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Count down for the italian blow up: il 2011 è stato solo un assaggio

Scritto il alle 12:11 da gremlin

Chiudo l’anno con una visione catastrofica per il medio periodo italico.
Chi ha piccoli risparmi investiti non deve preoccuparsi più di tanto perchè ha la certezza che con quelli non ci può vivere per cui è costretto a procurarsi e concentrarsi solo sulla rendita da lavoro.
Chi invece ha capitali cospicui che generano rendite finanziarie importanti deve porre maggiore attenzione all’asset allocation,  alle modalità di gestione e alla localizzazione geografica dei suoi conti perchè fra i tanti rischi a cui si è esposti ora se ne aggiunge un altro, quello della ciprotizzazione. L’unione bancaria europea serve anche a rafforzare il sistema di socializzazione perdite dei prossimi default governativi e societari già sperimentato a CIpro e che si aggiugne all’introduzione delle CAC (leggi QUI  e  QUI) .
Il possessore di piccoli risparmi non me ne voglia se dico che la difesa di un piccolo risparmio richiede meno attenzioni di un grosso capitale ma siccome non vado d’accordo con l’ipocrisia sono costretto a ricordare che i soldi (se gestiti opportunamente) fanno soldi. Se i soldi da investimento sono pochi non potrò diversificare e nemmeno sentirò l’esigenza di aprire un conto offshore. E se sono pochi nella migliore delle ipotesi questi genereranno altri pochi soldi. Che ci faccio col 4% lordo annuale se ho 20mila euro di BTP che scadono fra 10 anni? ci faccio 55 euri netti al mese. Tanto vale avere il cash sotto il materasso che è più sicuro.
Come? hai detto che 55 euri sono meglio di niente e che i BTP sono più sicuri del materasso perchè casa tua è infestata da ladri e da incendiari?  vabbè, ne prendo atto e ti auguro di averci visto giusto. Adesso ti dico come la penso io…

***

Tutti i governi degli ultimi 25 anni si sono comportati come orde barbariche depredatrici della cosa pubblica, con un netto salto di qualità (nel senso di immoralità e illegalità) e quantità (nel senso di risorse pubbliche rubate pro domo loro) rispetto ai governi precedenti.
Adesso grazie a loro abbiamo abbiamo una perdita di potere d’acquisto pro capite mai vista (leggi ad esempio QUI e QUI; inutile cercare su ISTAT un grafico, la presa per i fondelli inizia anche da qui). Abbiamo un tasso elevatissimo e crescente di fallimenti e delocalizzazioni di manifatture e servizi. Abbiamo anche disoccupazione, criminalità organizzata e corruzione istituzionale da terzo mondo. Abbiamo il terzo debito pubblico mondiale che cresce a fronte di un PIL calante. Le recenti e cosiddette “riforme” pensionistiche hanno creato esodati, posticipo a 67 anni e complementare gestita con irresponsabilità e totale conflitto di interesse. Abbiamo una pressione fiscale da Stato feudale.

