in caricamento ...
Ad un passo dalla crisi valutaria e dei mercati
Chi non conosce il grande Guru Jim Rogers? Assieme a Gorge Soros, è probabilmente uno dei personaggi più noti. Grande protagonista sul mercato delle commodity, Rogers, in una recente intervista alla Cnbc, continua ad essere molto pessimista della situazione finanziaria mondiale.
Secondo lo stesso Rogers, siamo alle porte di una crisi valutaria. Ovviamente protagonista atteso è il Dollaro USA, e il tutto potrebbe accadere già nei prossimi mesi, entro la fine dell’anno, e non oltre il 2010.
Ecco in sintesi, quanto detto dallo stesso Rogers.
“Il peggio della crisi economica potrebbe avvenire nei prossimi mesi e c’è il concreto rischio di una crisi valutaria a causa dell’eccessivo debito creato in questi mesi.
L’attuale ripresa non è che la conseguenza di un recupero dei consumi che erano arrivati ad essere minimi, e il consumatore non ha fatto altro che acquistare le cose di prima necessità e di cui aveva bisogno, limitando il superfluo. Come possiamo pensare che l’accoppiata debito e consumi, dove più faccio debito e più consumo, può funzionare a medio lungo termine?
Chi forse potrà venire fuori dalla drammatica situazione in modo più agile, è la Cina che ha risparmiato tantissimo e si è creata delle forti riserve (in dollari, che ora sta convertendo pian pianino in oro, ndr). Ma la Cina da sola non ha la forza per tirare fuori dai guai ne gli USA né il mondo intero.
La Federal Reserve ha portato il debito pubblico alle stelle, mentre anche il protezionismo sta iniziando a diventare reale (e la storia insegna che il protezionismo procura effetti molto pericolosi, ndr).
Con queste questioni aperte è difficile non continuare a vedere seri problemi che restano irrisolti”.
Video della CNBC
CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO
… in linea di massima quanto detto da Jim Rogers rispecchia quanto già scritto dal sottoscritto sul blog. L’eccessivo debito pubblico USA sta soffocando l’economia, ma il mercato sta sottovalutando il tutto.
Grafico Debito Totale USA
..dire che questo grafico è eloquente.
US Snapshot
Ecco in sintesi i dati macro USA.
Ora ditemi voi con questi numeri come si può guardare con fiducia al futuro?
Guardate i dati del PIL, il tasso disoccupazione, il debito…. Ma poi c’è un ISM che potrebbe essere drogato, come diceva prima Rogers. E quindi….
Un confronto con un anno fa
Da un flash giratomi dall’amico anonimocds, guardate la situazione finanziaria ad ottobre dell’anno scorso, e la situazione finanziaria attuale degli USA.
Certo, si guarda con fiducia al futuro, ma i numero sono abbastanza inquetanti…
The unemployment rate was 6.6% then, today it is 9.4%
The level of employment (nonfarm payrolls) was 136.35 million; today it is nearly 4.0% smaller at 131.5 million
The level of nominal GDP was $14.347 trillion; today it is $14.143 trillion
The level of real GDP was $13.149 trillion; today it is $12.892 trillion
The 4-quarter trailing operating EPS was $49.50; today it is $39.90.
The 4-quarter trailing reported EPS was $14.90; today it is $7.90.
The dividend yield was 2.9%; today it is 2.3%
The P/E ratio (operating earnings) was 19.6x; today it is 25.2x
The “real” yield (5-year TIP), which is a bond proxy for “real” growth expectations was 3.0% back in October; today it is 1.7%
Industrial production was 106.2 (index); today it is 10% smaller, at 96.0
Industry wide capacity utilization rates were 75.4% then; they are 68.5% today
Manufacturing inventory-to-shipments ratio was 1.33 back then; now it is at 1.42
Housing starts were 763k (annualized) units; today even with the recovery they are 581k (24% smaller)
Commercial construction was $729 billion then, it is $712 billion today
Oil prices were $71/bbl then, about where they are today
The “real” yield on the Baa corporate yield was 5.2%; today it is 8.6%
Bank credit was $9.5 trillion back in October; it is $9.2 trillion today
The federal deficit was running at a $550 billion 12-month run-rate; today it is $1.3 trillion
Corporate spreads were 450bps back then; they are 300bps today (this, along with ISM, home sales and consumer confidence polls, are better, and that’s about it).
Forse qui siamo troppo catastrofisti e di certo i mercati finanziari non rispecchiano mai la realtà delle cose, ma tendono a proiettare tutto al futuro.
Però…come potete vedere qui sopra, lo scenario che abbiamo di fronte non è ancora quello di una ripresa “serena e convincente”. E quindi, lo ribadisco, resta forte il timore di una prossima nuova puntata della crisi che in molti hanno definito “del secolo”. E se realmente così fosse, sarebbe assurdo pensare che la “crisi del secolo” si sia risolta in quattro e quattr’otto. Sarebbe un chiaro segnale di voler forzatamente omettere dei passaggi.
Ma su questo vi ho già tediato abbastanza…
Però una po’ di meditazione occorre farla.
STAY TUNED!
ATTENZIONE: nota importante. Sostieni questo BLOG con una donazione, cliccando sul bottone nella colonna di destra. Così facendo, sosterrai questa iniziativa e permetterai al blog di sopravvivere.
Grafici by Bloomberg. Per ingrandirli basta cliccarci sopra.