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FED: fine del “QUANTITATIVE EASING”. Cosa cambia per curva dei tassi e mercati finanziari?
Quello di oggi sarà un meeting FED dal sapore particolare.
La riunione dovrebbe confermare il “cambio di direzione” in ambito di politica monetaria, con l’annuncio della chiusura del “Quantitative easing” (progressivamente “tosato” dal cosiddetto tapering) che ha portato una valanga impressionante di liquidità sui mercati finanziari e sull’economia USA.
E proprio l’economia USA, guardando alcuni dati macro più sensibili agli occhi della FED, sembrerebbe (condizionale d’obbligo, vista l’influenza delle iniezioni di liquidità sul tessuto economico) ormai uscita al di fuori della cosiddetta fase critica.
Questo grafico su Non Farm Payrolls e tasso disoccupazione la dice lunga.
I numeri quindi parlano chiaro. Gli USA sono ripartiti. Ma è anche vero che la Yellen tutte le volte ricorda al mercato che questa ripresa è fragile. Il motivo è semplice: si è costruita la ripresa proprio con delle fondamenta basate sulle iniezioni di liquidità e ben poco di strutturale. La FED teme che, tolta la liquidità, l’economia possa tornare a perdere colpi.
Le domande che si fa il mercato sono tante.
PRIMA DOMANDA: se la FED non comprerà più titoli obbligazionari con il quantitative easing, che fine faranno le borse?
Vi ripropongo questo grafico che mette in luce il forte legame tra il bilancio della FED e l’indice di borsa SP 500
Grafico SP500 e bilancio FED
Viaggiano di pari passo, come due gemellini. Quindi bisogna temere, con la fine del QE (e come ipotizzato dal grafico di SG) , il famoso crollo del mercato? In realtà è tutto da dimostrare inquanto potremmo assistere al “cambio della guardia”.
Se prima ad immettere liquidità sul mercato erano soprattutto FED, BOE e BOJ, in futuro verrà confermata senza dubbio la BOJ, potremmo assistere a nuove iniezioni soprattutto dai paesi emegenti (PBOC alias Cina in primis) e poi la BCE che ha in programma di riportare il suo bilancio a 3000 miliardi di Euro.
SECONDA DOMANDA: che fine faranno i bond governativi USA?
E qui viene il bello. Tanto per cominciare occorre ricordare che la FED era diventato il quasi unico sottoscrittore di bond governativi USA: mancando questo attore sul mercato, cosa succederà nelle prossime emissioni?
Ovviamente non è così facile sputare sentenze, ma nelle sale operative inizia a rimbalzare un’ipotesi decisamente arguta ma non impossibile.
a) Visto che la FED non comprerà più titoli USA
b) Visto che è interesse di tutte le banche centrali mantenere stabili le condizioni dei mercati finanziari
c) Visto che la BCE ha ampiamente fatto capire che vuole portare il cross EUR USD a livelli più congrui (rafforzando il Dollaro USA ed aiutanto così anche l’export dell’Eurozona)
d) Visto che la BCE ha annunciato di voler riportare il bilancio a livelli importanti pari a circa 3000 miliardi di Euro, e lo vuol fare NON con titoli governativi (per il momento) ma con covered bond e ABS, i quali hanno però un mercato risicato
e) Visto che la BCE (sponda tedesca) esige una qualità elevata nell’acquisto di prodotti finanziari (possibilmente “risk free”)
Allora perché la BCE non potrebbe essere proprio lei il futuro sottoscrittore di titoli governativi USA?
In un post citati ieri dall’ottimo Lampo, un professore di Harvard, Jeffrey Frankel dice esattamente questo.
What, then, should the ECB buy, if it is to expand the monetary base? It should not buy euro securities, but rather US treasury securities. In other words, it should go back to intervening in the foreign exchange market. Here are several reasons why.
First, it solves the problem of what to buy without raising legal obstacles. Operations in the foreign exchange market are well within the remit of the ECB.