E siamo solo all’inizio. L’Italia non ha futuro, non può più crescere perchè tutta la crescita ottenuta dal dopoguerra ad oggi si è basata su modelli di sviluppo che si stanno sgretolando, non più riproponibili, che non verranno sostituiti da altri perchè dopo il saccheggio sarà di fatto la Germania a decidere per noi, l’Italia è in agonia avanzata.
Non sarà comunque nè domani nè il prossimo anno che avverrà l’esplosione da collasso sociale e poi implosione. Come una supernova che si evolve a buco nero. Le leggi della fisica governano anche il cammino di una specie biologica, convenzionalmente chiamata Homo sapiens. Come si dice in questi casi, non è questione di “se” ma di “quando”: il collasso è una certezza.
Ma il collasso non può essere immediato perchè c’è ancora tanto risparmio e ricchezza in Italia, costruiti col lavoro, col doppio lavoro, con le pensioni baby, con le false invalidità, coi vitalizi senza contribuzione, con l’evasione, con la corruzione, col peculato, con le concessioni governative, con l’immobiliare selvaggio, con la criminalità, con le leggi ad hoc pro-lobby e ad personam, col finanziamento pubblico ai partiti e ad altri soggetti. Sicuramente ho dimenticato qualcosa, ad esempio gli stipendi di funzionari e dirigenti di apparati istituzionali. Ma i ceti da sempre poveri continueranno a restare poveri. E gli strati sociali medio-bassi diventeranno nuovi poveri senza speranza per sè e anche per la propria discendenza.
La perdita di potere d’acquisto di una netta maggioranza della popolazione accompaganta da un aumento costante del debito pubblico, della disoccupazione e della pressione fiscale non è recessione, è DEPRESSIONE.
La depressione degli USA e della Germania di quasi un secolo fa è stata superata al prezzo di distruzioni di cose e di vite. Oggi il sistema è più raffinato, sembra che non abbia più bisogno di ricorrere a guerre planetarie. Si prova con la globalizzazione e con le banche centrali, ma l’effetto è comunque devastante. E l’Italia non può certo dichiarare guerra all’Albania o all’Abissinia per “distrarre” il popolo. Ora si utilizzano le televisioni.
Ricordo che dovremmo essere una repubblica fondata sul lavoro. Ma se l’offerta di lavoro, in continuo calo, ora è in grado di accontentare la domanda solo di un terzo di italiani che lo cercano, come si può pensare che “gli italiani ce la faranno ancora una volta”? Gli italiani per grazia ricevuta non potranno fare nulla; mentre per uscire dall’agonia che si consuma in un pantano di interessi lobbistici inimagginabili per qualità e quantità c’è purtroppo bisogno di una rottura epocale col sistema attuale ma che al momento ha contorni assolutamente indefiniti. L’acqua nella pentola comincia a scaldarsi ma il coperchio resta saldamente appoggiato sopra, ancora nessuna fuga di vapore e in avanti.

L’Italia non ha nemmeno più sovranità nazionale. Non può battere moneta propria e deve soccombere alle imposizioni dell’Unione Europea e del FMI  firmando qualsiasi cosa venga imposta ai nostri governanti altrimenti lo spread torna su (a questo punto mi scappa una riflessione profonda: che lo spread vada in profondità nel lato B a chi ce lo sbandiera tutti i giorni) . Si firmano trattati incomprensibili per il 99,9% degli italiani, come l’incostituzionalissimo trattato di Lisbona e la forca del fiscal compact (notare il marketing delle parole, “fiscal compact” è bello e facile da pronunciare, non crea ansia e nemmeno si capisce una cicca di quello che rappresenta per il futuro nostro). Ma come si fa ad uscire dall’euro senza un governo fortemente orientato in questa direzione e senza una banca centrale pronta a comprarsi gran parte del debito di nuova emissione e soprattutto in grado di garantire la solvibilità del debito in circolazione?  

Se ci fosse (o ci fosse stato) un vero garante della Costituzione e del benessere del PAESE INTERO non saremmo in agonia. La spartizione di interessi fra Stato e mafie è cosa arcinotata e documentata. E questo è stato e continua ad essere uno dei principali modelli di sviluppo italiani. Le mafie sono il principale ammortizzatore sociale del Sud e procacciatori di voti della politica. E come se non bastasse tutto l’establishment politico risponde solo a se stesso (barbari impuniti) e alle imposizioni extra-nazionali (vassallaggio istituzionale). Il benessere del popolo i governanti non riescono nemmeno a concepirlo essendo da sempre in frenesia depredatrice per sè e per quelli delle loro cerchie concentriche di un nuovo inferno post-dantesco.

Blow up è ingigantimento dei problemi sociali e scoppio disordinato delle tensioni che porteranno a nuove forme di gestione del potere. Non penso all’autoritarismo classico ma ad una democrazia sempre più finta, già ora svilita dai referendum ignorati e dai parlamentari non eletti. Affossata da un continuo scontro istituzionale fra magistratura ed esecutivo. Indebolita dalla progressiva scomparsa del potere legislativo.

