollevato la questione approccio top-down / bottom-up ma pare che nessuno sia interessato e ovviamente tu non ti sei neppure degnato di rispondere

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