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HIGH BETA: e la borsa mette il turbo! Ma i tori sono meno convinti.

Scritto il alle 09:09 da Danilo DT

Non mi voglio ripetere anche perché quanto scritto nei post precedenti è a disposizione di tutti. E quindi, onde evitare noiosi discorsi che tanto, lo sapete, sono sempre quelli (il mio punto di vista spero sia chiaro), andiamo al nocciolo della questione.
Fase di mercato dove le banche centrali, tutte d’accordo, continuano ad alimentare il mercato con liquidità, speranze, fiducia e aspettative.
E malgrado una macroeconomia altalenante, le borse tornano a salire. Ma in modo anche importante. MA soprattutto sono i titoli ad alto BETA a dominare.

Ma cosa è il BETA?

In finanza, il beta (β) è il coefficiente che misura il comportamento di un titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo storicamente assume rispetto alle variazioni del mercato. Matematicamente, esso è il rapporto tra la covarianza tra i rendimenti dell’asset i-esimo e i rendimenti del portafoglio di mercato e la varianza dei rendimenti di mercato (δm). Esso può essere anche definito come (σi * ρim)/σmdove σi è lo scarto quadratico medio dei rendimenti dell’asset i-esimo, ρim è il coefficiente di correlazione tra i rendimenti dell’asset i-esimo e quelli del mercato ed infine σm è lo scarto quadratico medio dei rendimenti del portafoglio di mercato. [Source

Quindi il beta è un “plus” che possiede un titolo rispetto al mercato. Se un titolo ha un beta elevato, significa che è più sensibile al mercato e ne enfatizza maggiormente i movimenti. Morale, in questo momento di mercato, un po’ mi sorprende che sono proprio i titoli a BETA elevato a dominare il mercato. Quindi, quasi sfrontatamente, sono proprio i titoli che più degli altri ci hanno abituato a sovraperformare. Questo è un grafico che mette a confronto i titoli High Beta quotati a New York rispetto al benchmark SP500.

E di per se ci può stare visto il sentiment che si sta generando. Guardate qui sotto. I Bearish sono al 19.4%, ai minimi da novembre 2018. I Bullish sono a 53,4%. Quindi a sorprendere è proprio l’assenza di ribassisti. Ma notate la tendenza al ribasso dei tori. Che dite? Forse qualcosa si inizia a percepire. Piano ragazzi, al momento sono supposizioni non suffragate dai fatti. Ma sono indizi importanti.

Market Sentiment: Investors Intelligence sentiment survey

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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3 commenti Commenta
r.o.i.
Scritto il 4 Aprile 2019 at 13:44

Salve DT, complimenti per l’articolo che pone in evidenza un aspetto tecnico di estremo interesse del mercato.-
Solo una piccola precisazione per coloro che non hanno una propensione matematica della relazione titoli-mercato..: il Berta (variante di Treynor dell’indice di Sharpe) acquisterebbe maggiore interesse se raffrontato appunto anche all’indice di Sharpe (deviazione standard semplice di un titolo rispetto a sé stesso) da cui deriva.-
Ti sasrei grato se riuscissi a scovare q

r.o.i.
Scritto il 4 Aprile 2019 at 13:49

…qualche sito (visto che hai più tempo di me) dove vengano messi in relazione tra loro entrambi gli indici almeno dei titoli maggiori dello S&P500 o DJ od anche del Mib30.-
Ti ringrazio in anticipo.-
r.o.i.

r.o.i.
Scritto il 4 Aprile 2019 at 13:51

…piccola correzione… “il Berta” = Beta.-

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