Qualunque governo italico nell’immediato dovrà aumentare la pressione fiscale (alla faccia delle balle autorevoli e seriose di Enrico Letta) e tagliare i servizi sociali per stare nella UE senza impiccarsi con l’OMT. Chiedere al governo in carica di tagliare i propri stipendi, bonus, benefit e vitalizi è giusto ma è come chiedere a ciascun politico di autocastrarsi, e il risultato è scontato: sarai preso per i fondelli in continuazione. Anche chiedere una vera spending review allargata (notare anche qui il marketing delle parole) è giusto ma il risultato è identico perchè non si possono toccare gli interessi delle cerchie.
Si potrebbe però diminuire la spesa per interessi non pagando più le cedole dei BTP per anni e prolungando le scadenze di tutto il debito. Questa sarà la via maestra per incenerire negli anni tutti i rifiuti tossici lasciati dai governi e ripartire con una classe politica rinnovata, nel senso di più “europeista”, ovvero asservita ai poteri e voleri extra-nazionali e con un modello di sviluppo che porterà ad un progressivo sottosviluppo di molteplici fasce sociali. Non ultimo il conflitto razziale con l’immigrazione dilagante sarà ulteriore propulsore di blow up (anche qui il marketing delle parole, anch’io ne sono contaminato!).

Quindi finchè lo stress test bancario della BCE non sarà concluso e la cosiddetta unione bancaria realizzata (sempre marketing delle parole, che evoca solidità e sicurezza, quindi tranquillità), niente default.

Ma quando i mass media inizieranno a lodare l’avvenuto miracolo dell’unione bancaria allora capirai che è venuto il momento di liberarsi di tutti i titoli di Stato. Se invece resterai coinvolto nel crack finanziario italico (ripeto: non nel 2014) avrai però la soddisfazione di sentirti dire dal governo: “Adesso possiamo finalmente abbassare le tasse!
Con una mano ti concede e con l’altra ti frega. Toglie l’IMU e mette la IUC poi aggiunge la TASE, e ci prova con la TARI e con la TRISE. E tu non capisci più se è una nuova versione delle tre tavolette o se sei finito dentro ad un incubo kafkiano. Tu che sei una persona normale e intelligente non riesci a capacitarti che oltre ad impoverirci pretendano anche di convincerci che lo fanno per il nostro bene e per equità sociale. Questi se li lasci fare ti portano alla disperazione e magari anche a rimpiangere le brigate rosse (vade retro, pensiero peccaminoso!).

Caro piccolo risparmiatore, ecco perchè preferisco avere euri sotto al materasso piuttosto che BTP.  In realtà ci sono anche sistemi migliori del materasso ma ne ho già parlato (e ne parlerò ancora).

Riassumendo: la UE continua a trafficare sotto il cappello dell’unione bancaria e delle CAC per socializzare le perdite di un sistema bancario europeo ancora esageratamente a leva e con buchi di bilancio mai contabilizzati e per socializzare le perdite di un sempre possibile default italiano/spagnolo/portoghese. La miscela esplosiva a scoppio controllato è preparata. E ricordare anche che il  blow up italico è una bomba ad orologeria per tutti i mercati finanziari. Nel 2011 i mercati si sono accorti della bancarotta italica incombente e hanno prezzato il rischio con un crollo delle borse durato mesi. La dèbacle del FTSMIB dura invece da quattordici anni e il ritorno stabile sopra 20mila ci sembra ancora un obiettivo ambizioso.

***

Tornando agli investimenti personali mi spiace per l’ipocrisia imperante, ma l’unico modo per evitare il depauperamento e furto istituzionale dei propri averi in vista del blow up italico è liberarsene portandoli in Paesi esteri adatti.
La Svizzera è un evergreen alla portata di tutti. Malta è buona ma potrebbe fare la fine di Cipro. Chi non ha padronanza di lingue ostiche come il nord tirolese o lo slang del Delaware deve puntare alle aree franco-ispaniche. Per i privati che non possono realizzare triangolazioni societarie perchè hanno solo i risparmi di una vita senza essere imprenditori evoluti, devono portare denaro, possibilmente a mano, prima in un Paese raggiungibile facilmente (spallonaggio in proprio) e poi da lì fare bonifici verso altre destinazioni. Questo è un modo naif di esportare denaro ma efficace e alla portata di tutti anche se con sacrificio e dispendio di risorse mentali. E a rispettare il limite dei 9999 euro per spallonata pro-capite per singolo viaggio ci si muove nella totale legalità. Se dichiarare poi a cose fatte l’esportazione del capitale è ancora oggetto di attenti pensamenti. Un’alternativa accettabile, meno complicata ma purtroppo appariscente, è il trasferimento via bonifico su un broker internazionale super top (il broker con pedigree immacolato e super certificato è una delle alternative valide alla giacenza in un conto bancario e l’investimento può essere poi gestito online in proprio senza la camurria di intermediari che pretendono di usare i vostri soldi come pare a loro). Una volta arrivati nel broker si scopre un nuovo mondo per l’investimento passivo e attivo. Ovviamente lo si scopre se si vuole scoprirlo, per cui occorre avere buonsenso e conoscenze tecniche minime per non avventurarsi verso l’ignoto.

