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Intermarket: forti segnali operativi

Scritto il alle 11:39 da Danilo DT

Dopo un venerdì di sangue a Wall Street, pitturato di rosso e indici con ribassi superiori anche al 2.5% (nella fattispecie il Nasdaq), i mercati si trovano in una situazione difficile. La fiducia sta scemando vistosamente, e l’Asia, stamattina, ha pensato bene di “esagerare” con un Hang Seng (il mio benchmark asiatico) che si prende un bel -3.18%.
Quindi la festa è finita? Calma e sangue freddo. Nel post che ho scritto sabato, ho illustrato uno scenario che teoricamente può portare un filo di speranza. Dal grafico qui sotto è evidente la situazione di pericolo dell’indice S&P 500, però come scrivevo ieri, ci stiamo aggrappando all’ultima possibilità di un rimbalzo DI BREVE PERIODO. E dopo sarà (secondo me) nebbia assoluta.

CLICCATE QUI  SOTTO PER VEDERE IL GRAFICO AGGIORNATO DELLO S&P 500

GRAFICO SP 500

Perché penso ad un rimbalzo?

  • Motivo nr. 1: Ci stiamo appoggiando alla trendline azzurra.

  • Motivo nr.2 : Il raggiungimento dell’ipervenduto ci fa pensare ad rimbalzo come è già successo in passato.

  • Motivo nr. 3: La dinamica ribassista di breve è perfettamente impostata per un rimbalzo nell’immediato.

  • Motivo nr. 4: area 1450 sembra un discreto supporto. Ovviamente già fin da stasera sapremo come si evolverà la situazione.

E’ matematico: borse in discesa, si abbandona il carry trade

Il movimento sicuramente più interessante (ma anche il più logico e previsto) è stato in questo frangente, il forte rafforzamento dello yen. Veramente notevole la corsa dello Yen vs USD, che passa in poche settimane da 124 a 109. Altrettanto evidente (anche se in modo meno marcato), è il rafforzamento dello Yen vs la ns. moneta. La violazione del trend rialzista è stata complice di un sell off che ha portato il cross da area 165 a area 160. Quindi la correlazione con l’equity è sempre molto presente e continua ad essere valida.
GRAFICO EURO/YEN ->EUR/JPY 2007

Dollaro e petrolio: fine del trend

Titolo un po’ forte che sicuramente mi espone A FORTI CRITICHE. Ma è giusto, secondo me, quando si è convinti di uno scenario, dire quello che si pensa. Magari si sbaglia, però se si opera in buona fede, credo non ci sia nulla di male…
Da ormai tanto tempo sono un convinto esponente della correlazione inversa che c’è tra il prezzo del petrolio e cross EUR/USD. E da tempo sono un convinto esponente della teoria che il petrolio non solo è sopravvalutato ma sta vivendo una fase speculativa che nulla ha a che vedere nè con la quantità prodotta, né con l’OPEC, né con l’EIA. Il petrolio a 96$ secondo me è bolla piena. Ma andiamo a vedere perché secondo me il trend di entrambi.

WTI: canale e Fibonacci

Petrolio WTI 2007Credo che il grafico qui a fianco non abbia bisogno di grossi commenti. Il WTI si è mosso all’interno di un trend di crescita forte ed evidente. Inoltre è stato protagonista di una violenta accelerazione che lo ha portato a contatto con la trendline rialzista gialla, in corrispondenza (coem ho già detto) del 161.8% di Fibonacci, La figura che si sta formano graficamente, all’interno del trend, è di indebolimento. La violazione della trendline verde confermerà questo scenario con primo target a 89 $/bar. Ulteriore conferma dalla rottura del wedge sull’RSI. I volumi sono saliti ulteriormente. Ormai qui è tutto fumo. Speculazione chiara come il sole. E allora, perché non speculare anche noi? Ma dalla parte opposta! Secondo me oggi, sui mercati finanziari, questa potrebbe essere la scommessa vincente per il breve periodo.

 

Euro in chiusura di sell countdown

GRAFICO  ->Euro USD con DeMark 2007

E viceversa, l’Euro contro Dollaro si comporta di conseguenza. Ho “rimodellato” il grafico ed ecco cosa ne è venuto fuori. Il Sell Countdown mi dice che il Dollaro è alla frutta. All’interno del trend rilaziosta di breve periodo mi aspetto , a questo punto un rafforzamento. Anche se devo ammettere che, mentre nei confronti del petrolio sono decisamente più tranquillo, nel senso che lì i prezzi sono artificiosamente gonfiato, sul dollaro la situazione è diversa. Il dollaro non è certo sottovalutato, e ancor più non è sorretto dalla FED (anche se ci vogliono far credere il contrario). Un $ debole aiuta i deficit gemelli, le esportazioni e quindi per l’economia USA, è un salvagente per salvaguardare quel po’ di crescita che gli rimane. Vabbè, però il discorso tecnico rimane valido. Fondamentale a questo punto il non superamento di area 1.467,a altrimenti il target successivo sarà 1.49. Ma a quel punto, mi domando dove va a finire il petrolio….

Bonds: fly to quality

Confermo lo scenario sui bonds. Ottimi recuperi di prezzo sia sui bonds oltreoceano (grazie sia alla politica monetaria ma anche al fly to quality) ma anche ottima tenuta del nostrano benchmark europeo. Il ns. Bund continua il suo recupero e addirittura rompe la trendline ribassista. Ora occhio a quota 114,67. Se ci fosse un aumento dei volumi il segnale diventerebbe credibile. Ma se assisteremo ad un rimablzo dell’equity, è facilmente prevedibile un nuovo rallentaemnto dei corsi.  Ecco il grafico del Bund.

BUND -> Bund grafico 2007

CONCLUSIONI:

Situazione delicata ed interessante allo stesso tempo. Le borse si trovano su importatni supporti statici/dinamici.
La violazione della trendline rialzista per l’indice SP 500 comporterà:
1-un ulteriore rafforzamento delle obbligazioni
2-un ulteriore rafforzamento dello Yen
Invece continua chiara la correlazione dollaro/petrolio. Previsto un indebolimento sia del WTI che dell’Euro.
L’oro è previsto in fase correttiva, conseguentemente ad un rafforzamento del $. Abbiamo sfiorato il ns. target a 850 $/oz senza raggiungerlo. Vedremo quello che succede. Sui consiglia la massima attenzione operativa.

Si aprono le danze. I commenti a questo scenario come sempre sono ben accetti, anche perché qui di materiale da discutere, ce n’è un bel po’…
A presto !!!!

DT

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