Eurozona e Italia: la grande frenata economica

Scritto il alle 09:45 da Danilo DT

E la crescita economica dell’Eurozona dov’è?

Dopo tanto vociferare e dopo una serie di post sull’argomento in perfetto stile previsonale, COME QUESTO  che già anticipava molte cose, anche la Commissione Europea non più tardi di Venerdi non ha potuto negare l’evidenza, e anche lei ha ammesso la verità. Ha infatti pubblicato le previsioni sull’economia dell’Eurozona divisa per singoli paesi, rivedendo inesorabilmente al ribasso le già basse stime della crescita economica in Unione Europea. E probabilmente Mario Draghi, che questi dati probabilmente li aveva già in mano (oppure aveva letto I&M…hahahaha…no dai, non scherziamo….) si è mosso in anticipo tagliando in modo “simbolico” i tassi di interesse.
Quindi calano le stime sulla crescita economica. Si passa dal +1.8% al ben più modesto +0.5% ma attenzione, l’avvertimento che ci viene lanciato è perfettamente in liena con le nostre previsione.

Occhio, signori, non escludiamo che queste stime già riviste al ribasso, non possano essere ulteriormente corrette negativamente. In tal caso non viene escluso il ritorno in recessione. La crescita prevista per il 2012 della Germania è stata rivista
dall’1.9% allo 0.8%, quella della Francia dal 2% allo 0.6% e dell’Olanda dall’1.7% allo 0.5%. Riguardo all’Italia, la revisione è stata molto marcata passando da una crescita prevista per il 2012 dell’1.3% ad un +0.1%.

E’ chiaro che a dare la mazzata finale all’economia dell’Eurozona è proprio la crisi dell’Euro e la crisi italiana. E a proposito dell’Italia, da alcuni conti della stessa UE, risulta infatti che  all’Italia ogni aumento di un punto percentuale nei rendimenti dei bond statali italici, costa un punto percentuale di PIL ogni 3 anni. Cavoli, per un paese che non cresce significa attaccare una zavorra al collo al povero naufrago…

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DT

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17 commenti Commenta
anonimocds
Scritto il 14 Novembre 2011 at 10:05

Per me i PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna) andranno tutti in recessione. La francia c’e’ da vedere…forse solo la Germania resistera’ con un PIL flebilmente positivo.

Andreanno rifatti tutti i Conti su Entrate e Uscite degli Stati, relativi Deficit e Debito

Per la cronaca cé giá un disallineamento tra le stime di crescita (ottiistiche) del Governo Italiano uscente (Berlusconi) e l’Unione Europea (Commissione) che – a conti fatti – vale GIA’ 11 miliardi di deficit in piu’ di quanto calcolato dal Governo UItalianao.
Io credo che anche la Commissioni Europea si rivelera’ troppo ottimista nelle sue stime.

Col risultato che altre manovre finanziarie di emergenza dovranno seguire.

Come ha recentemente chiuso un leader politico in un suo recente VideoMessaggio areti unificate (Caeusescu, dove sei ?):

“Viva l’Italia, via la LIBERTA’!”

kry
Scritto il 14 Novembre 2011 at 10:23

Con recessione intendiamo calo della produzione o calo dei consumi? La germania probabilmente esporterà di meno nei piigs in tal caso rifacendo i conti il suo rapporto deficit/pil aumenterà in maniera maggiore.

anonimocds
Scritto il 14 Novembre 2011 at 10:37

La Germania ha il 60%-65% dell’EXPORT nell’Euro Area.

Per recessione, nell’accezione da libro di testo di Econoia Politica, si intende il calo per 2 trimestri consecutivi del PIL (o GDP nell’equivalente acronimo inglese).

