LA SOMMA DELLE PARTI
Rapido flash su un dato che stamattina mi ha un po’ sorpreso, ovvero il crollo verticale del Baltic Index.
Stamattina mi sono ritrovato sul terminale un bel -5.74%. E la cosa sorprendente è la rapidità del crollo dell’indice. Siamo passat da quota 11040 agli attuali 6915, ovvero -37% in3 mesi. Un salto nel buio veramente forte… Ma che può significare questa cosa?
Crollo dei noli, recessione in corso confermata dal petrolio.
Il motivo è già stato spiegato diverse volte. I noli marittimi avevano raggiunto dei prezzi pazzeschi, in quanto era sempre maggiore la quantità di materia prima richiesta. Ma ora il mercato sta mollando … E questo indice ne è la piena conferma.
Quindi è evidente il segnale di rallentamento. Ma facciamo la somma delle parti: Baltic index in caduta libera… quindi minor richiesta di petrolio e minor materia prima richiesta. E difatti il petrolio, pian piano, si sta sgonfiando, come previsto ieri. E intanto… succede l’assurdo… Il dollaro, come è successo fino ad ora, si rafforza, semza motivi. Anzi, con l’aria che tira il dollaro USA dovrebbe essere ben da altre parti (il taglio dei tassi in linea teorica porta ulteriore debolezza sul $ ). Che volete.. i misteri del mercati, talvolta palesemente pilotati, proprio come succede per il petrolio e come è ben visibile dall’analisi intermarket.
Petrolio pilotato… Ma chissà ancora… che dietro non ci siano le sapienti mani (per modo di dire) di qualche grossa istituzione. Fate bene attenzione. Se il petrolio scende, rimane abbastanza pensare ad una diminuzione della pressione inflazionistica. E se molla l’inflazione il buon BB (Ben Bernanke) può operare con i tassi in modo più sereno, con tagli anche importanti. Morale: stamattina i futures sui tassi scontano un taglio di 100 bp (ovvero un punto percentuale) da qui a fine aprile. Come vi dicevo nel titolo, la somma delle parti induce cattivi pensieri, che alla fin fine possono essere molto realistici.