Altro che auguri di buon anno, qui c’è da riprogrammare la propria vita e quella dei figli. Il 2014 e parte del 2015 sarà forse l’ultimo periodo di relativa normalità prima della tempesta imperfetta. Il mio augurio può essere solo questo: fermiamo l’italian blow up.
Ma come? in democrazia e in legalità c’è solo uno strumento utilizzabile: il voto “pulito” (non quello di scambio). Ci sarebbero anche i referendum di iniziativa popolare. Comunque cominciamo a non votare più i partiti e movimenti che hanno rubato a vario titolo, che hanno privilegiato lobby e cerchie, che hanno esponenti condannati o con procedimenti penali in corso, che non rispettano la volontà popolare espressa coi referendum. E vediamo a maggio cosa resta.

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Milano, sabato 22 febbraio, corso d’aula: “Come mantenere i guadagni con mercato sfavorevole

 

33 commenti Commenta
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 12:27

BOOOOOOOOOOOM!

gremlin
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 12:34

Danilo DT,

:mrgreen:

idleproc
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 12:36

Il dramma è che quello di Gremlin non è un sfogo.
E’ un’analisi e una sintesi che viene da lontano e da competenze reali che come per DT, sono figlie dell’onestà intellettuale che, al di là delle differnze di opinione tra gli interlocutori, sono il fondamento di questo blog.
Un sincero augurio di una buona fine anno a tutti.

Scritto il 30 Dicembre 2013 at 12:45

idleproc@finanza,

grazie 😀

gremlin
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 13:27

idleproc@finanza,

😀

zanella51
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 13:37

che dire
analisi perfetta in tutto e per tutto
e se in un film si diceva”non ci resta che piangere” quì c’è almeno una via di uscita
bravo Gremlin : 😕

bergasim
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 14:05

Quindi questo è un post solo per chi ha la moneta gli altri cosa fanno giocano a Monopoli?

Perché non crei un movimento alle prossime elezioni?

gremlin
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 14:10

zanella51@finanza,

😀

remorez
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 14:41

scrivi di meno ed in modo meno concitato, per non dire urlato, e forse ti prendero’ sul serio, magari se dai qualche alternativa allo spallonaggio( io ho appena comprato casa in un residence sul lago di garda per affittarla,a settimane, nella previsione e speranza che frotte di tedeschi mi consentano di continuare la bella vita nel caso che salti il banco come tu speri ; detto tra di noi le tue previsioni assomigliano molto a quelle di chi ha molti debiti, e spera di ripagarli con moneta farlocca, la stessa che Salvini vorrebbe reintrodurre)

gremlin
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 15:56

remorez@finanza,

io spero solo che chi ci ha portato alla rovina paghi e se ne vada per sempre e che l’Italia degli onesti e dei lavoratori diventi la specie dominante

mentre non posso proprio sperare che tu capisca quello che ho scritto viste le conclusioni a cui sei arrivato, ma non per colpa tua, per carità, colpa mia che urlo troppo…

bergasim
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 16:04

gremlin,

Grazie per la rispotaaaaaaaaaaaaaaaaa
🙄

gremlin
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 16:29

bergasim,

nessun movimento

bergasim
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 16:39

gremlin,

Io ho già trovato il logo

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Gremlin_Graphics_logo_180px.png

noise
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 19:13

Mi potreste suggerire un broker adatto allo scopo?

