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ITALIA nel BARATRO: un KO che rischia di diventare LETALE

Scritto il alle 18:01 da Danilo DT

Non avevamo certo bisogno di grandi conferme: però la violenza del crollo di questo indicatore è semplicemente sbalorditivo.
Torniamo a parlare dell’Italia. Un paese che già di suo era sull’orlo della recessione, sommersa da debito pubblico, da una bassa produttività e da un PIL che non riusciva a salire se non del fatidico “zero virgola”.
La crisi per il Covid-19 ha ovviamente enfatizzato le cose, portando però il povero Bel Paese, che era già in difficoltà, in pieno collasso.
Venerdì è uscito un indice, il Markit/ADACI services PMI, un indice che misura lo stato di fiducia del settore terziario in Italia.

MAI e ripeto MAI si è visto l’indice a questi livelli e MAI dico MAI si è visto nella storia un così rapido collasso dello stesso. Ma non solo, le aspettative per la prossima rilevazione sono per un’ulteriore peggioramento.
Qui non si parla di rischio recessione, perché è palese che stiamo vivendo la PEGGIOR recessione della storia. La questione è MOLTO più delicata. Qui stiamo creando il DESERTO economico, l’azzeramento della nostra storia e del nostro potenziale.

(…) Gli effetti della pandemia da Covid-19 hanno colpito il settore italiano dei servizi nel mese di marzo, causando la più rapida contrazione dall’inizio dell’indagine. Le aziende intervistate hanno collegato questa flessione alle misure di emergenza e alle chiusure imposte per arginare la diffusione del Covid-19. (…)

Ovvio, il lockdown ha dato il colpo di grazia. DECAPITAZIONE.

(…) Anche i nuovi ordini e l’occupazione hanno registrato crolli record mentre le aspettative sull’attività sono scese ad un minimo record. (…) L’Indice destagionalizzato delle Attività Economiche, ovvero l’indice principale di questo report, calcolato grazie ad una singola domanda che chiede alle aziende monitorate di paragonare l’andamento dell’attività del mese in corso rispetto a quello precedente, ha indicato a marzo 17.4 precipitando da 52.1 di febbraio (…) Tale tracollo ha indicato il calo più forte dall’inizio della raccolta dei dati (…)

Commentare questi dati e questo report, che potete vedere voi stessi CLICCANDO QUI,  è assolutamente superfluo, sono notizie che si commentano da sole.

(…) Il tasso di riduzione dei posti di lavoro è stato il più rapido in più di 22 anni di raccolta dati risultando generalmente elevato. (…) L’Indice dell’Attività Futura si è posizionato su un valore inferiore alla soglia neutra di 50.0, facendo intendere che le aziende del settore terziario prevedono un calo dell’attività nei prossimi dodici mesi. L’ottimismo inoltre è crollato al minimo storico. (…)

Se poi vogliamo rincarare la dose, eccovi l’indice composito. Per la cronaca gli Indici Compositi PMI sono medie ponderate degli indici comparabili PMI dei settori manifatturiero e terziario. Tale ponderazione rispecchia la relativa portata dei due settori, manifatturiero e terziario, secondo i dati PIL ufficiali. L’Indice della Produzione Composita in Italia è una media ponderata dell’Indice della Produzione Manifatturiera in Italia e dell’Indice dell’Attività Terziaria in Italia.

Più che normale, cari signori. Perché NESSUNO può sapere quando ci sarà la ripartenza. E questo fatto deve essere di GRANDE aiuto per chi cerca di trovare il bandolo della matassa.
Impossibile stabilire a tavolino quando si uscirà dalla crisi e quando ci sarà la parvenza di una ripartenza. IMPOSSIBILE perché c’è totale INCERTEZZA sul QUANDO questo avverrà. E fino a quando non avremo questo dato, staremo parlando del nulla.
Con questo intendo dire che avremo sempre a che fare con dati macroeconomici pessimi e sentiment ai minimi.
Ecco perché continuo a rompere le scatole con gli unici grafici che contano in questo momento, ovvero questi.

