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GREFERENDUM: che succede se esce il SI? E se vince il NO?

Scritto il alle 14:58 da Danilo DT

grexit-greferendum-referendum-atene

Il referendum in Grecia si farà. La Merkel ha fatto chiaramente capire che ogni margine di mediazione sarà inutile fintanto che il popolo greco non avrà fatto la scelta più importante della storia della Grecia moderna. Ma quali sono gli scenari a cui si andrà incontro nel caso che vinca l’una o l’altra fazione?

I sondaggi danno per possibili vincenti i SI, ovvero accettazione del piano di austerity proposto dalla Troika, in cambio di finanziamenti e mantenimento dello status quo all’interno dell’Eurozona e dell’Eurosistema.

E questo già sorprende. Il popolo greco accetta ancora maggiori sacrifici, pur di rimanere nell’Euro? Sembra sia così.

Per il voto di domenica sarà realmente il più importante referendum della storia della Grecia. Atene sarà padrona del proprio destino, anche se il destino lo avrebbe teoricamente disegnare chi è stato votato per governare il paese, nella fattispecie Tsipras. Ma così non è stato.
Ormai i giochi sono fatti. Tutti i colloqui sono interrotti. Nulla verrà deciso fintanto che non si saprà il risultato del cosiddetto “Greferendum”.

Bond calmi in attesa del GREFERENDUM

Bond calmi in attesa del GREFERENDUM

Ma cosa accadrà se vinceranno i no? E se vinceranno i si?

Per evitarvi un nuovo mattone, far perdere un sacco di tempo al sottoscritto che è in ferie ma oggi alla ricerca di un po’ di refrigerio visto che la temperatura è sahariana e soprattutto per indicarvi articoli di estrema qualità, vi consiglio di leggere due articoli, per meglio capire cosa potrebbe succedere se a vincere sarà il NO.
Innanzitutto merita un’attenta lettura l’ottimo post, completo e piacevole, scritto dall’amico e boss di Piano Inclinato Andrea Boda, sull’argomento: GREFERENDUM: E SE DICONO DI NO?
Inoltre se qualcuno vuole capire in modo semplice come potrebbe nascere facilmente una seconda valuta parallela al’Euro che poi ne prenderà un posto, consiglio di rileggere questo mio VECCHIO POST.

GREFERENDUM: i sondaggi

GREFERENDUM: i sondaggi

E se invece vince il SI?

Se invece gli elettori greci voteranno «Sì» per accettare una nuova austerity e rimanere nell’euro, significherebbe innanzitutto il fallimento politico di Syriza e di Tsipras. E credo che questo sia indiscutibile.

Ma attenzione: non voglio fare il menagramo ma semplicemente farvi capire che nulla si può dare per scontato. Se vince il SI, per forza Syriza salta, e ci vorranno altre elezioni. Dite che quindi le cose nel medio periodo si potrebbero normalizzare perché arriverebbero i soldi dalla Troika e la macchina (lenta) dell’economia greca progressivamente si rimetterebbe in moto? Forse ma occhio. C’è un grande problema. Non si può escludere che arrivi in Grecia un vero e proprio conflitto politico, con la presa di potere di frange anche molto estreme (Alba Dorata) e conseguente conflitto sociale che metterebbe il paese nel caos più totale. Anche perché, non dimentichiamolo mai, la Grecia farà soprattutto promesse che (secondo me) non verranno mantenute.

Solo una cosa potrebbe realmente aiutare la Grecia a ripartire: innanzitutto un bell’Haircut del debito e poi un piano stile “Marshall” con la stretta vigilanza delle istituzioni internazionali. Invece nella migliore delle ipotesi, si faranno promesse, ci sarà altra austerity tutto nell’interesse del rigore filotedesco.

the-road-to-greferendum

THE ROAD TO GREFERENDUM (via Barclays)

Un ultimo parere: qualsiasi sia il voto, SI o NO, e quindi comunque vada, la vicenda greca sarà ricordata per sempre come il peggior fallimento (fino ad ora) dell’Unione Europea e dell’Euro. La prima cosa che occorrerà fare, quando avremo l’esito della votazione, cercare di capire cosa fare per poter mettere “in sicurezza” quel che resta dell’Eurozona e POSSIBILMENTE renderla veramente indissolubile. Ma per renderla tale occorrerà prendere coscienza del fatto che, senza una VERA unione europea, sarà sempre un vero colabrodo.
Riprendetevi QUESTO POST dove parlavo qualche giorno fa proprio di questo. Bisogna evitare di rifare gli stessi errori e soprattutto mettere i presupposti per una VERO progetto di Unione.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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28 commenti Commenta
ob1KnoB
Scritto il 2 Luglio 2015 at 15:53