gremlin
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 19:16

noise@finanza,

mandami una mail

andrea4891
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 19:28

purtroppo ogni tanto bisogna smettere d’illudersi e guardare in faccia la realtà

e ci si accorge che tu sei stato ancora troppo ottimista

specie quando hai scritto “”” Altro che auguri di buon anno, qui c’è da riprogrammare la propria vita e quella dei figli “””

ma cosa vogliamo riprogrammare ?!!!? qui la sola soluzione – UNA RIVOLUZIONE VERA che non siamo nemmeno in grado di tentare, e nemmeno pensare – porterebbe a peggiorare il problema

possiamo però continuare a prenderci in giro, pensando di riprogrammare il futuro grazie ai giovani Letta, Renzi, Alfano, Monti ……. sotto la supervisione del Saggio Napolitano, sicuramente il peggior Presidente dalla fondazione della Repubblica

noise
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 20:07

gremlin,

Scusami sono semi-nuovo sul forum, dove la trovo la tua mail?

gremlin
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 20:09

gremlin53820@hotmail.it

paolo41
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 20:45

perfetto…. centrato in tutto…. ottima guida per pensare a cosa fare nel prossimo anno e che Dio ce la mandi buona e senza vento.
Ancora Buon Anno!!!!

lampo
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 22:54

Gremlin anche se lo scenario che hai descritto è “plausibile”, secondo me, nel peggiore dei casi, lo realizzeranno MOLTO MOLTO lentamente. Il motivo principale è la nostra posizione geografica all’interno del mediterraneo rispetto al continente africano (che alla fine è il vero motivo anche per cui vogliono la Turchia in Europa… oltre a certi Paesi baltici, anche se in questo caso c’entra la Russia).

Certo che avverrà tale depauperamento (anzi già sta avvenendo da diversi anni… grazie ad uno scontro generazionale creato ad hoc per attingere ai risparmi della generazione più vecchia tra le due… in soccorso di quella più giovane). Pochi se ne sono accorti (almeno di quelli rimasti in questo Paese e che raramente hanno soggiornato a lungo all’estero, specie dove le proprie competenze e spirito di iniziativa… costituiscono un biglietto da visita benvoluto), anche perché la capacità di ragionamento è rimasta a sempre meno persone, soprattutto nelle nuove generazioni (lo vedo in prima persona nella scuola pubblica, sigh!).

Noi (ma non solo noi) saremo sempre più terreno di conquista… ovvero sarà il modo con cui utilizzeranno i soldi rimasti nelle casse delle multinazionali che citava DT nell’altro post (chiediti come mai i libici sono entrati in maggioranza in una nota società tecnologica italiana come la Retelit, giusto per citare un esempio)

Recentemente mi è capitato un grafico tra le mani che (anche se riguarda un altro Paese… simile al nostro) sintetizza il perché tale scenario si realizzerà lentamente… e soprattutto perché difficilmente c’è scampo (a meno di una nuova rivoluzione economica-industriale-tecnologica-politica-umanistica… non visibile all’orizzonte, soprattutto a causa degli effetti collaterali causati dall’eccessiva esposizione agli attuali mass-media):

Forse nella storia economica non è mai successo di trovarsi di fronte ad un destino così evidente e segnato, almeno per gran parte dei Paesi “sviluppati”.
La capacità di adattamento e sopportazione umana, l’hanno già testata in alcuni Paesi europei (Grecia e Cipro per chi non l’avesse compreso).

Il credito facile che ha creato il benessere del precedente decennio… difficilmente lo rivedremo (anche perché conosciamo poi gli effetti).

Noi, in particolare, siamo già destinati ad una lenta agonia, anche a causa del mercato immobiliare (il cui numero di transazioni è al minimo storico)… a cui stanno attingendo in questi ultimi anni (guardacaso), peggiorando la situazione.
Fra poco ci sarà anche la riforma del catasto che sarà il colpo di grazia (mi chiedo ogni tanto perché facciano la pubblicità per gli incentivi alle ristrutturazioni… quando per le polizze vita sappiamo come si è sempre più ridotto il beneficio [vent’anni fa mi ricordo bene quanto era il beneficio ricavabile in sede di dichiarazione… poi sempre più ridotto al lumicino].
I liquidatori stanno facendo bene il compitino loro assegnato…

Infine per quanto riguarda la situazione italiana vorrei citare parola per parola una recente intervista fatta ad un noto ed importante scrittore italiano (lascio giudicare a voi quanto sia appropriata)

Alla domanda di cosa ne pensasse della situazione politica del paese ha risposto:

“Viviamo in un paese strano, affetto dalla sindrome del motorino”.

