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EUROZONA: la discrasia tra la BCE ed il mercato

Scritto il alle 07:45 da Danilo DT

La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato la sua decisione di mantenere elevati i tassi di interesse, una mossa strategica volta a contenere l’inflazione, ossia l’aumento dei prezzi. Un atteggiamento prudente e passivo, visto che è noto il fatto che la BCE come la FED, subiscono il mercato e si adeguano di conseguenza.

I tempi della forward guidance sono ormai remoti ed il mercato, per ora, ha perso quella bussola che per anni è stata una stella polare.
Però se poi andiamo a vedere il mercato, vede le cose in modo diverso. E se il mercato ha sempre ragione, luogo comune ma non cosi folle, un po’ di attenzione la merita. Infatti gli operatori prevedono una potenziale diminuzione di questi tassi nel 2024.

Ma come è possibile il miracolo? Nessun miracolo, è una previsione ahimè molto realistica perchè riflette le preoccupazioni riguardo a un possibile rallentamento economico in Europa e a un contesto inflazionistico meno grave rispetto alle aspettative precedenti. Meno inflazione ma anche meno crescita economica. E alla fine la frenata potrebbe diventare poi un problema. Ma di questo, al momento, non dobbiamo preoccuparci.

INFLAZIONE EUROZONA: dalle stelle alla…normalità

Nell’ultimo anno, la zona euro ha sperimentato un tasso inflazione significativo, che ha raggiunto il 10,6%, ma che poi si è successivamente ridotto al 2,9%. La BCE sta affrontando questa diminuzione con cautela, suggerendo che questa tendenza potrebbe non essere sostenibile, anche se la tendenza è evidentemente al ribasso, indicando un graduale attenuarsi degli aumenti dei prezzi nel tempo.

La parte preoccupante secondo me ora è quella relativa alla crescita economica all’interno della zona euro che è modesta ma costante. La Commissione Europea prevede un tasso di crescita dello 0,6% per l’anno, leggermente inferiore alle proiezioni precedenti. E se la crescita economica continua a peggiorare, la BCE continuerà a tenere i tassi così alti? Ed è proprio questa la scommessa del mercato.

STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
reragno
Scritto il 21 Novembre 2023 at 09:47

Quando questi banchieri ( soprattutto Mrs Lagaffe ) non capiscono che questa inflazione non è generata da un aumento di consumi e di redditi, c’è poco da dire. Infatti velatamente ammettono che per far scendere l’inflazione da speculazione, hanno fatto andare l’economia in recessione. In Europa poi è anche peggio. Tutti i dati manifatturieri e dei servizi di Italia, Germania, Francia e Spagna sono sotto i 50. Per cui la recessione è qui in mezzo a noi e negarla serve a poco. Se poi si tarda a tagliare i tassi, si ci troverà in un vortice di negatività che ci porterà alla deep depression come negli anni 30 di un secolo fa. Ma qualcuno potrà dire: abbiamo sconfitto l’inflazione………..

aiccor
Scritto il 21 Novembre 2023 at 16:50

Ricordate sempre: ” accà nissciuno fesso!” non si possono liquidare i vari banchieri centrali come dei semplici fessi, sono dei sicari che agiscono (ben sapendo ciò che fanno) per voleri geopolitici inconfessabili. E’ un teatro in cui ognuno recita una parte e noi siamo spettatori (paganti, eccome!). Tempi interessanti ci attendono. “Che tu possa vivere tempi interessanti, che persone potenti si interessino a te, che tu possa trovare ciò che cerchi”. Antica maledizione cinese.

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