cit. sliding doors

Niente. non cambia niente anche secondo la teoria del destino chiuso. Ricordiamoci sempre che la Grecia ‘non aveva soldi’ (neanche falsi), non ha soldi (perchè se li avesse in realtà non sono suoi), non avrà soldi (qualcuno ha provato a proiettare il piano della troika?, neanche anni.. solo qualche trimestre e soprattutto: perchè non ce li spiegano ben bene questi numeri?). Senza parteggiare per un fronte od un altro resta il dato di fatto che la Grecia aveva pedissequamente seguito il Troikaprogramma fino a gennaio. Il risultato è stato un -20% di GDP e debiti aumentati del 50%, potere d’acquisto in mona, disoccupazione esplosa, deficit commerciali peggiorati. Mi spiace ma l’FMI non può dire: oooops ci siamo sbagliati….ma adesso funzionerà. E’ la credibilità del sistema in gioco. E quando si è disposti a mentire alla Goebbels’ mode per quanto mi riguarda la credibilità se ne è andata da un pezzo. La Grecia è solo UN esercizio della teoria dei giochi. Le statistiche Usa un altro, il QE un altro ancora, i tassi un altro anche il Jobs Act e ci possiamo aggiungere aerei che cadono, attentati, sbarchi etc etc. La sindrome di Stoccolma colpirà certo i greci (soprattutto con la pancia vuota) ma qualunque singulto di orgoglio avrà lo stesso esito:
sliding doors.

kry
Scritto il 2 Luglio 2015 at 16:35

— Credete sia impossibile che una nuova dittatura possa essere instaurata nella moderna Germania, poiché la gente ha imparato dagli errori del passato. — https://it.wikipedia.org/wiki/L%27onda_(film_2008) [ Vedere per credere (???)]

ob1KnoB
Scritto il 2 Luglio 2015 at 17:44

ob1KnoB@finanzaonline:
cit. sliding doors

Niente. non cambia niente anche secondo la teoria del destino chiuso. Ricordiamoci sempre che la Grecia ‘non aveva soldi’ (neanche falsi), non ha soldi (perchè se li avesse in realtà non sono suoi), non avrà soldi (qualcuno ha provato a proiettare il piano della troika?, neanche anni.. solo qualche trimestre e soprattutto: perchè non ce li spiegano ben bene questi numeri?). Senza parteggiare per un fronte od un altro resta il dato di fatto che la Grecia aveva pedissequamente seguito il Troikaprogramma fino a gennaio. Il risultato è stato un -20% di GDP e debiti aumentati del 50%, potere d’acquisto in mona, disoccupazione esplosa, deficit commerciali peggiorati. Mi spiace ma l’FMI non può dire: oooops ci siamo sbagliati….ma adesso funzionerà. E’ la credibilità del sistema in gioco. E quando si è disposti a mentire alla Goebbels’ mode per quanto mi riguarda la credibilità se ne è andata da un pezzo. La Grecia è solo UN esercizio della teoria dei giochi. Le statistiche Usa un altro, il QE un altro ancora, i tassi un altro anche il Jobs Act e ci possiamo aggiungere aerei che cadono, attentati, sbarchi etc etc. La sindrome di Stoccolma colpirà certo i greci (soprattutto con la pancia vuota) ma qualunque singulto di orgoglio avrà lo stesso esito:
sliding doors.

Danilo l’FMI ti legge?
alle domande adeguate risposte….incredibile OOOOOOOOOOPPPPPPPPSSSSSSSS!
http://www.zerohedge.com/news/2015-07-02/imf-bolsters-greek-no-vote-says-country-needs-debt-haircut

ob1KnoB
Scritto il 2 Luglio 2015 at 17:50

ed aggiungo grande figura di m….. per merkel hollande junker e marionette di contorno

idleproc
Scritto il 2 Luglio 2015 at 21:11

Concordo con quanto avete scritto.
A mio giudizio è però in atto una tattica calcolata della quale non conosciamo i termini anche se li possiamo intuire.
Ci si dovrà cominciare a preoccupare realmente quando si coglieranno sintomi non artefatti di “perdita di controllo”.
La posizione è forzatamente difensiva e attendista evitando di svolgere il ruolo del Pollo partendo dalla difesa del portafogli.
Stanno cercando il Pollo.

