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ITALIAN DECAD(A)NCE: la danza verso il BARATRO
Possiamo raccontarci tutte le storie che vogliamo.
Che tanto l’Italia non cresce per la Mafia, la politica corrotta, l’incompetenza della classe dirigente, l’immobilismo della macchina amministrativa.
Che noi restiamo sempre al palo perché la Germania ci succhia il sangue, perché l’Euro ci ha portato alla rovina, per colpa delle Banche, di Monti, dell’economia sommersa, dell’immigrazione clandestina, del malocchio, occhio prezzemolo e finocchio.
Tanto siamo bravissimi a trovare giustificazioni e scuse, ma siamo un po’ meno bravi a fare autocritica.
Peccato che poi l’evidenza diventa difficile da contestare.
Ho dovuto smanettare un po’ ma alla fine sono riuscito a creare un grafico dove ho messo il PIL pro capite di alcuni dei più importanti paesi dell’Eurozona. Tanto per rendersi conto dei disequilibri ma anche delle nostre colpe.
Il risultato lo vedete voi stessi qui sopra.
Italia, anno domini 2020.
Se prendiamo come riferimento il PIL pro capite del 2000 scopriamo che OGGI ci siamo impoveriti. Se nel 2000 il PIL pro capite era 100, ora è solo più 97,5, senza dimenticare che ancora non si sconta la grande crisi Covid-19 che provvederà ad abbattere tutti i vari PIL pro capite del globo.
Intanto noi già sappiamo che in questi 20 anni siamo andati sott’acqua. Nessuno in Europa come noi, nemmeno la Grecia. E’ il grafico della decadenza italiana, dell’estrema emergenza che viviamo da anni e forse della drammatica irrecuperabilità della situazione.
STAY TUNED!
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Ciao Danilo
Concordo che le colpe non siano quelle elencate all’inizio; allora mi piacerebbe capire quali sono a tuo avviso le ragioni per cui il PIL pro capite italiano è sceso in questi anni.
Grazie mille e complimenti per i tuoi commenti
Pietro
I motivi sono tantissimi. Innanzitutto una profonda inefficienza del sistema, in seguito una cattivissima gestione del deficit. E poi, un’incapacità nella gestione della spesa pubblica, una cattiva e lentissima amministrazione statale che FRENA le crescita anzichè incentivarla.
Lasciamo da parte il problema ormai cronico del Mezzogiorno perchè sennò si entra in un vespaio senza possibilità di uscita. E poi una classe politica ridicola. RIDICOLA.
Più tanti altri motivi che sicuramente ho dimenticato e che meritano di essere citati
Quello che più mi fa arrabbiare è il fatto che nel corso degli ultimi 30 anni abbiamo buttato alle ortiche tante possibilità per rimetterci quantomeno in carreggiata limitando i danni. Mentre chi più, chi meno, ha cercato di fare la sua parte, l’Italia cosa ha fatto? Si, ha fatto tanto CASINO peggiorando i suoi conti, la ricchezza degli italiani e, come dice la Thunberg, rubandoci il futuro. Snocciola i miei ultimi post e credo ce ne sia già a sufficienza
Caro Danilo non sono d’accordo, la frase “siamo un po’ meno bravi a fare autocritica” noi facciamo troppa autocritica fino a sfociare nell’auto razzismo, il fatto di sentirci inadeguati come italiani è il nostro principale problema, questo non vuol dire ignorare i problemi vuol dire semplicemente accettare la propria condizione cercare delle soluzioni e non aspettare il salvatore esterno che viene a salvarci perché è più bravo, buono e generoso, nella realtà sappiamo tutti non esistere inutile sognare.
Per motivi lavorativi/famigliari sono sempre vissuto fra l’Italia e la Svizzera e ti posso assicurare che ho visto cose sbagliate sia di qua che di la, quello che è diverso e l’approccio in svizzera nessuno si piange addosso o aspetta il salvatore esterno ma son ben consapevoli che aiuti esterni non sono mai disinteressati, forse perché hanno fondato la loro fortuna sulle disgrazie altrui.
Io non ho figli ma sentendo i miei amici che ne hanno, la maggior parte critica il nostro paese e spera che i figli formati nelle migliori scuole vadano a vivere all’estero e tutte le volte mi chiedo come fa ad andare bene l’Italia se la parte produttiva del paese non ha fiducia nel proprio lavoro, non cerca di cambiare la situazione e progetta la fuga dei propri discendenti, questo e il classico esempio di aspettative auto realizzate.
Molto probabilmente falliremmo comunque ma se neanche ci provi hai già perso.
Nell’autunno vedremo cosa farà il covid19, che adesso viene relegato in un angolino, le sfide iniziano il 16 agosto con lo sblocco dei licenziamenti e continuano il 16 settembre con il pagamento delle tasse differite.
Saluti a tutti.