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ITALIA ad un passo dalla spazzatura
Rating Italia: per S&P valiamo solo più BBB con outlook negativo. Al di sotto l’incubo dell’area “junk”.
Ennesimo taglio del rating per l’Italia. Autrice del downgrade è forse l’agenzia più nota, la S&P che proprio in mattinata aveva tuonato contro il Bel Paese tagliando le stime di crescita del PIL e portandolo ad un fortemente recessivo -1.9%
E poi stasera il cerchio si chiude. Il rating passa a BBB con outlook negativo. Significa che statisticamente c’è il 33% di possibilità di trovarci nei prossimi 18 mesi con un nuovo downgrading. E sul debito? S&P è meno pessimista del FMI. Per quest’ultimi c’è il rischo di trovarci a fine anno al 144% di debito PIL. Per S&P saremo solo a 129%. Solo…si fa per dire…
Però cari signori, sotto quest’area c’è il cosiddetto “inferno”, l’area junk bond dove viene sconsigliato l’investimento in quanto considerato troppo pericoloso.
Le motivazioni?
E la società di rating ha motivato nel dettaglio questo ulteriore downgrade, puntando il dito contro le politiche evidentemente giudicate troppo lassiste in tema di tenuta dei conti pubblici. Nel testo si legge che «nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio nella coalizione di governo» per coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva», scrive l’agenzia dimostrandosi in disaccordo rispetto alle ultime decisioni del governo Letta come la sospensione dell’Imu sulla prima casa e lo stop all’aumento dell’Iva di un punto percentuale prevista originariamente per il primo luglio e posticipata ad ottobre.
IL GOVERNO – Immediata la dichiarazione del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che – appresa la notizia del downgrade – ha spiegato come «l’Italia resti vigilato speciale, perché la situazione resta complessa, chi non lo ha capito si sbaglia di grosso», riferendosi a chi – nel fronte governativo – aveva attaccato le ricette di austerity e auspicava una progressiva riduzione del peso fiscale con la totale abolizione dell’imposta municipale sulla prima casa. Il premier ha comunque ribadito che il governo s’impegnerà comunque a togliere l’Imu, come promesso. Resta evidente, ora più di prima, il tema delle coperture per non finire ancora sotto la lente delle agenzie di rating che danno le pagelle ai Paesi in merito alla loro affidabilità creditizia per ripagare agli investitori i titoli di debito.
LA POLITICA – Interviene anche Renato Schifani, capogruppo al Senato del Pdl, che si mostra critico nei confronti dell’istituto di rating: «Come nel caso del Fondo monetario internazionale, non sarà la decisione di Standard&Poor’s a impedire l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e lo stop definitivo al punto in più di Iva. Si tratta di due provvedimenti necessari e irrinunciabili per aiutare la ripresa. Standard&Poor’s non è il Vangelo, ha sbagliato in altre occasioni e anche stavolta lo fa». (Source)
Ecco la mappa macroeconomica che ha spinto S&P al downgrade. Non so perché ma anche stavolta sento puzza di conflitto di interessi…e nel complesso puzza di bruciato…
#Rating #Italia Figuriamoci! Tutti a dire che il peggio è ormai alle spalle. Forse bisogna fare attenzione a chinarsi
— Intermarket&More™ (@intermarketblog) July 9, 2013
STAY TUNED!
DT
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A proposito di peggio alle spalle:
Quando lo hai in quel posto non muoverti, potresti fare il suo gioco.
O addiruttura potrebbe piacerti!
Tutti che pensano a quello che dicono gli altri… e a smontare i vari “vangeli” ma pochi che pensano al proprio dovere… soprattutto quando sono eletti.
Siamo proprio italiani… cioè non vogliamo mai prendere atto della situazione in cui ci troviamo, di quello che abbiamo commesso in passato (sempre che sia stata una decisione della nostra volontà e non un semplice aspettare e subire degli eventi come solito accade)… ma continuiamo a lamentarci oppure stiamo a criticare chi sta peggio di noi.
Pensiamo a svolgere ognuno di noi il nostro dovere… soprattutto quello di far parte di una comunità con regole e doveri da seguire… poi il resto viene da sé e veramente al momento giusto potremmo alzare la voce.
Invece siamo i soliti arlecchini…
Mi sento sempre più solo in questo Paese (nel senso che c’è sempre di meno che mi accomuna con gli altri… soprattutto se si tratta di amministratori o persone che hanno un ruolo chiave con cui dovrebbero dare l’esempio)… scusate lo sfogo!
Più che lamentarmi e criticare sono piuttosto arrabbiato per la mole d’interessi passivi che come popolo dobbiamo sborsare a differenza di chi si sa vendere meglio. Più che arlecchini siamo un popolo che si fa comandare da un 2/3% di voti, succedeva negli anni 80 con il pentapartito succede ora con i dipendenti pubblici si dividono a metà tra destra e sinistra e sono sempre vincenti. Ciao.
Le motivazioni?
E la società di rating ha motivato nel dettaglio questo ulteriore downgrade, puntando il dito contro le politiche evidentemente giudicate troppo lassiste in tema di tenuta dei conti pubblici. Nel testo si legge che «nel 2013 gli obiettivi di bilancio in Italia sono potenzialmente a rischio per il differente approccio nella coalizione di governo» per coprire un disavanzo «frutto della sospensione dell’Imu e del possibile ritardo del pianificato aumento dell’Iva»…..E IO CHE PENSAVO CHE IL DISAVANZO FOSSE DOVUTO ALLA SPESA PER GLI F35, PER LE AUTO BLU ETC…ETC… ETC…
non basta le kazzate contate da questi carnacottari nel 2009 ?ritornano di nuovo a rompera la minkia?benissimo l’italia deve minacciare di uscire immediatamente dall’euro in 24 ore !OPOI DOPO VEDIAMO CHI RIMANE IN PIEDI ? MANDARE AFFANKULO TUTTO STO SISTEMA DEL SIGNORAGGIO ,PUNTO . BISOGNA IMPICCARLI A STI LADRI , NESSUNO CHE SI DOMANDA :_COME MAI IL PETROLIO SUL PREZZO LA CRISI NON L’HA MAI VISTA ? AGENZIA DI RATING AMERICANE SONO UNA PORCHERIA , COME TUTTO IL PAESE OLTREOCEANO ! AUGURO VIVAMENTE UN TERREMOTO DEL 10 GRADO IN AMERICA ! COSI’ LA FACCIAMO FINITA CON QUESTI PAGLIACCI CHE HANNO ROVINATO IL MONDO CON GUERRE E IMPESTATURE VARIE . ANDASSERO A SCHIATTARE QUESTI PORCI .
Distingui sempre i popoli dai loro governi e dalle corporation globali, non si augura una cosa del genere ad un intero popolo che crededoci ha bagnato di sangue la nostra terra per cercare di liberarla… il fatto che poi i popoli vengano ingannati è un’altra cosa.
i popoli se erano buoni ? avrebbero già impiccato i loro carnefici !questo vale prima x l italia e poi x gli altri ! il popolo è femmina , AMA ESSERE FOTTUTO ,PUNTO .
Allora concordi col mio tweet in fondo al post!
Dream, ma che sta succedendo al petrolio?Capisco l’egitto, ma insomma….
A quando il declassamento di francia e UKakka, non mi sembra siano messi meglio di noi. Meglio di noi hanno solo i giornalisti e forse i politici , ma per la salvezza di un paese non credo che basti.