manuel.finanza
Scritto il 2 Luglio 2015 at 21:53

esperimento interessante sulla gestione dell’opinione quando chi ha la capacita di convincimento sono decisivi al risultato del voto
nello scontro e intervenuto anche VARUFAKIS
il tema era una famosa frasi del vice premier Greco per molti anni in diversi governi socialista Pangalos
(Πάγκαλος Θεόδωρος http://mazi­ta­fagame.gr  (όλοι μαζί τα φάγαμε)
cioe il rapporto clienterale tra politico e eletore (tu mi hai votato io ti ho dato un posto al pubblico
e il privato ha beneficiato dai soldi che giravano (abbiamo mangiato insieme)
il tema interessa i paesi che hanno grande Debito che hanno visuto sopra le loro possibilita
prima del dibatito abbiamo mangiato insieme 49% contrari 42,5% e indecisi 8,5%
dopo il dibatito 38% (-11%) 57,2% (+14,7%) 14,7%(+6,2%)
l originale anche se il tradutore google lascia desiderare e qui (http://www.tovima.gr/society/article/?aid=434686)
e sorprendente la vincita di chi ha la capacita di convincere e le fluttuazioni dei votanti (-11 +14,7)
alla faccia della Democrazia e di referendum
(La potenza dei media e dei giornali che ci portano al piato quello che vogliono e una altra storia)
Idlebroc ha fatto in simili interogativi ottimi interventi

vito_t
Scritto il 2 Luglio 2015 at 22:39

….. quando avremo l’esito della votazione, cercare di capire cosa fare per poter mettere “in sicurezza” quel che resta dell’Eurozona e POSSIBILMENTE renderla veramente indissolubile. ….

Ne ho le p..le piene di questi Krukki e soci, …. io faccio solo una considerazione: da quando è nato il n€uro, stiamo tutti mediamente peggio , ma a che pro ? se il debito pubblico non ha fatto altro che crescere ? nel 2000 si viveva dignitosamente con un solo ottimo stipendio, oggi ne servono due e non bastano …. Ne ho le p..le piene di compiti a casa per vedere che non si riesce a risolvere un problema che sia uno dall’Ucraina ( e qui mi sembrano i rancori della seconda guerra mondiale … ), agli immigrati alla Grecia, …. però a Bruxelles decidono per il formaggio con il latte in polvere e così distruggono il formaggio italiano ….. Ne ho le p..le piene di vedere che Kruccolandia sfora regolarmente il surplus della bilancia commerciale stabilito al 6% …. e poi alle prossime elezioni voterò chi dice no all’Europa, .. non voglio far vivere i miei figfli da schiavi ……

Scritto il 2 Luglio 2015 at 23:18

“… Il mio mestiere non è quello del giornalista.

L’informazione europea potrebbe mostrare un’altra via, una via se non imparziale (ché l’imparzialità è un’utopia), ma perlomeno documentata e il più possibile fedele alla realtà.

È sconcertante dover ammettere il contrario.”

l- – – – –

M. Nucci (minima&moralia), “Perché la stampa italiana racconta la Grecia in modo apocalittico?” – 2 luglio 2015

http://www.minimaetmoralia.it/wp/perche-la-stampa-italiana-racconta-la-grecia-in-modo-apocalittico/

– – – – -l

Il Mio mestiere NON è quello del giornalista – Lo tengo a RI_sottolineare (PER FORTUNA ed IN TUTTI I SENSI).

In questi giorni, condividendo ciò che ha scritto/riportato (“on site” – E NON SOLO DA) Matteo, sto “calcando” FORTISSIMAMENTE proprio su questo tasto – volutamente (e molto più del dovuto di quanto già fatto in passato per altri “casi”: QE sì, QE no – per citarne solo uno dei tanti cd. “famosi e pallonari”).

Raccontare PALLE, inventarsi ESCLUSIVE o SPIFFERI che NON hanno ALCUNA rispondenza nella realtà è da puerili-infanti (visto che con certe Persone, informatisSSime e che hanno ACCESSO DIRETTO a “determinati AAAmbienti”, vieni subito sgamato – NIENTE PASSA, LO RAMMENTO!) e soprattutto da IGNOBILI – oltre al fatto che tende a squalificare a livello infimo la VERA Professionalità di altre Persone DAVVERO preparate e che NON vivono di mezzucci per “tirare su la Vita”.

In passato – anche qui – ho de-cantato le “famose gesta” del pseudo-giornalista (citato nel pezzo di Matteo).

Occhio e non fateVi abbindolare – da quello che Vi passano/propinano “signori” di tal “elevatura” (SPECIE, IN/O PER DETERMINATI EVENTI).

Signori si nasce e non si diventa – sempre, DA NON DIMENTCARLO.

