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FMI: allarme debito. Ma perché ora?

Scritto il alle 12:11 da Danilo DT

Il FMI scopre l’acqua calda. Nel World Economic Outlook il Fondo Monetario Internazionale ha confermato le stime di crescita globale 2018 e 2019 entrambe a 3,9. Ma Washington ha avvertito che le crescenti tensioni commerciali, in particolare tra Usa e Cina, potrebbero danneggiare il quadro della crescita globale e l’argomento è destinato a rimanere al centro dell’agenda del vertice. E poi si è parlato di debito. Si perché il FMI ha scoperto che stiamo affogando nel debito.
Ma che novità… Quantomeno per chi mi segue da più tempo, sono cose non note ma ARCInote.

“L’economia globale è più indebitata di quanto lo fosse nel periodo precedente la crisi finanziaria”. E’ quanto ha reso noto il Fondo Monetario Internazionale, spiegando che il “periodo prolungato di bassi tassi di interesse ha stimolato la crescita del debito fino al 225% del Pil mondiale nel 2016, 12 punti al di sopra del precedente record testato nel 2009”. La Cina è stata responsabile di gran parte di questo aumento, anche se i paesi avanzati, emergenti e con basso reddito “appaiono tutti vulnerabili”. [Source]

Perfetto, tutto esattamente in linea con tutto quanto abbiamo spiegato in passato. CLICCATE QUI  per fare un parziale ripasso. E qui sotto un aggiornamento sull’esplosione del debito privato.

Non male vero? E se prendiamo il debito aggregato a livello pubblico, la situazione si fa ancora più complessa, anche se sono numeri che secondo me potrebbero essere non ufficiali (vedi la dubbia veridicità sulla situazione cinese).

Complice ovviamente il ruolo delle banche centrali: complice l’immane massa di liquidiutà che ha compresso al ribasso i tassi di interesse, rendendo molto conveniente qualsiasi forma di finanziamento, anche per quelle aziende meno solide. Quindi, conseguenza ovvia, premio al rischio che crolla e mancanza di coerenza tra rischio e rendimento nel mondo high yield.
Detto questo, come mai il FMI si preoccupa così tanto per il debito? Il Giappone insegna. Il debito è gestibile, anche se il mondo è evidentemente in default tecnico. C’è un problema però. Il ciclo economico è al suo apice, le banche centrali stanno iniziando ad invertire le politiche monetarie, i bilanci delle stesse tenderanno ad espandere sempre di meno ed i tassi di interesse potenzialmente potrebbero cominciare a salire, complici anche le politiche fiscali e protezionistiche di Trump.
E allora veniamo alla domanda clou. Se il mondo sta affogando nel debito, come riusciranno a gestire un rialzo dei tassi le realtà più “border line”?
Ovviamente per chi ha approfittato del momento di mercato, allungando la duration media del debito (e non ha scadenze imminenti) al momento è fuori da questo rischio. Ma per gli altri?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

1 commento Commenta
kociss01
Scritto il 21 Aprile 2018 at 11:35

TROIKA TROJKA TROJKA SENTO ODORE DI TROIKA IN ARRIVO IN iTALIA avete presente i condor quando svolazzano intorno alla mucca agonizzante……nei film western??

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