Second, they also do not pose moral hazard issues (unless one thinks of the long-term moral hazard that the ‘exorbitant privilege’ of printing the world’s international currency creates for US fiscal policy).
Third, ECB purchases of dollars would help push the foreign exchange value of the euro down against the dollar. (source)
TERZA DOMANDA: quale sarà la forward guidance e gli effetti sulla curva dei tassi?
Nelle ultime settimane, complice anche un rallentamento della crescita economica USA, le attese per un imminente aumento dei tassi di interesse sono scemate, anche perché il rafforzamento del Dollaro USA ha avuto un effetto “drenante”, con le medesime conseguenze di un rialzo dei tassi.
Il grafico qui sotto la dice lunga su cosa è successo. E’ il confronto del tasso future sui FED Funds rilevato:
a) Oggi
b) 1 mese fa
c) 3 mesi fa
d) 6 mesi fa
e) 1 anno fa
Notate come progressivamente il tasso sia salito sui contratti più lunghi per poi nuovamente “collassare” oggi, addirittura al disotto di quanto scontava 6 mesi fa.
Se ci pensate un attimo, il quadro che si viene a formare, è perfetto se integrato dal punto DUE. Un intervento della BCE in ambito di acquisti di bond governativi USA contribuirebbe a mantenere “sotto controllo” il prezzo e la volatilità (compresa la speculazione) sui T Bond (felice la FED), rafforzerebbe l’USD (felice la BCE) e permetterebbe alla FED di mantenere “tassi bassi per un lungo periodo di tempo” (felice la FED ed i mercati).
Queste sono solo ipotesi ma hanno una logica di fondo, che poi conosciamo bene: il sistema finanziario resta fragile ed è nell’interesse di tutti, in primis banche centrali, fare il possibile, mantenerlo il più possibile stabile. Anche perché instabilità significa volatilità, speculazione e tutto quello che ne deriva (cigno nero in agguato..). In questo modo si chiuderebbe il QE (anche se la FED ha già detto che se sarà necessario, verrà riproposto, visto il successo avuto….) senza però interrompere le iniezioni di liquidità sul mercato, mantenendo quindi lo STATUS QUO attuale.
Poi ovviamente bisogna fare i conti con gli eventi inattesi e, ricordiamocelo bene, con i risultati aziendali. Oggi i fondamentali sono messi in disparte ma un giorno torneranno prepotentemente protagonisti.
STAY TUNED!
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
Sono circa 15 giorni che il 10 e 30 year note stanno scendendo, ma secondo me è troppo presto
per dire che nel 2015 i tassi verranno aumentati, vedremo solo fra qualche mese se il loro valore anticiperà il rialzo.
Concordo sul fatto, che anche con tale escamotage, il sistema rimane fragile (per questo non hanno lasciano ancora il cerino ai piccoli… con conseguente crollo dei valori, alla prima folata di vento [leggi paura]).
Ma ci sono altri aspetti che molti dimenticano:
1) i vari QE hanno allungato la scadenza media annuale dei treasury;
2) il punto 1) provoca un minore bisogno di rifinanziamento (in termini di ammontare medio rispetto agli anni passati ed alla durata media precedente) negli anni a venire;
Riflettete sui precedenti due punti e poi ponetevi una terza domanda:
3) Cosa intende fare la FED con i treasury che man mano scadranno nei prossimi anni (cioè come li impiegheranno)?
Buon ragionamento.
Infine provate a considerare, in una eventuale crisi obbligazionaria, quale banca centrale “è più tranquilla” nell’evitare una grossa spesa nel rifinanziare i titoli in scadenza?
Suggerimento: quelle che hanno titoli in pancia con una durata media più breve o più lunga?
P.S.
Per certi versi la FED con i vari QE e la politica espansiva ha creato una vera e propria assicurazione sulla vita del settore obbligazionario (in termini di controllo, al fine di evitare difficoltà gestionali e conseguenti tracollo dei valori). Di conseguenza idem per il mercato azionario.