Surfer © サーファー [Lukeof, tranquillo – non Ce l’ho/avevo con Te. Tu sei uno dei Miei “preferiti”, tra l’altro; ricorda

DT (intermarketandmore), “CRISI GRECIA: Il popolo ellenico torna a votare. E ora che succede?” – 30 dicembre 2014

(2 gennaio 2015 alle 03:52)

http://intermarketandmore.finanza.com/crisi-grecia-il-popolo-ellenico-torna-a-votare-e-ora-che-succede-70387.html/comment-page-1#comment-137134

ed a seguire leggi/ere i commenti de il (2 gennaio 2015 alle 03:58) e soprattutto quello finale (8 gennaio 2015).

Saluti al Longobardo – sei in incognito (da altro nick)!]

Scritto il 2 Luglio 2015 at 23:48

ob1KnoB@finanzaonline,

Beh, a dire il vero, Christine Lagarde è mia vicina d’ombrellone, qui, a Santorini..

😛

Scritto il 2 Luglio 2015 at 23:57

@finanza,

Beh, direi un articolo molto “alternativo ” ed interessante.
Purtroppo, sottoscritto compreso, in molti raccontano i fatti senza essere fisicamente in Grecia e quindi, dovendosi fidare di certe fonti…che si credono anche autorevoli…può capitare, anche al sottoscritto.
Però forse FF ha esagerato…

Longobardo
Scritto il 3 Luglio 2015 at 00:01

@finanza,

Ciao Surfer, Longobardo è il mio nick ma non credo che tu ti stia riferendo a me…. Ho un omonimo in incognito! 🙂

Longobardo
Scritto il 3 Luglio 2015 at 00:29

Articolo sicuramente molto interessante quello proposto da Surfer. E a proposito di campagna mediatica… avete notato l’estrema contraddittorietà dei sondaggi? Riflettiamo anche su questo.

schwefelwolf
Scritto il 3 Luglio 2015 at 01:13

kry@finanza,

A mio avviso il sistema tedesco attuale si avvicina molto a quella che chiamerei una “dittatura della democrazia”: valgono solo criteri, norme e principi compatibili con il Grundgesetz (“Costituzione”). Ogni divergente opinione viene tendenzialmente criminalizzata e vista come potenziale “pericolo”: per la democrazia, per la società e cosí via.
Il martellameno “ideologico-democratico”, con tutto ciò che lo accompagna (condanna della propria Storia, “missione” europea etc.) è costante e massiccio: a differenza dell’Italia (popolo che definirei geneticamente anarchico-individualista) in Germania questa struttura ha le sue radici in un substrato geneticamente organico-collettivo, retaggio della tradizione germanica dai tempi delle cosiddette “migrazioni dei popoli” (che gli Italiani chiamano “invasioni barbariche”).
Al Tedesco viene spontaneo sentirsi parte del tutto, del gruppo, dell’organismo – con relativi ruoli, regole e responsabilità. E gli viene naturale riconoscere l’autorità che disciplina il tutto: nel 1933 Hitler, nel 2015 la Merkel. Tutti e due democraticamente eletti dal popolo tedesco.
La mia risposa è quindi “Sí” – ma non nel senso che intendi tu.

idleproc
Scritto il 3 Luglio 2015 at 08:45

Non è una novità, non bisogna assolutizzarla altrimenti si perde la visione generale ma è sempre da tenere presente in quanto vincente se te la lasciano utilizzare.

http://www.zerohedge.com/news/2015-07-02/how-greece-has-fallen-victim-economic-hit-men

atomictonto
Scritto il 3 Luglio 2015 at 09:49

schwefelwolf@finanza,

Condivido l’analisi conoscendo molto bene i Tedeschi.

Una sola nota: Hitler nin fu mai eletto democraticamente.
Il massimo dei deputati al Bundensrat che ottenne il NSDAP in libere elezioni fu di 112, un numero del tutto insufficiente a forzare le dimissioni del Kanzelor dell’epoca (siamo nel 1932) Von Papen.
La pressione terroristica nella società civile delle SA di Ernst Rohm costrinse con una manovra di palazzo l’anziano presidente del Reich Von Hindenburg a trovare un accordo per le dimissioni di Von Papen e la nomina di Hitler a cancelliere nel Gennaio del 1934 (dopo una certa attesa tecnica dovuta al fatto che Hitler necessitava dei documenti di naturalizzazione Tedesca essendo un Austriaco di nascita). In pochi mesi dopo la nomina a cancelliere e con ormai parate e botte quotidiane delle SA per le strade, unitamente al lavoro propagsndistico di Goebbels e alla minaccia fisica di molti membri del Bundensrat Hitler ottenne le Leggi Speciali che tra l’altro lo nominavano “Furher” (capo) della Germania destituendo il presidente Hindenburg.

