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GRAN BRETAGNA: BANCHE E STATO IN CRISI

Scritto il alle 10:55 da Danilo DT

boe_clock.jpgSua Maestà la Regina Elisabetta, con un rating di affidabilità pari ancora alla tripla A ( AAA) però con rischio di revisione al ribasso (meriterebbe tutt’altro fuorché la tripla A!!!) credo abbia i suoi bei pensieri che la tormentano in questo periodo. Crisi banche

Ed è soprattutto il sistema bancario inglese a portarle delle preoccupazioni, paese dove la crisi economica si sta facendo aprticolarmente sentire. Senza dubbio, alcuni lettori del blog che scrivono spesso direttamente da Gran Bretagna ed Irlanda, potranno testimoniare nei commenti su questa situazione.

 

I dati usciti in queste ultime ore sono da paura.

Panoramica 

 

HBOS: La banca inglese, acquistata da Lloyds Banking Group, ha chiuso il 2008 con una perdita pari a 7,5 mld di sterline (circa 8,4 mld di euro), che si raffronta con un utile di 4,05 mld di sterline del 2007.

 

LLOYDS a sua ha archiviato l’esercizio 2008 con un utile di 819 mln di sterline, contro i 3,29 mld di sterline del 2007. Le perdite da svalutazioni sono cresciute del 68% a 3,01 mld di sterline. Il core Tier 1 è risultato pari a 6,4%, mentre il Tier 1 a 9,8%.

 

HSBC: il colosso inglese non chè la più grande banca europea per capitalizzazione ha chiuso il 2008 con un utile in contrazione del 70% a 5,7 mld di dollari, rispetto ai 19,1 mld del precedente esercizio. A fronte di tale risultato, HSBC ha varato un aumento di capitale da 17,7 mld di dollari (12,5 mld di sterline), offendo 5 nuove azioni a 2,54 sterline ciascuna ogni 12 azioni già possedute; l’operazione permetterebbe di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale portando il Core Tier 1 all’8,5% e il Tier1 al 9,8%.
Per farla breve, il sistema bancario fa acqua da tute le parti. Ma c’è di più.

 

 

Bradford & Bingley

Chi di voi si ricorda di questa banca, nazionalizzata tanto tempo fa proprio dal Governo Inglese chiamata Bradford & Bingley?

 

Bene, sappiate che il Governo Inglese ha dichiarato che le obbligazioni emesse appunto da Bradford & Bingley, con la subordinazione Lower Tier 2 (che non è assolutamente la peggiore) non pagheranno la cedola. E per i titoli Lower Tier 2 questa non è una cosa prevista. La decisione di non pagare è stata poi parzialmente ritrattata dicendo che non si tratta di una decisione di !”non pagare” ma solo di un rinvio. Situazione comunque non prevista COMUNQUE per i titoli Lower Tier 2.

 

Vi rendete conto l’effetto che può faer una notizia del genere sul mercato delle obbligazioni? Vuol dire che il governo inglese si è permesso di fare…un po’ quello che vuole. Sarà mica una necessità, legata al fatto che iniziano a mancare dalle casseforti le sterline necessarie per pagare il debito? State pur certi che se così fosse, non lo sapremo mai, se non a fatti accaduti…

 

Guerra per le strade?

 

Chiudo con questa ultima curiosità che sa molto di gossip, ma ve la voglio scrivere, a prova del fatto che alla fine, la storia si ripete. Molto spesso nel blog si scrive a proposito del fatto che in passato, quando si è assistito a crolli verticali del mercato (come insomma sta succedendo ora), ci sono sempre state delle guerre.

La notizia arriva da due giornali inglesi: il Sunday Express e il Daily Star Sunday.

Sembra che i servizi segreti inglesi e le autorità britanniche siano in massima allerta per una possibile stagione calda di proteste e scontri violenti innescati dalla crisi economica presente nel Regno Unito. Il tutto pilotato da gruppi di estremisti di destra e sinistra. Si teme per un ritorno violentissimo della xenofobia e dell’ostilità nei confronti degli stranieri che lavorano in Gran Bretagna. Fonte della notizia: Bloomberg.

Fine del gossip.

 

 

 

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