SETTORE AUTO USA: DEFAULT ORMAI VICINO

Scritto il alle 11:59 da Danilo DT

ap_congress_big3_auto_081119_mn.jpgCi sarebbero tantissime cose da dire e da discutere. Ma è impossibile parlare di tutto.Focalizziamoci sui problemi più “heavy” del momento.Come non guardare allora alla crisi auto USA?

Facciamo un aggiornamento su General Motors (GM) e le colleghe Ford e Chrysler…Insomma… crisi auto made in USA.

Ieri i rispettivi AD delle tre società si sono presentate davanti al Congresso. Ovviamente si è parlato di come salvare le tre società ed il settore auto USA. Per Rick Wagoner (nella foto qui a fianco, fonte: Evan Vucci/AP Photo)  ed i suoi colleghi non ci sono grosse soluzioni. Scartata da subito l’amministrazione controllata, l’unica cosa che può salvare il salvabile è la rinegoziazione del debito e, soprattutto, un intervento pubblico massiccio.Ma dove pescare i soldi?

 

In & out? 

 

E già fin da subito il neo eletto Obama si trova con grosse problematiche. Lui vorrebbe inserire gli aiuti in un programma al di fuori del TARP , invece Bush non ne vuole sapere.Il fatto è che i 25 miliardi già stanziati sono insufficienti e ci vorrebbero cifre ben diverse per mettere una bella pezza. Credo che sia assolutamente necessaria una nazionalizzazione. Non vedo alternative, anzi no…L’alternativa è un intervento cospicuo, e potrebbero non bastare 300 miliardi di dollari. Quindi capite che il problema è enorme.

Se poi dopo si vuole fare un’enneisma truffa (il che non mi sorprenderebbe più di tanto) ci sarebbe ancora una soluzione, a cui non voglio nemmeno pensare. Una soluzione che si potrebbe definire “In & out“. Si fa in modo che le aziende vengano salvate per salvagaurdare l’occupazione, ma chi ha investito in bonds e azioni si ritrova con un pugno di mosche. Verrebbe attuata con l’ingresso delle società in Chapter 11 con successiva uscita pilotata a favore del processo produttivo.

Non sarebbe la prima volta di una fatto del genere negli USA….

 

 

 

Too big to….

 

Rileggetevi questo post di qualche giorno fa  su GM e tenete a mente che un fallimento di GM potrebbe portare in bancarotta anche le altre due società. E una citta come Detroit, per esempio, si troverebbe, nell’arco di qualche ora, con circa 3 milioni di disoccupati.

Non dimentichiamo infatti anche l’indotto.

Ed è per questo che gira nuovamente l a voce già nata ai tempi di Lehman Brothers…. To big to fail. Ma ci crediamo ancora? Probabilmente è vero, ma le certezze oggi sono pari a zero.

CDS Auto da brividi, GM FALLITA

 

cds car usa autoVi aggiorno anche sui CDS  del settore auto USA. E che posso dire se non che sono …da panico?GM tratta a 11.500, tanto per gradire, e la stessa Ford non può comunque dirsi sana, a 7300 bp.Per farla breve, sui CDS, General Motors è GIA’ FALLITA.E se non arriva lo Stato ad aiutare il settore, la partita è chiusa.Poi sui CDS di GM ci sarebbe molto da dire. Ad esempio, lo sapevate che il debito di GM ammonta a circa 110 miliardi di dollari ed invece i CDS presenti sul mercato proprio su GM sono pari a circa 3200 miliardi di dollari ? Quindi è chiaro il fatto che la speculazione regna sui CDS.

 

Lascio ognuno alle proprie elucubrazioni del caso. Volete un ulteriore spunto di discussione? Eccovi serviti. E FIAT? Che succederà? Come si muoverà? Quanto peggiorerà?

 

STAY TUNED!

 

 

 

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