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GENERAL MOTORS: debito, default e rinegoziazione
La questione General Motors interessa moltissimi risparmiatori, non solo per quanto riguarda le azioni ma soprattutto per chi possiede le obbligazioni, i Bonds di GM.
Se volete vedere le ampie discussioni sull’argomento cliccate qui dove troverete gli approfondimenti sulla crisi dell’auto , e avrete già un buon panorama di notizie sull’argomento.
Proprio ieri ho ricevuto un’email di un simpatico lettore che si è proposto, tra le altre cose, come collaboratore del blog in quanto ritiene di essere un perfetto elemento da seguire …alla rovescia, nel senso che non riesce a farne una giusta!
Questo lettore, che si chiama Alfredo, mi pone questa domanda:
“Sui giornali è scemata un po’ la buriana sul settore auto americano. Sono sono ovviamente un fortunato possessore di alcuni splendidi bonds emessi dalla General Motors, per carità, non cifre esorbitanti, ma comunque cifre che per me sono importanti.
Per caso di sono novità su quale potrebbe essere il nostro futuro di obbligazionisti?”
Tanto per cominciare, proprio qualche giorno fa General Motors, come ampiamente previsto sulle pagine di questo blog, GM ha nuovamente battuto cassa. Altri 4.6 miliardi di dollaroni richiesti al Governo USA per evitare il Chapter 11. Quindi, risulta già fin da subito evidente che la crisi dell’auto, a Detroit, non è affatto passata.
Ora, cerchiamo di ragionare un attimo su cosa potrebbe succedere. Sicuramente GM sta provando a continuare ad estorcere denaro allo Stato che ormai si è trasformato in ente benefico per il settore auto USA. Ma è una storia che non può proseguire all’infinito. Alcuni assets sono stati liquidati, altri sono stati messi in vendita. Ma i problemi sono ancora tantissimi.
Lasciamo da parte la spinosa vicenda dei CDS emessi su GM e sugli effetti che potrebbe avere sul mercato il default della stessa GM nei confronti di AIG & co (vi rimando al post dedicato) , ma cerchiamo di addentrarci nella realtà.
Cosa accadrà alla GM?
L’AD di General Motors, Henderson, è stato chiaro: occorrono altri soldi, sennò sarà Chapter 11. Alcuni assets sono considerati appetibili (vedi Opel e Saab per esempio) ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente. Tanto per cominciare c’è un eterno problema coi sindacati, un braccio di ferro che a volte mi sembra assurdo. I lavoratori di Detroit godono di privilegi secondo me folli in un momento di crisi come questo. Ma i sindacati non vogliono mollare il tiro. E il settore auto resta sempre nella crisi nera anche a causa delle vendite limitate. Quindi la situazione è chiaramente complessa.
E gli obbligazionisti?
Da alcune fonti, sembra che ci sia la disponibilità da parte dei comitati rappresentanti il debito , di entrare in una negoziazione. Anzi in una rinegoziazione. Infatti secondo me col tempo, si raggiungerà una sorta di compromesso, una specie di operazione alla “Parmalat”.
Per carità , nulla di confermato, ma secondo me è molto probabile la trasformazione di una aprte dei bonds direttamente in azioni della “nuova General Motors”. In pratica l’obbligazionista diventa azionista. Magari non per il 100 ma per una percentuale comunque importante del debito.
E a quale valore di concambio? Ovviamente è impossibile saperlo ora.
L’unica cosa che posso dire è la seguente. Chi ha ancora malauguratamente dei bonds GM in portafoglio non può far altro che attendere gli eventi. Chi invece non li ha, si ritenga fortunato e ne resti fuori.
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