COVID-19 ITALIA: la situazione

CORONAVIRUS: crescita contagi in ITALIA

COVID-19: situazione globale

I primi due grafici ci fanno vedere una situazione in Italia che sarà anche migliorata ma siamo sempre BEN lontani purtroppo da vedere quel famoso appiattimento che poi dovrebbe portare all’azzeramento dell’aumento del numero dei contagiati. Il lockdown ha portato il tasso di contagio a +4% come crescita. Ma ancora si continua a salire. Ma soprattutto occhio all’ultimo grafico. Lasciando da parte la Cina, su cui potremmo discutere per ore, guardate innanzitutto la Spagna, che è quasi al nostro livello di contagio malgrado sia sulla scala temporale circa una settimana indietro rispetto a noi. E poi gli USA. Un grafico semplicemente FUORI CONTROLLO.
Poi ognuno pensi e dica quello che crede. Però a me sembra così.

ITALIA: ora o mai più

Tornando al nostro Bel Paese, discorso che vale ovviamente anche per gli altri stati, occorre quanto prima avere delle risposte ed è FONDAMENTALE secondo me, a questo punto, andare a redigere un piano di IPOTESI per iniziare a ragionare sulla ripartenza, per non farsi cogliere impreparati. Una ripartenza che dovrà essere il più possibile graduale, ma allo stesso tempo sufficientemente dinamica per poter permettere al tessuto economico di ripartire. Questo deva farlo il Governo, SUBITO. Perché lo ripeto, non possiamo farci cogliere impreparati. Non perché io penso che si tornerà come prima ma perché bisogna fare il possibile per salvare tutto il salvabile. E credetemi, ho paura he il salvabile sarà veramente poco.

“Il dilagare del Covid-19 è la crisi di tutti e i Paesi dell’Unione Europea devono affrontare insieme l’emergenza coronavirus, pena il fallimento generale.” (P. Gentiloni)

Questa affermazione da parte di un personaggio che più piacere o meno, vale per l’Italia in primis, perchè da soli non ce la facciamo. Secondo molti, questa è l’occasione che da questa vicenda si possano gettare le basi per un “nuovo modello” di sviluppo economico e sociale. Per certi versi potrebbe anche essere possibile. Ma quello che preoccupa è che manca una qualsiasi organizzazione, coordinamento, piano d’azione. E poi la mentalità: quella il Covid-19 mica se l’è portata via…

(…) “Come ha detto Angela Merkel – ha detto Gentiloni in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Die Welt – questa crisi è la peggiore dalla seconda guerra mondiale. E questa volta non ci saranno né vincitori né vinti in Europa.”  (…)

Negativo mio caro, la crisi della Seconda Guerra mondiale rischia di diventare una passeggiata sopratutto in vista del “dopo”. Proprio perchè la ripartenza rischia di diventare la nostra agonia e non il “boom economico”.

(…) “Se non troviamo una risposta comune a questa crisi usando argomenti diversi in Italia e in Francia rispetto a Germania o Paesi Bassi. Ecco perché é così importante trovare una risposta comune a questa crisi. Gli Stati europei non hanno futuro da soli. Abbiamo bisogno dell’Europa, del mercato comune, della moneta comune e di tutto quello che abbiamo costruito negli ultimi decenni. In questa crisi dobbiamo anche salvare l’Ue“. (…) (Source)

Beh, credo che ci sia ben poco da salvare nell’UE. Ormai QUEL tipo di UE è finito, morto e sepolto. Se si vuole rifondare, allora è un altro paio di maniche, ma nutro forti dubbi sul “dopo”. Intanto cerchiamo di salvare il salvabile, a qualunque costo, e chissenefrega degli altri paesi. E poi domani, sarà un altro giorno.

STAY TUNED!

Danilo DT

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Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia. Se sei interessato agli argomenti qui espressi e vorresti approfondirli, contattami!
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23 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 4 Aprile 2020 at 18:52

sono appena uscito ora dal guardare in TV i vari bollettini e interviste e le immagini di varie città della Lombardia, del centro e del sud dove la mobilità è risalita di sostanziosi valori percentuali. Le strade erano piene di gente e qualcuno se ne stava, bello bello, a prendere il sole spaparacchiato in panchina e senza mascherina Questo significa che siamo un popolo o di sordi o di menefreghisti che rasentano la delinquenza, un popolo che non ha nessun rispetto per i morti nè per il personale sanitario e tanto più per quegli 80 medici morti e non so quanti infermieri che a mani nude all’inizio di questa tragedia hanno affrontato i primi contagi, E diciamolo una volta per tutte, con un sistema sanitario che all’inizio faceva acqua da tutte le parti …..

