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Intermarket Groove: la Grecia trascina le banche nel baratro

Scritto il alle 09:55 da Danilo DT

Aggiornamento intermarket intraday in versione LIGHT.

Ieri abbiamo avuto modo di vedere cosa significa la parola volatilità. In un amen l’inversione anticipata proprio dall’intermarket intraday di ieri ha preso corpo e già fin dalla mattinata i mercati finanziari hanno preso la via del ribasso, tendenza poi confermata da Wall Street.

Ovviamente pesano come macigni gli scontri ad Atene, le insurrezioni popolari, gli scioperi (ops…ma tu guarda…ne parliamo da mesi del rischio sistemico e ora salta fuori…persino stamattina al TG5…) ma non solo. Ora è il momento nuovamente di prendere sotto assedio la stabilitià del settore bancario. La BCE dice che il sistema finanziario è “esposto a rischi di stabilità finanziaria elevati”. E le agenze di rating vogliono tagliare i giudizi sulle banche più esposte su Atene. E come avevamo già esposto in passato, sono le banche francesi le prime della lista.

Quindi ahimè tutto come avevamo previsto. Ma notate bene, non pensiamo di essere dei maghi, ma semplicemente dei banalissimi operatori/trader che guardano il mercato con gli occhi puntati solo ed esclusivamente alla realtà dei fatti.

I rischi per la stabilità finanziaria dell’area euro sono aumentati. E pesa come una spada di Damocle la forte connessione fra le banche, che in pancia hanno massicce dosi di titoli di Stato, e i bilanci pubblici. L’allarme è arrivato mercoledì 15 giugno dalla Banca centrale europea (Bce), mentre Moody’s ha aperto una breccia sul fronte dei grandi istituti di credito europei: Bnp Paribas, Societé generale e Credit Agricole, i tre più grandi di Francia, rischiano il taglio del rating per la loro esposizione verso Atene.
A sei mesi dall’ultimo “Financial Stability Review”, la Bce è tornata a fare il punto sui progressi fatti in tema di rischi finanziari nel post-Lehman Brothers. E c’è soprattutto un punto che preoccupa l’Eurotower: il legame a doppio filo fra le banche – finanziatrici dei governi attraverso l’acquisto del debito pubblico – e le finanze pubbliche: e qui, avverte la Bce, «i rischi sono elevati» in termini di stabilità finanziaria.
A RISCHIO LE BANCHE. L’allarme riguarda le banche residenti nei Paesi ad alto rischio, a partire dalla Grecia. Ma che potrebbe estendersi alle grandi banche creditrici. Proprio mercoledì 15 giugno Moody’s ha squarciato il velo sui rischi delle grandi banche europee esposte verso Atene, minacciando di tagliare il rating di Bnp Paribas, Credit Agricole e Societé generale.
Una doccia fredda per le banche transalpine, esposte per circa 40 miliardi di euro verso la Grecia (principalmente crediti ai privati) contro i circa 24 miliardi della Germania. Si è aperta una una breccia che potrebbe coinvolgere molte banche europee, ed è la stessa Moody’s ad avvertire che «potrebbe intraprendere azioni simili su altre banche con esposizione diretta alla Grecia nelle prossime settimane». (Source)

Un flash intermarket intraday sulla nottata

Domanda quantomai banale ma opportuna: e che succederà oggi? In linea di massima possiamo dire che il settore equity-commodity continuerà ad essere sottopressione, bene il dollaro USA che continua a prendere fiato. Occhio all’area 1255 (1248). Qui ci aspettiamo un importante pausa nel ribasso. Ma non inversioni, solo rimbalzi. Cosa pretendere di più in questo momento?

Guardando il quadro 1 (WTI 2 il quadro 2 (Future e-mini SP500) sembra quasi che il mercato voglia prendersi un pò di pausa di riflessione. Ma la giornata sarà molto lunga. Meno bene il future sul Nasdaq 100 mentre come detto, il Dollaro USA continua la sua ripresa. Anche perchè l’influenza del rischio sistemico sull’area Euro e il sentiment sulla moneta unica sono fattori critici in questo momento.

MORALE: la volatilità è la vera padrona del mercato il quale è sensibile a qualsiasi rumors in  arrivo non solo da Bruxelles. Una spugna pronta ad assorbire tutto per poi trasofrmarlo in speculazione e volatilità. Le raccomandazioni di ieri quindi, sull’operatività, sono totalmente confermate.

Buona giornata e buon trading a tutti!

PS: ormai sono diversi giorni che la rubrica giornaliera Intermarket Groove di intermarket intraday viene pubblicata. Gradirei i vs commenti sia sull’utilità di questa rubrica (per voi) più eventuali critiche anche sugli indici usati. Il tutto per cercare di fare un qualcosa che sia valido non solo per me ma anche per voi. Visto che ci siamo, cerchiamo di fare le cose bene, no? Grazie a tutti….

STAY TUNED!

