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FLASH MERCATI e INTERMARKET: ci si prepara agli eventi della settimana

Scritto il alle 09:57 da Danilo DT

TweetDeck 2014-09-15 10-00-40Dopo sette anni di gloriosa espansione monetaria, gli USA fanno le prove di quello che potrebbe essere l’inizio della exit strategy. Tapering ormai concluso, i mercati stanno scommettendo su come e quanto la FED deciderà di alzare i tassi. Come detto settimana scorsa, è un’ipotesi che non è da sottovalutare già fin dal primo trimestre del 2015. La FED però, prima di agire, preparerà i mercati con la solita dovuta cautele, E ci mancherebbe altro. Il rischio è sempre il solito: essere destabilizzante. E questo la FED non lo vuole essere.

Istantanea sull’iter del ciclo dei tassi di interesse

shape of a rate cycleSi dirà tutto e niente, cercando il massimo equilibrismo senza essere destabilizzante. Si ammetterà un miglioramento congiunturale ed un consolidamento della ripresa. Voi direte: quindi tutto bene! Nella realtà dovrebbe essere così, ma siamo nella NEGATIVE ECONOMY, dove quando le cose vanno troppo bene, il mercato prende paura e corregge, perché teme una più rapida exit strategy di politica monetaria.
A compensazioni di tali news negative, vedrete, la Yellen ci ricorderà quante siano ancora le risorse inutilizzate e quanto spazio abbia ancora teoricamente la crescita. MA sulla tematica dei tassi e di quanto il mercato stia sottovalutandone il rischio, vi rimando al post dedicato.

USA INdustrial production vs LEading indicator

Referendum scozzese

E se la FED terrà banco in ambito di politica monetaria, in Europa ad attirare l’attenzione di tutti troviamo il referendum scozzese, un evento che entra di diritto tra i fatto geopolitici da considerare come un rischio potenziale da non sottovalutare. Se poi mai dovesse accadere la secessione, probabilmente avverrà “in pace” cercando le soluzioni più indolori per tutti. Ma il mercato se ne convincerà?

I mercati

Intanto il quadro intermarket ci illustra un mercato che inizia ad “immaginare” un rialzo dei tassi.
Questo è il quadro intermarket USA

Direi che è chiarissimo.

a) Dollaro molto forte
b) Treasury in indebolimento
c) Commodity sempre deboli
d) Borse in lieve correzione anche se ancora in ottima tenuta

US Intermarket

Cosa aspettarsi

La battaglia si farà sulal volatilità e sull’incertezza. Se si riesce a far assorbire al mercato in maniera molto “soft” gli eventi della settimana, allora potremo vedere un periodo di lateralità. Viceversa è palpabile il rischio correzione, anche se solo di breve periodo.

STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
Scritto il 15 Settembre 2014 at 11:15

…poi ovviamente abbiamo ancora sempre la BCE con il suo TLTRO ma questo il mercato dovrebbe già averlo scontato

Lukas
Scritto il 15 Settembre 2014 at 12:29

Danilo DT,

Caro Danilo volevo solo segnalarti che la precedente espansione del bilancio della BCE ha funzionato esattamente al contrario del QE made in USA……..ossia il mercato ha reagito con uno storno e non con un rally……occhio ragazzi !!!

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