É un vecchio mito l’idea che i Tdeschi “votassero Hitler” il quale in realtà prese il potere con la violenza, le minacce e manovre di palazzo….aiutato non poco dalla veneranda età e cagionevole salute di Von Hindenburg che seppe opporre resistenza poco più che formale.

Sono appassionato amatoriale di storia 🙂

atomictonto
Scritto il 3 Luglio 2015 at 09:55

atomictonto@finanza:
schwefelwolf@finanza,

Condivido l’analisi conoscendo molto bene i Tedeschi.

Una sola nota: Hitler nin fu mai eletto democraticamente.
Il massimo dei deputati al Bundensrat che ottenne il NSDAP in libere elezioni fu di 112, un numero del tutto insufficiente a forzare le dimissioni del Kanzelor dell’epoca (siamo nel 1932) Von Papen.
La pressione terroristica nella società civile delle SA di Ernst Rohm costrinse con una manovra di palazzo l’anziano presidente del Reich Von Hindenburg a trovare un accordo per le dimissioni di Von Papen e la nomina di Hitler a cancelliere nel Gennaio del 1934 (dopo una certa attesa tecnica dovuta al fatto che Hitler necessitava dei documenti di naturalizzazione Tedesca essendo un Austriaco di nascita). In pochi mesi dopo la nomina a cancelliere e con ormai parate e botte quotidiane delle SA per le strade, unitamente al lavoro propagsndistico di Goebbels e alla minaccia fisica di molti membri del Bundensrat Hitler ottenne le Leggi Speciali che tra l’altro lo nominavano “Furher” (capo) della Germania destituendo il presidente Hindenburg.

É un vecchio mito l’idea che i Tdeschi “votassero Hitler” il quale in realtà prese il potere con la violenza, le minacce e manovre di palazzo….aiutato non poco dalla veneranda età e cagionevole salute di Von Hindenburg che seppe opporre resistenza poco più che formale.

Sono appassionato amatoriale di storia

Ah dimenticavo!

Per capire il meccanismo é fondamentale sapere che nel 1933 la Germania e il Reich di Hindenbourg disponevano di un esercito male in arnese di circa 200.000 uomini mentre le SA erano una formazione paramilitare con oltre 2.000.000 di aderenti.
Von Papen accettó tra l’altro le dimissioni dopo appunto che Hindenbourg si rifiutó di mobilitare l’esercito per salvaguardare il Reich in qualità di presidente con questa osservazione…e cioé che ci sarebbe stata una guerra civile e che l’avrebbero pure persa.

Scritto il 3 Luglio 2015 at 14:33

Lo ricarico perbene – visto che l’hanno rilinkato (modifiche di aggiornamento sul sito di AmChamGr).

:PREMESSA ed anche CONCLUSIONE (segnalata già a Suo tempo – a Lukeof):

alla due giorni Ateniense [1-2 DICEMBRE, 2014] c’ERANO quelli che CONTAVANO-CONTANO (ANNI PREGRESSI E 2014) / CONTERANNO (2015 E ANNI A VENIRE) – GRECI ed ANCHE “Stranieri”.

Ve Li ho messi TUTTI – con gl’interventi/papers (nel link alla fine Li trovate – e potete scaricarLi tranquillamente).

SCORRETE ATTENTAMENTE I NOMI ED I COGNOMI.

l-§-l American-Hellenic Chamber of Commerce (AmChamGR), Athens Exchange Group (ATHEX Group: Helex), [25TH Annual l The Greek Economy Conference] “The Greek economy at a turning point: setting a national agenda for economic development “, Athens: December 1-2, 2014

Speakers and speeches

1- Elias Spirtounias
Executive Director, American-Hellenic Chamber of Commerce

2- Simos Anastasopoulos
President, American-Hellenic Chamber of Commerce

3- Evangelos Venizelos
Deputy Prime Minister & President, PASOK

4- Constantine Michalos
President, Athens Chamber of Commerce and Industry

5- David Pearce
US Ambassador to Greece

6- Gikas Hardouvelis
Minister of Finance

7- Jacob Soll
Professor of History & Accounting, Dept. of History, University of South California, USΑ

8- Paul B. Kazarian
Founder, Chairman & CEO, Japonica Partners USA

9- Marko Mrsnik
Director, EMEA Sovereigns & Public Finance, Standard & Poor’s, Spain