DT

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10 commenti Commenta
marklet
Scritto il 16 Giugno 2011 at 10:12

per me è molto utile ed interessante. Una piccola nota sul future del nasdaq 100, direi che almeno fino a domani con la chiusura dei derivati non scenderà sotto i 2100, anzi prevedo un bel rimbalzo da questo livello

daino
Scritto il 16 Giugno 2011 at 10:15

idem. Ovviamente è meglio la versione completa, anche graficamente si legge molto meglio

marklet
Scritto il 16 Giugno 2011 at 10:29

volevo dire 2200 e non 2100 sopra

paolo41
Scritto il 16 Giugno 2011 at 12:57

Noi italiani nel baratro ci andiamo con le nostre cervellotiche decisioni; è di ieri che non è passata una proposta dell’IDV di abolire le provincie, discorso caldeggiato da Tremonti e dalla maggior parte degli italiani che sanno cosa vuol dire ridurre i costi della burocrazia non solo inutile ma spesso dannosa.
Chi ha votato contro? PDL e PD…ma quest’ultimo aveva già presentato un’analoga proposta, che oggi per motivi di mera e abominevole politica ha deciso di votare contro.
Se poi si ritorna ai risultati del referendum, ci si accorge che la strumentalizzazione politica altera completamente la corretta informazione, pur di ottenere lo scopo di andare contro l’avversario del momento.
Personalmente non sono entrato nel dibattito sostenuto dal post di Dream di alcuni giorni fa sul referendum, perchè non ho voluto coinvolgermi in uno scambio di opininioni che non potevano non scivolare sul “politicese”.
Oggi, a referendum concluso, traggo le mie personali conclusioni: per il “nucleare” basta leggere, sulle notizie di ieri, quale sarà la bilancia energetica del nostro paese nei prossimi anni … semplicemente disastrosa!!! Il buon senso avrebbe detto: sospendiamo il nucleare fino a che non avremo una sicurezza “sostenibile” sugli impianti e sullo smaltimento delle scorie…. e non andiamo a votare sull’emotività degli eventi giapponesi, come abbiamo già sperimentato sul referendum post-Chernobyl.
Il Giappone, il paese più colpito… ha deciso di andare avanti, idem la Francia, Russia e altri paesi, solo la Merkel (miss tentenna) ha preso una decisione che probabilmente sarà cambiata… nei prossimi anni.
Noi continueremo a comprare energia elettrica dalle centrali nucleari dei paesi limitrofi!!!!
Ma che sia chiaro che avremo un drastico aumento delle tariffe elettriche!!!!!
Per l’acqua ..stendiamoci un velo sopra…. continueranno gli sprechi e aumenteranno i costi di gestione che si tradurranno o in aumento delle tariffe o in alternativa dei debiti pubblici dei singoli comuni.
L’unico dubbio che avevo era sulla questione del “legittimo impedimento”, combattuto fra gli assiomi che “la legge è uguale per tutti” e “l’utilizzazione della legge a scopi politici”, sulla quale il comportamento, negli ultimi anni, di alcuni magistrati ha sollevato qualchè perplessità (se fossi andato a votare, ero leggermente propenso per il “SI”).
Continuando su questo andazzo, continueranno ad essere messi in discussione i termovalorizzatori per i rifiuti, i degassificatori per l’approvviginamento del gas liquido, le opere per migliorare le infrastrutture, le Tav, i collegamenti autostradali ( è di oggi un’ulteriore discussione fra comuni toscani su dove debba passare la Tirrenica!!!).
Continueranno a prevalere le lobbies, gli enti inutili, le varie categorie…. che promettono voti….
E gli imprenditori seri, quelli che non gradiscono la retorica, che faranno ????? Delocalizzeranno ulteriormente in paesi limitrofi dove il lavoro è accolto a braccia aperte e non vessato da un sistema che è, fondamentalmente e comunque in alta percentuale, contrario al lavoro stesso.

candlestick
Scritto il 16 Giugno 2011 at 12:59


Per quanto riguarda il cambio, si ad un rimbalzo nel breve, ma occhi puntati sul lungo…
questo grafico è da tenere in archivio…..

Scritto il 16 Giugno 2011 at 14:21

candlestick@finanza,
Non so parlare tedesco e quindi vi saluto in madre lingua… CIAO a tutti.
Interessante questo tuo grafico che dal punto di vista tecnico rappresenta un’ipotesi sicuramente valida. Il fatto però è che in questi anni, e soprattutto in quelli a venire, ci troveremo con una GUERRA VALUTARIA che nemmeno ce lo immaginiamo. Quindi l’analisi tecnica ci aiuterà per il timing. Per il resto avremo tempo e modo di analizzare cosa accadrà. Ne vedremo delle belle, ne sono certo…

Scritto il 16 Giugno 2011 at 14:22

daino,
Si fa quel che si può! :mrgreen: Cmq quando sono in sede, la versione base di intermarket groove resta l’altra. Se poi avete critiche o idee su come migliorare la griglia, siete sempre i benvenuti (QUI la democrazia regna sovrana…)

Scritto il 16 Giugno 2011 at 14:25

paolo41,
Come ben sai di politica non voglio parlare… PErò se non l’hai fatto, rileggiti l’articolo che ho postato ieri nei commenti di questo post…
http://intermarketandmore.finanza.com/italia-un-paese-che-cambia-pelle-e-che-urge-di-riforme-29713.html
E’ l’articolo di Perotti (è uno degli ultimi commenti). non occorre dire altro…. 🙄

lucianom
Scritto il 16 Giugno 2011 at 16:36

WS scende con il paracadute, qualcuno deve averglielo prestato.

lucianom
Scritto il 16 Giugno 2011 at 20:13

Stasera lo S&P romperà il supporto della MM200 ? Speriamo di si. La discesa comunque finirà solo dopo aver superato i minimi di marzo.

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