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I motivi del ribasso delle borse
Il titolo del post è senz’altro uno di qeulli che inondano i giornali in questi giorni. tutti a cercare scuse e giustificazioni per una correzione che da mesi era attesa, che è fisiologica, è naturale ed al momento non preoccupa.
Comunque sia, cerchiamo di capire quali sono i veri motivi che hanno portato la borsa USA (tanto parte tutto da lì…) a prendersi una bella batosta. I motivi di carattere fondamentale sono quelli scritti dai giornali. Innanzitutto il problema dei Subprime e delle voragini che questi mutui stanno creando nel sistema bancario americano. Riuscirà la macchina economica USA a “digerire” questo boccone indigesto, senza dover per forza intervenire oppure senza dover subire un forte rallentamento? Presto per dirlo. Inoltre ci sono le trimestrali, eccellente scusa per fare avviare delle interessanti correzioni. E queste sono le cose che tutti possono leggere dia giornali. ma andiamo un po’ oltre, alla ricerca di un “qualcosa” in più. In un post precedente parlavo di “temporale”. Diciamo che il temporale ora è molto intenso e che soprattutto è accompagnato da fattori molto chiari che già la settimana scorsa avevo segnalato in un altro post in merito al movimento dello yen e, in un altro ancora, in merito alla volatilità dello S&P 500.
Assolutamente non voglio celebrare un bel niente, voglio solo mettere un po’ di ordine e riprendere il discorso al punto in cui lo avevo lasciato. Partiamo dal primo elemento da analizzare, ovvero l’indice S&P 500.
Da tempo l’RSI è in divergenza, ma c’era bisogno di un segnale. Ed un segnale è arrivato dalla rottura della fan line di Fibonacci che ha portato l’indice su quota 1511. I volumi stanno aumentando da alcune sedute. In un periodo estivo è senza dubbio una cosa un po’ anomala, a meno che…ci sia qualcuno che stia liquidando alcune posizioni, magari quelle su cui guadagna meglio… E quel qualcuno potrebbe essere un qualche Hedge Fund che magari si era indebitato in Yen e che quindi per chiudere i finanziamenti fa cash in borsa. E noi questa cosa l’avevamo già subodorata… Difatti lo Yen vs $ si stava già rafforzando da un po’. Ecco il grafico di oggi su questo cross…
Beh… Da 124 a 120 direi che non è poi malaccio tanto per cominciare. Addirittura siamo quasi arrivati alla soglia dell’ipervenduto, il che al momento non vuol dire nulla. Però sta a significare che il moviemnto è stato forte e violento. E guidato dalla specuazione, senza dubbio. Non posso negare che la vicenda Subprime e trimestrali non abbia influenzato la correzione, ci mancherebbe, però è innegabile il fatto che il moviemtno sia stato pilotato anche da chiusura di Carry Trade.
Un elemento che sicuramente ha influenzato la correzione è stata la volatilità. Difatti il VIX (indice di volatilità dello S&P 500) stava aumentando da diverse sedute. Erano i primi starnuti del raffreddore che stava arrivando. Oggi il VIX è a 18.55, e ai tempi della correzione di marzo era pari circa a 20.
A chiudere il cerchio poi c’è la ritrovata forza dei Bonds (fly to quality), che tornano di moda in questi giorni, ma che io non consiglio più di tanto in quanto lo scenario sui tassi non è al momento interessante (se volete si può poi ampiamente approfondire il discorso su scenario tassi, curve, previsioni, ecc. ecc.).
Un ultimo flash sul petrolio. La correzione di cui si era parlato precedentemente è partita, ma non si tratta assolutamente di un’inversione di tendenza, bensì di un semplice movimento correttivo, anche perchè ci sta che se la borsa rallenta nel timore di un rallentamento macro, rallenti anche il WTI.
Chiudo con un grafico che vi avevo proposto temo fa, grafico che vi propongo ovvaimente aggiornato. Vi ricordate Demark? Il sul sequential ci aveva già suggerito da tempo che l’inversione sullo S&P era alle porte, che il livello chiave era 1550 e che bisognava stare all’erta… Bravo Demark!
Bene… Ho fatto una bella carrellata… Se volete ne discutiamo insieme…al fine di costruire un discorso che sia utile per capire meglio ciò che succede, anche perchè, fino a prova contraria, questo è il modesto parere di un povero amante dei mercati finanziari…