Il rovescio della medaglia è che le diverse piazze finanziarie europee saranno sempre più dipendenti dal comportamento di quella predominante: USA (con tutti i nessi e connessi in termini di amplificazioni peggiorative delle correzioni, a causa soprattutto della differenza di fuso orario! [non me ne vogliate per quest’ultima semplificazione])
Con questo non voglio dire che prima o poi i nodi non verranno al pettine: sicuramente succederà poi… e bisognerà capire chi avrà in mano, in quel momento, il pettine!
Lampo e DT,
essendo come (sempre) St. Tommaso, dall’attentissima visione de
-1- BCE (Comunicato stampa), “Situazione contabile consolidata dell’Eurosistema al 5 settembre 2014[*]” – Settembre 9[*], 2014
http://www.ecb.europa.eu/press/pr/wfs/2014/html/fs140909.it.html ,
[*] Prima dell’entrata in vigore/azione (avvenuta ufficialmente il 10 settembre scorso) della ll^ “manovra” (approvata ufficialmente il 4 settembre scorso) da parte del Board della BCE.
et
-2- BCE (Comunicato stampa), “Situazione contabile consolidata dell’Eurosistema al 24 ottobre 2014” – Ottobre 28, 2014
http://www.ecb.europa.eu/press/pr/wfs/2014/html/fs141028.it.html ,
Mi sembra che la BCE dovrebbe fare – o bien, eufemisticamente, inventarsi – uno spurgo mai visto: i.e. un’aspiratore di banane mondiali, da più buchi!
Sinceramente, ed anche tecnicamente, davvero poco credibile – considerando (sempre) i (soliti e sicuri) chiari di luna teutonici (“se Mi volete dare due banane, Io in cambio Vi devo dare due pere”).
Buona visione …
U.S. Department of the Treasury (with Federal Reserve Board), “Major foreign holders of U.S. treasury securities: August 2013 – August 2014” – October 16, 2014
http://www.treasury.gov/ticdata/Publish/mfh.txt
… per capire bene, dove sono i buchi e chi ha davvero le “palle” – e non le banane.
サーファー © Surfer
Attualmente penso che ci sia un’attività coordinata tra FED e BCE (ovvio che la seconda sia subordinata alla prima).
Ma, considerato che le politiche espansive stile FED (non cito numerose pubblicazioni finanziarie a riguardo) incidono poco in termini di aumento di inflazione annuale (diciamo nel migliore dei casi poco al di sotto dell’1%), ecco che la BCE, con tutti i problemi che oramai conosciamo (e che DT quasi ogni giorno ci racconta), ha le armi spuntate, ancora prima di partire.
Pensate solo a quanto ha inciso una politica espansiva massiccia come quella varata dalla BOJ negli ultimi anni… e per fortuna che hanno sperimentato… altrimenti le banche centrali sarebbero ancora a discuterne (pensando che possa funzionare!)… con conseguenti recessioni già in stadio avanzato in Paesi importanti in termini di PIL mondiale.
Motivo per cui recentemente sono ricorsi ad altri escamotage, come il prezzo delle materie prime (anche quello per certi versi è un QE, pensate solo in USA a quanti soldi in meno spende una famiglia americana… dedicando tali risorse ai consumi, con i relativi riflessi).
Per cui credo che ad un certo punto (è difficile stabilire quando) la BCE sarà costretta ad acquistare treasury per continuare nella politica di svalutazione dell’EUR, molto più efficace di qualsiasi QE nell’aiutare i Paesi periferici (e quindi sbloccare l’attuale situazione europea di predominio germanico-francese… pardon la Francia è già in rianimazione). Non dimentichiamoci mai la situazione attuale evidentemente squilibrata del sistema Target (a cui negli ultimi anni hanno tentato in tutti i modi di porvi rimedio… inutilmente).