Alla richiesta di spiegazioni, risponde:

“La caratteristica del motorino è l’anarchia. Puoi passare con il rosso, andare contromano, parcheggiare sui marciapiedi.
Chiunque proponga di vietare qualcuna di queste cose, è un nemico da mettere in un angolo.
Governare l’Italia non è impossibile, è inutile”

Mi è rimasta molto impressa…

Comunque sia c’è sempre una speranza: anche nei periodi più bui della storia… il pensiero umano ha sempre portato innovazione e nuova linfa… dobbiamo soltanto attendere il momento giusto… e nel frattempo, adattarci, imparando soprattutto ad accontentarci e a offrire la propria solidarietà a chi è meno fortunato: il modo migliore per essere felici.

perplessa
Scritto il 30 Dicembre 2013 at 23:25

anch’io mi porto appresso le angoscie descritte dall’articolo, e a volte ho pensato di essere paranoica. “Adesso possiamo finalmente abbassare le tasse!”negli ultimi 10 anni le tasse sono state abbassate, (più indietro non posso andare con dati certi perchè ho buttato le istruzioni delle dichiarazioni dei redditi, ma ritengo anche rispetto agli anni addietro, se la memoria non m’inganna)ma ai redditi più elevati, mentre le tasse sui redditi medio bassi sono state aumentate, alla faccia della progressività sancita dalla costituzione. la cosa grave è ce la gente pare non se ne accorga. la tendenza è quella di depauperare i redditi medio bassi, oltre che con le tasse, con la distruzione del welfare, come citato dall’articolo. meno welfare – capacità di spesa + impoverimento. non vedo un’evoluzione diversa. la legge di stabilitò conferma questa direzione, per esempio con l’aumento dell’imposta di “bollo” sui deposito titoli. tra virgolette perchè chiamarla imposta di bollo è una vera e propria truffa fiscale, dal momento che l’imposta di bollo ha altre finalità in base al testo unico delle imposte. Monti aveva avuto la faccia tosta di dirlo, la patrimoniale c’è, ma non si chiama così.solo che è una patrimoniale dei poveri, commento io.a volte mi sono chiesta se veramente ci sia un posto in cui rifugiarsi, visto che la manus longa della finanza e della globalizzazione può arrivare ovunque. come nel 2011 si sono accaniti sull’Italia, un domani si possono accanire su qualsiasi altro paese del pianeta.o no?o il Delaware, tanto per dirne uno, sarà esentato perchè ci mettono i soldi loro?

atomictonto
Scritto il 31 Dicembre 2013 at 10:16

Ti sei dimenticato di aggiungere il logo M5S in fondo all’articolo.

bismark2005
Scritto il 31 Dicembre 2013 at 10:20

Si certo come no!!! Sono almeno 3 anni che ci dicono che “in autunno verrà la catastrofe”. Poi arriva Gremlin e ci dice che il 2014 andrà liscia, così come buona parte del 2015.

Tra i commenti Lampo conferma, ma dice che il declino avverrà molto più lentamente.

Girovagando sul web poi si trovano le previsioni più strane..

Adesso la faccio io una profezia. Tra qualche miliardo di anni, la produzione andrà a zero e la terra sarà distrutta dal sole.

gremlin
Scritto il 31 Dicembre 2013 at 12:16

atomictonto@finanza,

bismark2005@finanza,

😀
finchè c’è libertà di opinione e di contropinione c’è speranza

Bismark, hai provato a chiedere ai nuovi disoccupati da fallimento/delocalizzazione, esodati sottoccupati, cassintegrati, eccetera anche le loro profezie a 10 anni per sè e per i figli? hai idea di quali pensioni percepiranno coloro che non saranno in grado di avere contribuzione massima + la datoriale per la complementare?