john_ludd
Scritto il 4 Aprile 2020 at 18:52

La sig,ra Merckel dice vaccate, non è una novità. La seconda guerra mondiale ha provocato 60 milioni di morti senza lasciare in piedi nulla in tutta l’europa continentale. Neppure vagamente confrontabile. Solo che il mondo di oggi è molto interconnesso e ciò che la gente ormai comunemente intende come patrimonio, “wealth” è finanziario e non reale. La sua illusoria natura è legata al mantenimento della crescita continua così da non dover mai dover vendere un titolo mobiliare per fare cassa ma solo per scambiarlo per un altro titolo. Dunque se modifichiamo in “limitatamente al sistema finanziario e alla percezione di ricchezza” potrebbe essere comparabile alla 2a guerra mondiale. La collettività è ancora lontanissima dall’accettarlo, in primis chi del sistema finanziario vive, la gente era convinta prima di avere capitale fungibile perchè aveva X in azioni e obbligazioni o real estate e continua a esserlo oggi con l’economia che si avvia a una riduzione della metà.

Non esiste la realtà, solo la percezione della realtà, più essa è inaccettabile per il nostro sistema emotivo da uomo del paleolitico, più fantasiosa e assurda la realtà immaginaria prodotta come reazione, come fuga. Poi ogni tanto la realtà arriva con una motosega.

john_ludd
Scritto il 4 Aprile 2020 at 18:59

paolo41,

non è diverso negli altri paesi occidentali. Ho la mia collezione di bookmark dell’orrore e anzi direi che siamo stati meno peggio. 3 settimane fa i paesi che oggi ci accompagnano in fondo al macero erano un profluvio di “noi non siamo come l’Italia” così come a Febbraio da noi era “il virus da noi non c’è, non siamo come la Cina”. Gli USA con una curva che appare verticale non sono ancora chiusi del tutto, la Svezia ha chiuso pochi giorni fa quando il numero dei morti gli è esploso in faccia. Le società individualiste non sono manifestamente in grado di gestire questo tipo di emergenze. Quelle collettiviste confuciane lo fanno molto meglio. Zero dubbi su quali saranno i nuovi rapporti di forza e fine emergenza a meno di essere incredibilmente stupidi. Se avete ancora dei soldi o credete di averne tenetelo presente.

pdf79
Scritto il 5 Aprile 2020 at 11:20

Caro Danilo, secondo me il problema è convicere la nostra classe dirigente di quali sono le priorità attuali, io ne individuo 2:
1)la BCE mi sembra ha detto che comprera nostri titoli fino a 200 miliardi quest’anno, bene emetti 200 miliardi di btp, lei se li compra e usa i soldi per quello che ti serve, non perdere tempo con le discussioni europee (MES ecc) che sono solo varie forme di incularella.
Altrimenti fra un pò la gente affamata scende per le strade e voglio prorpio vedere come si abbassa la curva.
2)servono i reagenti per i test, ieri ho letto che un università sta cercando di produrli perchè non ci sono, caro ministro competente attivati e fai in modo di procurare le risorse per produrli, servono mascherine e altri presidi sanitari, comprali o come prima muovi il sedere e inizia a pianificare la produzione, idem per i test sul sangue e test farmaci.
Una volta fatto questo bisogna accendere un cero da una tonnellata e sperare che la situazione qui e nel mondo non degeneri, ricordandosi che finita la seconda guerra mondiale da noi non ci fu subito la ripartenza ma un periodo duro di conflitto sociale, una guerra civile, ci misero anni a riportare l’ordine.
Questa ad oggi penso sia la situazione ottimistica.
Saluti e buona domenica
“Il mondo è stato lento a capire che siamo all’ombra di una delle più grandi catastrofi economiche della storiamoderna.”
John Maynard Keynes

kry
Scritto il 5 Aprile 2020 at 11:43

pdf79@finanza,

— ” Una volta fatto questo bisogna accendere un cero da una tonnellata e sperare che la situazione qui e nel mondo non degeneri, ” —

La mia impressione è che servirà un cero ben oltre la tonnellata , la situazione sembra degenerata se è confermato che ieri in un solo giorno in Francia ci sono stati 25000 casi.