10- Theodore Fessas
Chairman, Hellenic Federation of Enterprises (SEV)

11- Yanos Gramatidis
President, Institute of Economy and Public Governance, American-Hellenic Chamber of Commerce

12- Maria Velentza
Advisor, EU Commission, Task Force for Greece

13- Nikos Vettas
Director General, IOBE

14- Spyros Papaspyrou
Deputy Managing Director, Piraeus Bank

15- Nikolaos Philippas
Chairman & Scientific Director, KEPE

16- Georgios Papadimitriou
Financial Services Industry Leader, EY Southeast Europe & Advisory Services Leader, EY Greece

17- Yannis Maniatis
Minister of Environment, Energy and Climate Change

18- George Peristeris
CEO, GEK TERNA

19- Arthouros Zervos
Chairman & CEO, PPC

20- Mathios Rigas
Chairman & CEO, Energean Oil & Gas

21- Alexis Tsipras
Leader of the Opposition & President, SYRIZA

22- Michalis Chrisohoidis
Minister of Infrastructure, Transport and Networks

23- Nikos Peppas
Country Manager, Greece Cyprus and Bulgaria, SAS Institute

24- Antonis Monokrousos
Country Leader, Oracle Hellas

25- Anthony Bartzokas
Board Director, European Bank for Reconstruction and Development

26- Antonis Samaras
Prime Minister of Greece

in http://www.amcham.gr/events/25th-greek-economy-conference/ .

Surfer © サーファー

kry
Scritto il 3 Luglio 2015 at 16:03

@finanza,

[ Saluti al Longobardo – sei in incognito (da altro nick)!] ### ??. ? il mare è ______ e non si scia cosa ( mi-sol ) si ( re ) fa ? Si va a pesca di 22/6 – 22/7 ?

aorlansky60
Scritto il 3 Luglio 2015 at 16:04

Ob1KnoB

Niente. non cambia niente anche secondo la teoria del destino chiuso. Ricordiamoci sempre che la Grecia ‘non aveva soldi’ (neanche falsi), non ha soldi (perchè se li avesse in realtà non sono suoi), non avrà soldi (qualcuno ha provato a proiettare il piano della troika?, neanche anni.. solo qualche trimestre e soprattutto: perchè non ce li spiegano ben bene questi numeri?). Senza parteggiare per un fronte od un altro resta il dato di fatto che la Grecia aveva pedissequamente seguito il Troikaprogramma fino a gennaio. Il risultato è stato un -20% di GDP e debiti aumentati del 50%, potere d’acquisto in mona, disoccupazione esplosa, deficit commerciali peggiorati.

………………………………………………………………………………………………………………

Sono in pieno accordo con i concetti espressi sopra; i numeri della Grecia parlano chiaro dopo la “cura” troika (-20% di GDP, debiti aumentati del 50%, disoccupazione al 27% di cui fascia giovanile al 50%)

La cosa buffa(o tragica a seconda della visuale) è che nell’avverarsi dell’opzione che tutti auspicano in sede UE (e FMI) cioè una vittoria del SI referendario, toccherà riversare un altra marea di denaro (che FMI ha quantificato quest’oggi in una nota uff.le a oltre € 50 mld fino al 2018) per sostenere la Grecia… fino al 2018… e poi? quanto può andare ancora avanti questa storia nella stessa direzione???

ma davvero qualcuno crede ed è convinto che la Grecia abbia risorse tali da poter camminare con i propri piedi anzichè boccheggiare distesa sul lettino con la flebo inalata dalla ELA della BCE o di chiunque altro??

per come è uscita dalla “cura” troika i greci ci metteranno anni (con riserva) a risollevarsi al punto da riuscire ad intraprendere un percorso che gli consenta di ripagare quel debito accumulato;

Il fatto tragico è che tutte le parti hanno minimizzato il problema, decidendo a suo tempo di rimandarne la risoluzione più volte, che se affrontato al suo inizio sarebbe costato “100”, ora è arrivato a “10000”, tra due anni potrebbe ritrovarsi a “1000000000” come conto da pagare…

La cosa è talmente grave ed evidente che quasi quasi ho il sospetto che questa situazione sia espressamente voluta perchè convenga economicamente a pochi (che ci guadagnano molto) con il resto dei tanti che hanno molto da perdere .

altra nota dolente : se le istituzioni coinvolte -UE BCE FMI- sono riuscite a pasticciare così TANTO affrontando un piccolo problema (la Grecia è nulla, IN TERMINI ECONOMICI, rispetto ad altri paesi europei) cosa accadrà quando incontreranno un problema più SERIO???