chad
Scritto il 31 Dicembre 2013 at 12:56

Ottimo post Gremlin… purtroppo come sempre descrivi l’amara realta

Gigi
Scritto il 31 Dicembre 2013 at 13:43

Splendido post Gremlin, splendido!
Scritto egregiamente e purtroppo é tutto vero.
Non so se sarà nel 2014 o nel 2015 o nel 2016, ma sarà. Nessuno può pagare un debito che cresce in misura superiore al proprio reddito. Perciò sarà!
Condivido pure i suggerimenti forniti, sono la cosa migliore da fare: il limite di € 9.999 consente di fare “spallonaggio” e di portare al sicuro almeno una parte dei propri averi, anche se con dispiego di tempo ed energie. Del resto, l’alternativa é perdere tutto, o con il blow up o con una tassazione in perenne aumento che non porta da nessuna parte.
In ogni caso é arrivato il momento di cominciare a pensare ognun per sè e di provare a salvare il salvabile, perché la nave ha ormai imbarcato troppa acqua.
Auguri a tutti!

lampo
Scritto il 31 Dicembre 2013 at 15:53

Nessuno può pagare un debito che cresce in misura superiore al proprio reddito.

Oramai, grazie alla politica economica svolta dalla “confederazione delle banche centrali” non è più importante onorare il debito. L’importante è pagare gli interessi… ed in caso non fosse momentaneamente possibile, socializzare il più possibile le perdite, diffondendole tra i creditori “meno privilegiati” (se i privilegiati non sono quelli giusti, basta individuarli di volta in volta con apposite norme/direttive sovranazionali, in breve tempo approvate dal “libero” potere legislativo di ogni Paese). :evil 😳 👿 : 😳
Il debito oramai serve solo a “controllare” una parte di popolazione/stati, in modo che seguano alla lettera le istruzioni fornite in via più o meno esplicita.

claud57
Scritto il 1 Gennaio 2014 at 17:24

…..il limite di € 9.999 consente di fare “spallonaggio” e di portare al sicuro almeno una parte dei propri averi…… Ma dove? in svizzera? in Austria ? Potete chiarire meglio questo? 😯

Tanti Auguri di felice 2014 a tutti.

Gigi
Scritto il 1 Gennaio 2014 at 23:42

claud57@finanza,

Non c’é nulla da chiarire.
La legge ti consente di uscire con 9.999 Euro in tasca senza dover dichiarare nulla.
Dove portarli, é una scelta tua.
Se “esci” con 9.999 Euro per 4 o 5 volte hai giá salvato quasi 100.000 Euro.
Apri un conto nel posto che hai scelto, li convertì in valuta locale e poi te ne torni a casa.
Non ci vuole molto.

Gigi
Scritto il 2 Gennaio 2014 at 14:04

Sorry
ERRATA: “…Se “esci” con 9.999 Euro per 4 o 5 volte hai giá salvato quasi 100.000 Euro…”
CORRIGE: “…Se “esci” con 9.999 Euro per 4 o 5 volte hai giá salvato quasi 50.000 Euro…”
Sorry.

valerio111
Scritto il 3 Gennaio 2014 at 10:52

Gigi,

Poniamo il caso che tale operazione tu l’ avessi fatta un paio di anni fa quando la situazione era ben peggiore di adesso, e quindi più giustificabile, fra svalutazione del franco e costo dei conti correnti, quanto avresti in tasca ora? Senza contare poi che tale cifra la devi mettere in dichiarazione dei redditi come capitale depositato all’ estero sul quale devi pagare le tasse italiane, con il rischio che lo stato si inventi una nuova tassa per tali capitali, e con ulteriore rischio redditometro per il quale devi giustificare da dove provengono quei soldi. Quanto avresti invece se tu avessi investito in un btp o un semplice conto deposito ? Questo per dire che nessuno ha la sfera magica per conoscere il futuro e, sopratutto per sostenere che un porto sicuro per i tuoi sudati risparmi, purtroppo, NON ESISTE.

claud57
Scritto il 4 Gennaio 2014 at 09:18

valerio111@finanza,

Poche parole ma chiare. Grazie Valerio111 e Buona Epifania

matusalix
Scritto il 4 Gennaio 2014 at 16:27

Sono nuovo di questo sito, purtroppo e dico purtroppo perché amo il mio paese dove sono nato e vivo tutt’ora, tutto quello che ha scritto Gremlin passa spesso nella mia mente.
Non so quando accadra’ , ma da come la vedo io i presupposti ci sono tutti…….non riesco a vedere una inversione di tendenza.

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