Largo circa (contabilita’ nazionale)
PIL = C + I + G + (net export)

C = Consumi Privati (Consumption)
I = Investimenti (Investment)
G = Spesa pubblica (Government Expenditure)

net export = Exp – Imp = esportazioni – importazioni

anonimocds
Scritto il 14 Novembre 2011 at 10:50

I credo che IL BELLO cominci proprio ADESSO!

Fra 3 / 5 anni diremo: Aveva ragione Silvio quando diceva che “i RISTORANTI SONO PIENI” perche’ temo che nei prossimi 3/5 anni i ristoranti saranno assai meno affollati.

Il bello…comincia adesso

Forza ITALIA!,
datti da fare, rimboccati le maniche e datti da fare che ce la puoi fare.
Costera’ ALMENO un 10% di tenore di vita ma ce la puoi fare.

ob1KnoB
Scritto il 14 Novembre 2011 at 11:07

belle sberle sullo spread 5 anni

andrea.mensa
Scritto il 14 Novembre 2011 at 11:39

quando il risparmio medio pro capite è ancora uno dei più alti a livello non solo europeo, ma mondiale, e contemporaneamente, nello stesso paese, diminuiscono i consumi alimentari, allora io sostengo che la media del pollo deve essere semplicemente abbandonata, perchè non ha più senso.
io non credo, nemmeno lo vedessi con i miei occhi, che ci sia qualcuno che rinuncia al cibo, o a parte di esso, per mettere in banca parte del proprio reddito.
allora, se non si vuol credere a una simile assurdità, bisogna credere che troppe risorse vanno a chi non ne necessita e troppo poche a chi invece ne avrebbe bisogno.
e se questo ragionamento ha un minimo di logica, la conseguenza è che il problema non è aumentare produttività e produzione, ma VENDERE quanto prodotto.
ora un paese con simili caratteristiche potrebbe anche sopravvivere in un contesto internazionale pieno di paesi in espansione, che non fanno altro che richiedere beni, ma non mi pare nemmeno che ci si trovi in simile posizione.
allora tutte lelmenate sull’allungamento della vita lavorativa, sull’aumento di produttività, e compagnia cantante, non sono solo assurde, ma controproducenti.
c’è una sola strada da percorrere, se davvero si vuole uscire dalla crisi e si chiama “redistribuzione dei redditi”.
solo togliendo risorse a chi ne ha troppe, e ridandole a chi ne ha troppo poche, possiamo pensare di far ripartire quel mercato interno che sosterrà la crescita.
fuori da questo, sono tutte favole.

andrea.mensa
Scritto il 14 Novembre 2011 at 11:42

ps. e non solo noi Italia, ma soprattutto USA, G.B., ecc…. tutti paesi asfissiati dal concetto di destra per cui più hanno i ricchi, e più risorse arrivano a cascata ai poveri.
balle.
diamo le risorse direttamente ai poveri !!

paolo41
Scritto il 14 Novembre 2011 at 12:08

…certo che se aspettiamo aiuto dall’Europa!!!!! ..Christian Clausen presidente della European Banking Federation ha sollecitato le banche a disfarsi dei titoli italiani !!!!!
……qualsiasi ulteriore considerazione è superflua…..

manuel.finanza
Scritto il 14 Novembre 2011 at 12:12

Italia non e la Grecia ma puo aiutarsi prevede il futuro Quando era con la pistola nella tempia

il governo di Papandreou aveva una forte maggioranza e era alle corde di prendere leggi x i statali Gli ha votati ma hanno cominciato i scioperi ad oltranza (o scioperi bianchi)

I sindacati hanno paralizzato tutto..e si parlava solo di mobilita…

Adesso tutti i politici non possono uscire in strada Gli menanno (altro che monettine)

e ora con il governo tecnico hanno fatto un inciucco x accapararsi i voti

Come fara Monti anche se trova degli patrioti quando si deve scontrare con i sindacati

che blocherano con scioperi il paese?