senza nominare l’italia che la propaganda anglosassone tira sempre in ballo per occultare i propri problemi(deb priv e pubbl UK, deficit…), sembrano tutti dimenticarsi di un paese assai più GROSSO della Grecia i cui numeri sono altrettanto preoccupanti, a volerli analizzare a fondo, di quelli italiani:

la FRANCIA…

paolo41
Scritto il 3 Luglio 2015 at 16:40

aorlansky60,

hai talmente tanta ragione, ma la cosa che stupisce è che la razionalità di quanto da te esposto è ben nota anche a quei filibustieri che controllano l’EU, che in questo momento sono lì che se la fanno addosso per la paura di veder disgregarsi il “sistema euro” sotto il naso.
E per far questo utilizzeranno tutti i mezzi per mantenere in piedi il castello della cosidetta “fortezza Europa”, scaricando i costi sulla comunità.
Lo hanno già fatto il duo MerKozy in occasione della precedente crisi e sono pronti a rifarlo, qualunque sia il risultato del referendum !!!!!!

overshooting
Scritto il 3 Luglio 2015 at 17:50

A mio parere il punto è’ sempre lo stesso, almeno di partenza….nessuna utilità’ ha chiedersi se sia giusto o sbagliato ciò’ che avviene, e poi, da che punto di vista? Da un punto di vista prettamente ‘etico’ no, ma non lo sono neanche i mercati finanziari nel loro insieme…una popolazione ‘eticamente’ evoluta, collabora, produce, è’ solidale…mi pare ovvio che nn sia il ns caso…detto questo la logica parte da cosa vuole chi comanda…e in termini semplicistici chi comanda vuole continuare a farlo e vuole guadagnare nel frattempo….nello specifico, mercati finanziari, il guadagno a mio parere nasce dalla volatilita’, nn si può’ solo salire o scendere sempre, si arriva alla saturazione….ed è’ proprio questo che stanno creando, volatilità’ , la mia unica pseudo certezza per i prof mesi…per il resto rimango dell idea che è’ meglio tosare una pecora che mangiarla, quindi x me un teatrino che finirà’ con un accordo arrabattato x comprare tempo…l unica incognita rimane la,grandezza dello schema, troppo grande e interconnesso per poterlo manovrare senza incognite, anche x LORO…detto questo negli ultimi mesi sto scaricando rischio dai portafogli, portando a casa i profitti, posizionando su strumenti flessibili o liquidi, magari scommettendo su USD…a mio parere i margini sono sul mercato europeo, si depresso ma con quotazioni giuste, Stati Uniti con p/e insostenibili, da tenere giusto x Usd, mentre credo che la prossima legnata sia obbl che az arriverà’ dal comparto paesi emergenti, con qlc piccolo distinguo ma verso fine anno o quando Usa Aumenta i tassi secondo me li saranno grossi c…i…Danilo nn mollare se continui prometto che farò’ una donazione, dovevo gia’ farlo ma sai come vanno queste cose…comunque li meriti, quanto meno per la mole di info che posti…

lampo
Scritto il 3 Luglio 2015 at 18:17

Siamo talmente presi dalla situazione greca, raccontata dai mass-media, che ci dimentichiamo di un aspetto. I soldi portati all’estero: passata la burrasca, con tanto di ristrutturazione pagata con soldi praticamente pubblici, quando ritorneranno ( è sufficiente soltanto la metà) si comprano il Paese, manodopera, immobili, aziende… e anche i voti!
Con buona pace della crisi… e del mercato azionario greco che farà come in Islanda.
Buona crisi greca a tutti… e buona riflessione

schwefelwolf
Scritto il 4 Luglio 2015 at 00:08

atomictonto@finanza,

Mi dispiace, Atomictonto, ma devo correggere i tuoi dati: la NSDAP ha conquistato per ben tre volte piú dei 112 seggi di cui tu parli: nella Reichstagswahl (non: Bundeswahl) del luglio 1932 conquistò – di botto – 230 seggi. Nelle successive elezioni (ancora Reichstagswahl) del novembre 1932 perse un po’ di voti ma restò primo partito nel Reichstag, con 196 seggi. Nelle elezioni del marzo 1933 (le ultime “elezioni libere”) la NSDAP conquistò 288 seggi (43,9% dei voti), che le permisero di ottenere – con i 52 seggi della KFSWR (Kampffront-Schwarz-Weiß-Rot) – la maggioranza al Reichstag e la conferma del parlamento.
Sarebbe molto (troppo) lungo approfondire le vicende attinenti al ruolo di Hindenburg, di v. Papen etc. . In ogni caso si può dire che il gabinetto Hitler sia stato il primo gabinetto sortito da libere elezioni dopo quello di Brüning e non un “gabinetto presidenziale” nominato da Hindenburg sulla base della Legge d’Emergenza (come i precedenti gabinetti v. Schleicher e v. Papen).