kry
Scritto il 5 Aprile 2020 at 11:57

Ciao Danilo
innanzi tutto
Buona Domenica
( delle Palme per chi ci crede )
secondo me il nostro dato di 17 è più negativo rispetto agli altri stati perchè NOI in Italia abbiamo proceduto prima alla chiusura e la cosa ci ha reso più realisti di quello che sarà il futuro. In germania già manca non solo la pasta e la stanno importando chissà da dove e si sono attivati con treni speciali.
Perchè non scrivi di quello che sarà la LORO economia basata
sull’esportazione
soprattutto di auto
con poderose limitazioni agli altri stati per fare un solo esempio

le quote LATTE.

Ricordati e ricordiamoci che nel 2008 il loro pil era calato più del nostro.

Ora dobbiamo concentrarci su come salvare più persone e attivarci per come meglio soppravvivere perchè

con i soldi non si mangia si compra per poter mangiare …. se si è riusciti a produrre.

Lukas
Scritto il 5 Aprile 2020 at 13:50

pdf79@finanza,

Gli Italiani hanno oltre 1500 miliardi in depositi bancari…..ed il loro patrimonio mobiliare ed immobiliare ammonta ad oltre 10.000 miliardi di euro, frutto del lavoro e del risparmio di varie generazioni. Pensi davvero che dopo 20 giorni di blocco e chiusura economica non abbiano più i soldi per mangiare ? Ma non diciamo stronzate…..qui si vuole solo soffiare sul fuoco. Rassegnatevi, per tutti i disfattisti, anche questa volta, non ci sarà trippa per gatti.

john_ludd
Scritto il 5 Aprile 2020 at 14:39

Lukas,

senti genio, come sono distribuiti i 1500 miliardi di depositi bancari ? Sono 25.000 euro a testa, ma considerano che io ne ho molti di più e che non sono l’unico e che anzi c’è chi ha 1000 volte tanto agli altri cosa resta ? Il patrimonio immobiliare non vale una mazza in queste condizioni in quanto appunto immobili. Ottimo che gli italiani siano al vertice per il possesso della casa in cui vivono, senza sarebbe molto più difficile. Comunque resto sempre affascinato dal livello delle tue inopportune considerazioni ad cazzum per le quali sei un riferimento assoluto, non me perdo una.

Lukas
Scritto il 5 Aprile 2020 at 14:44

john_ludd@finanza,

Ed io neanche delle Tue me ne perdo una……

apprendista
Scritto il 5 Aprile 2020 at 15:36

Ahahah ahahah ahahahah ahahahah ahahah ahahahah ahahah ahahahah ahahah ahahahah ahahah ahahahah ahahah ahahahah ahahah
Credimi mi fai pena, sei lo zimbello del blog
Lukas,

Lukas
Scritto il 5 Aprile 2020 at 15:51

apprendista@finanza,

Mi sà che Tu oggi non hai mangiato……, NOI invece qui ci siamo letteralmente abbuffati !!!

kry
Scritto il 5 Aprile 2020 at 16:13

Lukas,

— ” Rassegnatevi, per tutti i disfattisti, anche questa volta, non ci sarà trippa per gatti. ”

Come non darti ragione che non ci sarà più trippa per gatti ,
quando saranno in umido con polenta al posto del coniglio.

Lukas
Scritto il 5 Aprile 2020 at 16:25

kry@finanza,

Noi oggi a dire il vero LINGUINE all’ASTICE….ed una montagna di GAMBERONI alla griglia. il tutto innaffiato con ottimo bianco, GRECO di TUFO.

kry
Scritto il 5 Aprile 2020 at 17:21

Lukas,

Già Lukas , NOI NOI e ancora NOI ultimamente sempre a scrivere NOI.

Ci sono tempi di vacche magre e tempi di vacche grasse e non lo scrivo io.

Vede IO non HO amici a Praia a mare , SONO amico di persone di Praia a mare a cui – E’ – stato spiegato la differenza tra meridionali e terroni.
In questi anni ogni sei mesi circa ci spiega dell’aspromonte della cicuta di ripetuti noi e via dicendo commenti a vari frequentatori del blog che non mi sembrano da meridionale.
IO mi son fatto un detto:
quando una persona mi indica un difetto il problema potrebbe essere una cattiva valutazione di chi me lo evidenzia mentre quando le persone sono due il difetto diventa un MIO problema.

