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Il “FOMC minutes” indica la direzione dei tassi USA
I mercati attendono sempre con interesse l’esito del Minutes FOMC, il documento che “racconta” il dibattito all’interno dell’ultimo FOMC. Per carità, non è stato detto nulla di rivoluzionario. Però iniziano ad esserci delle spaccature e delle interessanti sfaccettature.
Se avete tempo e voglia, cliccate qui e vedetevi il FOMC minutes pubblicato ieri sera. Ma credetemi, sopravviverete anche senza averlo fatto.
Ci sono però alcuni elementi interessanti che emergono. Il primo. La presa di coscienza di uno scenario economico globale più debole.
«L’outloook economico sembra in qualche modo piu’ debole e ci sono rischi al ribasso in Europa, Cina e Giappone». (…) «si e’ notato che se le condizioni economiche e finanziarie estere peggiorano ulteriormente, la crescita economica degli Usa nel medio termine potrebbe essere piu’ lenta di quanto attualmente atteso. Tuttavia, molti membri hanno visto come potenzialmente limitati gli effetti degli sviluppi recenti sull’economia domestica».
Queste frasi significano una cosa: che gli USA sono preoccupati del rallentamento globale in quanto potrebbe frenare l’economia americana. E quindi il messaggio che ne deriva è chiaro: si è anche disposti a “rallentare” il treno economico USA per ridare ossigeno al resto del mondo, proprio per evitare una recessione globale. E come può succedere questo? Usando la leva dei cambi. Ma di questo parlerò nel prossimo post.
Intanto però, come detto, molti membri del FOMC voglio sapere quando arriveranno i primi rialzi dei tassi. Come vedete dal grafico sottostante, la curva future del tasso FED Funds continua a muoversi leggermente in rialzo, segno che il mercato si “aspetta” qualcosa nei prossimi mesi.
Curva Fed Funds Future
Io lo ammetto, come già detto nei precedenti articoli, vedo invece allontanarsi questo potenziale rialzo dei tassi, perché l’elemento più importante da valutare proprio per l’inizio di una campagna restrittiva di politica monetaria, resta sempre l’inflazione. Guardate questo grafico. Le previsioni inflattive su USA e Germania (quest’ultima è arcinota) sono di certo Non positive. Segno che quindi si prevede un rallentamento del tasso di inflazione.
Domanda: allora PERCHE’ la FED dovrebbe alzare i tassi frenando la giostra dei mercati?
E difatti, nel comunicato FED la famosa frase in cui si dice che i tassi resteranno bassi per un periodo di tempo “considerevole” NON è stato rimosso. Leggere tra le righe, a volte, può essere MOLTO importante.
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Però quel giorno potrebbe ancora tardare un po’. Le banche centrali hanno dato segnali chiarissimi VEDI QUI –> intermarketandmore.finanza.com/accordo-sul-dollaro-usa-per-evitare-la-recessione-in-europa-69861.html di un intesa globale. Se sono tutti d’accordo e non si fanno la guerra, si può ancora andare avanti per un po’…
Caro Danilo esatto….la rivalutazione del dollaro Usa…è l’ultimo disperato strumento per inflazionare un po’ il resto del mondo…..Giappone ed Europa in primis…..per scongiurare che ricadano nella spirale deflazione-recessione.
Credo che, come hai detto già tu, il problema esploderà quando gli investitori, belle statuine, si renderanno conto dei bluff della banche centrali e andranno a vedere le carte che hanno realmente in mano.
Quel giorno probabilmente segnerà l’inizio della fine.
Amen.