Perche tutti dicono sacrifici si …ma non a me

e i partiti guardano come accaparararsi i voti

Scritto il 14 Novembre 2011 at 13:24

anonimocds: I credo che IL BELLO cominci proprio ADESSO!Fra 3 / 5 anni diremo: Aveva ragione Silvio quando diceva che “i RISTORANTI SONO PIENI” perche’ temo che nei prossimi 3/5 anni i ristoranti saranno assai meno affollati.Il bello…comincia adessoForza ITALIA!,datti da fare, rimboccati le maniche e datti da fare che ce la puoi fare.Costera’ ALMENO un 10% di tenore di vita ma ce la puoi fare.

Eccerto che il bello inizi adesso. infatti credo che quersto blog continuerà ad esistere per un bel po’ visto che di cose da dire ce ne saranno ancora taaaaaaaaaantissime! Sempre se non mi stufo prima….

Scritto il 14 Novembre 2011 at 13:26

andrea.mensa@finanza,

E quindi? QUindi TUTTO il mondo rallenta. O sbaglio? 😉

paolo41,

Sarà un amico di Silvietto… cosi’ potrà dire che la colpa non era sua. Ma AVETE VISTO IL POST COL VIDEO DI SB?

Scritto il 14 Novembre 2011 at 13:27

manuel.finanza@finanza,

E credetemi, essendo greco, Manuel penso possa avere voce in capitolo, dico bene?

manuel.finanza
Scritto il 14 Novembre 2011 at 14:48

io di indole sono ottimista ….ma vedendo come si e ridotta la grecia e come si comportano tut oggi i politici Greci temo x l Italia
Papandreou estato eletto con il slogan soldi ci sono …e tutt oggi non ho visto nessun patriota
Greco quando era e e bloccato tutto….autostrade treni. metro ospedali navi
gli impiegati delle imposte fanno sciopero bianco
i comuni con il bilancio in rosso non pagano i netturbinii
la corrente eletrica che i sindalisti stacavano per orecati
Ogni uno si x le riforme ma per i altri
se Monti riuscira ha votare riforme strutturali deve
fare i conti con i sindati che sono un osso duro

idleproc
Scritto il 14 Novembre 2011 at 14:56

manuel.finanza@finanza,

Il problema Greco era facilmente affrontabile dalla cosiddetta europa. La hanno messa invece con l’esproprio in un circolo vizioso debito-caduta del PIL. I problemi “gestioniali” greci sarebbero stati anche quelli risolvibili in tempi più lunghi ma avevano fretta di dividersi le spoglie del condannato.
La fine che rischia di fare l’Italia e non solo. Al momento quelli che sperano di stappare bottiglie di spumante californaino sono gli unici a godersi lo spettacolo della crisi dell’euro che è una crisi politica. Prevedo per i festeggianti d’oltreceano e per quelli più vicini, tecnici o meno, un bel “gli menano” globale.

andrea.mensa
Scritto il 14 Novembre 2011 at 15:46

Dream Theater,

…….. si e mi sembra che sia cosa sta avvenenendo…… o sbaglio ?
dal mio punto di vista non si vede ancora all’orizzonte chi abbia realmente intenzione di venir fuori da questa situazione.

manuel.finanza
Scritto il 14 Novembre 2011 at 15:52

idleproc@finanza,

Concordo in parte e inacetabile che i politici Greci mettono in tasca i soldi prestati dall Europa

adesso l Italia si presta a 6,5% per darli in grecia a 3,5%

c e qualcosa che non quadra

nervifrank
Scritto il 14 Novembre 2011 at 16:29

“GERMANIA, C’E’ TROPPA LIQUIDITA’ NEL MONDO” – SCHAEUBLE
Reuters – 14/11/2011 16:12:29

Poco prima aveva detto che la Germania si sente sola nel mondo nel pensare che la BCE possa finanziare all’infinito i paesi europei in difficoltà.

Mi viene da pensare che i dirigenti tedeschi abbiano dei seri problemi mentali.

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