Mi sembra che più di una persona in questi anni abbia avuto che da ridire nei suoi confronti anche in maniera maleducata e giustamente potrebbe rispondermi di pensare agli affari miei.

Buona digestione e buon proseguimento di giornata.

PS

Per Danilo ,

il blog è tuo e qui sono ospite ma sono dell’ idea che gli autori dei post in un certo senso rappresentino il blog e dovrebbero aver la capacità nei loro commenti e discussioni di

“Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, che tu non gli abbia a somigliare”.

Ciao

Scritto il 5 Aprile 2020 at 17:37

Allora cari amici, democraticamente cerco di non entrare mai in merito ai vs commenti e ammetto pure che molti purtroppo me li perdo anche. Il blog è mio, vero, però VOLUTAMENTE lascio che nei commenti ognuno dica quello che ritiene.
L’unica cosa che chiedo, anzi sono due, sono le seguenti:

1- RISPETTO
2-giustificare il proprio punto di vista, quando possibile, con analisi o dati che supportano un ragionamento.

Di persone che purtroppo parlano “ad cazzum” ce n’è tanta. Io forse sono tra quelli, ma almeno cerco sempre nei post di dare un senso a quello che dico. Giusto o sbagliato che sia.
Poi è normale che ci siano delle divergenze e non tutti la pensano allo stesso modo. Mi ricordo ad esempio le critiche che mi beccai quando parlavo del siderografo di Bradley… A proposito, magari vado anche a rispolverarlo… 😀
Comunque sia, gradirei solo che qui si parlasse di finanza e di cose da condividere che possono essere utili, e le offese le lasciassimo per Facebook, ormai la pattumiera degli italioti.
LUKAS, come anche ZANETTI, sono due GUEST di questo blog.
E come ho già detto mille volte, il loro pensiero non è e non deve essere il mio. Perchè se così fosse, non avrebbero senso le loro pubblicazioni sul blog.
Se ritenete che queste persone scrivano cose poco interessanti, la cosa che dovete fare è ignorare. Se avete degli esposti più specifici, la mia email è sempre a vostra disposizione anche perchè, lo ammetto, nemmeno leggo cosa scrivono o guardo i video che pubblicano.
Detto questo, proprio perchè confido, in quanto scritto prima, sono a Vs disposizione per ascoltare la voce del popolo. Però preferirei in privato, possibilmente con delle giustificazioni.
Grazie a tutti e buona domenica!

Scritto il 5 Aprile 2020 at 17:40

Lukas:
pdf79@finanza,

Gli Italiani hanno oltre 1500 miliardi in depositi bancari…..ed il loro patrimonio mobiliare ed immobiliare ammonta ad oltre 10.000 miliardi di euro, frutto del lavoro e del risparmio di varie generazioni. Pensi davvero che dopo 20 giorni di blocco e chiusura economica non abbiano più i soldi per mangiare ? Ma non diciamo stronzate…..qui si vuole solo soffiare sul fuoco. Rassegnatevi, per tutti i disfattisti, anche questa volta, non ci sarà trippa per gatti.

Fosse solo una questione di matematica, allora le cose sarebbero MOLTO diverse e, credimi, anche il PIL italico, il tasso di crescita economico e tutto quanto c’è di contorno, sarebbero MOLTO diversi. Invece non è così. Ribadisco quanto ho scritto nel post. Si rischia non tanto, sto giro, ma TANTISSIMO

Scritto il 5 Aprile 2020 at 17:43

john_ludd@finanza:
Lukas,

senti genio, come sono distribuiti i 1500 miliardi di depositi bancari ? Sono 25.000 euro a testa, ma considerano che io ne ho molti di più e che non sono l’unico e che anzi c’è chi ha 1000 volte tanto agli altri cosa resta ? Il patrimonio immobiliare non vale una mazza in queste condizioni in quanto appunto immobili. Ottimo che gli italiani siano al vertice per il possesso della casa in cui vivono, senza sarebbe molto più difficile.

