Il momento è catartico…
Ormai la gabbia è troppo stretta per l’indice S&P 500. E’ giunto il momento di decidere quale sarà la strada da prendere. Il grafico qui sotto è abbastanza chiaro. Continuiamo a barcamenarci sulla trendline rialzista (e quindi tutto va a conferma dell’importanza tecnica di tale supporto dinamico), ma nel frattempo abbiamo nuovamente la resistenza dinamica ribassista. Una chiara convergenza dell’indice verso l’incroci di queste 2 trendline.
Quindi per il breve periodo i tempi sono senza dubbio maturi per prendere una strada. Che potrebbe essere sia rialzista che ribassista. Però attenzione. Possiamo notare che in queste giornate in cui la negatività ha avuto la meglio, i volumi sono stati abbastanza buoni. Aumento della pressione alla vendita? Molto probabile. Ed intanto gi vari indicatori di direzione, ovvero quelli di trend sono tutti in territorio negativo (DMI e MACD nella fattispecie) e l’indicatore di forza relativa ha imboccato anche lui la strada del ribasso. Ce la farà l’indice ad invertire la tendenza? Lo scenario sembra quanto meno difficile. Guardate il grafico sopra e fatevi anche voi un’idea della situazione.
DAX: test altrettanto importante
Avevo parlato in passato del DAX, l’indice tedesco che era riuscito per il rotto della cuffia a mantenere un’intonazione rialzista. Dal grafico qui sotto infatti potete notare che ci siamo appoggiati sulla trendline rialzista, e che addirittura ieri è stata “forzata”.
Il rischio di un’inversione aumenta. Il discorso fatto per il SP 500 vale anche per il DAX. Forza relativa in discesa, volumi in aumento. La violazione della trendline ci porterà quantomeno a 7500, ma ciò che più conta è che la tendenza verrà violata. E quindi quanto si trova una corrispondenza operativa tra 2 grafici importanti come il DAX e l’S&P 500 significa che occorre fare molta attenzione in quanto la rottura dell’uno confermerebbe quella dell’altro.
Cina alle stelle
Un’ultima cosa e poi chiudo. Vi allego un grafico sovrapposto del P/E di 4 listini: il solito SP 500, il nostrano S&P Mib, il DAX e l’Hang Seng. Il grafico illustra i P/E di sudetti listini negli ultimi anni.
Potete vedere che,mentre DAX e SP MIb si sono mossi più o meno sempre di pari passi, e mentre lo S&P 500 ha sempre avuto un P/E più generoso, la cosa che stupisce è il grande rally dell’Hang Seng. Un escursione veramente notevole. Dopo aver viaggiato per anni col nostro indice, ha preso l’ascensore ed è volato in cielo. Oggi tratta decisamente a premio (giustamente) rispetto agli altri listini, in quanto il listino cinese è salito alle stelle. Domanda. Non ci sarà mica il rischio di un ridimensionamento ed un ritorno a livelli più “plausibili”. Se c’è un rallentamento globale “importante”, io lo darei quasi per scontato.