La mia stima (che vale come il 2 di picche) è che succederà quando gli USA incominceranno ad alzare i tassi e/o quando arriveranno troppi flussi di capitali in Europa (in cerca di titoli sottovalutati su cui guadagnare grazie al QE europeo). In tal caso la BCE, per assurdo, sarà costretta ad intervenire sui cambi proprio per evitare le fluttuazioni non desiderate del tasso di cambio (muovendo le riserve nel proprio bilancio… che adesso inizia ad espandersi) ed interrompere tale politica di aiuto ai periferici.
E pregare che nel frattempo l’economia riparta sul serio… a livelli sostenibili almeno per poter alzare i tassi e crearsi un cuscinetto di strumenti di politica monetaria per intervenire (con un successivo ribasso) quando inesorabilmente arriveremo ad una svalutazione degli assets (il pettine sarà nelle mani giuste di chi deve sobbarcarsi le perdite).
Non c’è speranza che i noti non vengano al pettine… solo diversivi per non farli vedere quando succederà ed attribuire la colpa ad altro (rispetto all’inesorabile andirivieni dei cicli economici, con tutte le conseguenze in termini di disoccupazione e stato sociale).
Per questo motivo gli USA devono partire per forza con la loro economia… altrimenti niente rialzo dei tassi e niente cuscinetto di riserva di politiche monetarie per la prossima crisi.
Forse un po’ intricato come ragionamento… ma spero di essermi spiegato
Credo sia molto chiaro ed abbastanza in linea con il pensiero del sottoscritto.
Cmq occorrerà apsettare gli eventi. La stessa FED ha fatto capire che si è messa in “folle” (a breve post esplicativo) e attenderà gli eventi.
Per far cosa? Alzare i tassi, continuare a far nulla oaddirittura ripartire con un altro QE.
Quindi si muoverà di conseguenza.
Intanto però i mercati, timidamente, girano in direzione “rialzo tassi”.
Ma la storia è solo all’inizio…
STAY TUNED!
Grz a tutti per i preziosi interventi e le ottime discussioni
se rialzassero i tassi esploderebbe la più grande bolle del debito mai esistita sulla faccia della terra.
Quindi mettetevi il cuore in pace e tenetevi stretti i tassi fissi
Cosa cambia per curva dei tassi e mercati finanziari?
La stessa cosa di un auto che finisce la benzina. Se stavi parcheggiando poco male a parte le bestemmie. Se eri in corsia di sorpasso a 150km/h potrebbe essere un problema.
ob1KnoB@finanzaonline:
Cosa cambia per curva dei tassi e mercati finanziari?
La stessa cosa di un auto che finisce la benzina. Se stavi parcheggiando poco male a parte le bestemmie. Se eri in corsia di sorpasso a 150km/h potrebbe essere un problema.
La stessa cosa di un auto che finisce la benzina. Se stavi parcheggiando poco male a parte le bestemmie perchè ti tocca spingerla per parcheggiarla. Se eri in corsia di sorpasso a 150km/h potrebbe essere un problema ma inserisci l’indicatore di direzione destro e lentamente parcheggi in corsia d’emergenza, chiami il carro attrezzi …. e al conto ci pensa la FED.
Lampo [appena ho un pò di tempo, Ti/Vi rispondo bene, in analisi]
…” Forse un pò intricato come ragionamento… ma spero di essermi spiegato “…
Tranquillo, l’avevo/ho compreso – in parte è anche “lineare”; ma le concorrenti della ECB non ragionano ne tergiversano: agiscono (o bien “non dormono”).
A proposito delle cd. “palle” – i.e. Bank of Japan, a “destra” (in anatomia ha/hanno una RILEVA_nza).
K. Buckland, H. Komiya (Bloomberg), “GPIF cutting bond holdings seen as possible BoJ easing trigger” – October 31, 2014
[mentre “dormono e/o dormivano” – è riassunto in 8 righe il perché della mossa della “BoJ” (AMPIA-MENTE PRE-VISTA)]
サーファー © Surfer [Saluti aSSo-lati]
Sempre interessanti i tuoi punti di vista… peccato che siano spot. Perché non scrivi qualcosa di più esaustivo e lo mandi a DT per un post?