Aggiungo – per amore della precisione – che l’organico della Reichswehr era (come imposto dal trattato di Versailles) di 100.000 uomini (non 200.000). Ma era – contrariamente a quanto asserisci tu – tutt’altro che “male in arnese”: la Reichswehr era un esercito di quadri ultra-specializzati, eccezionalmente addestrati e motivati, che da lí a tre anni riuscí a creare, nell’arco di pochi mesi, quella “macchina” destinata ad entrare nella Storia con il nome di “Wehrmacht”.
Mi fermo qui, per non tediare gli altri partecipanti. Certo: è un tema estremamente complesso e interessante, che richiederebbe/meriterebbe approfondimenti, ma in sede piú opportuna (ammesso che esista un Intermarket & More dedicato alla Storia).
Un saluto da un altro appassionato amatoriale.

idleproc
Scritto il 4 Luglio 2015 at 12:09

schwefelwolf@finanza,

Per quanto a mia conoscenza confermo come la complessità della ricostruzione storica attinente ai ruoli di “…Hindenburg, di v. Papen etc …”

…del resto è anche abbastanza ovvio che subendo i limiti del trattato, avessero puntato sulla creazione di un esercito piccolo, di quadri che srebbe stata la base solida per la ricostruzione di un esercito nazionale.

…Hitler era un fuoricllasse sul piano politico (è un fatto) e questi pensavano di “gestirlo” in quelle condizioni limite economiche, sociali, internazionali “solo” per controllo sociale interno… e con un popolo come quello tedesco?

Deficienti da manuale.

idleproc
Scritto il 4 Luglio 2015 at 12:10

Ps. me ne ricordano altri attualmente in gioco.

Scritto il 4 Luglio 2015 at 13:33

KrY

—^ Si va a pesca di 22/6 – 22/7 ? ^—

PREMESSA-suggerimento

Nell’intervallo di tempo – e non solo – che compone la Tua domanda, dipende sempre da

F. Pascale, C. Vanvitelli, “Gli emisferi della Terra, le costellazioni e i segni zodiacali” – Caserta: Palazzo Reale, Biblioteca Palatina[*], volta (1751-1768, circa)

Da non dimenticare (MAI), poi che in determinate zone – che compongono gli emisferi (australe e boreale, o viceversa) -, Vi è/può essere anche il fermo – non solo strettamente biologico o tecnico, su determinate specie/”classi di prodotto” (per diversi motivi).

RISPONDENDO alla Tua domanda, ora:

non pesco MAI nel periodo da Te segnalato.

Le specie (determinate, mediamente – varia dalle zone, comunque) si prendono da maggio a gli inizi di giugno (tempo della prima riproduzione – la più importante, in/per Madre Natura) e da settembre agli inizi di ottobre (tempo della seconda riproduzione – per alcuni settori e specie).

Le maree poi tendono a stabilizzarsi ad agosto (inizi-prima metà) – e se sei preparato ed hai conoscenze dei luoghi (ossia, senti le “maree”), vai tranquillo (ancora tre ore e senza sosta, per fortuna – il fisico/motore regge alla grande!) fino a metà settembre circa (anche di notte fonda – solo con la luna e le stelle a far da compagnia – senza luce artificiale). Nell’emisfero boreale, naturalmente – quest’ultima parte!

Surfer © サーファー [*Scene dell’Antica Grecia sono dipinte sulle porte e sugli scaffali in mogano, dove sono posti vasi in stile Etrusco]

kry
Scritto il 4 Luglio 2015 at 17:31

@finanza,

Opsss a me risulta che giusto in quel periodo ( proprio in questi giorni ) ne hai catturato uno ancora non catalogato magari lo si può battezzare di razza … longobarda. Buon fine settimana e grazie per l’appunto culturale a 360°. ( KrY o krY visto che così ti piace.)

Scritto il 4 Luglio 2015 at 18:05

KrY

ha un senso.

Buona notte – o sveglia.

Surfer © サーファー ^Kry, quando scrivo [qui, quando Mi leggi, da DT – o da Altri Amici Cari: due (SOLO) che sai] ha sempre un “verso”: passato, presente e futuro. Che torna O/E ritorna. Sempre. Un senso. Ancora non l’hai capito!? lM_A_l_E_l – Ciao/YEP^

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