Sino d’accordo con te. Purtroppo stiamo parlando di sperequazione, di un risparmio ed una ricchezza in mano a pochi e una massa di debito pubblico creato con deficit “ad cazzum” per creare ricchezza artificiale anni fa. La storia qui è lunga ed è nota… Inutile dire da dove si partirà una bella bonifica economica italica post Coronavirus

pdf79
Scritto il 5 Aprile 2020 at 17:55

Lukas,
Principio prudenziale, prevenire e meglio che curare, magari mi sbaglio, ma a Palermo qualche giorno fa c’è stato un tentativo d’assalto ad un supermercato, ora se la situazione si ripetesse in 4-5 posti che fai?, deve intervenire la polizia con metodi spicci con gente reclusa da un mese e le carceri in ebollizione, quanta gente va da finire in ospedale? E una volta li naturalmente tutti tranquilli e ordinati? Non penso.
Non è molto più semplice fare un bonifico.
Io inizierei anche a valutare la gestione psicologica delle persone in quarantena, per esempio io sto in una Cascina tutta per me, ma chi sta in cinque in 50 mq non li vedo benissimo.
Detto questo io ritengo che si stanno comportando tutti molto bene per non essere in Cina.
Inviterei tutti qui alla moderazione, tanto quello che scriviamo qui serve come diversivo nulla più.
Saluti a tutti.

Lukas
Scritto il 5 Aprile 2020 at 18:02

kry@finanza,

Vedo che il mio menù non ti è piaciuto molto. Anzi ti è andato letteralmente di traverso.
io comunque ho già digerito tutto grazie ad un ottimo limoncello…….Ora vado a trovare la mia anziana mamma.
Quanto al resto,Praia a Mare che c’azzecca ? bellissimo posto….ma io ho origini in ben altri luoghi…..nelle terre del brigantaggio. Che poi la CICUTA Aspromontana non ti piaccia, pazienza, ma tant’è……….

Lukas
Scritto il 5 Aprile 2020 at 18:15

pdf79@finanza,

Grazie, io qui non ho mai insultato nessuno. Ho solo espresso le mie idee e convinzioni……che possono certamente esser non condivise.

john_ludd
Scritto il 5 Aprile 2020 at 19:52

Danilo DT,

il metodo tipico con il quale si elimina l’eccesso di debito è lo stesso di sempre e avviene in due fasi 1) parte del debito privato viene trasferito su quello pubblico, i salvati sono quelli più vicini a chi occupa il potere in quel periodo o chi ha potere di ricatto o entrambi 2) il debito pubblico viene estinto dall’inflazione in quanto ogni altra ipotesi è politicamente impossibile. In realtà più che inflazione, è stagflazione, fenomeno che è avvenuto nel 100% di tutti i precedenti casi di fine ciclo economico. Il percorso è sempre molto lungo e accidentato e se virtuoso alla fine (dopo la cancellazione dell’eccesso di debito e l’eliminazione della zombie economy) porta a un periodo dove il reddito da lavoro viene premiato da un progressivo aumento del potere di acquisto come pure quella parte di capitale allocata in attività realmente produttive ed economicamente efficienti, gran parte del capitale finanziario rende invece meno dell’inflazione per una generazione o anche più. Dunque campane a morto per gli investitori passivi e i rentiers, ritorno dei value investors specie assunta come estinta. L’alternativa, rivitalizzare il passato lo ritengo impossibile, così come ogni forma di “ismo” già condannati dalla storia. Ma se l’emergenza sanitaria in corso non viene risolta definitivamente nulla di tutto questo, quindi sono chiacchiere a vuoto per un mondo che si potrà iniziare a scorgere non prima della metà del 2021.

luigiza
Scritto il 6 Aprile 2020 at 10:43

Danilo DT,

>>…e una massa di debito pubblico creato con deficit “ad cazzum” per creare ricchezza artificiale anni fa.

Anatema!!! Danilo se ti sente il trio BaBoRi ti bastona.
Parlando di “creazione di ricchezza ARTIFICIALE”, intendi forse affermare che la quantità di moneta che si ha in tasca conta molto ma molto meno del suo potere di acquisto?
Di nuovo non dirlo al trio e neppure ai loro estimatori: non lo capiscono. Detto altrimenti: i primi glielo vorrebbero ri-mettere in quel posto, con la svalutazione, ed i secondi pure applaudono.
Resto basito!

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