Tornerebbe utile a molti… capire come funziona “la finanza” vera… e magari ricordare alla fine la famosa frase di un certo H. Ford.
Lampo,
grazie di cuore – per le parole gentili – innanzitutto.
GentilissiMo, davvero.
Con quanto da Te scritto, Mi permetTi di precisare alcune cose (chi Mi conosce sa cosa intendo/erò – tra cui anche DT, tra l’altro).
I Miei sono e rimarranno dei flash – non amo gli “spot” (neppure/soprattutto in finanza): meglio “forward” (o-SS-ia).
La “F_inanza” di oggigiorno è “RE_lazione”; i “*neutri*” hanno rapporti con T_U_T_T_I [dagli scarafaggi ai buoni, dai mezzi buoni ai bravi (“manzoniani”), dagli ignobili ai “grigi”, dai “satelliti” ai totem, dai santi ai pii, dalle “figurine” agli “dei”) – e preferiscono rimanere tali.
S_E_M_P_R_E (come il *Sottoscritto*).
Se poi oltre ad essere “neutro”, sei – anche/SOPRATTUTTO – discreto, in gamba (“ri_cercato”), serio e dabbene è ancora meglio (o peggio, a seconda della visione – come dico sempre).
Ricorda/Telo (N_O_N LO D_I_M_E_N_T_I_C_A_R_E M_A_I, rivolto a Te solo, in questo caso): quando non sei più “neutro”, nei momenti topici, sei fuori – (“niente di niente”).
Nella Vita – reale o virtuale – c’è chi scrive (o si “propone”)
1- per fama (“pecunia”),
2- per fame (“pecunia”),
3- per interessi (“pecunia”),
4- per vendere o vendersi (“pecunia” – anche l’anima e non solo articoli, libri o consulenze);
ma c’è chi Lo fa S_O_L_O per interesse (“divertimento” – come il Sottoscritto).
Stando seduti, in un qualsiasi posto del Globo Terrestre, riesCi a far viaggiare e riflettere determinate Persone – anche non avvezze al settore o alle tematiche; sperando che siano in grado di cogliere l'”IN_side” giusto.
Ho SEMPRE declinato – e SEMPRE declinerò – di scrivere topics/articoli – in specie, su blogs o siti di altre Persone (anche se Amici o Conoscenti) – con lo pseudonimo Surfer.
Aspetta/Te ancora un paio di giorni sull’altro post – “just in time”, dicitur.
– – – – –
…” My blood is a flood of rubies, precious stones
It keeps my veins hot, fires found a home in me
I move through town, I’m quiet like a fire “…
Lorde, “Yellow flicker beat” [in “The hunger games: Mockingjay – Part I”] – 2014
http://www.youtube.com/watch?v=QnoXecGpq6g
サーファー © Surfer [* http://www.youtube.com/watch?v=uD9PyGyy6Vk *]
Comprendo… e condivido: quando non sei più “neutro”, nei momenti topici, sei fuori – (“niente di niente”)..
Ogni tanto però non riesco a stare in panchina a guardare e preferisco agire agire (in maniera neutra e senza interesse personale)… per non diventare complice di chi nel frattempo agisce.
Caro DT,
è (molto) più di un’ipotesi: ai piani alti hanno già deciso. E’ il nuovo paradigma del ventunesimo secolo: il mercato ce lo facciamo noi a nostro uso e consumo, pazienza se il resto va in malora. In confronto le borse di venti anni fa erano biscazze gestite da dilettanti. Ora il sistema in Occidente ha irretito tutte le principali istituzioni e depotenziato la politica, sottoponendo nel contempo alle sue logiche buona parte del globo. Così, se qualcuno non punta i piedi o qualcos’altro non salta fuori in giro per il mondo, la BCE, magari senza dirlo apertamente, si metterà a comprare bond che rendono zero e non vuole più nessuno. Certo, qualche scherano incravattato potrà dire che va fatto, trovando la giustificazione che un euro debole può aiutare la ripresa, ma diciamocelo in tutta onestà: a chi giova realmente un’operazione di questo tipo?