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PETROLIO IN INVERSIONE
Questo articolo è la terza parte del post “Il dado è tratto”.
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Al quadro che si va delineando, manca un ultimo tassello, the last but not the least, l’oro nero, il petrolio, in versione sia WTI che Brent.
Come detto in passato, il petrolio è tuttora in mano alla speculazione. Ma i segnali di rallentamento del trend dell’oro nero sono oggi visibili dai grafici. Non dimentichiamo, dal punto di vista macro, che un rallentamento globale influirà in modo negativo sulle quotazioni del petrolio. Detto questo andiamo a vedere la situazione.
La situazione del petrolio
In termini reali, i prezzi nominali di quest’ultimo periodo si stanno avvicinando ai massimi segnati durante la crisi petrolifera degli anni ’70. Il petrolio, secondo l’International Energy Outlook pubblicato nel 2007 dall’Energy Information Administration (EIA), una divisione del Dipartimento di Energia negli USA, è la fonte di quasi il 40% dell’energia consumata a livello mondiale. Per questo i nuovi record segnati sono stati attentamente riportati dai media, portando anche in risalto le forti preoccupazioni dei consumatori. La chiave di lettura dell’attuale andamento dei prezzi è da ricercarsi nel fenomeno del picco del petrolio a livello mondiale, che si può definire come “il momento in cui la capacità estrattiva inizia a calare”. Questo frangente non deve essere però confuso con “la fine del petrolio”, che è un fenomeno ancora molto lontano, ma deve essere considerato nel contesto delle previsioni di una domanda in costante aumento per i prossimi anni. Inoltre non possiamo dimenticare i fattori speculativi, enormemente importanti (viene negoziato giornalmente tutto il petrolio prodotto in un anno!). Quindi capite benissimo che la situazione è legata a fattori sia produttive e, soprattutto ultimamente, speculativi.
Grafico dell’oro nero
Graficamente si può notare quanto detto sopra. Guardate il grafico qui a fianco del Brent. C’è stata un’importante rottura, visibile dal grafico allegato. Sembra più che chiara una tendenza volta all’indebolimento. Sono state violate:
-la trendline gialla
-la trendline rossa
-la MM a 21 giorni
-la MM a 55 giorni
I volumi sono calati vistosamente, unico fattore che mi lascia un po’ di dubbio.
Un ultimo appunto. Qualche giorno fa vi ho postato il grafico del Baltic Index. Bene, il BI sta continuando a scendere. Segno che il petrolio molto probabilmente prenderà con decisione anche quella strada.
Dollaro e petrolio: sempre in parallelo?
Resta un’ultima incognita: continuerà il rapporto di sangue che lega petrolio e dollaro USA? Secondo me questo rapporto prima o poi è destinato a finire. Prendiamo come esempio la situazione di mercato attuale. Ci sono tutti i presupposti per avere un petrolio debole e un dollaro debole, cosa che negli ultimi mesi è stata mai vista. Vediamo che il mercato, questa volta, ci darà dei segnali di coerenza con la realtà macro.
Spero che questo mio piccolo excursus diviso in 3 parti, possa esservi stato utile per meglio rendervi conto di quanto sta succedendo…
A presto !
DT